IL MEDICO CHE HA SOCCORSO PADRE SLAVKO A MEDJUGORJE PRIMA DI MORIRE E' DIVENTATO SACERDOTE. Testimonianza al festival dei giovani a Medjugorje
Il tennis la incoronava campionessa mondiale nel 2006 con la vittoria della Fed Cup con la nazionale femminile. I suoi successi le garantivano il meglio anche sul piano della popolarità. Eppure a Mara Santangelo mancava Dio e lo dice anche a IntelligoNews con una semplicità disarmante, la stessa con la quale ha scritto nero su bianco la sua testimonianza di fede nel libro “Te lo prometto” (Piemme) in cui racconta per filo e per segno la sua nuova vita, fatta soprattutto di preghiera. L’abbiamo intercettata tra i suoi tanti impegni – la sua carriera prosegue “a bordo campo sportivo” (è infatti consigliera FIT e CONI, ma non solo) – per parlare con lei della decisione di monsignor Lorenzo Loppa, vescovo di Anagni-Alatri, che come ha riportato l’Adnkronos della scorsa settimana, in una circolare inviata ai Vicari foranei e ai parroci della sua Diocesi ha annunciato la “proibizione” per “il clero e i fedeli” di partecipare a “incontri, conferenze o celebrazioni pubbliche nelle quali verrebbe data per scontata l’attendibilità di tali fenomeni”.
La Regina della Pace insiste che dobbiamo pregare. Così, dopo averla osteggiata, per non aver creduto a queste sue apparizioni, ho provato a rimediare, dando vita a San Paolo una nuova realtà di consacrati nella preghiera.
"Mi ha riportato alla vita la Madonna di Medjugorje"
Fu un sogno a portarmi a Medjugorje. Lo ricordo bene. Un sogno dai contorni non definiti, confusi, ma reali. Un sogno che fece nascere in me un desiderio profondo che, giorno per giorno, mi spronava a visitare quella Chiesa che avevo sognato. Sentivo che lì, in quel luogo, avrei avuto la svolta della mia vita. Una vita oramai ridotta a sopravvivere. Non conoscevo più la felicità da tanto tempo, da quando una forte depressione mi aveva inghiottito.
A Kiseljak, dopo quarantadue anni, sarà nuovamente celebrata una Prima Messa. A officiarla sarà fra Julijan Madžar, un membro della Provincia Francescana di Bosna Srebrena, che attualmente svolge il suo ministero a Ov?arevo.
Storia di Don Ivan che grazie alla Comunità Cenacolo ed alla Misericordia di Dio si è liberato dalla dipendenza
Ricordo bene quel giorno di febbraio. Ero all'università. Ogni tanto guardavo fuori dalla finestra e mi chiedevo se Sara fosse già partita. Sara era rimasta incinta durante un rapida storia chiusa con un test di gravidanza positivo. Si era rivolta a me per un aiuto, non sapeva che fare. "È solo un grumo di cellule" dicevamo. Poi arrivò quella decisione. Mi sentivo fiera di aver consigliato a Sara di abortire. Credevo fermamente in quella libertà che concede alla donna di gestire la propria sessualità e di controllare la maternità, fino a eliminarla del tutto. Figli compresi.
Fra Luigi Basile ha ricevuto il sacramento dalle mani del vescovo di Palestrina, monsignor Domenico Sigalini
Carmen faceva parte del gruppo di pellegrini che Roberto ha accompagnato a Medjugorje nel giugno scorso, in occasione del 20° Anniversario delle Apparizioni. Ecco ciò che Carmen gli ha raccontato...
Questo amico carissimo è un fedele pellegrino di Medjugorje. La sua vita è cambiata radicalmente dopo un pellegrinaggio a Medjugorje nel 1996, per l’immensa gioia di sua moglie, che per tanto tempo pregava, pregava, pregava! Ha infatti messo in pratica da allora con generosità i messaggi principali della Gospa e si é messo alla Sua scuola, cercando di vivere al meglio i famosi cinque sassi per crescere nella fede.
Quando, nei giorni scorsi, sono stato ospite al Palalottomatica di Roma per il concerto della cantante Alessandra Amoroso (anteprima del suo Amore Puro Tour, ndr) e l’ho sentita chiedere a tutti i fan che si prestasse attenzione su queste sue parole: «Voglio dirvi che alcuni giorni fa ho fatto un’esperienza straordinaria. Sono stata con alcuni amici in un luogo meraviglioso, dove ho pregato per la mia famiglia e per le persone che amo: questo luogo è Medjugorje», il mio cuore ha esultato di gioia e di emozione.