MaM
Messaggio del 2 novembre 1982:Le anime del Purgatorio aspettano le vostre preghiere e i vostri sacrifici.

Messaggi di altre apparizioni

Maria Valtorta - Messaggi anno:1943

14 settembre 1943

  Dice Gesù:
   «Si chiama “Festa di S. Croce”. Sarebbe meglio dire “Festa del Sacrificio”, perché sulla Croce c’è stato l’apoteosi del Sacrificio mio di Redentore. E dicendo: del sacrificio, si potrebbe dire “del Sangue”, perché sulla Croce ho finito di spargere il mio Sangue sino all’ultima goccia, sin quando esso non è già più sangue ma siero di sangue:[338] il trasudato estremo di un corpo che muore.

   Quanto sangue, Maria! E l’ho sparso da per tutto, per santificare tutto e tutti. Anche in questo mio soffrire e sanguinare in più luoghi è il suo perché, che voi non indagate ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

15 settembre 1943

 Dice Gesù:
   «È opinione diffusa in molti cristiani, e cristiani cattolici, che mia Madre non abbia mai sofferto come generalmente soffrono i mortali. Credono che il Dolore sia stato su Lei ma che, data la sua natura immacolata, Ella lo abbia potuto sopportare agevolmente perché la Grazia lo attutiva. Insomma credono che Ella ricevesse l’urto del Dolore, ma che esso non potesse penetrare in Lei perché Ella era difesa, come da una infrangibile corazza, dalla sua natura immacolata e dalla Grazia.

   Ma è un grave errore. Maria era la “Immacolata”, esente dalla eredità della colpa di Adamo e dei frutti ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

16 settembre 1943

Dice Gesù:
   «Non è nel senso con cui tu lo intendi. Verrà l’ora della pace e del perdono anche per voi Italiani, verrà l’ora in cui tornerete a stringere alleanza col Signore dopo essere stati nelle mani di Satana che vi ha strapazzati come foste una matassa di filo nelle mani di un pazzo furente. Ma le parole[344] di Gioele (cap. II, v. 18-32) non sono dette particolarmente per questo o per quel popolo.

   Esse sono per il mio popolo, per il popolo dell’Unico, Vero, Grande Re: del Signore Iddio vostro, Uno e Trino, Creatore e Redentore del Genere umano. ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

17 settembre 1943

Dice Gesù:
   «Quanto ha detto la Sapienza nel cap. 6° v. 1-10 è già stato spiegato[347] da Me più di una volta da quando ti sono Maestro in maniera più vasta di quanto non lo sia per molti tuoi fratelli. Non fermiamoci perciò a considerare quelle parole. La Sapienza vera te le ha spiegate molto avanti che il Libro si aprisse per te a quella pagina.

   E non stupire se più volte troverai nel Libro sentimenti e parole uguali a quelle che hai udite direttamente da Me. Io sono la Parola del Padre. E la Parola è una. Perciò è ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

18 settembre 1943

  Dice Gesù:
   «Ho detto ieri: “Il destino ve lo fate voi”. Ora aggiungo: Il destino ve lo fate voi. Ma quando uno fa la Volontà che il Padre gli propone, è sicuro di farsi un destino di luce, mentre quando uno si chiude le orecchie e gli occhi per non sentire e non vedere la Volontà del Padre e chiude l’anima all’amore che porta all’ubbidienza, seguendo non la voce dello spirito ma quella della carne e del sangue, attizzati da Satana, quest’uno si crea un destino di tenebre la cui fine è la morte dello spirito.

   Ora, se rifletti ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

20 settembre 1943

 Dice Gesù:
   «Sai perché ho scelto te? Perché sei una miseria, e ne sei convinta di esserlo, e perché sei animata dall’amore.

   Io vado cercando umiltà e amore per depositare le mie parole e le mie grazie e per fare risplendere le mie misericordie, poiché il mondo ha sempre bisogno di prove della misericordia per conservare un minimo di amore e di fede in Me.

   Se l’avvenuta formazione della mia Chiesa e l’affermarsi del Cristianesimo nel mondo avessero dato i frutti che la prima fioritura faceva sperare, non ci sarebbe stato bisogno d’altro.

   Io avevo dato ai credenti in Me ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

22 settembre 1943

  Dice Gesù:
   «Dal mio Vangelo esce un insegnamento per voi, umani così divisi dall’odio.

   Ieri ti ho lasciata tranquilla per darti tempo di cambiare il pensiero e lo sguardo - anche questo, sì, perché vi sono sguardi colpevoli per l’odio che li ricolma come e più di ogni parola - filtrando i movimenti del tuo cuore attraverso l’insegnamento dolcissimo di Maria.

   Le tempeste che sconvolgono un lago non si calmano di colpo e soprattutto, calmandosi, non restituiscono alle acque l’aspetto di prima immediatamente. Il torbido resta per qualche tempo a corrompere colore e limpidità delle acque, e solo quando ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

23 settembre 1943

Dice Gesù:
   «Torno ad una delle note dominanti del mio parlare. Due sono le note dominanti, Maria. Necessità dell’amore: la prima. Necessità della penitenza: la seconda.

   Veramente il Dio Uno e Trino - che vi ha creati dandovi un regno in cui tutti vi erano sudditi e da dove il dolore era sbandito, e morte non ci sarebbe stata a troncare fra spaventi dei morenti e gemiti dei superstiti le vite dei più cari, ma solo una dormizione, come quella di Maria, per valicare, fra le placide nebbie d’un sonno innocente, le porte che erano così facili ad aprirsi sul ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

24 settembre 1943

Dice Gesù:
   «Coraggio, Maria. Pensa che soffri i dolori della mia agonia. Anche Io avevo tanto male ai polmoni e al diaframma, ed ogni respiro, ogni movimento, ogni pulsazione era un dolore aggiunto al dolore. E non ero come te su un letto, ma gravato da un peso e su strade in salita. E poi sospeso, sotto al sole, con tanta febbre che mi picchiava nelle vene come fossero infiniti martelli.

   Ma non erano questi i dolori più gravi. Era l’agonia del cuore e dello spirito quella che più era tormentosa. E tormentosissima, poi, la certezza che per milioni e milioni di uomini il mio soffrire era inutile. Eppure questa certezza non ha diminuito di un atomo la mia volontà di patire per voi.

   Oh! dolce patire, Maria, perché dato per riparazione al Padre e per vostra salvezza! Sapere che quel segno che era rimasto su voi, offesa, che sarebbe stata eterna, della razza umana a Dio, veniva lavato dal mio Sangue, e che il mio morire vi ridava la Vita.

Sapere che, passata l’ora della Giustizia, l’Amore vi avrebbe guardato attraverso di Me, Immolato, con amore. Tutto ciò innestava una vena di balsamo nell’oceano di un’amarezza tale che la più grande delle amarezze subite sulla Terra, da quando l’uomo è, è poco più che nulla, perché su Me pesavano le colpe di tutta una umanità e l’ira divina.

   Ho detto[370]: “Siate simili a Me, che sono mite ed umile di cuore”. L’ho detto a tutti perché sapevo che in questa mia imitazione era la chiave della vostra felicità su questa Terra e nel Cielo.

   Avete tutte le rovine che avete perché non siete miti e non siete umili. Non nelle famiglie, non nelle vostre occupazioni e professioni, non nel più vasto ambito delle Nazioni. Superbia e ira vi dominano e generano tanti vostri delitti.

   Il terzo agente di delitti è la lussuria vostra; questo vi sembra individuale, ma esso e i due primi coinvolgono molti, molti e molti individui, continenti interi, talora sconvolgono la Terra, unicamente col loro aver raggiunto la perfezione del male nell’anima di pochi figli di Satana, i quali lo ubbidiscono per empire di messi maledette i granai del padre loro.

   E in verità vi dico che ora è un momento in cui, per ordine del padre della menzogna, i suoi figli mietono fra le anime che erano create per Me e che inutilmente ho fertilizzate col mio Sangue. Messe abbondante più che ogni diabolica speranza concepisse, e i Cieli fremono per il pianto del Redentore che vede la rovina dei due terzi del mondo dei cristiani. E dire due terzi è ancora poco.

   Ho detto a tutti: “Siate miti ed umili di cuore per essere simili a Me”. Ma ai miei benedetti, amatissimi figli, ai prediletti del mio Cuore, ai miei piccoli redentori, il cui stillicidio di sacrificio continua il fluire della sorgente redentrice scaturita dal mio Corpo svenato, Io dico, e lo dico stringendoli al Cuore e baciandoli in fronte: “Siate simili a Me che fui generoso nella sofferenza per il grande amore che mi infondeva tutto”.

   Più si ama e più si è generosi, Maria. Sali. Tocca il vertice. Io ti attendo sulla cima per portarti meco nel Regno dell’Amore.»

[370] Ho detto in Matteo 11, 29.

25 settembre 1943

Dice Gesù:

   «Parlare a te, che sei nubile, di questo argomento, può farti stupore. Ma tu non sei che il “portavoce” e perciò devi assogget­tarti a trasmettere qualunque cosa. Ciò che dico ora serve agli altri. Serve a correggere uno e più errori, sempre maggiormente radicatisi nel mondo.

   Il mondo si divide in due grandi categorie. La prima, che è vastissima, è quella dei senza scrupoli di sorta: né umani, né spirituali. La seconda è quella dei timorati, la quale, però, si suddivide in altre due classi: dei giustamente timorati e dei piccinamente timorati. Parlo alla prima grande categoria e ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)