MaM
Messaggio del 9 ottobre 1986:Cari figli, voi sapete che io desidero guidarvi sulla strada della santità, però non desidero costringervi ad essere santi per forza. Io desidero che ciascuno di voi aiuti se stesso e me, per mezzo dei propri piccoli sacrifici, in modo che io vi possa guidare ad essere di giorno in giorno più vicini alla santità. Perciò, cari figli, non desidero neppure costringervi a vivere i miei messaggi, ma questo lungo tempo in cui sto con voi è segno che io vi amo immensamente e desidero che ciascuno di voi diventi santo. Grazie per aver risposto alla mia chiama

Messaggi di altre apparizioni

Maria Valtorta

3 settembre 1943

Dice Gesù:
   «Beate quelle labbra e quelle contrade in cui si pronuncia: “Ave Maria”.

   Ave: io ti saluto. Il più piccolo al più grande, il bimbo al genitore, l’inferiore al superiore, sono tenuti, nella legge di educazione umana, a dire sovente il saluto rispettoso, doveroso, amoroso, a seconda dei casi. Il fratello mio non deve negare questo atto di amore riverenziale alla Mamma perfetta che abbiamo in Cielo.

   Ave Maria. È un saluto che monda le labbra e il cuore perché non si possono dire quelle parole, con riflessione e sentimento, senza sentirsi divenire più buoni! È come avvicinarsi ad una sorgente di luce angelica e ad un’oasi fatta di gigli in fiore.

   Ave, la parola dell’angelo che vi è concesso di dire per salutare Quella che salutano con amore le Tre eterne Persone, l’invocazione che salva, abbiatela sempre molto sulle labbra. Ma non come movimento macchinale dal quale l’anima sia esclusa, sibbene come moto dello spirito che si inchina davanti alla regalità di Maria e si tende verso il suo cuore di Madre.

   Se voi sapeste dire con vero spirito queste parole, anche solo queste due parole, sareste più buoni, più puri, più caritatevoli. Perché gli occhi del vostro spirito sarebbero allora fissi in Maria e la santità di Lei vi entrerebbe nel cuore attraverso a quella contemplazione. Se le sapeste dire, non sareste mai desolati. Perché Ella è la fonte delle grazie e della misericordia. Le porte della misericordia divina si aprono non soltanto sotto la spinta della mano di mia Madre, ma anche al suo semplice sguardo.

   Torno a dire: beate quelle labbra e quelle contrade in cui si pronuncia: “Ave Maria”. Ma si pronuncia come si deve. Perché, se è vero che Dio non si irride, è anche vero che Maria non si inganna.

   Ricordatevi sempre che Ella è la Figlia del Padre, la Madre del Figlio, la Sposa dello Spirito Santo, e che la sua fusione con la Trinità è perfetta. Perciò Ella del suo Signore possiede le potenze, le intelligenze, le sapienze. E le possiede con la pienezza assoluta.

   Inutile andare da Maria con l’anima sporca di corruzione e di odio. Ella vi è Madre e sa medicare le vostre ferite, ma vuole che almeno sia in voi il desiderio di guarire da esse.

   A che giova volgersi a Maria, la Purissima, se lasciando il suo altare, o finendo di pronunciare il suo nome, andate a commettere peccato di carne o a proferire parole di bestemmia? Che vale volgersi a Maria, la Pietosa, se subito dopo, anzi se nel tempo stesso, avete in cuore rancori e sulle labbra maledizioni per i fratelli? Che vi può procurare, di salvezza, questa Salvatrice, se voi distruggete, con la vostra volontà perversa, la vostra salvezza?

   Tutto è possibile alla Misericordia di Dio e alla potenza di Maria, ma perché arrischiare la vita eterna attendendo di conseguire la buona volontà di pentimento nell’ora della morte? Non sarebbe bene, poiché non sapete quando sarà la vostra chiamata alle mie porte, essere amici veri di Maria per tutta la vita e avere così garanzia di salvezza?

   Perché, lo ripeto, l’amicizia con Maria è causa di perfezione perché infonde e trasfonde le virtù dell’Amica eletta, che Dio non ha sdegnato e che vi ha concesso come coronamento del­l’o­pe­ra di redenzione del Figlio suo. Io, il Cristo, vi ho salvato col Dolore e col Sangue; Ella, Maria, con il Dolore e col suo pianto, e vorrebbe salvarvi col suo Amore e il suo sorriso.»


4 settembre 1943

 Dice Gesù:
   «Dio non ha mandato il suo angelo a dire “ave” a Maria soltanto. Dio vi saluta, o figli cari, con le sue attenzioni, Dio vi manda per angeli le sue sante ispirazioni, Dio vi porta le sue benedizioni da mattina a sera e da sera a mattina. Siete sempre circondati dalle onde amorose e previdenti del pensiero di Dio.

   Come mai allora voi non avvertite nulla o tanto poco? Come mai non vivete in giustizia e santità? Perché siete impermeabilizzati all’influsso della grazia, perché siete resi refrattari all’azione dell’amore dalla vostra volontà contraria al Bene.

   Gabriele disse a ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

5 settembre 1943

Dice Gesù:
   «“Il Signore è con te”.

   Sempre il Signore è con l’anima in grazia.[312] Dio non si allontana neppure quando il Tentatore si avvicina. Dio si allontana soltanto quando la creatura cede al Tentatore e corrompe l’anima sua. Allora Dio si ritira, perché Egli non può coabitare col Nemico. Si ritira e come un Padre, non sdegnato ma addolorato, attende che venga la resipiscenza nel cuore della creatura e che essa riannodi il legame d’amore con il Padre.

   Dio vorrebbe essere sempre con voi. Se tutti i vostri angeli, numerosi come stelle in cielo, potessero salutarvi colle parole: “Il ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

6 settembre 1943

 Dice Gesù:

   «“Benedetta tu fra tutte le donne”.

   Questa benedizione, che voi dite malamente o non dite affatto a Colei che col suo sacrificio ha iniziato la Redenzione, risuona continuamente in Cielo, pronunciata con infinito amore dalla nostra Trinità, con accesa carità dai salvati dal nostro sacrificio e dai cori angelici. Tutto il Paradiso benedice Maria, capolavoro della Creazione universale e della Misericordia divina.

   Se anche tutta l’opera del Padre per creare dal nulla la Terra non avesse servito che per accogliere Maria, l’opera creativa avrebbe avuto la sua ragione d’essere, perché la perfezione di questa Creatura è tale che ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

7 settembre 1943

Dice Gesù:
   «“Benedetto il frutto del tuo seno”.

   La maternità divina e verginale rende Maria seconda soltanto a Dio. Ma non soffermatevi a guardare unicamente la gloria di Maria. Pensate cosa le costò conseguire quella gloria.

   Stolto colui che guarda il Cristo nella luce della risurrezione e non medita il Redentore morente nelle tenebre del Venerdì santo. Non avrei avuto risurrezione se non avessi patito la morte, e non avrei compiuto la Redenzione se non avessi avuto il martirio. Stolto colui che pensa la gloria di Maria e non medita a come Ella giunse alla gloria. Il frutto del suo ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

8 settembre 1943

   Dice Gesù:
   «E questo per te sola. Ho detto le altre cose per tutti, per contentare il Padre. Ma il mondo è troppo sordo e corrotto per udire parlare di Maria. Non merita questo dono.
   A te per la tua festa[319] do l’intuizione segreta della Bellezza di Maria, il suo sorriso, il suo silenzio. Sembrano cose senza peso. Hanno un valore infinito.
   Maria ha attirato a sé milioni di creature con queste sue armi soavi. Ha evangelizzato prima di Me col suo riservato tacere e il suo indescrivibile sorriso. Bastava apparisse perché si chetassero le parole acri o impure, cadessero i rancori, si calmassero i dolori.
   Il suo sguardo purificava, il suo silenzio innalzava, il suo sorriso insegnava. Nazareth ne rimase imbalsamata per lungo tempo dopo la sua dipartita. La Chiesa nascente si consolidò per virtù del suo silenzio e del suo sorriso, eloquenti più di tutte le parole, perché da essi traspariva il volto di Dio e la verità della sua missione.
   Non ti chiedo che di guardare e imitare la Madre mia e tua. Cresci in bellezza spirituale per somigliarle, impara da Lei il silenzio che parla a Dio e di Dio e il sorriso che insegna la fede, la generosità, la carità.
   Guardala sempre la dolce Madre mia per vederla nitidamente nell’ora della morte. Chi muore in Maria ha subito Gesù.
   Contempla Maria e ricevi la mia pace. Non occorre altro per essere felici.»
   Da ieri vedo la Vergine, e la bellezza della visione sorridente e silenziosa supera la facoltà di descrizione umana.
   È il regalo di Gesù per la mia festa.

[319] per la tua festa, poiché Maria Valtorta soleva festeggiare il proprio onomastico l’8 settembre, giorno in cui la Chiesa ricordava la Natività di Maria Ss.

10 settembre 1943

Dice Gesù:
   «Figlia, leggiamo insieme gli ultimi versetti dell’Ecclesiaste.[320]

   Se egli era sapientissimo, Io sono la Sapienza di Dio. Infinitamente a lui superiore, perciò. Ma come esso istruisco il mio popolo. Lo istruisco da 20 secoli. Ho iniziato l’istruzione con la mia Parola e l’ho continuata attraverso la parola dei miei servi diletti.

   Ma fra gli istruiti del mio popolo ho dei discepoli di predilezione ai quali il Maestro diviene oltre che maestro: amico, e con ricchezza di Re apre loro le porte dei tesori delle confidenze e delle rivelazioni. Io prendo per mano questi prediletti e li porto meco ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

11 settembre 1943

Dice Gesù:
   «Molte anime si perdono per volere “cercare quello che è al di sopra di esse, e quello che è al disopra delle loro forze di indagine”, come dice l’Ecclesiastico:[323] cap. 3, v. 22.

   È l’antico veleno. Sempre l’uomo ha avuto, ed ha, curiosità malsane e sacrileghe profanazioni. Vuole spingere il suo indagare in plaghe che la sapienza divina tiene avvolte nel mistero non per potere geloso ma per previdente amore. Guai se l’uomo conoscesse tutto del futuro e dei segreti dell’universo! Non avreste più pace spirituale e pace naturale. Lasciate il futuro a Dio, creatore e dispensatore del ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

12 settembre 1943

 Dice Gesù:
   «Fra i puri credenti, fra questi spiriti umili e semplici, di cui ieri ti ho parlato e ai quali concedo il possesso della Verità, Io suscito speciali anime, le eleggo prima della loro incorporazione nella vita perché Io so tutto dell’uomo che è vissuto, che vive e che vivrà, e so perciò già in anticipo come ogni spirito agirà sulla Terra, meritando o demeritando.

   E non dite che ciò è ingiustizia perché non vi forzo a meritare. No: ciò è fedeltà alla mia opera e alla mia promessa di creare l’uomo capace di guidarsi e libero di guidarsi. ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

13 settembre 1943 (iniziata nel momento della Comunione)

Dice Gesù:
   «L’arcangelo Michele, che voi invocate nel Confiteor,[333] ma, secondo la vostra abitudine, con l’anima assente, troppo assente, era presente alla mia morte di croce. I sette grandi arcangeli[334] che stanno in perenne davanti al trono di Dio, erano tutti presenti al mio Sacrificio.

   E non dire che ciò è in contraddizione col mio dire:[335] “Il Cielo era chiuso”. Il Padre, lo ripeto, era assente, lontano, nel momento in cui la Grande Vittima compiva l’Immolazione per la salute del mondo.

   Se il Padre fosse stato meco, il Sacrificio non sarebbe stato totale. Sarebbe stato unicamente sacrificio della Carne condannata ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)