San Giovanni, nell'Apocalisse, domanda all'Angelo che gli fa da guida: ",Chi sono queste creature bianco vestite? Da dove arrivano?" (Ap. 7,13). E l'Angelo rispose: “Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione,, (Ap. 7,14) Che significa: "Vengono dalla terra e sono saliti quassù in cielo, ma hanno dovuto passare prima attraverso la grande tribolazione delle sofferenze della vita". "E hanno lavato le loro vesti rendendole candide con il Sangue dell'Agnello". Valere a dire hanno lavato la loro veste dell'anima da ogni macchia di peccato e l'hanno resa bianchissima mediante il Sangue di Gesù: mediante la Confessione (dolce esperienza di perdono e di gioia, e la Comunione (stupenda esperienza di Cielo).
Abbiamo esaminato il primo aspetto della SS. Eucaristia: Gesù Eucaristico, vittima nel sacrificio della S. Messa; prendiamo ora in considerazione il secondo: Gesù Eucaristico, Cibo, nella S. Comunione.
Oggi come ieri non mancano i pedagogisti e gli educatori che non vogliono che si parli della morte ai giovani perché, dicono, è un pensiero che turba la loro serenità e la loro gioia spensierata. Don Bosco era di parere decisamente contrario, non per partito preso, ma perché si basava sulla sua lunga esperienza.
Mons. E. L. Bataclan, vescovo delle Filippine, prima di partire da Medjugorje ha dichiarato: "Non ho difficoltà a credere che la Madonna appaia qui, perché il "sensum fidelium" (sentimento popolare) mi dice che la Vergine è qui, ed anche la mia esperienza venticinquennale, prima come sacerdote e parroco ed ora come vescovo, mi aiuta a riconoscere i segni speciali della presenza di Maria qui per prendersi cura di tutti i suoi figli.
Mons. Lukumwena del Congo tra le altre cose ha dichiarato: "La mattina del mio arrivo mi sono recato a pregare sulla collina delle apparizioni. Mi ha profondamente colpito incontrare molta gente che pregava con devozione e raccoglimento. E' stato importante anche il programma di preghiera serale al quale partecipava un gran numero di fedeli: tante persone provenienti da paesi diversi, che parlano lingue diverse, che pregano insieme, mi hanno fatto provare una gioia profonda e inesprimibile.
Riportiamo l’articolo di Antonio Ferretti «Quell’urlo silenzioso del feto ucciso nel grembo» apparso nel giornale «Il Gazzettino» di giovedì 24 gennaio 1985, pagina. 7.
Luigia de Serrano e Rosa de Flores, amiche intime, si erano scambiate la promessa di avvertirsi dopo la morte, se Dio avesse permesso. Rosa fu la prima a morire. Mentre Luigia riposava in casa dei genitori, fu svegliata da una luce straordinaria che riempì la stanza. Vide l'amica salire al cielo con festoso apparato quale a noi è difficile immaginare. La veggente manifestò questo fatto a dotti teologi di Lima (Perú); e questi, dopo averlo bene studiato, dichiararono che non si trattava di illusione.
Benvenuti a tutti. Siete con noi perché credete alla testimonianza dei nostri veggenti. Noi ci troviamo nel cinquantesimo mese da quando hanno cominciato a testimoniare che vedono la Madon
Corinne, una giovane pellegrina a Medjugorje racconta - "Dopo il mio primo pellegrinaggio a Medjugorje ho capito che la preghiera è molto importante. Un giorno, però, mentre pregavo nella mia stanza, ho chiesto a Gesù di spiegarmi come è possibile che la mia povera preghiera abbia una forza invisibile e possa cambiare le cose o salvare qualcuno. Tutto questo mi sembrava una finzione!