MaM
Messaggio del 15 agosto 1995: Cari figli! In questo giorno di gioia siate instancabili nella preghiera. Pregate! Pregate! Pregate!

Messaggi di altre apparizioni

Mons. Ottavio Michelini

21 dicembre 1975 - VIVONO IN SUPERFICIE

Figlio, scrivi:

" In Lui siamo, in Lui viviamo, in Lui ci muoviamo! " Quanti pregiudizi nelle vostre anime in merito alla mia reale presenza in tutte le cose. Ho detto: in tutte le cose.

Sono infinito: ovunque tu giungi, non dico con il tuo corpo, ma con la tua anima, là Io sono.

Per questo ho detto: " Cammina alla mia presenza e sarai perfetto ".

Ci si può sottrarre alla presenza di Dio? Lo credettero stoltamente Adamo ed Eva che si nascosero dopo aver consumato il loro peccato; lo pensano molti uomini, molti cristiani nell'atto di consumare il loro peccato. Lo pensa perfino qualche mio sacerdote.

Quanta stoltezza e cecità! Nessuno può sfuggire allo sguardo di Dio. " In Lui siamo, in Lui viviamo, in Lui ci muoviamo ". Non senti, figlio mio, la presenza di Me, Verbo di Dio, Uno e Trino, nella tua anima?

 

Tutto da Dio

Se gli uomini usassero meglio le facoltà del loro animo, penetrando con la riflessione questa stupenda realtà divina, quanto bene ne trarrebbero. Ma gli (p. 102) uomini oggi non pensano; pochi sono quelli che meditano. Vivono in superficie.

Ricordate: Non solo " in Lui siamo, in Lui ci muoviamo, in Lui viviamo " ma tutto ciò che abbiamo, lo abbiamo da Lui.

Non da noi ci siamo dati la vita, non noi ci siamo dati la fede, non noi ci siamo dati la vita soprannaturale della Grazia, non noi ci siamo dati la Chiesa: tutto da Dio, tutto da Dio!

Ma molti cristiani e sacerdoti usano e abusano dei doni di Dio come se si trattasse di cose loro, di loro proprietà ed è così che sovvertono l'ordine naturale, morale e spirituale stabilito da Dio.

Solo l'uomo, creatura intelligente, creato con atto di amore infinito, per essere il fedele interprete dell'universo e rendere lode e grazie a Dio, si trasforma in un elemento di disordine.

Pensa, figlio, se gli astri un giorno qualsiasi uscissero dalla loro orbita e si mettessero a camminare per conto loro, quale cataclisma avverrebbe negli spazi !

Agli uomini è stata data intelligenza, volontà, libertà, non per creare il caos (come l'hanno creato e ben più grande di quello di Babele). Disordine nella loro vita fisica, disordine morale e spirituale, disordine personale e familiare, disordine sociale, disordine mondiale... (p. 103)

Figlio, anche i ciechi possono constatare questa realtà prodotta con diabolica tenacia, dagli uomini di questa generazione perversa. Disordine anche nella mia Chiesa, disordine nella vita di molti miei sacerdoti!...

Gli uomini di questo secolo, anziché seguire il logico percorso della natura, della ragione e della fede, anziché guardare alla stella luminosa posta da Dio per diradare le tenebre di questo mondo e rendere più facile e più sicuro il cammino verso il raggiungimento del loro fine, hanno invertito l'ordine e l'armonia stabiliti da Dio.

Quale sarà, figlio mio, la conseguenza di questo disordine di proporzioni inaudite e che non ha riscontro in tutti i mali dei secoli passati?

Il cataclisma sarà su misura delle cause che l'hanno provocato.

 

Non si illudano...

Non si illudano gli uomini. Abbandonando Dio, bontà infinita, si sono lasciati sviare dalle potenze dell'Inferno, dagli spiriti pervertiti, correndo verso la loro rovina, creando disordine e caos come non fu mai, distruggendo l'ordine prestabilito da Dio.

Dio è l'ordine, e nel suo ordine l'uomo trova la pace in terra, preludio e germoglio della sua felicità eterna. (p. 104)

Gli uomini di buona volontà debbono collaborare. Debbono collaborare con Me i vescovi i sacerdoti e i buoni cristiani per ristabilire l'ordine morale semidistrutto dal peccato, e uniti nell'amore e nella penitenza, portare a Dio le anime a Lui strappate.

I mezzi per questa collaborazione, che Io chiedo a tutti i miei figli, sono come sempre:

Fede, Speranza e Carità; prudenza e giustizia fortezza e temperanza. Sono la preghiera, i sacramenti e la penitenza esteriore ed interiore.

Usate i mezzi sicuri, collaudati da tutti i Santi!

Credete, amate, sperate senza misura e sarete prodigiosamente fecondi.

Figlio mio, ti benedico, voglimi bene. Non dubitare mai. Io sono fedele alle mie promesse. (p. 105)

27 dicembre 1975 - LA NOSTRA GRANDEZZA

" Figlio mio, so che voi desiderate un messaggio dalla X. Essa molto Mi ha amato, per questo ha sofferto molto.

Misura del suo amore è stata la sua grande sofferenza.

Nel Regno della luce e dell'amore, ove beata si trova, vi segue e, come madre amorosa, per voi prega ed intercede".

" Figli miei, la morte non ha stroncato i nostri rapporti spirituali ed il reciproco e santo amore; anzi la morte è servita a renderli più stretti, a rendere più intenso e più operante il nostro amore.

Don O., dici il vero quando affermi che non sono stata estranea agli avvenimenti della tua vita in questi ultimi anni, come lo sono tuttora, come non sono estranea alla vita e alle cose del mio R. e della sorella M.

Molto ho fatto per voi; molto mi rimane da fare.

Ma, figlioli, voi che siete Sacerdoti, non perdete (p. 106) mai di vista, la vostra grandezza, la dignità sacerdotale! Non dimenticate, neppure per un istante, il fine della vostra vocazione: strappare a Satana le anime con tutti i mezzi che la divina Misericordia ha messo a vostra disposizione.

Non dimenticate che l'universo tutto non vale quanto vale un'anima.

Figli miei, per strappare anime all'inferno bisogna molto pregare, molto soffrire, molto lottare contro le forze tenebrose del male con una lotta senza tregua e perseverante fino alla fine.

Strappare anime al male, portare queste anime ai Cuori di Gesù e di Maria Santissima; ecco la vostra ineguagliabile missione!

 

Nulla sono le cose...


Nulla sono le cose, nulla sono tutti i beni terreni. Servitevene solo per l'indispensabile. Non si attacchino i vostri cuori ai beni che, prima o poi, si dissolveranno nel nulla, ma aggrappatevi al Bene Supremo. L'amore vostro a Dio e l'amore vostro ai fratelli (testimoniando questo amore, predicando a tutti) questo è il vero fine della vita.

Confermate questo amore con il sigillo della piena, perseverante adesione alla Volontà divina, la quale (p. 107) vi farà santi e vi aprirà i tesori di Grazia e di grazie racchiuse nel Cuore Misericordioso di Gesù.

Io sono immersa nella luce e nell'amore di Dio.

Vano sarebbe tentare di dirvi la mia felicità.

Non ottanta anni di vita ma tutto il tempo, dalla sua creazione alla sua fine, sarebbe insufficiente per guadagnare tanta felicità!

Nessuna fatica, nessuna sofferenza, nessuna pena a voi richiesta sembri a voi inutile: sono assai preziose per le anime.

Nessuna cosa al mondo vi può strappare dall'amore di Cristo, purché a Lui vogliate essere uniti con Fede. La Speranza irradierà il vostro animo nella oscurità che si sta facendo sul mondo e sulla Chiesa.

 

Figlioli miei, coraggio!


Figlioli miei, coraggio! La vita terrena, vista da quassù è un lampo che guizza nello spazio e si spegne. Io vi assicuro la mia valida intercessione presso Colui e Colei che tutto possono.

Non lasciatevi fuorviare e tanto meno intimorire dal Maligno: combattetelo in tutti i modi, con tutti i mezzi. Siate fiduciosi, siate lievito, siate fermento (p. 108) di vita. Paurosa è la cecità degli uomini, dei cristiani; terrificante il pervertimento di molti sacerdoti e il numero delle anime che vanno all'Inferno con i segni indistruttibili della loro consacrazione a Dio.

Pregate e fate pregare, invitate alla penitenza, non curatevi di ciò che la stoltezza umana potrà suscitare contro di voi.

Don X., figlio mio, il nostro patto continua, iniziato nel tempo continua nell'eternità. (p. 109)

30 dicembre 1975 - ALBA DI RISURREZIONE

Ti ho parlato di forze tenebrose, di nubi che avvolgono la mia Chiesa.

Queste espressioni sono solo dei modi di dire, o una realtà a cui bisogna credere?

Figlio, ti voglio chiarire bene questo, perciò richiamo alla tua mente il Profeta Isaia: " Alzati, rivestiti di luce perché viene la tua Luce. La gloria del Signore brilla sopra di te, poiché ecco le tenebre ricoprono la terra, nebbia fitta avvolge le nazioni ma su di te risplende il Signore ".

Io venni al mondo in una notte oscura.

La notte dei tempi era calata sull'umanità.

Io nacqui nel cuore della notte per indicare le tenebre che avvolgevano l'umanità tutta, provocate da Satana con l'insidia tesa ai progenitori.

Alla luce della Grazia, subentrò in Adamo ed Eva e nei loro discendenti la notte del peccato, dell'ignoranza, del male, di tutto il male.

Non per niente la mia Nascita fu annunciata dalla comparsa in cielo di una stella, ed un chiarore prodigioso (p. 110) rischiarò le tenebre della stalla in cui Io nacqui.

Io, Luce del mondo, venni per fugare le tenebre nelle quali l'umanità era avvolta.

Buio intenso si fece pure sul Calvario. Era pieno meriggio quando fui innalzato da terra, ma da quel momento la luce del giorno si fece sempre più tenue; ad essa subentrarono tenebre profonde allorché esalai il mio spirito.

Tenebre esteriori ad indicare le tenebre interiori di sacerdoti e scribi, di farisei e dottori e di tutto il popolo che, con malvagio sadismo, avevano voluto assistere alla mia Passione e Morte.

 

Il peccato di superbia


Il peccato, figlio, porta sempre oscurità; in modo speciale il peccato di Satana. Il peccato di superbia infittisce le tenebre e le trasforma in buio totale per cui l'anima contagiata non vede più nulla.

Non valsero i miracoli da Me compiuti durante la mia Passione, come non valsero i miracoli compiuti durante la mia vita pubblica. Neppure la risurrezione di Lazzaro, alla quale pur assistettero non pochi sacerdoti e dottori della legge, non valse a diradare il buio nell'animo dei presuntuosi sacerdoti del tempio. (p. 111)

Così, figlio, tante anime, tanti sacerdoti non vedono ora i miracoli da Me compiuti in continuazione nella mia Chiesa. La mia morte fu accompagnata da fatti extranaturali:

- Un violento terremoto fece traballare la terra.

- Il tempio di Gerusalemme fu scosso dalle fondamenta.

- Il velo del tempio si squarciò e alcuni morti risorsero.

Essi, i superbi del Tempio, nulla videro e nulla capirono, ma il Centurione, pagano, battendosi il petto disse: " Costui è veramente il Figlio di Dio ".

Buio produsse allora e buio produce oggi il rifiuto di Dio.

Ecco perché ti ripeto che molti non accetteranno questi messaggi.

Perché, figlio mio, ti ho voluto dire questo?

Vi è una grande analogia fra i tempi attuali e quelli della mia vita terrena, perché la Passione da Me sofferta sta per rinnovarsi nel mio Corpo Mistico.

Perché ti ho detto questo?

Perché scribi, sacerdoti e farisei non mancano neppure oggi e non sono meno ipocriti di quelli di allora. (p. 112)

Tu non vedi che ben poco della realtà nella mia Chiesa: formalismo, tanto formalismo... E quanta oscurità!

Sì! Non tarderà l'ora delle tenebre.

Non tarderà il Venerdì Santo per la mia Chiesa!

Ma Io ad esso farò seguire una radiosa, luminosissima alba di risurrezione.

Ti benedico, figlio mio. (p. 113)

1 gennaio 1976 - COSA FARAI, SIGNORE ?

" Con azione devastatrice Satana dilania con rabbia l'umanità, ed in particolare la Chiesa.

Infatti oggi nella Chiesa avvengono cose che non Si possono umanamente spiegare se non con l'uso forsennato da parte di Satana di tutte le potenze dell'Inferno insidiando, sobillando e tormentando anime.

Basta essere un tantino obbiettivi per rendersi conto dei sacrilegi compiuti in varie nazioni tramite stampa, televisione, films. Satana non risparmia nessuno; è entrato dovunque, spadroneggia alla base della Chiesa e non ha risparmiato il vertice.

Il Papa, mio Vicario sulla terra, deve muoversi in mezzo a mille difficoltà.

Non scendo ai particolari di questa poderosa offensiva dell'inferno contro ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

3 gennaio 1976 - LA REDENZIONE CONTINUA

Figlio mio, scrivi:

(...) E' ben noto che in Dio non vi sono e non vi possono essere contraddizioni, che Dio è immutabile; Io, Dio Uno e Trino, sono infinitamente semplice.

In Me non vi sono attributi più perfetti, altri meno. Io sono la verità, la sapienza e la potenza, la giustizia e la misericordia, la luce e la vita.

L'inferno, creato per i reprobi, non è contro la misericordia, ed è conforme alla giustizia. Io, vero Dio e vero Uomo, essendomi addossato tutte le colpe dell'umanità, con la mia tremenda Passione e Morte, ho soddisfatto e la giustizia e la misericordia. Atto d'infinita misericordia il Mistero della Incarnazione, atto d'infinita giustizia il Mistero della Passione e Morte.

" Justitia et misericordia osculatae sunt. "

La vostra Passione


Io sono il Capo della mia Chiesa, voi ne siete le membra vive, libere e responsabili. Io Capo ho aderito alla volontà del Padre, con atto di misericordia. Voi con Me formate un solo corpo. (p. 124)

Il Mistero della Redenzione è in atto, continua. Per nulla si oppone alla Misericordia divina il fatto che le membra dovranno, come il Capo, subire la loro passione.

V'è poi una cosa di grande importanza. La Madre mia e vostra, che è Madre di misericordia e specchio di giustizia, ha già ripetutamente avvertito l'umanità che, qualora non si verificassero le condizioni richieste di pentimento e di conversione, un tremendo castigo si sarebbe abbattuto sulle Nazioni .

La Madre mia vi ha avvertito che numerosissime sono le anime che vanno all'Inferno. Posso allora Io, l'Amore infinito, permettere che le anime da Me riscattate con un prezzo infinito di sofferenza, in un crescendo pauroso abbiano a dannarsi?

Se nulla su di loro ha potuto la misericordia e l'amore, posso Io impedire che l'afflizione dovuta ai loro peccati, ed il caos da loro stessi provocato, abbiano da essere da Me convertiti in strumenti di salvezza di una umanità in sfacelo? No, figli miei.

Purtroppo l'ora tremenda della purificazione è già in atto, ma la cecità degli uomini impedisce loro di vedere; l'ateismo è cecità profonda. L'ora si avvicina; diventa inevitabile solo per l'ostinatezza di questa generazione incredula che ama l'errore, che rifiuta la giustizia ovunque lesa ed offesa. (p. 125)

Io voglio una Chiesa rigenerata, ove giustizia, pace ed amore abbiano a risplendere con luce mai vista. Io voglio porre termine alla emorragia di anime che vanno perdute, Io voglio ristabilire l'ordine turbato.

Io voglio che il mio popolo torni ad essere il popolo di Dio, e tutto questo Io l'otterrò valendomi della stoltezza e della iniquità degli uomini.

Mostrerò alle generazioni quanto sia buono e misericordioso il loro Dio. (p. 126)

7 gennaio 1976 - REGINA APOSTOLORUM

- Gesù: " E' la Madre mia e tua che ti parla. Ascoltala con umiltà e amore, con fede viva ".

" Figlio, prescelta per essere la Benedetta fra tutte le donne, ab aeterno nel cuore di Dio sono l'oggetto del suo Amore infinito. Piacqui a Dio per il mio filiale candore, ma piacqui ancor più a Dio per l'umiltà.

Il Figlio mio, prima di salire al Cielo, mi disse che Io non avrei potuto seguirlo subito nella Casa del Padre, ma avrei dovuto rimanere sulla terra per essere Madre della nascente Chiesa, e continuare a generare la Chiesa nell'Amore.

Con Gesù la generai nel dolore atroce, senza confine. Come Madre e Corredentrice dovevo generare il suo Corpo Mistico nell'Amore.

Il mio e vostro Gesù, nell'attuazione del Mistero di Salvezza, volle Me vicina a Lui. Lui Figlio di Dio, ma anche vero figlio mio secondo la Carne, volle me Corredentrice e Madre del suo Corpo Mistico.


Vera sacerdotessa

Mi compete veramente il titolo, di Madre della Chiesa. Ma non basta. Se ti ricordi, o figlio, in un messaggio ti è stato rivelato che Io, Maria, Madre (p. 127) di Dio, unica e sola donna nella Chiesa sono vera Sacerdotessa.

Gesù, Sacerdote Eterno, ha partecipato a Me la Sua Vita divina. E Gesù è Dio immutabile, semplicissimo.

Io, come è stato altre volte accennato, donai a Lui la vita umana e Lui donò a me la vita Divina; ora della Vita divina è pure il Sacerdozio. si potrebbe allora pensare che il Sacerdozio a Me partecipato sia come quello donato ad ogni battezzato; come natura sì, come misura no.

A Me fu partecipata la pienezza sacerdotale, in forma diversa e insieme superiore a quella partecipata agli Apostoli dei quali sono veramente Regina. Giustamente mi si invoca Regina Apostolorum!

Io fui profondamente rispettosa della Gerarchia, voluta ed istituita da Gesù Redentore.

Capo visibile di questa Gerarchia per divina Volontà fu Pietro. Io ero la Regina degli Apostoli, e come Madre della Chiesa e come loro Madre e Regina mi riconobbero e onorarono gli stessi Apostoli .

Anche Pietro, negli anni che rimase a Gerusalemme, a Me veniva per conforto e madre mi chiamava, a Me veniva per consiglio e per aiuto e come Regina mi onorava. (p. 128)

 
Se mi stimassero veramente


Se i miei Pastori e i miei Sacerdoti avessero piena coscienza dei legami spirituali che ci uniscono, se mi stimassero veramente Madre e Regina loro, Io li coprirei di grazie, come sono larga e generosa di aiuto per tutti quei figli che mi amano e che diffondono la devozione al mio Cuore Immacolato.

Presente nel Cenacolo, nel giorno della Pentecoste, con gli Apostoli mi preparai e li preparai a ricevere lo Spirito Santo. Su di me scese in misura superiore: Io, la Sposa dello Spirito Santo, ne fui ripiena.

Non ci si dimentica della propria madre terrena perché si sa che la tenerezza del suo amore non viene mai meno. Ma figlio mio, l'amore con cui vi ama la vostra Mamma Celeste è immensamente superiore a qualsiasi amore umano!

Io amo tutti, e tutti vi voglio salvi.

Non resistete alla voce di Dio che vi chiama ad una vera, sincera conversione.

Temete il Signore che passa!...

Leggete con umiltà i messaggi che la Bontà divina vi ha inviato.

E' misericordia, misericordia grande quella di avvertirvi dell'ora della purificazione ormai vicina.

Ti benedico, figliolo. (p. 129)

10 gennaio 1976 - RIFLESSIONI SU ALCUNI MESSAGGI

La partecipazione nostra, quali ministri di Dio, al Mistero dell'Incarnazione, della Croce e dell'Eucaristia, ha punti di grande rassomiglianza con la partecipazione della Vergine Santissima a questi tre grandi Misteri.

Come la Vergine Santa, il sacerdote per vocazione è chiamato ad essere attivamente presente nel Sacrificio della Santa Messa, perpetuazione del santo Sacrificio della Croce.

E' presente in unione con Cristo nell'offerta di se stesso; è pronto ad accettare, soffrire e offrire difficoltà e incomprensioni, insulti e offese, la sofferenza in genere come Gesù ha fatto. Senza di questa offerta, la partecipazione del Sacerdote diventa soltanto esteriore, materiale e quindi infeconda.

Il sacerdote, con le parole della Consacrazione, rinnova il prodigio dell'Incarnazione: provoca, come la Vergine con il suo Fiat, la reale Incarnazione del Verbo nelle sue mani.

Amandolo, come Maria lo ha amato nel suo seno, ricevendolo nella S. Comunione con la purezza di anima e di corpo con cui la Madonna lo concepì, con l'offerta fatta in unione con Gesù al Padre, (p. 130) il Sacerdote come la Vergine diventa veramente corredentore.

Se il sacerdote celebrante non è animato da questa fede e da questi sentimenti e propositi, la sua Messa è sterile per lui; non è stato che un materiale protagonista del più grande Mistero.

 

Non aspettate!


Se noi sacerdoti celebrassimo la S. Messa come la dovremmo celebrare, il mondo non sarebbe quello che è; Satana non avrebbe la potenza che ha, e molte più anime si salverebbero.

Il tormento del sacerdote che va dannato sarà ben diverso dal tormento degli altri dannati; solo troverà riscontro nella disperazione di Giuda che avrebbe potuto essere, unendo e fondendo i suoi doni naturali con quelli soprannaturali, un grandissimo apostolo.

... Sacerdoti che celebrate la Santa Messa sacrilegamente, mangiate e bevete la vostra condanna quotidianamente.

Non rimandate dall'oggi al domani la vostra conversione. Non aspettate... Domani potrebbe essere troppo tardi.

Un grande atto di umiltà, ciò che Giuda sempre si rifiutò di compiere, una fervida invocazione alla Vergine (p. 131) Santissima, rifugio dei peccatori, trasformerà la vostra esistenza e cambierà il vostro eterno destino.

Fratelli nel sacerdozio, non avete mai meditato il sogno, la visione di S. Giovanni Bosco, " le due colonne "? Leggetela e vi renderete conto che noi stiamo vivendo in pieno la profezia; l'ultima parte della visione predice i tempi che seguiranno agli attuali avvenimenti.

Questi tempi si avvicinano; dobbiamo prepararci nella preghiera e nella penitenza.

Non siamo scettici e increduli; crediamo e ci sarà dato di vedere e di capire! Non lasciate cadere nel vuoto gli impulsi della grazia che bussano alla porta del vostro cuore!

Il cuore Misericordioso di Gesù, il Cuore Immacolato di Maria ci salvino e ci benedicano. (p. 132)

12 gennaio 1976 - I PECCATI SOCIALI

Figlio mio, scrivi.

Ecco i tre grandi peccati sociali dell'umanità:

- L'umanità ha peccato in Adamo ed Eva.

- L'umanità ha peccato, col deicidio, nel popolo eletto, il popolo di Dio.

- L'umanità pecca, oggi, con il rifiuto di Dio.

1) Il peccato dell'umanità in Adamo ed Eva sconvolge interamente il piano stupendo di Dio; ne muta le sorti.

All'ordine subentra il più sconcertante disordine. Alla felicità del Paradiso terrestre segue l'infelicità, alla luce seguono le tenebre dell'ignoranza.

All'amore l'odio; al bene - per cui l'uomo fu creato - il male in tutta la gamma delle sue manifestazioni; alla pace seguono le guerre e le violenze.

Alla vita ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

14 gennaio 1976 - SCHIACCERA' IL CAPO

Perché, figlio mio, chiedo con insistenza alle anime che vivono di Fede: " Riparazione, riparazione, riparazione! "?

1° Perché all'Amore infinito di Dio, Amore che opera la creazione dell'uomo, l'uomo risponde con atto di superbia e di disobbedienza.

2° Perché al Mistero della Redenzione, promesso subito dopo la caduta dei progenitori e compiuto nella pienezza dei tempi, l'umanità nel Popolo ebreo, reagisce compiendo il Deicidio.

3° Il Verbo, fatto Carne, risponde al Deicidio con il dono di Se stesso nel Mistero dell'Eucaristia e della Chiesa. E l'umanità, sotto la spinta delle potenze del Male, va ora paganizzandosi con il quasi totale rifiuto di Dio.

 

Un'alba radiosa


Verrà l'ora della purificazione e la Vergine Corredentrice, schiaccerà per la seconda volta il capo del Serpente infernale.

La Chiesa e l'Umanità, fatte nuove, vedranno un'alba radiosa, mai conosciuta prima d'ora. Un periodo (p. 138) di pace e di giustizia sarà la risposta a tutte le provocazioni dell'Inferno contro una povera Umanità che si era fatta collaboratrice delle forze del Male.

Poi si arriverà all'ultima fase di questa lotta tra Luce e Tenebre, tra Amore e Odio, tra Bene e Male, tra Vita e Morte.

Solo alla fine dei tempi vi sarà il terzo e decisivo intervento della Vergine Santa che schiaccerà di nuovo, per la terza volta la testa di Satana.

Seguirà il Giudizio - la separazione definitiva del Paradiso e dell'Inferno, cioè dei Salvati e dei Dannati . (p. 139)

20 gennaio 1976 - NON SIETE SOLI

" Scrivi, figlio mio:

Il Movimento Mariano entra a far parte del disegno della Provvidenza, come forza d'urto, al fianco mio e della Madre mia nella grande battaglia in atto, contro Satana e contro gli alleati dell'Inferno che nel mondo, e purtroppo anche nella Chiesa, sono tanti.

Il Cielo guarda a voi, Sacerdoti benedetti, che avete la sorte di farne parte. Siete più che mai, in questi tempi di emergenza, militi scelti, guidati e diretti dalla Regina delle Vittorie per la difesa del mio Vicario e della mia Chiesa.

L'inferno vi odia e vi combatte, ma nulla avete da temere. Le vostre sofferenze fisiche, morali e spirituali sono fermentate dallo Spirito Santo e tramutate in Luce, Amore e Grazia per tante anime di vostri confratelli che, senza la vostra compartecipazione alla Passione mia e della Madre mia e vostra, andrebbero eternamente perdute.

Sacerdoti, cari al mio Cuore Misericordioso e al Cuore Immacolato della Regina dell'Universo, vi (p. 140) guardano ammirati gli Angeli; i Santi tutti del Paradiso per voi pregano e per voi intercedono.

Voi siete balsamo al mio Cuore così brutalmente oltraggiato e vilipeso; siete un sorriso d'amore al Cuore trafitto della Madre mia.

 

Non temete!

Avanti, figli miei! Un posto d'onore e di gloria è preparato per voi ab aeterno nella Casa del Padre. Non temete, non temete! Sempre lo sguardo mio e della Madre è sopra di voi.

Vi benedico tutti, figli. Vi benedico Io, Gesù, con il Padre e lo Spirito Santo. Con Me vi benedice la Madre.

Con voi benediciamo i buoni laici che sono al vostro fianco con la fede, con l'amore e con l'efficace apporto delle loro sofferenze.

Non siete quindi soli. Siete nel mezzo della mischia, ma con voi è il Paradiso, con voi sono le anime Purganti, con voi sono i santi della Chiesa militante ". (p. 141)