Le profezie della Beata Anna Maria Taigi

La Venerabile Serva di Dio Anna Maria Taigi, nata Giannetti in Siena
il 30 Maggio 1769, ascritta al Terz’ Ordine dei Trinitari, moriva in
Roma il 9 Giugno 1837. Lasciava tale opinione di santità che già è
incoata la causa della sua beatificazione. Essa ebbe
molte
rivelazioni, come si scorge dalla sua Vita scritta in prima da Monsignor
G. F. Luquet Vescovo di Esebon, poi dal padre Filippo Balzoliore
agostiniano.
Predisse la morte di Leone XII, l’elezione e breve
durata di Pio VIII, reiezione di Gregorio XVI, e quella del regnante Pio
IX con molte circostanze relative a questi pontificati, e quanto
predisse tutto sin qui si avverò. Val dunque la pena che noi rechiamo
con qualche maggiore dettaglio le predizioni di lei intorno a Pio IX ed
altre tuttavia da avverarsi, oltre al breve cenno già fattone nel n. 1° Vaticini e i nostri tempi.
Ecco adunque quanto predisse intorno a Pio IX.
1. Sarà eletto in modo straordinario.
2. Sarà acclamato dalle genti, e sino nelle bocche de’ fanciulli risuonerà il suo nome, che si spanderà per tutto il mondo.
3.
Farà delle riforme nella Chiesa e nello Stato; che se gli uomini ne
saranno riconoscenti il Signore li colmerà di benedizioni, ma se invece
se ne abuseranno l’onnipotente suo braccio si aggraverà sovr’ essi per
punirli.
4. Questo Pontefice, scelto giusta il cuore di Dio, sarà da
lui assistito con lumi straordinari, e sarà fornito di una gran fede e
di uno zelo ardente.
5. Il Turco manderà ad ossequiarlo, ed lontani popoli verranno a rendergli omaggio.
6. Durante il suo pontificato le scienze saranno in progresso per varie scoperte.
7. Nel dissesto dello Stato avrà degli aiuti e soccorsi straordinari anche dalle estere nazioni.
8.
Egli stesso predicherà ai popoli. Molti malvagi cristiani ritorneranno
sul retto sentiero, non pochi gentili verranno alla fede, non pochi
eretici si convertiranno, ed alcune nazioni scismatiche si riuniranno al centro della cattolica verità.
9. Sarà amante de’ poveri e molto popolare, ma sarà al tempo stesso severo mantenitore della giustizia.
10. Avrà vita lunga e tempo bastante a tutto ordinare per la gloria di Dio.
11. Ma siccome da se solo tutto non potrebbe operare, il braccio dell’onnipotente scuoterà il mondo.
12.
Egli avrà il dono de’ miracoli ; e guai a coloro che si ostineranno nel
male, e che si opporanno a’ suoi ordini, la mano di Dio sarà sopra di
essi anche su questa terra
13. Il Signore gli darà tanta forza e tanto potere da incutere soggezione agli stessi sovrani.
14.
Questo è il Pontefice santo destinato a sostenere la tempesta scatenata
contro la barca di san Pietro, ma il Signore lo sosterrà e difenderà
contro gli empi, quali saranno in ultimo umiliati e confusi.
15. Egli
sarà consolato, e la Chiesa, dopo dolorose vicissitudini, otterrà un sì
segnalato trionfo che i popoli ne andranno stupefatti.
16. Alla sua
morte verrà pianto universalmente le nazioni, lascerà un nome
immortale, e sua memoria resterà scolpita nel cuore delle venture
generazioni. »
La Taigi previde eziandio fino dai tempi di Pio
VII dei terribili sconvolgimenti che sarebbero succeduti in Roma, e li
descrisse minutamente più volle ad un ecclesiastico degno di tutta fede,
facendogliene con orrore l'infelice pittura. Ed il Sacerdote, che ne
rese testimonianza a viva voce ed in iscritto, così si esprime.
«
Vide essa la città di Roma andare a fuoco, le chiese diroccate e
saccheggiate, il sangue, specialmente de’ preti, scorrere per le strade,
le teste dei primi ecclesiastici portate per la città a furor di popolo
sulle picche, con tutti quegli altri eccessi di una catastrofe la più
spaventosa che si possa ideare.
Perciò assai fiate, nel vedere od
udire le feste che si facevano in Roma ed i vari divertimenti a cui si
abbandonavano cittadini, essa diceva: Ah! se i romani sapessero che cosa
sia preparato per loro, altro che feste farebbono! si nasconderebbono a
piangere nelle catacombe! »
Un giorno poi la serva di Dio,
predando per codesta infelice epoca, come facea sovente, domandò con
santa semplicità al suo celeste Sposo chi avrebbe resistito in mezzo a
tanto calamitose vicende, e udì rispondersi : Quelli ai quali io sarò
per concedere lo spirilo di umiltà. » E nel vero (soggiugneva la Taigi
riferendo questa rivelazione) chi è umile adora decreti di Dio, e
riconosce i flagelli come meritati dai propri peccati; chi è umile non
critica od incolpa l'altrui condotta, molto meno quella del Capo augusto
della Chiesa; e tutti questi chiaccheroni (non parlo degli empi, perché
questi sono già giudicati), e zelantoni, creduti buoni, ma che tali non
sono, non vedranno la bella tranquillità nè il trionfo della Chiesa, ma
chi in un modo, chi in un altro andranno tutti abbasso. »
Fonte: Predizioni e Segni Straordinari di prossimi avvenimenti - Tipografia di Antonio Merlo Edit. 1875