MaM
Messaggio del 25 febbraio 2005:Cari figli, oggi vi invito ad essere le mie mani tese in questo mondo che mette Dio all’ultimo posto. Voi, figlioli, mettete Dio al primo posto nella vostra vita. Dio vi benedirà e vi darà la forza di testimoniare il Dio d’amore e di pace. Io sono con voi e intercedo per tutti voi. Figlioli, non dimenticate che vi amo con amore tenero. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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Un bambino di dieci anni dal Guatemala: „Digiuno il mercoledì e il venerdì“

Una moltitudine di pellegrini da ogni parte del mondo viene quotidianamente in pellegrinaggio a Medjugorje. Ognuno di essi ha la sua storia di vita, un ringraziamento da fare ed una preghiera sulle labbra. I giornalisti di Radio „Mir“ Medjugorje hanno avuto in questi giorni occasione di parlare con il piccolo Nicolas Liarena di dieci anni, venuto qui dal Guatemala con i suoi genitori.

“Perché non volete vedere i segni?” (2 marzo 2018)

Quali sono io segni dell’Amore di Dio? Molti hanno scritto e riflettuto su questo argomento. Ricordiamo anche le famose cinque vie di S. Tommaso d’Aquino argomentate per dimostrare l’esistenza di Dio.

La linea a forma di “M” che unisce i luoghi dove è apparsa la Madonna

Esiste una linea a forma di “M”, la cosiddetta “firma di Maria”. Unisce i principali luoghi delle apparizioni e dei prodigi compiuti dalla Madonna in Europa.

Fulminata dallo Spirito Santo!

Battistina è una italiana “aggiornata”. Ha 47 anni, contabile via internet, ma lascio a lei la parola…

Quando la Madonna ci chiama a Medjugorje, ci chiama perché ha visto il nostro bisogno di essere cambiati

Tutto è iniziato 10 anni fa, quando i miei genitori, dopo tanti rifiuti, hanno seguito la chiamata di un amico di visitare Medjugorje,e hanno accolto il suo consiglio ad andare in pellegrinaggio. In quel periodo della nostra vita pensavamo di non aver bisogno di niente nemmeno della Fede perché sembrava che ce l'avessimo già; andavamo sempre a messa la domenica e il mese di maggio tutti i giorni recitavamo il rosario.. Ci consideravamo santi, facevamo tanto e molto di più degli altri e allora ci domandavamo perché questo pellegrinaggio?

Esorcismo: Il punto di partenza

Un giorno un vescovo mi ha telefonato per raccomandarmi di esorcizzare una certa persona. Come prima risposta gli dissi di provvedere lui a nominare un esorcista. Mi sentii controbattere che non riusciva a trovare un sacerdote che accettasse l'incarico. Purtroppo questa difficoltà è generale. Spesso i sacerdoti non credono in queste cose; ma se il vescovo offre loro di fare gli esorcisti, si sentono addosso i mille diavoli e rifiutano. Più volte ho scritto che si fa molta più rabbia al demonio a confessare, ossia a strappare al demonio stesso le anime, che a esorcizzare, che è sottrargli i corpi. E ancor più si causa rabbia al demonio a predicare, perché la fede germina dalla parola di Dio. Perciò un sacerdote che ha il coraggio di predicare e di confessare non dovrebbe avere nessun timore a esorcizzare.

La Santa Fiamma

C'era una volta nella appena nata repubblica di Firenze, un uomo che si chiamava Raniero de' Ranieri. Lasciato dalla moglie, che lo temeva, Raniero andò con i crociati a conquistare il Sepolcro di Cristo a Gerusa­lemme. Raniero si distingueva per la sua prepotenza. Fu il primo a salire con Goffredo di Buglione sulle mura di Gerusalemme, perciò la sera stessa gli spettò l'onore di accendere la sua torcia sulla fiamma del Sepolcro di Cristo. La liberazione per molti crociati era un pretesto per il saccheggio. Secondo le parole di un burlone, che in quelle sere gironzolava da una tenda all'altra, tanti tra i crociati erano assassini e banditi prima ancora di partire dalla patria. Intrattenendosi nella tenda di Raniero, il burlone con abilità e spigliatezza spinse Raniero a fare il voto di portare da solo la Fiamma fino a Firenze. Tra le risa e il divertimento generale dei cavalieri ubriachi, Raniero si intestardì affermando che avrebbero fatto l'impossibile. E la sua natura selvaggia e dispettosa lo costrinse al passo che lo fece di più assomigliare ai selvaggi.

Medjugorie ha salvato il mio Matrimonio

Questa è una conversione avvenuta a Medjugorje, di un giovane padre di due figli, lui si chiama Antonino Cuomo, fino al 2007 è stato un grande bestemmiatore, odiava la Chiesa, i sacerdoti, non aveva mai pregato ed era lontanissimo dalla confessione. Odiava tutti i credenti ed era soprattutto accanito contro la Vergine Maria. E’ sposato dal 1999 e vive a Reggio Emilia, Antonino tradiva sua moglie già prima del suo matrimonio, e con più donne contemporaneamente. Addirittura tra gli invitati del suo matrimonio, vi erano alcune amanti. Una vita senza Dio, senza valori, fino a quando non parte per un pellegrinaggio a Medjugorje e lì cambierà per sempre la sua vita ….

Le profezie della Beata Anna Maria Taigi

La Venerabile Serva di Dio Anna Maria Taigi, nata Giannetti in Siena il 30 Maggio 1769, ascritta al Terz’ Ordine dei Trinitari, moriva in Roma il 9 Giugno 1837. Lasciava tale opinione di santità che già è incoata la causa della sua beatificazione. Essa ebbernmolte rivelazioni, come si scorge dalla sua Vita scritta in prima da Monsignor G. F. Luquet Vescovo di Esebon, poi dal padre Filippo Balzoliore agostiniano.

Matteo, il buongustaio ha vinto! 

Questo amico carissimo è un fedele pellegrino di Medjugorje. La sua vita è cambiata radicalmente dopo un pellegrinaggio a Medjugorje nel 1996, per l’immensa gioia di sua moglie, che per tanto tempo pregava, pregava, pregava! Ha infatti messo in pratica da allora con generosità i messaggi principali della Gospa e si é messo alla Sua scuola, cercando di vivere al meglio i famosi cinque sassi per crescere nella fede. Il tener fede a questi obiettivi non si è realizzato nei cinque giorni di visita a Medjugorje, ma poco a poco. Due anni più tardi non aveva difficoltà con la confessione mensile, l’Eucarestia, la lettura quotidiana della Parola di Dio e le recita del Rosario. Ma il digiuno, questo punto preminente fra i cinque sassi, impossibile! Niente da fare, tutti i suoi tentativi sono stati vani.

La vedova di Mike Bongiorno: amava la Madonna, era legato a Fatima e Medjugorje

Nel giorno del compleanno di uno dei grandi padri fondatori della tv italiana, vi sveliamo un aspetto inedito della sua fede e devozione per la Vergine Maria.

Intervista con Melid il demonio impuro (Don Giuseppe Tomaselli)

Il Sommo Pontefice Paolo VI, in uno dei suoi illuminanti discorsi, il 15 novembre 1972, accennò al demonio ed al male che esso produce nel mondo. Contro il detto Papa ci fu una levata di scudi, certamente da parte di ignoranti e degli irreligiosi: ma ancora la Chiesa parla del demonio? Ancora si crede a certe dicerie dei secoli scorsi? Il demonio, come persona non esiste; è la semplice personificazione ideale del male in genere. E’ in circolazione un libretto, dal titolo “Interviste col maligno”. Ho pensato che potrei scrivere anch’io un libretto sul delicato argomento, in quanto da cinquant’anni in qua (1934 – 1984) ho esercitato il compito di esorcista ed anzi ho avuto non poche volte l’occasione di vedere il demonio, in forma umana, di lottare direttamente con lui, anzi di essere stato preso più volte per il collo e maltrattato. Ho potuto studiarlo, come si vedrò in questo scritto, nelle varie manifestazioni. Inoltre sono stato e sono Direttore Spirituale di anime mistiche, le quali sogliono essere bersaglio diretto e terribile del demonio in persona e come Direttore di tali anime ho potuto constatare fatti, che sembrerebbero inimmaginabili, eppure io sono stato testimonio per decine e decine di volte. Per svolgere il tema ho dovuto impostare l’intervista in forma ideale, né potrebbe farsi diversamente; però quanto si verrà esponendo corrisponde ai detti ed ai fatti, di cui io sono stato testimonio oculare, auricolare e parte direttamente interessata.