Il 29 febbraio 1920 sognai di essere in un cimitero, forse in quello di Mindelstetten.
Dopo
essere passata attraverso alcune file di tombe, vidi vicino alla croce
della Missione una signora che mi invitò a seguirla. Mi condusse presso
una tomba aperta, piena di bellissimi fiori ancora freschi. Ovunque
nella cappella, anche sulle pareti, era pieno di fiori. Quella signora
mi disse: "Questa sarà la tua tomba" e così dicendo mi condusse in
chiesa e lì, alla sinistra del banco della Comunione, accanto alla
sacrestia, c'era una fossa scavata da poco: era colma di rose rosso
sangue. La signora tornò a dirmi: "Questa sarà la tua tomba". A questo
punto mi prese per mano e mi condusse fuori dalla chiesa, passando
dalla parte destra. Ci trovammo in una specie di grande nicchia, simile
ad una grotta, cinta come da una corona di gigli e di rose molto belle.
Per
la terza volta, quella signora mi disse: "Questa sarà la tua tomba.
"Allora le dissi: "Signora, sono contenta di sapere che avrò una tomba,
ma che me ne farò di tre?". Ma la signora sparì, e non ebbi quindi
risposta.