Un giorno Gesù, visto che una grande moltitudine era venuta per ascoltare la sua parola, salì su un’altura e alla folla che Io circondava rivolse il celebre discorso della montagna o delle beatitudini, compendio e proclama di tutta la vita cristiana. Immaginate Gesù, lassù, attorniato dagli apostoli e dalla folla. Tutti sono là, in silenzio, e pendono dalle labbra del Divino Maestro, per non perdere neppure una sillaba di quello che dirà.rn
Convertirsi vuol dire riconoscere che Dio esiste e capire che lui è al primo posto nella nostra vita. Questo significa che la vita dell'uomo solo allora ha un senso, se è in armonia con i progetti che Dio ha con lui.
La preghiera è felice incontro con Dio, il quale ha sempre tempo per noi e ci aspetta. Questo è un piacevole colloquio tra l'uomo e Dio.
Gesù ci dice: «Se non fate penitenza, voi perirete tutti nello stesso modo» (Le. 13,3). Per ottenere dunque la salvezza dobbiamo mettere in pratica il suo insegnamento.
Il S. Padre ha indicato tre mete spirituali a cui puntare nel prossimo Giubileo ...
"La Madre di Cristo, che fu presente all’inizio del "tempo della Chiesa", quando in attesa dello Spirito Santo era assidua nella preghiera in mezzo agli Apostoli e ai discepoli del suo Figlio, costantemente "precede" la Chiesa nel suo cammino attraverso la storia dell’umanità" [Giovanni Paolo II]. Fra i tanti ‘riferimenti’ a Maria nella storia della Salvezza, Michele Giulio Masciarelli ricorda la Vergine "Stella di Pentecoste che educa alla ‘riconciliazione dei linguaggi’ " [cfr. La discepola, LEV, pp. 89-93]. È questo titolo che vogliamo qui considerare, celebrando il 15 di questo mese di Maggio la Solennità della Pentecoste.
Tra tutti gli oratori che hanno parlato al ritiro dei 5000 sacerdoti in Vaticano (sett.90) ha colpito profondamente P.Raniero Cantalamessa. Dice già qualcosa il modo con cui ha voluto presentare le sue generalità all’assemblea: “Sono solo un ipocrita!”. Dice P.Raniero: “...Un mezzo primordiale con cui si trasmette la parola, ogni parola, è il fiato, il soffio... anche la Parola di Dio segue questa legge, si trasmette per mezzo di un fiato, di un soffio... Il Soffio di Dio è lo Spirito Santo... La Parola di Dio può essere resa viva solo dal Soffio di Dio che è lo Spirito Santo... La notizia divina, in quanto divina si trasmette solo via Spirito S. Gesù stesso disse: “Lo Spirito del Signore è su di Me, mi ha consacrato per portare la Buona Novella ai poveri”... Gli apostoli ricevono il Soffio dello Spirito.., e ricevuto questo Soffio (a Pentecoste) sono quasi costretti a evangelizzare... San Paolo dice che senza lo Spirito Santo non è possibile dire nemmeno “Gesù è il Signore” che è la formula più elementare di annuncio cristiano... Come dobbiamo fare, in pratica, per ottenere anche noi lo Spirito Santo e essere animati da questo Soffio di Dio che rende potente la Parola?... Il primo punto è la preghiera... La preghiera di Gesù fa scendere lo Spirito Santo. La preghiera di Gesù riempie la Sua vita... Le folle premono.., ma Gesù non si lascia catturare,... non vuole rinunciare al Suo dialogo col Padre... La preghiera è un sottofondo continuo della Vita di Gesù... Lo Spirito Santo viene sulla chiesa “quando tutti erano unanimi e perseveranti nella preghiera” (At. 1,14).
Per tutto l'anno il lago dorme come un piccolo specchio incantato.Le pendici dell'Umbria ad oriente e della Chiana ad occidente vi si riflettono nel fondo simili a nidi sepolti di usignoli. I torrenti vi scrosciano dentro con le loro acque odorose di mentastri e di timo. Quando il sole accende i colli all'intorno, il lago dondola un poco come una conchiglia d'argento. Le notti di pioggia un fiotto di schiuma canta sulla bocca dei venti, e un falco sbatte famelico le ali su i cannetti spiando, con l'occhio torbido, il luccichio di un pesce che aggalli sulle alghe. Nei meriggi consueti rimane laggiù fermo e spianato come una tavola di piombo. Nei tramonti di marzo, le nubi vi si specchiano sopra leggere come una frana rossa di peschi in fiore, e tra le pause della pioggia, l'arcobaleno sboccia e fa ridere le onde in un cerchio di colori.Ma una notte di estate, ogni anno, quando anche le stelle cascano dal cielo con lacrime d'oro, su le acque si stende una strada bianca, un largo solco di sole che adagio sussurra la leggenda lontana.E prima che l'alba di quel giorno si levi, si affacciano su le rupi i pastori, spingendo il gregge in proda al lago: i pescatori non sciolgono la barca, ma si curvano sulle acque, bagnandosi la punta della mano e si tracciano in fronte un ampio segno di croce...
Tra i discorsi del padre Raniero Cantalamessa, predicatore ufficiale del Papa, ce n'è uno tenuto ai giovani, che ha particolarmente colpito e che cerchiamo di riassumere.
Riflessioni di un eremita.
Di fronte alla confusione e al disorientamento, che minaccia tanti fratelli per il levarsi di voci “autorevoli” che disapprovano, come priva di fondamento, la loro esperienza spirituale di conversione, dovuta agli interventi molteplici di Maria, dobbiamo conservare la pace, unita alla prudenza dei serpenti e alla semplicità delle colombe. Anche se un clima “ufficiale” di derisione, e, nel caso migliore di commiserazione, accompagna spesso chi crede negli interventi di Maria, dobbiamo stare tranquilli e non dubitare, perché ciò che ci porta a Dio e rinnova la nostra vita non può essere che opera di Dio.