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Messaggio del 5 gennaio 1985:Vi ringrazio perché la vostra preghiera stasera ha reso felice il mio cuore. Ringrazio tutti quelli tra voi che si sono sacrificati per mio figlio Gesù durante questi giorni. Continuate così!

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A Medjugorje capimmo scientificamente che non era una truffa

Medjugorje sì o no? Oltre le opinioni personali bisogna stare ai dati scientifici e alle risultanze degli studi medici effettuati sui sei veggenti. Il test più completo e mai confutato da nessuno venne effettuato nel 1985 da un'equipe di luminari italiani. Il capo spedizione, Luigi Frigerio, racconta alla Nuova BQ gli esami, anche invasivi, su quei pazienti speciali: "Non avevano la benché minima reazione al dolore. Scientificamente è inspiegabile". La sorpresa di Ratzinger dopo aver letto il dossier: "E' possibile che il divino si manifesti. Lo pensa anche Giovanni Paolo II".

Una rosa unisce Civitavecchia a Medjugorje

Nell'ultimo messaggio di Medjugorje la Madonna dice: «Non posso non essere lì dove sento il profumo delle rose». Un riferimento anche a Civitavecchia dove la Madonnina in occasione di alcune festività trasuda un profumo del mistico fiore e il giardino e la casa dei Gregori divengono segni della presenza oggettiva di Cristo, e pertanto di sua Madre, fra noi.

Medjugorje, qui è come fare un tuffo nel mare

Qualche pullman corre nella stessa direzione e ne indoviniamo la mèta. Nei pressi di Spalato intravediamo una chiesa con due campanili, quasi un’avvisaglia di quel che ci attende. Procediamo in una piccola compagnia tranquilla, che lascia spazio al dormiveglia e alla lettura. Con noi c’è suor Mariam, delle Suore di Madre Teresa.

MADONNINA DI CIVITAVECCHIA, PORTA A PORTA: È VERO SCOOP?

Un uomo dice di aver sporcato lui di sangue la statuina delle presunte lacrimazioni del ‘95. Intervistato da una giornalista che sta per pubblicare un libro sulle sue rivelazioni, sostiene che, tagliatosi col filo del gas della sua moto, accarezzò l’ effigie e la sporcò. Ma la sua testimonianza resa dopo 20 anni presenta molte incongruenze. E soprattutto non collima con quelle rilasciate subito da chi era presente le volte (14) che la Vergine pianse

Civitavecchia, venticinque anni dopo: “Figli miei, piango ma voi non mi ascoltate”

Dal 2 al 6 febbraio 1995, una Madonnina di gesso, proveniente da Medjugorje, per tredici volte piange sangue nel giardino privato della famiglia Gregori, in località Sant’Agostino, nella periferia Nord di Civitavecchia. Il 15 marzo successivo il fenomeno si ripete nelle mani del vescovo della città, Girolamo Grillo. Il 10 aprile, il cardinale polacco Andrzej Maria Deskur, fraterno amico di Giovanni Paolo II, dona ai Gregori a nome del Papa una statuina del tutto identica alla precedente che da allora fino a oggi, in determinate feste liturgiche o in presenza di gente che prega, essuda un’essenza, un olio profumato; e questo fenomeno coinvolge talvolta anche la grotticina della Vergine, le foglie dell’edera e la natura circostante. Dal 2 luglio 1995 al 16 maggio 1996, infine, la famiglia Gregori testimonia un ciclo di oltre novanta apparizioni mariane apportatrici di messaggi per la Chiesa e il mondo intero.

Madonnina di Civitavecchia: Papà, papà, la Madonnina piange

Papà, papà, la Madonnina piange!” Così 25 anni fa una bambina stupefatta e addolorata chiamava il papà a vedere quello che per prima aveva visto. “Come fa una statuina di gesso a piangere?” Rispose subito il papà. Un adulto, di fronte a un fatto che non rientra nelle cose ritenute possibili, anzitutto non prende sul serio l’imprevisto.

La potenza di Medjugorje: «Così la Madonna e mia moglie mi hanno salvato»

Antonio ha raccontato alla Nuova Bussola Quotidiana di quando «bestemmiavo la Madonna, consigliavo l’aborto, tradivo e spingevo gli amici a tradire». Finché sua moglie, tornata da Medjugorje, cominciò a pregare tutto il giorno, a digiunare due volte alla settimana, a partecipare alla Messa e a confessarsi: «Era cambiata: nonostante fossi stato nel letto di un’altra, mi chiedeva se doveva stirarmi una camicia o se volevo il caffè». La pace che irradiava spinse Antonio in Erzegovina: «Arrivai che volevo bruciare tutto, tornai che amavo Dio e la mia famiglia».

«Le lacrime della Madonnina di Civitavecchia non furono un inganno. Ecco perché»

A 25 anni dall’ evento che scosse l’ Italia e divise la Chiesa, parla uno degli “investigatori” che ha fatto parte della Commissione d’ inchiesta diocesana, padre Flavio Ubodi: «Ci siamo dovuti arrendere all’ inspiegabilità dell’ evento. Giovanni Paolo II credette fin da subito tanto da voler venerare quella statuina ma in Vaticano qualcuno ostacolò il riconoscimento ufficiale»

Civitavecchia, la Madonna è veramente apparsa

Cosa è accaduto veramente a Civitavecchia? La mariofania della statuetta che ha pianto sangue è stata approvata o no dalla Chiesa? Perché occorre credere alla Madonna che è apparsa alle porte di Roma? Padre Flavio Ubodi, teologo cappuccino tra i massimi esperti del caso, risponde, punto su punto, a tutti gli interrogativi circa uno dei fenomeni soprannaturali più dibattuti di sempre. E ci svela alcuni retroscena decisivi, come quelli sul rapporto esclusivo di san Giovanni Paolo II con Civitavecchia...

Siamo dentro una guerra, ma Maria prepara il Trionfo e c'è già chi lo vive

Tutto esaurito al Pime per l'incontro della Bussola con suor Emmanuel Maillard. Le parole della religiosa sul nostro tempo: «La Madonna a Medjugorje ha detto che "verranno le prove" e non saremo forti. Il problema è che oggi consideriamo il tempo della terra come definitivo, dimenticando che abbiamo un'anima. Ci sono giovani che non sanno nemmeno di averla. Il mondo è in agonia, perché siamo dentro una guerra: ma questo significa che il trionfo del Cuore Immacolato di Maria è vicino e qualcuno lo sta già vivendo. La Madonna ci chiede però di collaborare, amando suo Figlio Gesù, mettendo al centro delle nostre vite la Messa e l'adorazione eucaristica. E, come già aveva previsto Ratzinger, formando tanti piccoli gruppi di preghiera, aperti alla volontà di Dio».

Telefonata di Padre Livio con Marija

Telefonata di Padre Livio Fanzaga direttore di Radio Maria.

Mons. Hoser nella Domenica delle Palme: Ci sono necessarie le lacrime amare di san Pietro

Nella Domenica delle Palme e della Passione del Signore, che ci ha introdotto nella Settimana Santa in preparazione alla più grande Solennità cristiana — ossia la Pasqua —, la Santa Messa solenne delle ore 11:00, la Processione e la Benedizione dei rami d’ulivo e di palma sono state presiedute dall’Arcivescovo S. E. Mons. Luigi Pezzuto, Nunzio Apostolico per la Bosnia Erzegovina. La Celebrazione Eucaristica serale della Domenica delle Palme è stata, invece, presieduta dall’Arcivescovo S. E. Mons. Henryk Hoser, Visitatore Apostolico per la parrocchia di Medjugorje, e concelebrata da numerosi sacerdoti.