MaM
Messaggio del 2 febbraio 1990: Figli cari! Sono con voi da nove anni e da nove anni vi ripeto che Dio Padre è l’unica via, la sola verità e la vera vita. Io desidero mostrarvi il cammino verso la vita eterna. Desidero essere il vostro legame per una fede profonda. Prendete il rosario e riunite i vostri figli, la vostra famiglia intorno a voi. Questo è il cammino per ottenere la salvezza. Date il buon esempio ai vostri figli. Date il buon esempio anche a coloro che non credono. Non conoscerete la felicità su questa terra e non andrete in cielo se i vostri cuori non sono puri ed umili e se non seguite la legge di Dio. Vengo a chiedere il vostro aiuto: unitevi a me per pregare per quelli che non credono. Mi aiutate molto poco. Avete poca carità, poco amore verso il prossimo. Dio vi dato l’amore, vi ha mostrato come perdonare e amare gli altri. Perciò riconciliatevi e purificate la vostra anima. Prendete il rosario e pregatelo. Accettate con pazienza tutte le vostre sofferenze ricordando che Gesù ha sofferto con pazienza per voi. Lasciatemi essere vostra madre, il vostro legame con Dio e con la vita eterna. Non imponete la vostra fede a coloro che non credono. Mostratela loro con l’esempio e pregate per loro. Figli miei, pregate!

Messaggi di altre apparizioni

Mons. Ottavio Michelini - Messaggi anno:1976

1 gennaio 1976 - COSA FARAI, SIGNORE ?

" Con azione devastatrice Satana dilania con rabbia l'umanità, ed in particolare la Chiesa.

Infatti oggi nella Chiesa avvengono cose che non Si possono umanamente spiegare se non con l'uso forsennato da parte di Satana di tutte le potenze dell'Inferno insidiando, sobillando e tormentando anime.

Basta essere un tantino obbiettivi per rendersi conto dei sacrilegi compiuti in varie nazioni tramite stampa, televisione, films. Satana non risparmia nessuno; è entrato dovunque, spadroneggia alla base della Chiesa e non ha risparmiato il vertice.

Il Papa, mio Vicario sulla terra, deve muoversi in mezzo a mille difficoltà.

Non scendo ai particolari di questa poderosa offensiva dell'inferno contro ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

3 gennaio 1976 - LA REDENZIONE CONTINUA

Figlio mio, scrivi:

(...) E' ben noto che in Dio non vi sono e non vi possono essere contraddizioni, che Dio è immutabile; Io, Dio Uno e Trino, sono infinitamente semplice.

In Me non vi sono attributi più perfetti, altri meno. Io sono la verità, la sapienza e la potenza, la giustizia e la misericordia, la luce e la vita.

L'inferno, creato per i reprobi, non è contro la misericordia, ed è conforme alla giustizia. Io, vero Dio e vero Uomo, essendomi addossato tutte le colpe dell'umanità, con la mia tremenda Passione e Morte, ho soddisfatto e la giustizia e la misericordia. Atto d'infinita misericordia il Mistero della Incarnazione, atto d'infinita giustizia il Mistero della Passione e Morte.

" Justitia et misericordia osculatae sunt. "

La vostra Passione


Io sono il Capo della mia Chiesa, voi ne siete le membra vive, libere e responsabili. Io Capo ho aderito alla volontà del Padre, con atto di misericordia. Voi con Me formate un solo corpo. (p. 124)

Il Mistero della Redenzione è in atto, continua. Per nulla si oppone alla Misericordia divina il fatto che le membra dovranno, come il Capo, subire la loro passione.

V'è poi una cosa di grande importanza. La Madre mia e vostra, che è Madre di misericordia e specchio di giustizia, ha già ripetutamente avvertito l'umanità che, qualora non si verificassero le condizioni richieste di pentimento e di conversione, un tremendo castigo si sarebbe abbattuto sulle Nazioni .

La Madre mia vi ha avvertito che numerosissime sono le anime che vanno all'Inferno. Posso allora Io, l'Amore infinito, permettere che le anime da Me riscattate con un prezzo infinito di sofferenza, in un crescendo pauroso abbiano a dannarsi?

Se nulla su di loro ha potuto la misericordia e l'amore, posso Io impedire che l'afflizione dovuta ai loro peccati, ed il caos da loro stessi provocato, abbiano da essere da Me convertiti in strumenti di salvezza di una umanità in sfacelo? No, figli miei.

Purtroppo l'ora tremenda della purificazione è già in atto, ma la cecità degli uomini impedisce loro di vedere; l'ateismo è cecità profonda. L'ora si avvicina; diventa inevitabile solo per l'ostinatezza di questa generazione incredula che ama l'errore, che rifiuta la giustizia ovunque lesa ed offesa. (p. 125)

Io voglio una Chiesa rigenerata, ove giustizia, pace ed amore abbiano a risplendere con luce mai vista. Io voglio porre termine alla emorragia di anime che vanno perdute, Io voglio ristabilire l'ordine turbato.

Io voglio che il mio popolo torni ad essere il popolo di Dio, e tutto questo Io l'otterrò valendomi della stoltezza e della iniquità degli uomini.

Mostrerò alle generazioni quanto sia buono e misericordioso il loro Dio. (p. 126)

7 gennaio 1976 - REGINA APOSTOLORUM

- Gesù: " E' la Madre mia e tua che ti parla. Ascoltala con umiltà e amore, con fede viva ".

" Figlio, prescelta per essere la Benedetta fra tutte le donne, ab aeterno nel cuore di Dio sono l'oggetto del suo Amore infinito. Piacqui a Dio per il mio filiale candore, ma piacqui ancor più a Dio per l'umiltà.

Il Figlio mio, prima di salire al Cielo, mi disse che Io non avrei potuto seguirlo subito nella Casa del Padre, ma avrei dovuto rimanere sulla terra per essere Madre della nascente Chiesa, e continuare a generare la Chiesa nell'Amore.

Con Gesù la generai nel dolore atroce, senza confine. Come Madre e Corredentrice dovevo generare il suo Corpo Mistico nell'Amore.

Il mio e vostro Gesù, nell'attuazione del Mistero di Salvezza, volle Me vicina a Lui. Lui Figlio di Dio, ma anche vero figlio mio secondo la Carne, volle me Corredentrice e Madre del suo Corpo Mistico.


Vera sacerdotessa

Mi compete veramente il titolo, di Madre della Chiesa. Ma non basta. Se ti ricordi, o figlio, in un messaggio ti è stato rivelato che Io, Maria, Madre (p. 127) di Dio, unica e sola donna nella Chiesa sono vera Sacerdotessa.

Gesù, Sacerdote Eterno, ha partecipato a Me la Sua Vita divina. E Gesù è Dio immutabile, semplicissimo.

Io, come è stato altre volte accennato, donai a Lui la vita umana e Lui donò a me la vita Divina; ora della Vita divina è pure il Sacerdozio. si potrebbe allora pensare che il Sacerdozio a Me partecipato sia come quello donato ad ogni battezzato; come natura sì, come misura no.

A Me fu partecipata la pienezza sacerdotale, in forma diversa e insieme superiore a quella partecipata agli Apostoli dei quali sono veramente Regina. Giustamente mi si invoca Regina Apostolorum!

Io fui profondamente rispettosa della Gerarchia, voluta ed istituita da Gesù Redentore.

Capo visibile di questa Gerarchia per divina Volontà fu Pietro. Io ero la Regina degli Apostoli, e come Madre della Chiesa e come loro Madre e Regina mi riconobbero e onorarono gli stessi Apostoli .

Anche Pietro, negli anni che rimase a Gerusalemme, a Me veniva per conforto e madre mi chiamava, a Me veniva per consiglio e per aiuto e come Regina mi onorava. (p. 128)

 
Se mi stimassero veramente


Se i miei Pastori e i miei Sacerdoti avessero piena coscienza dei legami spirituali che ci uniscono, se mi stimassero veramente Madre e Regina loro, Io li coprirei di grazie, come sono larga e generosa di aiuto per tutti quei figli che mi amano e che diffondono la devozione al mio Cuore Immacolato.

Presente nel Cenacolo, nel giorno della Pentecoste, con gli Apostoli mi preparai e li preparai a ricevere lo Spirito Santo. Su di me scese in misura superiore: Io, la Sposa dello Spirito Santo, ne fui ripiena.

Non ci si dimentica della propria madre terrena perché si sa che la tenerezza del suo amore non viene mai meno. Ma figlio mio, l'amore con cui vi ama la vostra Mamma Celeste è immensamente superiore a qualsiasi amore umano!

Io amo tutti, e tutti vi voglio salvi.

Non resistete alla voce di Dio che vi chiama ad una vera, sincera conversione.

Temete il Signore che passa!...

Leggete con umiltà i messaggi che la Bontà divina vi ha inviato.

E' misericordia, misericordia grande quella di avvertirvi dell'ora della purificazione ormai vicina.

Ti benedico, figliolo. (p. 129)

10 gennaio 1976 - RIFLESSIONI SU ALCUNI MESSAGGI

La partecipazione nostra, quali ministri di Dio, al Mistero dell'Incarnazione, della Croce e dell'Eucaristia, ha punti di grande rassomiglianza con la partecipazione della Vergine Santissima a questi tre grandi Misteri.

Come la Vergine Santa, il sacerdote per vocazione è chiamato ad essere attivamente presente nel Sacrificio della Santa Messa, perpetuazione del santo Sacrificio della Croce.

E' presente in unione con Cristo nell'offerta di se stesso; è pronto ad accettare, soffrire e offrire difficoltà e incomprensioni, insulti e offese, la sofferenza in genere come Gesù ha fatto. Senza di questa offerta, la partecipazione del Sacerdote diventa soltanto esteriore, materiale e quindi infeconda.

Il sacerdote, con le parole della Consacrazione, rinnova il prodigio dell'Incarnazione: provoca, come la Vergine con il suo Fiat, la reale Incarnazione del Verbo nelle sue mani.

Amandolo, come Maria lo ha amato nel suo seno, ricevendolo nella S. Comunione con la purezza di anima e di corpo con cui la Madonna lo concepì, con l'offerta fatta in unione con Gesù al Padre, (p. 130) il Sacerdote come la Vergine diventa veramente corredentore.

Se il sacerdote celebrante non è animato da questa fede e da questi sentimenti e propositi, la sua Messa è sterile per lui; non è stato che un materiale protagonista del più grande Mistero.

 

Non aspettate!


Se noi sacerdoti celebrassimo la S. Messa come la dovremmo celebrare, il mondo non sarebbe quello che è; Satana non avrebbe la potenza che ha, e molte più anime si salverebbero.

Il tormento del sacerdote che va dannato sarà ben diverso dal tormento degli altri dannati; solo troverà riscontro nella disperazione di Giuda che avrebbe potuto essere, unendo e fondendo i suoi doni naturali con quelli soprannaturali, un grandissimo apostolo.

... Sacerdoti che celebrate la Santa Messa sacrilegamente, mangiate e bevete la vostra condanna quotidianamente.

Non rimandate dall'oggi al domani la vostra conversione. Non aspettate... Domani potrebbe essere troppo tardi.

Un grande atto di umiltà, ciò che Giuda sempre si rifiutò di compiere, una fervida invocazione alla Vergine (p. 131) Santissima, rifugio dei peccatori, trasformerà la vostra esistenza e cambierà il vostro eterno destino.

Fratelli nel sacerdozio, non avete mai meditato il sogno, la visione di S. Giovanni Bosco, " le due colonne "? Leggetela e vi renderete conto che noi stiamo vivendo in pieno la profezia; l'ultima parte della visione predice i tempi che seguiranno agli attuali avvenimenti.

Questi tempi si avvicinano; dobbiamo prepararci nella preghiera e nella penitenza.

Non siamo scettici e increduli; crediamo e ci sarà dato di vedere e di capire! Non lasciate cadere nel vuoto gli impulsi della grazia che bussano alla porta del vostro cuore!

Il cuore Misericordioso di Gesù, il Cuore Immacolato di Maria ci salvino e ci benedicano. (p. 132)

12 gennaio 1976 - I PECCATI SOCIALI

Figlio mio, scrivi.

Ecco i tre grandi peccati sociali dell'umanità:

- L'umanità ha peccato in Adamo ed Eva.

- L'umanità ha peccato, col deicidio, nel popolo eletto, il popolo di Dio.

- L'umanità pecca, oggi, con il rifiuto di Dio.

1) Il peccato dell'umanità in Adamo ed Eva sconvolge interamente il piano stupendo di Dio; ne muta le sorti.

All'ordine subentra il più sconcertante disordine. Alla felicità del Paradiso terrestre segue l'infelicità, alla luce seguono le tenebre dell'ignoranza.

All'amore l'odio; al bene - per cui l'uomo fu creato - il male in tutta la gamma delle sue manifestazioni; alla pace seguono le guerre e le violenze.

Alla vita ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

14 gennaio 1976 - SCHIACCERA' IL CAPO

Perché, figlio mio, chiedo con insistenza alle anime che vivono di Fede: " Riparazione, riparazione, riparazione! "?

1° Perché all'Amore infinito di Dio, Amore che opera la creazione dell'uomo, l'uomo risponde con atto di superbia e di disobbedienza.

2° Perché al Mistero della Redenzione, promesso subito dopo la caduta dei progenitori e compiuto nella pienezza dei tempi, l'umanità nel Popolo ebreo, reagisce compiendo il Deicidio.

3° Il Verbo, fatto Carne, risponde al Deicidio con il dono di Se stesso nel Mistero dell'Eucaristia e della Chiesa. E l'umanità, sotto la spinta delle potenze del Male, va ora paganizzandosi con il quasi totale rifiuto di Dio.

 

Un'alba radiosa


Verrà l'ora della purificazione e la Vergine Corredentrice, schiaccerà per la seconda volta il capo del Serpente infernale.

La Chiesa e l'Umanità, fatte nuove, vedranno un'alba radiosa, mai conosciuta prima d'ora. Un periodo (p. 138) di pace e di giustizia sarà la risposta a tutte le provocazioni dell'Inferno contro una povera Umanità che si era fatta collaboratrice delle forze del Male.

Poi si arriverà all'ultima fase di questa lotta tra Luce e Tenebre, tra Amore e Odio, tra Bene e Male, tra Vita e Morte.

Solo alla fine dei tempi vi sarà il terzo e decisivo intervento della Vergine Santa che schiaccerà di nuovo, per la terza volta la testa di Satana.

Seguirà il Giudizio - la separazione definitiva del Paradiso e dell'Inferno, cioè dei Salvati e dei Dannati . (p. 139)

20 gennaio 1976 - NON SIETE SOLI

" Scrivi, figlio mio:

Il Movimento Mariano entra a far parte del disegno della Provvidenza, come forza d'urto, al fianco mio e della Madre mia nella grande battaglia in atto, contro Satana e contro gli alleati dell'Inferno che nel mondo, e purtroppo anche nella Chiesa, sono tanti.

Il Cielo guarda a voi, Sacerdoti benedetti, che avete la sorte di farne parte. Siete più che mai, in questi tempi di emergenza, militi scelti, guidati e diretti dalla Regina delle Vittorie per la difesa del mio Vicario e della mia Chiesa.

L'inferno vi odia e vi combatte, ma nulla avete da temere. Le vostre sofferenze fisiche, morali e spirituali sono fermentate dallo Spirito Santo e tramutate in Luce, Amore e Grazia per tante anime di vostri confratelli che, senza la vostra compartecipazione alla Passione mia e della Madre mia e vostra, andrebbero eternamente perdute.

Sacerdoti, cari al mio Cuore Misericordioso e al Cuore Immacolato della Regina dell'Universo, vi (p. 140) guardano ammirati gli Angeli; i Santi tutti del Paradiso per voi pregano e per voi intercedono.

Voi siete balsamo al mio Cuore così brutalmente oltraggiato e vilipeso; siete un sorriso d'amore al Cuore trafitto della Madre mia.

 

Non temete!

Avanti, figli miei! Un posto d'onore e di gloria è preparato per voi ab aeterno nella Casa del Padre. Non temete, non temete! Sempre lo sguardo mio e della Madre è sopra di voi.

Vi benedico tutti, figli. Vi benedico Io, Gesù, con il Padre e lo Spirito Santo. Con Me vi benedice la Madre.

Con voi benediciamo i buoni laici che sono al vostro fianco con la fede, con l'amore e con l'efficace apporto delle loro sofferenze.

Non siete quindi soli. Siete nel mezzo della mischia, ma con voi è il Paradiso, con voi sono le anime Purganti, con voi sono i santi della Chiesa militante ". (p. 141)

21 gennaio 1976 - SANTAMENTE FIERI

 - Scrivi:

" Il mondo non è Dio, per questo non è nella Luce. Oscurità profonda lo avvolge.

I figli della Luce (che non sono del mondo, ma del Regno mio) non possono parlare, e non debbono giudicare come quelli del mondo.

Il papà e la mamma di R. (1) sono giudicati dal mondo infelici e sfortunati, ma dai figli della Luce, no!

I figli della Luce possono intuire che R. è un dono, un grande dono.

Chi veramente vive di fede capisce quale inestimabile missione è stata affidata a R., amico prediletto del mio Cuore Misericordioso, figlio amato ed ammirato dalla Madre mia, oggetto delle compiacenze divine, R. irradia potenza e grazia nella vita interiore del mio Corpo Mistico, e tanto più oscura è la sua missione sulla terra, tanto più grande e sfolgorante di gloria la sua vita in Cielo.

Stoltezza è nel cuore di chi non vede nella luce di Dio, e sapienza è nel cuore di chi vede. (p. 147)

(1) ragazzo gravemente handicappato nel fisico e dotato di doni soprannaturali

 

Riconoscenza a Dio

Figlio, debbono allora ritenersi fortunati i genitori di R.?

Sì, ne debbono essere santamente fieri!

Non deplorazione, non rimpianti, non lamenti ma gratitudine e riconoscenza si deve a Dio che su R., e di riflesso sui suoi genitori e familiari, posa il suo sguardo.

La benedizione mia e della Madre è sopra di voi e sopra di voi rimanga. (p. 148)

21 gennaio 1976 - SEGNO DI PREDILEZIONE

Figlio mio, scrivi:

" Dirai a ... che sono segno della predilezione divina le sofferenze accettate in umile rassegnazione. Esse vengono trasformate dallo Spirito Santo in fermento di luce, di fede, di grazia per le anime che così vengono pascolate e nutrite dal buon pastore che le ama, le custodisce, le protegge dai rapaci artigli del Nemico che non risparmia sforzi ed astuzie pur di insinuarsi fra il gregge onde sbandarlo e disperderlo.

Figlio, dirai a ... che sia a Me, sia alla Madre mia sono note le fatiche e le sofferenze offerte per tutelare e salvaguardare il suo gregge.

... ben conosce la visione di Don Bosco delle due colonne: La Madre mia SS. e l'Eucaristia. Io Gesù, Verbo Eterno di Dio realmente presente e vibrante di vita e di amore nel Mistero della fede, e l'Immacolata salveremo la Chiesa nell'ora della purificazione che sarà ora di grande misericordia.

Molto c'è da fare, e molto può fare ... portando il suo gregge, sempre più unito, ai piedi del Tabernacolo e ai piedi dell'Immacolata. (p. 149)

Deputi per questa grande e feconda missione qualcuno dei suoi sacerdoti migliori.

Satana non lo vorrà, per questo susciterà ostacoli.

Ma Io lo voglio, e sarò vicino al buon pastore, e a quanti collaboreranno per l'attuazione della volontà del Padre mio e Padre celeste.

Con la Madre mia Vostra benedico il pastore buono che ama le sue pecorelle, e che Io e la Madre amiamo con tenero affetto. (p. 150)

22 gennaio 1976 - IL SAPORE DEL DIVINO

Molte volte ho parlato dell'attuale crisi di fede, di cui è infestata la mia Chiesa; è un male di cui è contagiata l'intera umanità.

La terra si sta sempre più trasformando in un arido deserto nel quale non mancano, qua e là, oasi riposanti che mantengono circolante, nel mio Corpo Mistico, la vita divina della Grazia.

Sì, figlio mio, se in un corpo tutte le varie membra fossero morte, non avremmo più un corpo vivo, ma un cadavere in putrefazione. La Chiesa non potrà mai totalmente morire o inaridire. Questo è garantito dalle mie parole esplicite; nessuno può dubitarne.

E' garantito ancora dalla presenza dello Spirito Santo; anche oggi, fra il sudiciume dei cadaveri che la ricoprono, non mancano le anime buone, veramente sante, a cui va il riconoscimento di contribuire alla circolazione della vita divina.

Alcuni giorni fa, ti ho parlato dei sacerdoti del Movimento Mariano, milizia eletta, voluta dal mio (p.151) Cuore Misericordioso e dal Cuore Immacolato della Madre mia a sostegno e difesa della mia Chiesa, del mio Vicario sulla terra, fatto bersaglio di tanti strali. E' milizia voluta, benedetta e guidata dalla Madre mia per preparare, con la lotta alla sfacciata e impudente tirannia di Satana, l'ora grande della liberazione, l'ora grande della Regina delle Vittorie.


La nuova primavera

Fra questi sacerdoti, vi è X. Mi è caro per il suo desiderio di perfezione, ed anche per il suo amore per quell'Opera meravigliosa che il mondo ignora che i superbi rifiutano e che gli umili amano: il " Poema dell'Uomo-Dio ".

E' opera voluta dalla Sapienza e Provvidenza divina per i tempi nuovi, è sorgente d'acqua viva e pura.

Sono Io, la Parola vivente ed eterna, che mi sono nuovamente donato in cibo alle anime che amo. Io sono Luce, e la luce non si confonde e tanto meno si fonde con le tenebre. Ove Io entro, le tenebre si dissolvono per dare luogo alla luce.

Dove non è vita è morte, e la morte è putredine. Vi e una putredine spirituale nauseante non meno ( p. 152) della putredine organica dei corpi in dissolvimento. Io, verità e vita, acqua viva e luce del mondo, come potrei dimorare in anime infette dalle concupiscenze e della carne e dello spirito?

Anche questo, figlio, prova che chi non ha sentito nel " Poema " il sapore del divino, il profumo del soprannaturale, ha l'anima ingombra ed oscurata.

Vi sono vescovi, sacerdoti, e religiosi e religiose che ancora una volta accampano quella prudenza, per loro causa di tante imprudenze. Vi si rifugiano dentro, e non sanno che sono dentro la rocca del demonio. La prudenza è virtù, e la virtù non ha nausea del Divino.

Figlio mio, quanto in basso siamo! Sappia Don X ...che ogni volta che ha riletto il " Poema dell'Uomo-Dio " mi ha dato gioia per tutti coloro che tale gioia mi hanno negato.

Non tema di nulla, se vi è chi rifiuta di comprenderlo.

Siate consapevoli che il bene nostro è ben diverso da quello del mondo. L'amore che noi portiamo alle anime è sempre unito alla sofferenza: è legge.

La sofferenza è mezzo non solo utile ma necessario alla trasformazione, alla purificazione e divinizzazione dell'anima. (p. 153)

Figlio, quanto bisogna pregare, mortificarsi e riparare per sé e per i fratelli!

Se l'ora della purificazione è scoccata, anche i germogli vigorosi annuncianti la nuova primavera già sono spuntati.

Coraggio, Io e la Madre mia siamo con voi! (p. 154)