All'età di quattordici anni un forte ideale occupava i suoi pensieri: "Salvare la Francia". Un'anima da Giovanna d'Arco. Il suo nome: Florence de Gardelle. Ma questa aspirazione d'adolescente si è poi rivelata inconsistente, perché Florence ha riservato presto a Dio il posto che gli riserva la stragrande maggioranza dei francesi: l'ultimo. O più esattamente nessun posto. Ha adottato gli usi e costumi famigliari. Dio? Non lo conosco! Sposa Bernard che, al contrario, va a messa la domenica e ci tiene alla sua presenza in chiesa "per i figli". Lei non prega durante la messa e compie il suo dovere aspettando con ansia "l'Ite Missa est" per potersela filare. Che cosa c'è al centro della sua vita? Il ballo, il bridge, il teatro; oh niente di veramente malsano, ma... "il mondo". Florence ha un carattere timido e introverso ma, nonostante questo, occupa un buon posto all'IBM...
MESSAGGIO del 25 Maggio 1990. "Cari figli, oggi v'invito a decidervi con serietà a vivere questa novena (Pentecoste): consacrate il tempo alla preghiera e al sacrificio. Io sono con voi e desidero aiutarvi, perché cresciate nella rinuncia e nella mortificazione, per poter capire la bellezza della vita di quelle persone che si donano a me in modo speciale. Cari figli, Dio vi benedice di giorno in giorno e desidera il cambiamento della vostra vita. Perciò, pregate per poter avere la forza di cambiare la vostra vita. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".
Tetka comincia il suo lavoro di pastorella a sette anni e non lo abbandona più. Appartiene a quella razza nobile e solida che la Gospa ha scelto a Medjugorje, la cui fede è senza compromessi perché Dio è Dio. Il suo cuore vibra costantemente all'unisono con la natura e con il Creatore. Conosce ciascuna delle sue quaranta pecore per nome come pure ogni pietra, ogni cespuglio, ogni angolo della vallata di Medjugorje.
Primavera 1995. Papà Vittorio non ha proprio voglia di accompagnare sua moglie a Medjugorje. Preferisce il suo giardino. Bisogna ammettere che la pia Ginetta, fin dal suo primo pellegrinaggio, dell'anno precedente, non fa che tormentarlo perché vada a convertirsi ai piedi della Gospa. Mentre brontola "Convertirmi io?
Ivanka tu la prima, del gruppo dei sei ragazzi, a vedere la Signora il 24 giugno 1981, sul sentiero che serpeggia ai piedi del Podbrdo, mentre passeggiava con Mirjana nella frazione di Bijakovici. Fu anche la prima a porle delle domande, l'indomani, perché aveva appena perso sua madre Jagoda da due mesi: - E' con me, le rispose la Signora. Tu devi obbedire e non preoccuparti. - Qualche tempo dopo, per il suo compleanno, la Madonna le fece la sorpresa di apparirle con sua madre e Ivanka fu sconvolta nel vedere quanto sua madre fosse bella. Bella come non lo era mai stata prima! Ma la sorpresa non finì li perché il 25 giugno 1991, poco dopo la nascita del piccolo Josip, la Gospa venne di nuovo con sua madre questo è successo cinque volte. Quando Ivanka rivide sua madre, non poteva credere ai suoi occhi; sua madre era diventata ancora più bella! Da dove veniva questa trasformazione? La risposta ci viene da Marija. Quando la Gospa le aveva mostrato il cielo e l'intensa felicità degli eletti, le aveva anche spiegato che in cielo i santi sono sempre più felici. Questo crescendo di felicità è legato alla grandezza infinita di Dio: Dio è così grande che non si finirà mai di scoprirlo.
- Suora, suora!! Brigitte sta per partire, il suo pullman l'aspetta, che cosa avrà mai da dirmi di cosi importante per correre così verso di me? - Appena una parola, una buona notizia - mi dice senza fiato. - Domani quando andrà sulla collina, si avvicini al grosso mucchio di sassi che è sotto la croce. Sollevi il sasso tutto nero a sinistra... Sotto troverà il mio pendolino.. l'ho lasciato, è fini - E che cosa ne faccio? - dico ridendo. Il suo pullman suona il clacson, lei parte correndo e mi grida: - Lo lasci lì, è per Lei! - Uno in più, mi sono detta vedendola partire. La Gospa possiede ora la più bella collezione di pendoli del mondo; chi l'avrebbe creduto!
Nel 1981, i veggenti abitavano tutti nello stesso quartiere di Bijakovici, ai piedi del Podbrdo. A quell'epoca la milizia si accaniva senza pietà contro di loro, guardandoli a vista, e teneva le loro famiglie nell'angoscia. Una minaccia permanente pesava su di loro perché vedere la Gospa era un grande peccato contro il regime e le autorità non scherzavano con questo genere di peccati. Un pomeriggio Jakov e sua cugina Vicka erano sfuggititi alla sorveglianza generale con uno dei loro trucchi, tornavano da Citluk e decisero di andare nella casa dove Jakov abitava con sua mamma, perché avevano fame.
"Jakov, raccontaci..." chiedono i pellegrini. - La Gospa è venuta e ci ha portato con Lei. Vicka era con me, andate a chiederle, vi racconterà lei... - Jakov è rimasto un ragazzo molto discreto, e anche sua moglie Annalisa riceve solo col contagocce i tesori che la Madonna gli comunica. Da parte sua Vicka non si fa pregare due volte per raccontare il suo "viaggio nell'aldilà": - Non ce l'aspettavamo - dice - la Gospa è venuta in camera mentre la mamma di Jakov ci preparava la colazione in cucina.
Quando mi rivolgo ai gruppi di pellegrini per esporre loro i messaggi e sopratutto le grazie che Maria dà a Medjugorje, mi diverto a fare loro questa domanda trappola: Chi fra voi pensa di andare di sicuro in purgatorio? Il risultato è catastrofico.:. Quasi tutti alzano la mano! Se questo succede alla fine del pellegrinaggio, non esito ad esprimere loro il mio pensiero, sempre sorridendo, certo: - Zero e sotto zero! Non avete capito niente del messaggio della Gospa, dovrete rimanere ancora tre giorni. - Allora utilizzo la testimonianza di Vicka; la gente si rilassa a poco a poco e abbandona volentieri i vecchi schemi impregnati di fatalismo. Alla fine della conferenza un ultimo test mostra che nessuno ha intenzione di soggiornare nel purgatorio. Finalmente!... Ritorniamo ora al racconto di Vicka: - Dopo il paradiso la Gospa ci ha portati a vedere il purgatorio.
Vicka non ha mai studiato teologia ed è improbabile che lo faccia. I teologi, però, desiderano incontrarla e io ho avuto l'occasione di accompagnarne parecchi a casa sua. Spesso ne escono emozionati e come "riaggiustati" perché, quello che hanno imparato in anni di studio, una contadinella senza cultura glielo riassume in poche parole semplici, con la sicurezza di qualcuno che ha "toccato" le realtà di fede. Capita anche che li corregga. Siamo così ricondotti all'essenziale. Quando faccio da traduttrice a un teologo che fa domande che non toccano l'essenza della fede, so in anticipo la risposta di Vicka (e degli altri cinque veggenti): - Su questo punto, la Gospa non ci ha detto niente.- Fra l'altro i sei ragazzi da Lei scelti come "veggenti" non hanno alcuna curiosità teologica. E' una scelta intenzionale?
Da dieci anni Sonia è sprofondata nella depressione. Ne la gentilezza della sua famiglia, ne le cure mediche sono riuscite a farla emergere dall'abisso. Si teme il peggio, perché il pensiero del suicidio aleggia sulla casa e la soluzione di una camicia chimica è veramente inumana. La famiglia ha provato di tutto... Fino al giorno in cui un gruppo di amici arriva a casa di Sonia, semplicemente per bere un bicchiere.
La Madonna sceglie soprattutto i non credenti e i bambini per manifestarsi. Il mese scorso, però, è stato un prete irlandese a essere sconvolto: decide di fare la Via Crucis e si arrampica sulla collina del Krizevac, solo. Arrivato alla dodicesima stazione, prega davanti a Cristo in croce ed ecco che improvvisamente il volto del Cristo si anima.