MaM
Messaggio del 25 giugno 2000: Cari figli, Oggi vi invito alla preghiera. Chi prega non ha paura del futuro. Figlioli non dimenticate: Io sono con voi e vi amo tutti. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggi di altre apparizioni

Maria Valtorta

7 luglio 1944

   Dice Gesù:
   «Sì, ti ho concesso un fiore perché sei “ancora” una donna. E quello che soffri nella tua sensibilità di donna, che non è capita, mi fa pietà.

   Ma Io voglio che tu sia di Me soltanto. Tu non sei ancora tanto generosa da saper spezzare tutti i legami della Terra, da far sordo il tuo cuore alle voci della Terra per legarti a Me solo, per udire Me solo. E allora Io spezzo. Ti faccio vedere la miseria delle affezioni umane e te la faccio paragonare alla mia [affezione]. Sono stagnola rispetto a foglio d’oro zecchino, anzi a blocco d’oro zecchino. Sono frantumi di vetro rispetto a brillante purissimo. E ti vuoi indugiare a rimirarli e a rimpiangerli? O bambina! Ma procedi, libera e lieta della libertà e letizia dei benedetti!

   Vi è una frase [439] che voi, da Me scelti, meditate troppo poco. È dell’apostolo Paolo. Dice: “Quando a Colui che mi segregò fin dal seno di mia madre e mi ha chiamato per sua grazia piacque di rivelare in me il suo Figliuolo… io subito senza dar retta alla carne e al sangue…”. Dopo è tornato Paolo fra le genti. Ma ormai, per ubbidienza a Dio, aveva terminato la “segregazione” iniziata da Dio col porre in disparte carne e sangue per darsi tutto all’Amore vero.
   Siete tutti dei “segregati”, voi, i miei scelti a particolare missione. Te ne ho già parlato [440] giorni or sono (27-6). “Esci dal tuo paese e dal tuo parentado”.

   Fra l’anima vocata e il resto del mondo si eleva un impalpabile muro, più tenace di quello d’una fortezza. Voi divenite stranieri agli altri, rimanendo fratelli a loro, perché voi con le lacrime della vostra evangelica solitudine lavorate per il loro bene. Voi no, voi non li ripudiate. Anzi li amate di perfetto amore poiché non la carne, né il sangue, né l’utile, né l’affetto hanno peso nel vostro amore, ma solo quella carità che viene da Dio e che fa fratelli amici e nemici, parenti e sconosciuti, buoni e malvagi, perché non i loro volti e i loro cuori voi guardate, ma il volto santo di Dio, Padre di tutti i creati, e il cuore mio, amante di tutti gli uomini.

   Passa oltre, passa oltre. L’ultimo tratto di via è il più erto. Occorre esser liberi da ogni peso per salirlo. Ma ad ogni passo si dilata l’orizzonte e si fa più prossimo il sole.

   Vieni, vieni. Guarda Me solo. Guarda questa Dimora, questa Patria. Non le piccole e mutevoli dimore e patrie della Terra. Questa eterna tua Casa. Questa eterna tua Patria. Questo eterno tuo Amore. Io, Io, Io: Amore.»

[439] frase, che è in Galati 1, 15-16.
[440] ne ho già parlato, il 27 giugno commentando Atti 7, 2-3, che riprende il comando espresso in Genesi 12, 1.

13 luglio 1944

 Dice Gesù:
   «Non soltanto la morte del peccatore è orribile. Ma anche la sua vita. Non bisogna illudersi sul loro aspetto esterno. È una vernice, una tenda messa a coprire la verità. In verità ti dico che un’ora, soltanto un’ora della pace del giusto – non dico neppure un’ora del gaudio di un prediletto che posa sul mio seno, dico del giusto – è incalcolabilmente più ricca di felicità che non la più lunga vita di peccato.

   L’apparenza è diversa? Sì, è diversa. Ma come agli occhi del mondo non appare la ricchezza di gioia di un mio santo, così ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

14 luglio 1944

Dice Gesù:
   «Ascoltami bene, figlia, perché la lezione di oggi è molto difficile.

   L’uomo, ogni uomo, ha in sé l’immagine che Dio ha ideato per l’Uomo. Ma non tutti gli uomini hanno in sé la somiglianza con Dio.

   È detto [450]: “Dio fece l’uomo a sua immagine e somiglianza”. Come può dunque essere che taluni abbiano la sola immagine? E come possono avere l’immagine di Dio se Dio è incorporeo, purissimo Spirito, Luce infinita e sempiterna, Pensiero operante, Forza creativa, ma non corpo?

   Quanta ignoranza vi è ancora fra i credenti! Ignoranza conseguente e ignoranza non conseguente.

   È ignoranza conseguente ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

16 luglio 1944

Dice Gesù:
   «Tu stessa mi dai il tema di questa lezione. Tu hai detto: “Io compatisco e ho pazienza con animali e bambini perché non sono dotati o non hanno ancora la ragione. Ma con un adulto che sragiona o per cattiveria o per cocciutaggine, allora non ragiono più neppure io perché non lo compatisco”.

   Brava! Ma se il tuo Signore, che ti ha dotata di ragione, dovesse fare così con te, quante volte nella tua vita ti avrebbe dovuto punire? E se – dato che a tutti gli uomini Io ho dato la ragione – e se dovessi colpire e non compatire quando gli uomini vanno contro ragione, cosa dovrei fare? Quale uomo si salverebbe dal castigo? Non dico neppure: quando gli uomini vanno contro la mia Legge. Dico: contro ragione, come dici tu.

   Da questo, tu e tutti misurate quanto è migliore Dio al migliore degli uomini. Una perfezione di bontà senza limiti. E verso la quale voi, abusando appunto di questa illimitatezza, vi permettete qualsiasi mancanza.

   Ma non dovete farlo. Se sono buono, non è neanche giusto che voi ve ne abusiate. Vorrei dirvi: “Trattatemi da Dio”. Mi limito a dirvi: “Trattatemi da vostro Padre, Fratello e Amico, e agite con Me come agiscono i buoni figli, i buoni fratelli, i buoni amici fra gli uomini”.

   Ma purtroppo non sapete fare neppure questo. E vi lamentate poi se non avete del bene sulla Terra?»

19 luglio 1944

Dice Gesù:
   «Nelle mie diverse beatitudini [459] ho enunciato i requisiti necessari per raggiungerle e i premi che ad essi beati saranno dati. Ma, se sono diverse le categorie nominate, uguale è il premio, se osservate bene: godere delle stesse cose che gode Dio.

   Categorie diverse. Ho già mostrato come Dio provvede a creare col suo pensiero anime di diverse tendenze [460], allo scopo che la Terra goda di un equilibrio giusto in tutte le sue necessità inferiori e superiori. Che se poi la ribellione dell’uomo altera questo equilibrio volendo andare sempre contro la Volontà divina, che amorosamente lo guida ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

20 luglio 1944

 Dice Gesù:

   «Già era stato detto [463] sino dai tempi antichi: “Se Dio dà pace, chi potrà condannare?”.

   Eppure quei dottori che sempre mi accusavano, e che sapevano alla perfezione le parole del Libro, giudicavano in modo diverso. Perché? Perché sapevano alla lettera, ma non comprendevano lo spirito della lettera. Simili in tutto ai dottori di ora, i quali giudicano e condannano con appigli ridicoli e crudeli i miei prediletti, e Me con loro.

   Anche per Zaccheo hanno usato condanna. Dio aveva dato pace al suo servo pentito che tornava alla Casa: del Padre più che del Padrone. Essi condannano ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

21 luglio 1944

Ieri sera, non so se per farmi fare un’ora di Getsemani, dato che era giovedì sera, o se per tormento diabolico, sentii formarsi una burrasca nel mio cuore che era tanto in pace da quando lei è venuto [467]. E creda, Padre, che ne ho avuto paura.

   Mi sono detta: “Se il Tentatore mi riprende, sto fresca!”. Ho più paura delle nostalgie, che mi suscita con una violenza che mi fa perdere il controllo, che non d’una crisi di cuore. Perché so come mi lasciano poi, indebolita moralmente e atta a sentire troppo acutamente le inevitabili miserie della vita. Mi ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

22 luglio 1944

Festività di S. Maria Maddalena

   Una bella e lunga visione che non ha nulla a che fare con la Santa penitente che io ho sempre amata tanto. La scrivo aggiun­gendo fogli a questo quaderno perché sono sola e prendo quan­to ho sotto mano.
   Vedo le catacombe. Per quanto io non sia mai stata nelle catacombe, capisco che sono esse. Quali non so. Vedo oscuri meandri di stretti corridoi scavati nella terra, bassi e umidi, fatti tutti a giravolte come un labirinto. Si cammina diritti e sembra di poter continuare, al massimo di poter svoltare in un altro corridoio, invece ci ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

23 luglio 1944

La bontà del Signore mi concede il proseguimento della visione.
   Vedo così il battesimo dei due fratelli, istruiti certo dal Pontefice Urbano e da Cecilia. Lo comprendo perché Valeriano dice nel salutare Urbano: “Or dunque tu, che mi hai dato la conoscenza di questa gloriosa Fede, mentre Cecilia mia me ne ha dato la dolcezza, aprimi le porte della Grazia. Che io sia di Cristo per esser simile all’angelo che Egli m’ha dato per sposa e che mi ha aperto vie celesti in cui procedo dimentico di tutto il passato. Non tardare oltre, o Pontefice. Io credo. E ardo di ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

25 luglio 1944

   Ieri nessun dettato. Riposo per le mie povere spalle, rotte dal molto scrivere dei giorni passati. Ma non assenza di favori celesti.
   Tanta pace per prima cosa, e poi presenza visibile dei miei Amici del Cielo e le loro carezze e, sensibile anche ad altri, quel profumo di rose che talora è schietto come vi fossero cespi di rose appena colte in camera, talaltra pare fuso con un odore tenue di iodio o di aceto come se le rose fossero appassite un poco sul loro stelo. Il profumo viene lentamente, in principio è appena una sfumatura, poi si afferma ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)