L’architetto Angel Maria Garcia Alvarez (di Madrid, Spagna), designer della nuova corona per la statua della Gospa offerta alla Parrocchia di San Giacomo a Medjugorje (ha anche disegnato il grande Ostensorio donato al Santuario nel 2001), ha testimoniato come ha pensato e realizzato questo progetto. Il parroco Fra Branko Radoš il 25 Giugno 2005, dopo la solenne Messa serale per il 24° anniversario delle apparizioni della Gospa a Medjugorje, ha benedetto la corona e incoronato solennemente la statua alla presenza di due Vescovi: Mons. Geevarghese Mar Divannasios Ottathengil, Vescovo Cattolico Siro-Melchita di Bathery, Kerala (Indija), e Mons. Jerome Gapangwa Nteziryayo, Vescovo emerito di Uvire (Congo).
Krzysztof Guca, 31 anni, di Torun (Polonia), è arrivato a Medjugorje dopo 57 giorni di cammino.
A fine marzo 2006, una giovane famiglia svedese (della città di Vaxyo) è venuta a Medjugorje. Sono venuti a ringraziare Nostra Signora, perché credono di aver avuto il loro figlio Samuel grazie alla Sua intercessione.
Suor Isabel Bettwy è sia fondatore sia direttrice dell'Associazione Madre Misericordiosa, un'associazione dedicata ad onorare Maria con la preghiera e l'educazione. Un'attività dell'associazione è stata l'organizzazione di pellegrinaggi ai luoghi di devozione Mariana nel mondo intero, il principale dei quali Medjugorje. Suor Isabel è venuta per la prima volta a Medjugorje nel mese di ottobre del 1983 ed ha cominciato a portarvi i pellegrini nel 1984 rispettando le indicazioni del direttore dell'Università Francescana Viaggi. Anche quando Suor Bettwy era direttrice del Santuario Nazionale della Divina Misericordia e dell'Istituto Divina Misericordia Giovanni Paolo II di Stockbridge, MA, ha portato i pellegrini a Medjugorje. La sorella ora è pensionata, ma continua ad accompagnare i pellegrini a Medjugorje.
Alla fine di Maggio una famiglia con 10 figli è venuta in pellegrinaggio a Medjugorje. Paul e Sandy O’Leary di Alberta (Canada) sono venuti con i loro 10 figli e la nonna. Oggi è raro vedere una famiglia così numerosa e genitori felici che hanno il coraggio di accogliere così tanti figli. Abbiamo chiesto loro di dirci qualcosa su questo pellegrinaggio e sulla loro famiglia:
Alla fine di Maggio 2006 un piccolo gruppo di pellegrini di Lusaka (Zambia) sono venuti a Medjugorje. Fred Mtamira, Florence Mwale, Jeremy Banda e l’organnizzatrice Joan Cochrane hanno espresso le loro impressioni:
Ella Poon di Hong Kong, che da sei anni vive e lavora a Shanghai, è venuta a Medjugorje nel Maggio 2006 con un gruppo di amici che vivono e lavorano attualmente a Shanghai.
Alla fine del Luglio 91 ho visto e ascoltato un gruppo di cinesi che, davanti alla statua della Madonna di Lourdes, nella chiesa di Medjugorje, cantavano dei canti mariani in cinese; ho scoperto in seguito che venivano da Hong — Kong, città cosmopolita dove la religione tradizionale è il buddismo e il numero dei cattolici raggiunge appena le 200 migliaia. Questo è bastato perchè la persecuzione contro la chiesa arrivasse anche lì. Ovunque vi sono spie del regime.
Nell’Ottobre dell’85 Wayne Weible è ancora un giovane giornalista luterano di Myrtle Beach (South Caroline), proprietario di quattro testate. La sua vita non è stata facile: ha appena divorziato dalla moglie e abbandonato quattro figli, ora sta ricominciando una nuova vita con una nuova famiglia. E’ tanto irritato con Dio da non voler più frequentare la Chiesa. Ma Maria ha un progetto su di lui e irrompe all’improvviso nella sua esistenza per fare di un giornalista protestante, completamente ignaro delle apparizioni di Maria, un araldo cattolico dei Suoi Messaggi. Ecco alcuni brani del libro di Wayne Weible (citato in Eco n’97 p.8) che ne raccontano la conversione:
Racconta P. Slavko: Ho incontrato questa signora il giorno della festa dell’Esaltazione della croce (14.9.92) davanti alla chiesa parrocchiale. Mi sembrava di aver visto questa stessa donna alcuni giorni prima camminare con le stampelle... A dire il vero non ne ero del tutto certo così le ho chiesto come si sentisse. Mi rispose: “Mi sento benissimo, ieri sono guarita prodigiosamente.”. Così l’ho invitata a sedersi e a raccontare.
Riflettendo su Medjugorje, è impossibile astrarre dai ricordi che si portano nel cuore, concernenti la nostra situazione ecclesiale nel periodo precedente le apparizioni. I più parlavano di un ”polverone” simile a quello prodotto dai muratori quando abbattono i vecchi muri di una casa per ristrutturarla. Molti avvertivano il gelo spirituale di un progressivo montare del “dubbio”. Tutto ciò che fino allora la coscienza del credente riteneva e gustava come luce sicura veniva messo in discussione.