Ero su un sentiero molto stretto, entrambi i lati si trovavano avvolti nella notte, la strada era come un ponte di luce e portava ad una sconfinata altezza, la mia guida era con me. Sotto c’era la terra immersa nella notte e nella nebbia e gli uomini erano sprofondati nella miseria e agitati nel pantano; spesso mi sembrava di cadere e il mio Angelo custode mi dava la mano portandomi oltre. La mia guida mi indicava, a sinistra e poi a destra, i luoghi deserti della terra dove si erano manifestati certi misteri del comportamento del Popolo di Dio, l'angelo mi lasciò vedere tutti i luoghi dove sono stati i patriarchi e poi i figli d’Israele. Mi mostrò, chiari nella notte, e lontani, quei luoghi deserti con grandi paludi, torri crollate e alberi piegati. Egli mi disse che quando questi luoghi sarebbero stati di nuovo coltivati e abitati dai cristiani, allora sarebbe giunta la fine dei tempi. Mi vidi poi intorno molte anime, come grigie figure nella notte con le loro guide, non andavano sul sentiero stretto di luce come me (dove io andavo avanti con preghiere e suppliche), ma si libravano a sinistra e a destra del sentiero, mantenendosi a mezza altezza ai miei lati e dietro di me. Erano le anime dei morti recenti per le quali io ero stata chiamata a soffrire e pregare. Alcuni giorni prima mi erano comparse le anime di Agostino, Ignazio e Saverio che mi chiedevano preghiera e impegno spirituale, adesso sapevo chiaramente per chi. Il mio sentiero non conduceva al vero Purgatorio ma portava ad un luogo di soggiorno, una tappa tra il Purgatorio e il Paradiso. Tale luogo consisteva in un grande spazio dove si trovava un pergolato con alberi di frutta e fiori, ma tutto era grigio e senza gioia, l’ambiente era diviso in innumerevoli reparti con particolari tipi di vapore, nebbia e nubi ed era suddiviso anche secondo le più differenti concezioni e idee. Questi ambienti erano abitati diversamente, da poche o più anime. Quando arrivai in questo luogo vidi una moltitudine di anime, sempre accompagnate a gruppi di tre da un Angelo. Esse si spostavano da un lato dove si intravedeva lo splendore di una luce provenire da un’altezza molto lontana. Queste anime erano avvolte dal bagliore di luce pura del colore della loro gloria. Vivevano in uno stato d’indicibile gioia.
Potei conoscere anche il significato dei loro colori. Il rosso, per l’illuminazione dell’amore fiammante, queste anime soffrivano per non averlo esercitato in modo puro; il bianco per illuminare la purezza del proposito, che era rimasto a languire a causa della pigrizia; il verde la pazienza che si offusca a causa dell’irritazione; ho dimenticato il significato del giallo e del blu. Le anime comparivano sempre tre a tre e mostravano la loro gratitudine per il mio impegno in loro confronto. Riconobbi tra queste, per la massima parte, gente di medio livello e contadini, si trovavano anche alcune persone di rango elevato, sebbene in questo luogo il rango sociale rivesta alcun significato, ma si distingua piuttosto per una più fine differenza d’istruzione e l’aspetto distinto. Il sesso si distingue per le anime maschili dalla forza, severità e sicurezza, nelle femminili, invece, per la sensibilità, la mollezza e la sofferenza Più intima che non si può descrivere in modo appropriato In questi luoghi si fermano Angeli, i quali nutrono le anime con i frutti del luogo, operano sul Purgatorio e sulla terra ed hanno una coscienza di appagamento celeste. Andai ancora avanti fino ad un luogo luminosamente chiaro e adornato dagli alberi, vidi come un movimento dì Angeli. Mi fu detto che sarebbe stato gli inferi dei Padri antichi prima di Cristo. Mi fu mostrato dove sarebbero stati Adamo, Abramo e Giovanni; poi ritornai a casa attraverso una via difficoltosa, passai per la montagna dove avevo incontrato l’uomo perseguitato dai cani, adesso non era più qui. Egli aveva raggiunto finalmente il Purgatorio.