«Medjugorje. E dopo?» di Gianni Romolotti (Sugarco Edizioni) si svolge tra due parametri: uno di Andrea Tornielli nella prefazione, l'altro, la «Sberla», dell'autore che ci spiega perch´ ha diviso il libro in tre parti.
La signora Katarina Bednarczyk Sieminska (55 anni) di Kazimierz Dolny, vicino a Lublino, è venuta a piedi dalla Polonia a Medjugorje. Ha camminato per 62 giorni; ha fatto questo pellegrinaggio a mani vuote confidando solo nella Provvidenza di Dio. Ha portato solo una croce, il breviario ed una carta geografica. L’intenzione di preghiera di questo pellegrinaggio è stata la pace nel mondo, la riconciliazione di tutto il mondo che è una sola famiglia di Dio. E’ sposata, non ha figli. Suo marito è un artista, un pittore.
Domenico Mascheri, 87 anni, riusciva a udire solo grazie a due protesi auricolari, ma ora non le usa più
Salve a tutti! Voi avete fatto l’applauso però io non voglio andare in purgatorio per un applauso a una donna. Se dobbiamo applaudire a una donna questa è Maria. Se io sono qua, se c’è la comunità e se voi siete qua è perché io l’ho incontrata, perché se non l’avessi incontrata non ci sarebbe niente di questo progetto.
«Né fanatismo, né suggestione: è fede». «No, non siamo di fronte a un episodio di fanatismo religioso o peggio ancora di isterismo collettivo legato a suggestioni. Al palazzetto dello sport erano migliaia i fedeli che hanno pregato hanno cantato senza dar luogo a scene di isterismo religioso. La vera forza che unisce è la fede che arriva anche dai messaggi della Madonna di Medjugorje».
Cari amici, adesso vi invito a meditare un po' su Medjugorje; a meditare su ciò a cui ci invita la Madonna qui. Per me personalmente Medjugorje è un risveglio. La Madonna ci sta svegliando. Questo significa che noi stiamo dormendo. Noi sappiamo tante cose, ma non le mettiamo in pratica. La Madonna ci risveglia e ci invita alla conversione. Allora scopo di tutto è la pace. Questo è il primo invito della Madonna. Tutto ciò a cui Lei ci guida deve portare alla pace.
Francisco Flores, ingegnere chimico diplomato proveniente dal Messico, è diventato sacerdote. La risposta alla domanda se avesse o no la vocazione gli è stata fornita da un messaggio di Medjugorje.
Era un tardo pomeriggio di agosto, circa le ore 18,00, io e alcune altre persone del mio gruppo siamo andati alla Croce Blu, che si trova ai piedi del Podbrdo, la collina delle apparizioni. Qui ci siamo uniti ad altri pellegrini presenti e abbiamo iniziato a recitare il Rosario. Il tempo, per tutta la giornata, era stato variabile, ma mentre recitavamo il Rosario le nuvole si son fatte minacciose e si iniziavano ad udire dei tuoni.
Tutto cominciò nell’Agosto del 2008, quando decisi di partire per la prima volta per Medjugorje.
Penso che sia una cosa molto bella prendere coscienza della grazia che abbiamo, della nostra fede. Io, per chi non mi conosce, vengo da Bolzano, sono di madre lingua tedesca e sono oggi a Catania a parlare a voi, per testimoniare quello che Gesù fa. Io non sarei qua oggi senza quel luogo benedetto che tanti di voi conoscono, Medjugorje e senza la preghiera di tante persone, come noi faremo dopo questo momento davanti a Gesù.
Riuniscono centinaia e spesso migliaia di persone, giovani, anziani e pure intere famiglie. Sono gli incontri mariani organizzati in Italia ispirati dalle apparizioni della Madonna di Medjugorje (apparizioni che non sono riconosciute ufficialmente). Visto il peso del fenomeno delle apparizioni che dura da più di trent'anni, dallo scorso anno è stata istituita una Commissione internazione in Vaticano presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, sotto la presidenza del Cardinale Camillo Ruini, con lo scopo di studiare i fatti legati a questo piccolo villaggio della Bosnia Erzegovina.
Il Sig. Rateb Rabie, Presidente della Comunità Cristiana Ecumenica, è stato a Medjugorje ed i giornalisti di Radio “Mir” Medjugorje hanno parlato con lui. Il Sig. Rateb è un cristiano proveniente dalla Palestina, nato in Giordania perché i suoi genitori furono costretti a lasciare Gerusalemme nel 1948. In seguito egli si è recato negli USA, si è sposato ed ora vive là da trentacinque anni. Sul suo cammino di vita ha detto: “Ero un uomo d’affari, lavoravo e pensavo solo a come raggiungere il potere ed il denaro. Poi ricevetti un invito ad andare in Terra Santa ed sentii che dovevo fare qualcosa per i cristiani e per la pace.