Avevo dieci anni quando cominciò in me qualcosa di nuovo, un dono di Dio che mi rendeva capace di ascoltare e di vedere interiormente la Madonna e Gesù. Forse non tutti sanno che anche la nostra anima è dotata di una vista e di un udito e che Dio si manifesta ad essa proprio attraverso questi sensi interiori. Egli è un mistero per i nostri sensi fisici, ma si rivela a tutti quelli che pregano e credono. Da bambina ho pregato tanto; oggi mia madre mi dice che ero migliore quando ero piccola, vuol dire che anche oggi devo cercare Dio con lo stesso ardore, altrimenti corro il pericolo di dimenticarLo.
Quando qualcuno chiese a Sant'Ignazio come avrebbe reagito se il suo ordine si fosse sciolto, egli rispose che per superare una tale crisi "un'ora di preghiera gli sarebbe bastata". Non solo lui, ma chiunque prega, ha modo di sperimentare la pace come frutto della preghiera. Nella preghiera, o meglio, nell'incontro con Dio, quando l'uomo spirituale riversa se stesso in Dio, il suo cuore inquieto trova riposo.
All'inizio di questo nuovo anno è bello e utile tracciare un programma per la nostra vita interiore e invocare il dono dello Spirito Santo, affinché quello che Dio ci dona come strumento di grazia possa portare abbondante frutto. Personalmente ho ricevuto un dono di luce e di sapienza tramite il quale i misteri della fede mi diventano chiari attraverso l'intervento di Dio, per una sua libera volontà, senza dover "lavorare a tavolino". Non si deve però confondere questo dono con delle esperienze paranormali di predizione o altro; esso è infatti una grazia data a un'anima innamorata di Dio, che lo cerca e alla quale Egli si comunica senza riserve.
La morte è la più antica angoscia dell'uomo, anche se poi è il motivo stesso della venuta di Dio sulla terra, venuto a darci quell'acqua che ci fa vivere in eterno. Nella sua conversazione con la donna samaritana, Gesù svela il progetto della vita eterna che il Padre ha per i suoi figli, pervenutaci per mezzo della sua incarnazione, dicendo di sé: "L'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che zampilla in vita eterna" [Gv 4,14]. La vita comincia quindi con la fede in Lui, che ci unisce al suo Corpo Mistico vivificato dal suo Santo Spirito che è la sua Chiesa.
La parola ebraica beraka, benedizione, deriva dal verbo barak che ha significati diversi. soprattutto significa benedire e lodare, raramente inginocchiarsi, a volte, invece, semplicemente salutare qualcuno. In generale il concetto della benedizione nel Vecchio Testamento, significava dotare qualcuno con i beni del potere, del successo, della prosperità, fecondità, e vita lunga. ...
Registrata nel febbraio 2000, durante il raduno degli organizzatori di pellegrinaggi, a Medjugorje
In un incontro con i pellegrini italiani sotto una delle tende verdi, l’11 marzo è stato chiesto a P.Slavko se il pianto della statuetta di Civitavecchia fosse un segno. Egli ha risposto spaziando ben oltre sul fatto dei segni. Così ha detto in succinto ...
Dai commenti pratici di padre Slavko
Perché pregare? ...Molti cristiani sono come uno studente che ha dimenticato che cosa voleva diventare. Immaginate uno studente che voleva diventare un buon medico e poi, durante gli anni di studio, dimentica che voleva diventare un bravo medico. Che cosa succede con i suoi studi? Ogni ora di studio diventa una perdita di tempo! Perché studiare se ha dimenticato che voleva diventare medico? Così molti non pregano più perché non sanno più perché pregare! Per molti pregare significa perdere tempo. Per molti digiunare significa solo avere fame e niente altro. E naturalmente, se pensano così, è sicuro che non pregheranno e non digiuneranno. Ma quando uno sa perché prega e perché digiuna, arriva più facilmente alla pace.
Per capire i messaggi mensili, che possono guidarci per tutto il mese, bisogna sempre tenere davanti agli occhi quelli principali. I messaggi principali derivano in parte dalla Bibbia e in parte dalla tradizione della Chiesa. Derivano dalla Bibbia i messaggi di pace, conversione, preghiere, fede, amore, digiuno... Derivano dalla tradizione della Chiesa quelli che riguardano modi di pregare maturati nei secoli: così raccomandano la Santa Messa, il Rosario, l'adorazione, la venerazione della Croce, la lettura della Bibbia; ci invitano al digiuno due giorni alla settimana, proprio come era già nella tradizione della Chiesa e anche nella tradizione ebraica. In tanti messaggi la Madonna ha detto: Io sono con voi. Alcuni potrebbero dire: "Scusaci, padre, ma la Madonna è presente anche da noi". Molti pellegrini mi hanno detto che prima di venire a Medjugorje, i loro amici e familiari dicevano: "Perché vai là? La Madonna c'è anche da noi". E hanno ragione. Ma qui dobbiamo aggiungere una parola che è la parte nuova del messaggio: qui c'è una presenza "speciale" della Madonna, tramite le apparizioni. Solo così si può spiegare Medjugorje.