Proprio alle porte di Roma, il giorno precedente la canonizzazione dei due papi, sabato 26 aprile, è accaduto uno strano incidente alla statuetta della Madonna di Civitavecchia, quella che (fra il 2 febbraio e il 15 marzo 1995) per 14 volte lacrimò sangue e che è custodita nella chiesetta di Pantano. Sono stato informato da alcuni amici che erano presenti e immediatamente hanno temuto che la cosa venisse interpretata in modo superstizioso, come è avvenuto per altri episodi recenti, ritenuti da qualcuno (perlopiù dai mass media laici) dei cupi segni del Cielo, specialmente per il papato di Francesco.
Nella terza apparizione della Beata Vergine, 13 giugno 1917, a Francesco, Giacinta e Lucia, i tre pastorelli di Cova di Iria, (i primi due fatti santi il 13 ottobre 2000 da Papa Giovanni Paolo II) sono stati testimoni della reale esistenza dell’inferno… Racconta la veggente Lucia ...
Dal suo diario apprendiamo quanto segue… 20.x.1936. (II° Quaderno)
Il Vescovo americano Fulton Sheen, predicava una vecchia storia, molto istruttiva e indicativa. Un sacerdote, dopo aver predicato con entusiasmo sul Paradiso, chiese ai suoi ascoltatori: "E adesso si alzi chi di voi desidera andare in Paradiso". Tutti molto decisi si levarono in piedi. Solo uno rimase seduto. Il sacerdote sorpreso disse: "Sedetevi. Adesso, chi di voi desidera andare all'Inferno si alzi in piedi." Nulla accadde e la persona che prima era rimasta seduta, non si mosse. Allora il sacerdote gli chiese: "Scusi, ma lei dove vorrebbe andare?" "Io? Io, desidero per sempre rimanere qui seduto."
Nei suoi messaggi la Madonna ha parlato spesso del Cielo, talvolta del Purgatorio e un po' dell'inferno. Quando ha mostrato questi tre luoghi ai veggenti, ha loro precisato: "Vi ho mostrato tutto questo perché sappiate che esiste e lo diciate agli altri" (la stessa cosa ha detto Gesù a Sr.Faustina). Ha anche detto che "la reincarnazione non esiste, perché dopo la morte non c'è che l'eternità... E' falso insegnare che si rinasce più volte" (24.07.82). Perché questo? Perché oggi ci sono cattolici che si fanno il proprio menù religioso, escludendo purgatorio e inferno.
“Sono da prendere alla lettera le predizioni di catastrofi imminenti di cui sono pieni molti messaggi arrivati a noi attraverso veggenti? Come Giovanni XXIII, non amo i profeti di “sventure”: perché non sono infallibili, offuscano la verità e, infine, possono creare fenomeni psicologici di massa, inibizioni o eccessive precauzioni inutili e costose. Eccone un esempio: qualche tempo fa, alcuni gruppi carismatici, diedero troppa credibilità a un “profeta” che aveva annunciato la distruzione di una grande città del Quebec, Sherbrook. La profezia ebbe una grande influenza, provocando un crollo dei prezzi immobiliari, permettendo a veri e propri “sciacalli” di comprare case e appartamenti a basso prezzo. Altri, impauriti, prepararono tutto per la fuga; tutto questo per niente. Siamo chiari: una profezia non è mai fatale! Il Libro di Giona ce lo insegna. Il profeta dice: Ninive sarà distrutta. Ma gli abitanti fecero penitenza e Ninive si salvò. Il profeta si adirò, racconta ironicamente l’epilogo del libro, perché la sua parola era stata smentita.
Badate che nessuno vi seduca in futuro. Io sono il Cristo e non vi saranno altri Cristi. Perciò, quando molti verranno a dirvi: "Io sono il Cristo” e sedurranno molti, voi non credete a quelle parole, neppure se saranno accompagnate da prodigi. Satana, padre di menzogna e protettore dei menzogneri, aiuta i suoi servi e seguaci con falsi prodigi, che però possono essere riconosciuti non buoni perché sempre uniti a paura, turbamento e menzogna . I prodigi di Dio voi li conoscete: danno pace santa, letizia, salute, fede, conducono a desideri e opere sante. Gli altri no. Perciò riflettete sulla forma e le conseguenze dei prodigi che poterete vedere in futuro ad opera dei falsi Cristi e di tutti coloro che si ammanteranno nelle vesti di salvatori di popoli e saranno invece le belve che rovinano gli stessi.
4 ottobre 1949, ore 15,30. Dopo tanto vedo mia mamma, fra le fiamme del Purgatorio.
Alle volte i beati vengono per invitare al cielo amici e devoti, per dar loro l'avviso di prepararsi all'ingresso alla patria, o per adempiere qualche promessa fatta in vita.
«Il 29 luglio 1987, noi tre sorelle [suore] andammo a visitare la nostra sorella Claudia, residente a Paoloni-Piccoli, comune di Santa Paolina (Avellino). Il giorno seguente rendemmo visita alla vedova, più che ottantenne, di Albino Gnerre, e ai suoi figli. Uno di questi, fermandosi col nostro fratello Padre Beniamino, gli raccontò un sogno molto importante ...