Molti hanno incontrato a Medugorje Milona, la giovane tedesca dalla linea slanciata, dall’aspetto nobile e modesto assieme, dal grande sorriso accogliente. L’abbiamo sentita tradurre con grazia e facilità in tante lingue i discorsi più importanti nei convegni e nelle celebrazioni. Segue come interprete i padri di Medugorje nei viaggi all’estero. Forse pochi sanno che è discendente del ramo ungherese degli Asburgo, la casa reale d’Austria. Ecco la sua testimonianza ...
Nei tristi momenti che viviamo è più unico che raro incontrare una persona felice e sorridente. E’ questa l’impressione che ci fa il pellegrino belga che intervistiamo. Ricco di una profonda gioia interiore, lascia trasparire un sorriso autentico, non di posa e lascia intendere qualche cosa che non è di tutti i giorni. Spinto dall’ardore della sua fede, questo pellegrino ha percorso l’intera strada dal Belgio a Medjugorje a piedi, 3.000 Km, coprendone ogni giorno 35—40. Ha festeggiato qui il Natale, e da qui s’è incamminato ora alla città santa di Gerusalemme. Ecco la nostra conversazione...
Dal diario di questa suora francese rimasta a Medjugorje
Sono stati raggiunti l'8 dicembre da amici di Radio Maria e uno di loro, Stefano, è esploso in una appassionata confessione di fede e di gratitudine a Maria e al Padre.
Voglio prima di tutto precisare che sono sì un cattolico, ma non un bigotto, né tanto meno un assiduo praticante, mi reputo solo un credente come moltissimi tanti altri in circolazione. Tutto quanto che qui di seguito mi accingo a riportare è ciò che in prima persona io ho vissuto: una meravigliosa esperienza durata all’incirca 90 minuti.
Due anni fa stavo vivendo un momento difficile della mia vita come uomo e come sacerdote. Dopo diverse delusioni e sbagli mi ero praticamente “adagiato”, vivacchiando in una vita stanca e di routine. Molto imborghesito, non mi facevo mancare niente degli ultimi ritrovati tecnici: una bella macchina nuova, televisione con video, computer, stereo, ecc. Non vivevo bene la mia consacrazione e la mia spiritualità aveva raggiunto un livello minimo: poca preghiera e affrettata, e quasi assente la confessione.
(...) Mi chiamo Claudio e sono attualmente detenuto nel carcere della Badia di Sulmona (...) Nel corso della mia giovane vita ho commesso tanti errori che — ora lo so — mi hanno allontanato dal Signore tanto da portarmi a subire una condanna a 23 anni di carcere. L’odio che portavo dentro, a causa di questi fatti e di tutte le ingiustizie subite, mi avevano indurito e incattivito e dopo sei anni di reclusione ero ormai senza speranze. L’unica mia speranza era la vendetta.
Intervista con Padre Petar, il nuovo parroco di Medjugorje
Operato per un tumore, i medici hanno riscontrato che il carcinoma era scomparso. La sera prima il fratello dell'uomo, un 50enne, gli aveva portato un fazzoletto bagnato da Medjugorje, e ora il parroco invita la comunità a ringraziare la Madonna.
Pontifex parla con Nek, nome di arte di Filippo Neviani da Sassuolo, la stessa cittadina che ha dato i natali al Cardinale Camillo Ruini e al genio del giornalismo religioso apologetico Vittorio Messori: insomma buon sangue,non mente. Nek è un ragazzo sensibile e dotato di grande fede, che,inutile girarci attorno, è stata ulteriormente aumentata dalle sue visite a Medjugorje.
Intervista con il Parroco Padre Petar Vlasic il 17.3.2008 a Medjugorje di Vitomir Damjanovié
“La Madonna? Metto da parte ogni dotta dissertazione di carattere teologico per ricordare ciò che mi diceva la mia mamma, con grande semplicità, prima che uscissi di casa da piccolo: se passi davanti ad una statua della Vergine, salutala, Lei ti vuole bene”. Un attimo di commozione fa tremare la voce del Cardinale Ersilio Tonini, l’ormai 93enne Arcivescovo emerito di Ravenna-Cervia, tra i più autorevoli membri del Sacro Collegio, che dell’amore per Maria non ha mai fatto mistero. Un amore puro, enorme, come quello di un figlio per la madre, nato sin nella prima infanzia.