Chi bestemmia: a) Offende Dio direttamente e nel modo più brutale; b) ricambia l’amore di Dio con l’odio di Satana; c) ferisce intimamente la fede e la pietà dei credenti; d) diffonde lo scandalo più grave, specialmente tra i piccoli; e) degrada se stesso al di sotto di ogni livello sociale.
Quando con S. Paolo potremo esclamare: «Io vivo, ma non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me» (GaI. 2,20), allora potremo dire di aver fatto grandi passi sulla via della santità.
Tante volte la Madonna nei suoi messaggi ha parlato della S. Messa. Il giovedì 3.4.86 ha detto: Cari figli! Vi invito a vivere la S. Messa. Molti di voi ne hanno sperimentato la bellezza, ma ci sono anche coloro che non vengono volentieri. Io vi ho scelto, cari figli ed è nella S. Messa che Gesù vi dà le sue grazie. Perciò vivete coscientemente la S. Messa e la vostra venuta sia piena di gioia. Venite con amore ed accogliete in voi la S. Messa. E il 16.5.85: Desidero che ogni vostra Messa sia esperienza di Dio. E ancora: Venite a Messa, perché questo è un tempo che vi è dato in dono. Sono molti a venire regolarmente (ogni giorno) anche se fa cattivo tempo, perché mi vogliono bene e desiderano manifestare in modo speciale il loro amore. Vi chiedo di dimostrare il vostro amore col venire a Messa. Il Signore vi ricompenserà largamente (21.11.85). Erano gli anni in cui ogni sera si vedeva la Chiesa piena della gente del paese.
Se siamo fermamente convinti che Gesù Cristo è Dio, insieme con il Padre e lo Spirito Santo e che, dopo la morte, secondo le nostre opere compiute in questa vita, egli ci darà il premio o il castigo, non ci rimane altro che dare la scalata alla santità per conquistare il premio eterno.
Sin dal secondo giorno delle apparizioni, il 26 giugno 1981, Maria rivela a Ivanka il motivo essenziale della Sua venuta nel mondo: "...desidero stare con voi per convertirvi e per riconciliare il mondo intero". Lo stesso giorno, scendendo dal Podbrdo, Marija rivede accanto ad una grande croce, la Vergine in lacrime, che ripete: "Pace, pace, pace, riconciliatevi. Riconciliatevi con Dio e tra voi. Per questo bisogna credere, pregare, digiunare e confessarsi!"
L’essenza della santità sta nell’amore di Dio per se stesso con tutta la mente, con tutto il cuore e con tutte le forze e il prossimo come noi stessi per amore di Dio. (cfr. Mt. 22,37-40).
Dio ci ha messi in questo mondo affinché, con la sua grazia e la nostra cooperazione, possiamo raggiungere il fine della nostra vita, propostoci da lui, e cioè la salvezza eterna, il Paradiso. Si potrà ottenere ciò camminando nella via della santità.
Per essere vero cristiano e per tendere alla santità è necessario esercitare le tre virtù teologali: la fede, la speranza e la carità, le quali hanno per oggetto Dio. Nella fede: Dio «da conoscersi» per mezzo della rivelazione operata da N.S. Gesù Cristo; nella speranza ...
Quando l’uomo ha risposto alla chiamata di Dio con la conversione e ha cercato di purificarsi con la penitenza, si è reso disponibile a comprendere il fine per il quale il Signore l’ha chiamato. Ecco, dunque, il significato del presente tema: le due gestazioni, nelle quali tale fine viene chiarito.
Nella sua esposizione al festival dei giovani, don Cosimo Cavalluzzo ha posto al centro la confessione che guarisce dal peccato: "Giovani, guardate bene nel vostro cuore... Che cosa avete guadagnato con il peccato? Niente. Ed avete perso la pace, la gioia, la fiducia in voi stessi...Avete perso tutto, eppure questa non è la fine. Dio torna sempre ad accostarsi a te, Gesù non è venuto per condannarti, ma per amarti, per guarirti, per salvarti".
Nei suoi piani, Dio, fin dall’eternità, con un grande atto di predilezione ci ha chiamati alla vita naturale e con altrettanto amore continuamente ci chiama alla vita soprannaturale, a raggiungere, cioè, quel grado di santità che desidera da noi, con la sua grazia e la nostra collaborazione.
“Figlia, quando ti accosti alla santa confessione, — diceva Gesù alla beata Suor Faustina — questa sorgente della Mia misericordia, scendono sempre sulla tua anima il Mio sangue ed acqua, che uscirono dal Mio Cuore e nobilitano la tua anima. Ogni volta che vai alla santa confessione immergiti tutta nella Mia misericordia con grande fiducia, in modo che io possa versare sulla tua anima l'abbondanza delle Mie grazie. Quando vai alla confessione, sappi che io stesso ti aspetto in confessionale, Mi copro soltanto dietro il sacerdote ma sono io che opero nell'anima. Lì la miseria dell'anima s'incontra col Dio della misericordia. Dì alle anime che da questa sorgente della misericordia possono attingere le grazie unicamente col recipiente della fiducia. Se la loro fiducia sarà grande, la Mia generosità non avrà limiti, i rivoli della Mia grazia inondano le anime umili, i superbi sono sempre nell'indigenza e nella miseria, poiché la Mia grazia si allontana da loro e va verso le anime umili (529).