Nell’Agosto del 1999 ero il più lontano possibile dalla Chiesa Cattolica! Avevo giusto ordinato libri online che criticavano la fede cattolica e smascheravano il cattolicesimo. ...
La tennista italiana, campionessa del mondo nel 2006, racconta a Leiweb la promessa che l'ha aiutata ad arrivare alla finale di Wimbledon nonostante una grave malformazione ai piedi. E quel viaggio a Medjugorje che oggi le ha ridato la serenità. “Mi sono dovuta operare e da lì, dopo un periodo di riflessione, c’è stato il mio primo viaggio a Medjugorje che mi ha cambiato completamente la vita. Subito dopo ho abbandonato il professionismo” La copertino del libro scritto da Mara Santangelo. Ha raggiunto le vette del tennis mondiale sia nel singolare che nel doppio. Nel 2006 è diventata "campione del mondo" vincendo la Fed Cup con la nazionale femminile. Sembrava che la carriera e la vita di Mara Santangelo fossero perfette. Successi sportivi, popolarità, denaro. E invece la tennista italiana non era felice. Una malformazione ai piedi che si portava dietro fin dalla nascita l’ha costretta, in dodici anni di professionismo, a convivere con dolori lancinanti. Sofferenze che lei ha sopportato per mantenere una promessa fatta, anni prima, alla persona più importante della sua vita: sua madre, scomparsa quando lei era ancora adolescente. Mara ne ha parlato nel libro Te lo prometto (Piemme), un racconto di pancia, commovente e sferzante al tempo stesso. Da quando ha lasciato il professionismo, agli inizi del 2011, per la Santangelo è iniziata una nuova vita, fatta di spiritualità ed equilibrio. Siamo andati a scoprire cosa l’ha aiutata a trovare la serenità.
Testimonianza di un sacerdote maronita del libano Eli Abihad era un ingegnere e lavorava in una banca. Eli Abihad, libanese, va a medjugorje per turismo e torna con la vocazione
Dal 1° al 9 luglio 2012 è stato a Medjugorje Mons. Venant Bacinoni, Vescovo della Diocesi di Bururi in Burundi. Questa è stata la sua prima visita a Medjugorje.
Due rappresentanti croate di taekwondo, le sorelle venticinquenni Ana e Lucija Zaninovic sono state a Medjugorje.
Insieme a pellegrini di numerosi Stati del mondo, dopo la celebrazione del trentunesimo anniversario, si trovano a Medjugorje anche pellegrini provenienti dall’Uganda. Fransis porta pellegrini da quella terra a Medjugorje dal 2005. Allora erano venuti con lui una quarantina di pellegrini. Egli aveva sentito parlare di Medjugorje da un sacerdote italiano a Radio Maria Uganda.
Il sacerdote libanese Padre Charbel Zgheib è stato a Medjugorje con un gruppo di giovani. Era la sua prima visita a Medjugorje. "Qui si può veramente sentire la fede ed anche la presenza di Dio. La pace è ovunque.", ha detto Padre Charbel che ha aggiunto che molti libanesi vengono a Medjugorje. "Molti vengono per curiosità, ma ci sono anche quelli che hanno molte difficoltà. Quando vengono qui, tutta la loro vita cambia. Quando tornano in Libano, sono molto diversi, la loro visione della vita cambia perché qui hanno incontrato Dio e la Madonna."
Giovedì 30 Agosto, dopo quasi un mese di cammino, i fratelli Franco e Sergio Valoti di Bergamo (Italia) sono felicemente arrivati a Medjugorje. Pur trovandosi nel settimo decennio della loro vita, con l’aiuto di Dio, essi hanno felicemente percorso a piedi un cammino di 1050 chilometri.
A Medjugorje continuano ad esserci pellegrini provenienti da molti paesi. L’Ufficio informazioni registra la presenza di gruppi di pellegrini provenienti dall’Irlanda, dagli USA, dalla Germania, dall’Austria, dall’Italia, dalla Francia, dalla Slovenia, dal Portogallo, dalla Spagna, dalla Polonia, dall’Ungheria, dalla Lituania, dal Brasile, dalla Romania e dalla Croazia.
Dal 10 al 15 Marzo 2012 un gruppo di 64 suore greco cattoliche dall’Ucraina, appartenenti a 14 Ordini Religiosi, è stato a Medjugorje per la prima volta. Organizzatore del pellegrinaggio è stato P. Petro Kobalj, egli partecipa regolarmente ai Seminari per Sacerdoti a Medjugorje.
L’11 Maggio 2012 sono giunti a Medjugorje trentaquattro pellegrini di confessione ortodossa, provenienti da diverse zone di Israele. Nei prossimi giorni si uniranno a loro ancora alcune altre persone.
Mons. Adriano Langa, Vescovo della Diocesi di Inhambane in Mozambico, è stato a Medjugorje in questi giorni. Questa è la sua seconda visita. Era venuto la prima volta per curiosità a metà degli anni Novanta, avendo sentito parlare di Medjugorje dai frati francescani della Provincia Francescana di Erzegovina che operano in Congo. I