Anche a riguardo della Vergine Maria, in passato si amava soprattutto vedere la sua grandezza ponendone in rilievo i privilegi; oggi si preferisce sottolineare piuttosto i servizi resi nel piano della Salvezza: sono due aspetti non in contrasto, ma che si integrano, essendo entrambi veri. Per questo, in passato si amava rilevare, nell’Assunta, il compimento della Redenzione, essendo Maria glorificata in anima e corpo: ciò che in teologia si esprimeva con la formula "interamente redenta". Si rimetteva così in luce la conformità di Maria al Figlio: era giusto che fosse associata alla glorificazione di lui, essendo stata associata a tutta l’opera della Redenzione, specialmente al Mistero pasquale. Si insisteva sulla convenienza che venisse glorificata quella carne da cui Gesù aveva tratto la sua carne; e si aggiungeva: come, per i meriti di Cristo, le è stata applicata preventivamente l’esenzione dalla colpa originale, così è giusto che le venga applicato preventivamente il frutto della Risurrezione. Sono tutti argomenti validi e sostenuti ancora oggi. Ma si preferisce aggiungere altri motivi.
Riferito alla Santa Vergine, il termine mediatrice ha il senso subordinato di partecipazione all'unica mediazione di Cristo; anche se questa parola acquista per lei un'estensione rispondente alla sua missione universale. Nella fase ante preparatoria del Concilio Vaticano II, che si concluse nella primavera del 1960, quasi 500 tra Vescovi e Prelati avevano chiesto che venisse definito il dogma della Mediazione universale di Grazia di Maria; prevalse però il proposito di non promulgare nessun nuovo dogma.
La devozione al Cuore di Maria richiede purezza d'animo ed è fonte inesauribile di vita interiore.
L'occultismo e le pratiche magiche rovinano tante famiglie e contrastano con i principi della fede. L'esorcista modenese, noto in tutta Italia, ricorda che non si può essere cattolici e credere alla magia.
La Vergine della Pentecoste è "Regina degli Apostoli" perché con loro e per la loro missione di Salvezza ha invocato l’effusione dello Spirito Santo sulla Chiesa nascente.
"Consacrarsi alla Madonna" vuol dire accoglierla come vera madre, sull’esempio di Giovanni, perché lei per prima prende sul serio la sua maternità su di noi. La consacrazione a Maria vanta una storia molto antica, anche se si è andata sempre più sviluppando negli ultimi tempi.
Ai piedi della Croce, Maria si associa con animo materno al Sacrificio di Gesù, "amorevolmente consenziente all’immolazione della Vittima da lei generata" . Il mese di Marzo ci porta alla Pasqua del Signore; ma prima viviamo il mistero della Passione e Morte di Gesù, attraverso la "Via Crucis", fino al Calvario.
Il valore profetico della "Presentazione del Signore al Tempio" e la "purificazione" della madre, associata all’offerta sacrificale del figlio.
Padre Gabriele Amorth, sacerdote della Congregazione di San Paolo, è conosciuto ormai in tutto il mondo come il “grande esorcista”. Da una ventina d’anni esercita questa missione a Roma, la città eterna, la capitale del mondo cristiano, e per questo viene anche indicato come l’esorcista “numero uno” del Vaticano.
L’episodio dello "smarrimento di Gesù nel Tempio" sconcerta Maria e Giuseppe che lo cercano "straziati" per giorni e "non comprendono" la spiegazione del Figlio ritrovato.
L’Immacolata è un ideale che ci attira e ci avvicina a Maria nella ricerca dell’imitazione, sorretti dalla grazia e dall’impegno di una vita purificata.
Il ruolo della Vergine Maria alla prima e alla seconda venuta di Cristo.