Così ha raccontato P. Slavko agli italiani presenti a metà settembre ...
Innanzitutto questa mia testimonianza di sacerdote e di parroco, ha subito bisogno di una rettifica, o meglio, di una precisazione: il pellegrinaggio parrocchiale è durato dal 2 al 9 di agosto…ma la mia permanenza a Medjugorje si è protratta un po’ di più. Quest’anno ho compiuto 20 anni di sacerdozio ed ho sentito il bisogno interiore di fermarmi un po’ di più a Medjugorje, per fare i miei esercizi spirituali in preparazione al 22 agosto, alla Festa di Maria Regina, giorno nel quale ho celebrato i miei venti anni di presbiterato(…ma guarda tu che “combinazione”essere stato ordinato il giorno di Maria Regina!).
Mi racconta un sacerdote. A Tihalijna fu avvicinato da una signora che insisteva per confessarsi da lui. Le diede l’appuntamento per le 17 sul sagrato della chiesa di Medjugorje. Pensava che non l’avrebbe più rivista. Invece la donna - di mezza età, insegnante di filosofia con conoscenza delle religioni orientali - fu puntuale. Buttò fuori tutto quello che dentro le ribolliva contro Dio, contro la Chiesa, contro Medjugorje: atea e disperata, col proposito di togliersi la vita...
Così l’uomo che rinunciò al suo arsenale nucleare per la pace si è inginocchiato davanti al santo che lasciò le armi per servire Dio. I frati di Assisi raccontano la visita a sorpresa di Michail Gorbaciov di Giancarlo Giojelli
“Nella semplicità, ognuno di voi diventerà simile ad un bambino, che è aperto all’amore del Padre.” Dal messaggio del 25.07.1996 Anni fa, al tempo della guerra civile in Bosnia-Erzegovina, Padre Slavko Barbaric diede vita al progetto "Majcino selo - Villaggio della Madre".
Alois Epner è un settantaseienne insegnante in pensione dell’Alta Austria. E’ nato in Croazia, ma nel 1944 tutta la famiglia fu costretta a lasciare il paese per fuggire dai comunisti. Non dimenticando mai l’infanzia in patria, ha trovato una nuova casa nell’Alta Austria. E’ venuto per la prima volta a Medjugorje nel 1984 e da allora viene molto spesso. Quando parla delle sue esperienze i suoi occhi si riempiono di lacrime.
.Dopo un'infanzia passata vicino a Dio, appena più grande me ne allontanai completamente, sicuro di poter fare tutto da solo. E tanto volevo essere convinto di questo, che facevo tutto il possibile per nascondere quella nostalgia di sentirsi amati da un Padre che è in cielo. Ma cercavo sempre qualcosa, qualcosa che non trovavo. Sentivo il bisogno di conoscere Dio, ma lo vedevo distante da me e difficile da scoprire nella realtà della mia terra, del mio paese. Mi guidava la lettura del Vangelo, ma non trovavo nessuno (forse per presunzione mia) che mi fosse esempio e guida.
Medjugorje è la grandezza dell'amore di Dio, che Egli ormai da più di 25 anni riversa sul Suo popolo per mezzo di Maria, Madre celeste. Sbaglia chi vorrebbe circoscrivere l'opera di Dio a un tempo, a uno spazio o a un popolo, perché Dio è amore incommensurabile, grazia incommensurabile, una fonte che non si esaurisce mai. Perciò ogni grazia e ogni benedizione che viene dal Cielo sono veramente un dono immeritato agli uomini di oggi. Colui che comprende e accoglie questo dono può giustamente testimoniare che nulla di tutto ciò che ha ricevuto dall'alto appartiene a lui, ma soltanto a Dio, che è la fonte di tutte le grazie. Di un tale immeritato dono della grazia di Dio ci dà testimonianza la famiglia di Patrick e Nancy latta, del Canada. In Canada hanno venduto tutto e sono venuti a Medjugorje per vivere qui e, come dicono, "vivere vicino alla Madonna". Nella seguente intervista potrete conoscere di più sulla loro testimonianza.
La testimonianza di una gravidanza particolare, vissuta nella fede. Racconta Elisabetta: "Posso dire che il Signore in quindici anni di matrimonio con Goffredo ci ha sempre sostenuti, protetti ed affiancati".
“Maria, la creatura più dolce, sublime, obbediente; la donna del sì e del Magnificat, la via più Santa per arrivare al cuore di Gesù”. Fa un certo effetto ascoltare il tenore Andrea Bocelli (nella foto) mentre dedica il suo inno di lode alla Madonna: non corde di violino ma quelle del cuore ritmano le parole di uno dei più grandi artisti italiani. Che in vista del Natale ha voluto raccontare il suo amore per la Madre di Cristo, e Madre Nostra, in esclusiva per i lettori di ‘Petrus’.
Mons. Bernardo Cazzaro, Servo di Maria, Arcivescovo Emerito di Puerto Montt (Cile) ha trascorso la maggior parte della sua vita come missionario in Cile. Alla fine del suo servizio episcopale attivo è tornato in Italia per aiutare come consigliere spirituale a confessore nel Santuario mariano di Monte Berico. Nel maggio 2007, durante un pellegrinaggio a Medjugorje con un gruppo proveniente da Vittorio Veneto, in una intervista con Lidija Paris egli ha espresso le sue impressioni su Medjugorje.
Dall’ostinata ribellione all’abbraccio di Dio Una ragazza tedesca Ursula di Colonia ha scritto questa testimonianza dopo la sua conversione a Medjugorje — Dal primo novembre 1988 lei vive nella Comunità Mariana “Oasi della Pace”, di Montelungo, 54027 Pontremoli (MS), che ha avuto le sue radici a Medjugorje, ed e molto felice.