MaM
Messaggio del 25 giugno 1994: Cari figli, oggi gioisco nel mio cuore guardandovi tutti qui presenti. Vi benedico e vi invito tutti a decidervi a vivere i miei messaggi che vi do qui. Io desidero, figlioli, guidarvi tutti a Gesù perché egli è la vostra salvezza. Perciò figlioli, quanto più pregate tanto più sarete miei e di mio Figlio Gesù. Vi benedico tutti con la mia benedizione materna e vi ringrazio per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggi di altre apparizioni

Maria Valtorta

6 giugno 1943 Ore 4,30 antimeridiane

Dice Gesù:

   «Quest’oggi voglio parlarti della “grazia”. Vedrai che ha attinenza con gli altri argomenti anche se a tutta prima non ti pare. Sei un po’ stanca, povera Maria, ma scrivi lo stesso. Queste lezioni ti serviranno per i giorni di digiuno in cui Io, tuo Maestro, non ti parlerò.

   Cosa è la grazia? L’hai studiato e spiegato molte volte. Ma Io te lo voglio spiegare a modo mio nella sua natura e nei suoi effetti.

   La grazia è possedere in voi la luce, la forza, la sapienza di Dio. Ossia possedere la somiglianza intellettuale con Dio, il segno inconfondibile ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

7 giugno 1943

 Dice Gesù:
   «Continuo a parlarti della grazia[37], la quale dà la vita dello spirito.

   Quando Iddio creò il primo uomo, infuse in esso, oltre che la vita della materia, fino ad allora inanimata, anche la vita dello spirito. Altrimenti non avrebbe potuto dire che vi aveva fatti a sua immagine e somiglianza.

   Quello che era di perfetto la prima creatura nessuno di voi lo può immaginare. Solo Noi possiamo vedere, nell’eterno presente che è la nostra eternità, la perfezione dell’opera regale della nostra Intelligenza creatrice. Il seme di Adamo, se Adamo avesse saputo rimanere re quale Noi lo avevamo fatto, ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

8 giugno 1943 Ma udita il 7

 Dice Gesù:

   «Senza il Padre Io non sarei stato. Ma senza lo Spirito Io non sarei venuto. Perché è stato l’Amore del Padre che mi ha mandato. E Noi siamo tanto più presenti e operanti in un cuore quanto più vivo è in esso l’amore. Ecco perciò la necessità di possedere in voi l’Amore, ossia lo Spirito Santo.

   Io l’ho detto[39] che “bisogna rinascere nello Spirito per potere possedere la vita eterna”. La nascita della carne da un’altra carne non vi differenzia dai bruti altro che in questo: che voi sarete giudicati per non aver voluto rinascere nello Spirito. I ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

9 giugno 1943 Risponde Gesù proprio a me:

«Capisco e compatisco la tua tristezza. Non è quella tristezza che Io accuso come una colpa.

   Tristezza colpevole è quella che viene da insoffribilità delle cose e delle croci. Umane le prime, soprannaturali le seconde. Tristezza colpevole è la sete di godimento, di ricchezze, sete che non è appagata e che vi dà tristezza, o sete che dopo esser saziata vi lascia più tristi di prima perché in voi la coscienza piange. Questa è la tristezza che Io condanno.

   Ma la tristezza buona, sentita per le sventure altrui più che per le proprie, l’accoramento che dà vedere Dio vilipeso, la pena per vincoli cari che si spezzano, Io non la condanno. Prima di voi l’ho provata Io e ho pianto.

   Quando poi l’anima sale anche più su e non solo ha in sé una tristezza non condannabile, ma mi sa dare quella sua tristezza perché Io usi il suo pianto per l’altrui bene, allora Io me la prendo quest’anima e la cullo sul mio Cuore per addormentare la sua pena e darle la mia gioia.

   La senti. So che la senti stillare in te. Quei trasalimenti di sollievo che senti, e ti sembrano raggi nel buio che ti viene da molte cose, e ti sembrano liberazione da pesi che ti accasciano, sono Io che vengo in te con la mia gioia.

   Hai intuito anche l’origine di tanta cupezza nel dolore che, per tuo bene, ti invade. Sì. Tu, vivendo in Me e per Me, scateni le ire del Nemico ed egli, non potendo fare altro, cerca di spaventarti rendendo più nero il futuro di quanto già non sia. Ma non avere paura. Io sono con te.

   Aumenta la tua tristezza anche il riflettere alle parole che dico all’anima tua, non per te ma per tutti. Ma non rifiutarti di riceverle. Ho tanto poche persone in tutto il vasto mondo che si tendano per ascoltare la mia Parola! Quelli ai quali vorrei parlare per ricondurli nella via della Vita non mi vogliono ascoltare. Parlo allora ai pochi che mi vogliono ascoltare. Quando sarà utile, quanto ho detto ai miei fedeli in segreto sarà reso noto e così la Parola continuerà a risuonare nel mondo.

   Non ti rifiutare dunque all’opera mia, qualunque essa sia. Non te ne gloriare e non te ne spaurire. Lasciami fare. Non faccio mai nulla senza scopo. Vieni a Me sempre con quella confidenza che mi piace tanto. Quando Io trovo un’anima confidente apro il mio Cuore e la chiudo dentro ad esso. Ti pare che ti possa accadere qualche cosa che sia vero male se sei chiusa nel mio Cuore? Ma neppure l’Inferno può nuocerti finché sei lì. E ci sarai finché sarai pura, amorosa, confidente, fedele.»

10 giugno 1943

 Dice Gesù:
   «Se la mia Carne è realmente cibo e il mio Sangue è realmente bevanda[42], come mai le vostre anime muoiono di inedia? Come mai non crescete nella vita della grazia?
   
   Vi sono molti per i quali è come se le mie chiese non avessero ciborio. Sono coloro che mi hanno rinnegato o dimenticato. Ma vi sono anche molti che si cibano di Me. Eppure non progrediscono. Mentre in altri, ad ogni unione con Me-Eucarestia, vi è un accrescimento di grazia. Ti spiegherò le cause di queste differenze.
   
   Vi sono i perfetti che mi cercano unicamente perché ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

11 giugno 1943

 Dice Gesù:

   «Sei troppo afflitta per copiare quanto ti ho detto, molto più che è argomento che ti costa trascrivere. Lascialo dunque per oggi e ascolta Me che ti parlo.

   Hai tanta pena, povera anima! Ma Io voglio sollevare la tua pena. Non “levare” la tua pena. Ma sollevarla. Sollevarla consolandoti e sollevarla aiutandoti ad alzarla ben in alto perché sia tutta meritoria. Se mi ascolti vedrai che la ferita duole meno.

   Maria, non essere una che non sa fare fruttare le monete che Io le do. Ogni evento della vostra giornata d’uomini è una moneta che Dio vi affida ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

12 giugno 1943

 Dice Gesù:
   «Molti, se molti leggessero quello che ti dètto, troverebbero che delle espressioni sono un po’ forti, quasi impossibili alla loro vista umana. Il Padre se ne stupirà meno perché, come mio servo, sa che nulla è impossibile a Dio, anche certe forme di condotta verso le anime che non sarebbero seguite dagli uomini che misurano le cose e le applicano secondo una falsariga e un modello creato da loro. Cioè sempre imperfetti.

   Quando Io dico[52]: “Ti ho tanto amata che ho persino accontentato i tuoi capricci...”, dico una frase che farebbe sgranare gli occhi a molti e farebbe ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

13 giugno 1943

Dice Gesù:
   «Perché lo Spirito Santo possa scendere e operare liberamente in un cuore, bisogna coltivare in se stessi la carità, la fedeltà, la purezza, la preghiera e l’umiltà.

   I miei Apostoli si prepararono alla sua venuta con queste virtù unite ad un intenso raccoglimento. Per imparare il medesimo, come per imparare le altre virtù, non avevano che da guardare Maria, la Madre mia. In Essa lo spirito di raccoglimento era intensissimo. Anche nelle occupazioni della vita Ella sapeva vivere raccolta in Dio e sua grande gioia era potersi isolare nella contemplazione, nel silenzio, nella solitudine.

   Dio può parlare ovunque. ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

14 giugno 1943 Dopo la Comunione

Dice Gesù:
   «Prima ascolta quello che ti dico e poi, per ubbidienza al Padre, copierai la lezione sui consacrati.

   Sai perché, Maria, ti sono illuminate cose che sono proprio riservate solo a te? Perché tu non ti sei accontentata di seguire Gesù fino al Cenacolo, ma sei entrata, dietro al tuo Sposo di dolore, anche nella camera della tortura. Ci vuole molta generosità, molta carità, molta fedeltà per fare questo, ed Io so premiare questi tre “molti”.

   Quando fui arrestato, apostoli e discepoli, che avevano saputo seguirmi giurandomi fedeltà fino alla frazione del pane, fuggirono. Soltanto due mi seguirono. Giovanni ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

15 giugno 1943

  Dice Gesù:

   «Che il demonio cerchi di turbarti, è naturale. Non può più farlo sulla carne, e cerca perciò di turbare il tuo spirito.

   Esso fa quello che è sua occupazione. Ossia tenta di avvilire le anime, di spaventarle, di farle titubare. Generalmente cerca di farle peccare per staccarle da Me. Quando a questo non riesce, perché l’anima è ben vigilante e l’insidia non entra, allora tenta di spaventarla e mettere pensieri in apparenza buoni, ma che in verità sono nocivi.

   Vedi, Maria. Tra il pensiero: “Io diverrò santa” e il pensiero: “È impossibile che io diventi santa”, il ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)