MaM
Messaggio del 25 novembre 2010:Cari figli, vi guardo e vedo nel vostro cuore la morte senza speranza, l’inquietudine e la fame. Non c’è preghiera né fiducia in Dio perciò l’Altissimo mi permette di portarvi speranza e gioia. Apritevi. Aprite i vostri cuori alla misericordia di Dio e Lui vi darà tutto ciò di cui avete bisogno e riempirà i vostri cuori con la pace perché Lui è la pace e la vostra speranza. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggi di altre apparizioni

Maria Valtorta - Messaggi anno:1950

16 giugno 1950

 Festa del S. Cuore.
   (ricopio per ordine avuto il 12-6-53. Solo oggi [19-6-53] ritrovo il foglio in questione e trascrivo).
   Mi appare Gesù nella gloria del Cielo. Il Gesù glorioso, imponente, vero Re dei re e Signore dei signori, come fu dopo la sua Risurrezione e Ascensione. Scosta con le Mani bellissime il manto regale, fermato al sommo del Petto da un aureo cesello e ricadente molto oltre i piedi, formando un ampio strascico oltre la veste, lunghissima tanto da coprire totalmente i suoi piedi.
   Lo ammiro, notando a quale perfettissima, anche in potenza di forme, armonia ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

23 gennaio 1950

 [Dice Maria:]
   «Quest'anno a Me, la più umile e la più grande d'ogni umana creatura, verrà dato il massimo e ultimo sigillo di grandezza: la proclamazione del Dogma della mia gloriosa Assunzione in anima e corpo.

   Ma ciò non m'esalta, non mi fa staccata da voi tutti. Sono e resto Colei che tanto più ama le creature più esse sono povere, sole, incomprese, afflitte come lo fui Io.

   Per questo, alla piccola mia veggente belga ho detto: "Sono la Madonna dei Poveri e voglio che con questo nome mi si onori e veneri, e che qui e ovunque i poveri trovino in Me la Madre e Consolatrice, e i Popoli la loro Salvatrice, i malati la loro Sanatrice, gli afflitti la loro Consolatrice, gli increduli la loro Datrice di Fede, i disperati la loro fonte di Speranza, i duri di cuore Colei che accende in loro l'amore verso Dio e prossimo.

   Qui, a Banneux, è sgorgata una sorgente per il bene materiale di molti. Ma più ancora dal mio Cuore Immacolato ne sgorga una che è tutta Amore e Misericordia per tutti coloro che crederanno e pregheranno la Madonna dei Poveri, o di Banneux, che è la stessa cosa.

   Poiché Io tutto so, vivendo nella luce sapienziale di Dio sin da quando cominciai ad essere nel seno di Anna, e la possiedo ora perfettamente, vivendo nel Seno incandescente della Trinità Eterna, ti dico che, dopo qualche inevitabile ostacolo ecclesiastico, il mio culto, come Madonna dei Poveri, come Io lo fui, si estenderà, e sorgeranno chiese a Me dedicate in molte città, e là Io darò grazie ai poveri, umili, malati, d'anima o di corpo, per salvarli, e nel corpo e più nell'anima, e ciò mi farà ancor più beata che il Dogma più grande che sta per essere definito, perché Io, più che gloria, voglio figli, essendo la Corredentrice».

6 giugno 1950

   Il Purgatorio. In esso, col viso emergente dalle fiamme e la cocolla e la veste apparenti da esse, P. Cordovani, con un volto sbigottito e insieme implorante. Mi guarda, ma non riesce a dire niente. Parla solo il suo sguardo doloroso e contrito.
   Per lui parla il Signore. Dice: «Lo vedi? Lo riconosci? È là. E vi starà per molto, molto, molto, e per l'unica causa di avermi e averti e avere combattuto Me, te e l'Opera, agendo contro la Sapienza, la Carità, la Giustizia. Segna ciò che vedi, brevemente, e ciò che Io dico, con la massima esattezza. Perché è verità, per chi vedi e per molti di coloro che agirono o agiranno come lui».

Su l'Apocalisse di S. Giovanni Apostolo. Settembre-ottobre 1950. I Quaderno (Parte I)

L'Apocalisse

   Cap. I

   "Colui che è" è l'antico Nome di Dio, quello col quale Dio si nominò a Mosè sul monte, quello da Mosè insegnato al suo Popolo perché così potesse chiamare Iddio. Tutta l'eternità, la potenza, la sapienza di Dio balena in questo nome.
    Colui che è: l'eternità. Non ha avuto un passato Dio. Non avrà un futuro. Egli è. Il presente eterno.

 Se l'intelletto umano, anche il più potente degli intelletti umani; se un potente, anche il più potente tra gli umani, con puro desiderio, con puro pensiero scevro di umani orgogli, medita questa eternità di Dio, sente, ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

Su l'Apocalisse di S. Giovanni Apostolo. Settembre-ottobre 1950. I Quaderno (Parte II)

 L'Apocalisse

   Cap. II

   L'Apocalisse è un libro di rivelazione, sì. Anzi esso conclude la grande Rivelazione. Ma è anche un libro profetico.

   Rivelazione e profezia vengono ambe da Dio. Perché solo Dio li ispira. Solo Dio li può ispirare perché solo Egli sa la Verità essendo la Verità, e conosce gli eventi futuri perché è l'Eterno, l'Onnisciente, l'Onnipotente.

   La profezia è come una proiezione di fatti futuri, visti da Dio solo, e illuminati a coloro che vivono nelle nebbie del loro temporaneo presente. Per far capire ai grandi analfabeti della religione — e sono tanti, tanti anche fra coloro ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

Su l'Apocalisse di S. Giovanni Apostolo. Novembre 1950. II Quaderno

 L'Apocalisse

   Cap. IV

   La grandezza della visione aumenta, e aumenta la potenza dell'estasi, perché il veggente non è chiamato più a vedere le cose attuali al suo tempo, segno e figura di ciò che, in diverse maniere e per diverse cause, si sarebbe ripetuto poi nei secoli, ma cose soprannaturali e cose future, note a Dio solo le future, note ai cittadini dei Cieli le soprannaturali.

   E in una nuova teofania, che è e non è uguale a quella di Ezechiele, egli vede la gloria del Signore assiso sopra il trono celeste in aspetto d'uomo, ma di uomo reso ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)