MaM
Messaggio del 25 agosto 2018: Cari figli! Questo è tempo di grazia. Figlioli, pregate di più, parlate di meno e lasciate che Dio vi guidi sulla via della conversione. Io sono con voi e vi amo con il mio amore materno. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggi di altre apparizioni

Mons. Ottavio Michelini

19 novembre 1975 - ANCORA ACCANTO A ME

Scrivi, figlio mio.

Ti ho già parlato di mia Madre corredentrice.

Essa lo fu in realtà dal momento in cui si consacrò a Dio, offrendo tutta se stessa, la sua purezza, la sua volontà.

Questa offerta si fece sempre più viva, più luminosa, più cosciente. Cresceva in Lei la Grazia con il crescere dell'età.

Divenne poi ufficialmente corredentrice nel momento che pronunciò il suo Fiat, provocando in sé il virgineo concepimento di Me Verbo di Dio. Intensificò la sua azione di corredentrice in ogni giorno della sua vita facendo realtà pratica la sua offerta iniziale

Corredentrice nei suoi sette dolori, lo fu in modo sublime ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

20 novembre 1975 - INVITO ALLA PREGHIERA

Scrivi, figlio mio.

Più volte ho lamentato la crisi di fede che contagia la mia Chiesa, al vertice e alla base.

La mia Chiesa langue, la mia Chiesa soffre perché gravemente sono contagiati i miei ministri.

Quando non si alimenta il corpo, le forze vengono meno; il corpo indebolito non reagisce contro i nemici che lo aggrediscono e che, più o meno lentamente, lo uccidono.

La lampada non alimentata si spegne.

Anche la lampada, non alimentata, della fede si spegne e nell'anima allora si fa buio, si fa notte

Anche il più piccolo filo d'erba, anche il fiore se non sono alimentati presto muoiono.

Che cosa è ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

21 novembre 1975 - BATTAGLIA IMPORTANTISSIMA

Figlio mio scrivi.

Sta scritto: " Meditare Novissima tua et in aeternum non peccabis ".

Queste parole, uscite dalle labbra della Sapienza, sono date al popolo di Dio come norma di vita.

Sono state come sorgente di luce perché l'uomo, caduto nelle tenebre, potesse camminare sicuro verso il traguardo finale della sua esistenza umana.

Ora questo precetto, così importante e così efficace, è stato accantonato con altri in nome della evoluzione dei tempi, richiedenti forme nuove di vita e di costumi.

Sarebbe bastato un poco di discernimento per vedere, in questo desiderio sfrenato del nuovo, un astuto inganno del Nemico dell'uomo.

Il precetto di meditare, giorno e notte, le grandi verità della fede ci viene da Dio; la bruciante sete di novità ci viene dal Maligno.

Se i consacrati in modo particolare avessero (p. 27) richiesto lume, non l'avrei negato loro; ma, abbagliati dal Nemico, si sono da lui lasciati convincere con tutte le conseguenze che tu stesso puoi vedere.

Dio vuole guidare l'uomo al raggiungimento della salvezza eterna della sua anima, ma quando l'uomo rifiuta quel poco di collaborazione che può dare, Dio l'abbandona a se stesso.

Dio vuole salvo l'uomo, ma con il suo consenso.

Dio lo vuole salvo, però non contro le sue scelte.

 

Cercare Dio nel silenzio

In un precedente messaggio, ti ho detto chiaramente che solo nel silenzio dell'anima Dio fa sentire la sua voce.

Ma chi, figlio mio, oggi cerca Dio nel silenzio?

Gli uomini in genere ed anche i miei ministri si sono alleati a Satana nell'opera di avvilimento della dignità umana. Non solo nell'avvilirla, si aiutano nel distruggerla, tanto da non riconoscersi più.

L'uomo non sa più chi è. A tanto è arrivata l'opera nefasta del materialismo, incarnato da Satana.

Coloro che dovevano impegnare tutte le energie (p. 28) possibili per impedire una così drammatica situazione, non solo non l'hanno fatto, ma hanno accettato di allearsi con le tenebrose potenze del Male aggravando e accelerando il processo di disintegrazione di tutti i valori spirituali e soprannaturali che facevano e fanno grande l'uomo, creatura libera e intelligente, fatto ad immagine e somiglianza di Dio.

Figlio mio, già ti dissi che l'ora delle tenebre è vicina e che l'umanità conoscerà la più tremenda lotta scatenata nel mondo dall'Inferno che tutto farà per non perdere quella vittoria che è convinto di tenere in pugno.

Ti ho detto che questa battaglia troverà riscontro solo nell'immane lotta combattuta in Cielo tra i figli della luce e quelli delle tenebre. Intravedi ora la ragione di questa mia affermazione?

Molti, anche fra i miei consacrati e fra gli stessi successori degli Apostoli, non sanno che questa ora, dalla caduta di Adamo ed Eva, Satana con le sue legioni l'ha sempre desiderata, l'ha agognata e perseguita con tutti i mezzi a sua disposizione. Ritiene questa battaglia una rivincita sicura su Dio, su Me Redentore, sulla Chiesa frutto della mia Redenzione, su Me e sulla mia Chiesa, perché Io ho strappato a lui l'umanità fatta sua schiava. (p. 29)

 

Che tutti sappiano

Voglio che tutti sappiano i prossimi avvenimenti, te lo ripeto ancora, come i più gravi della storia del genere umano.

Ma perché non si voglion convincere, mentre palesi ne sono i segni e avvertiti sono stati dalla Madre mia?

Ora, pur di chiudere gli occhi alla luce, si parla della Misericordia. Perché non ne parlarono prima, quando a Fatima, a Lourdes e altrove la Misericordia così prodigiosamente si è manifestata per richiamare al pentimento e alla preghiera?

E' presunzione rifiutare Dio e poi parlare della sua misericordia.

La misericordia di Dio è come la calamita; deve trovare il suo punto di attrazione e non di repulsione.

Io non voglio la sventura.

Piegherò la stoltezza e la malvagità umana in un'opera di purificazione per il trionfo e della Misericordia e della Giustizia.

Chi ha rinunciato alla luce per farsi figlio delle tenebre, non può avere parole di verità e di luce. (p.30)

Meditare novissima tua et in aeternum non peccabis!

Ma nessuno più medita, fatta eccezione di pochi. Sono illusi, sono come fanciulli che rincorrono la farfalla variopinta e, fattala prigioniera, aprendo le loro mani si accorgono che della farfalla non è rimasto che un verme. Povera umanità che, sempre più disillusa e smarrita, non sa ancora trovare la retta via...

Prega, figlio mio; ti benedico. (p.31)

22 novembre 1975 - NON HANNO CAPITO MOLTO

" Molti sacerdoti e perfino alcuni successori dei miei Apostoli, non hanno capito molto della storia dell'umanità.

I cristiani poco o nulla capiscono, ma sono meno responsabili perché nessuno ha provveduto a illuminarli.

Poche sono le anime dei miei consacrati che posseggono la visione esatta della storia del mondo!

Questa storia si impernia tutta nella lotta tra Satana e Dio. Da Satana e dalle sue tenebrose legioni Dio è combattuto nelle sue creature.

Satana sa bene che non può affrontare Dio direttamente, allora lo combatte, indirettamente, nel genere umano.

Che cosa è, figlio, la storia del Mistero della salvezza, su cui i teologi spremono il cervello per trovare anche in questo campo qualche novità, e si arrabattano in tutti i modi per complicare le verità da Me rivelate?

Che cosa hanno capito della semplicità e profondità della mia dottrina, cioè delle Sacre Scritture, del mio Vangelo? (p.32)

La storia della Chiesa che cosa è se non l'antagonismo aspro tra il bene e il male?

Ti ho detto, figlio, che la storia dell'umanità ha due punti focali:

1. La Creazione dell'uomo con tutti i suoi doni naturali, preternaturali e soprannaturali. E' importante tener presente questo per capire la gravità della caduta dei progenitori. Ecco Satana che finalmente ha trovato l'oggetto su cui sfogare il suo odio, il suo veleno, le sue sfrenate e disperate passioni:

- l'uomo ricco fatto povero

- l'uomo sapiente fatto ignorante

- l'uomo forte reso debole

- l'uomo felice reso infelice

- l'uomo immortale reso mortale

Non potendo prendersela con Dio, ora può disperatamente infierire sull'uomo, su tutto il genere umano.

Quando poi venne a conoscenza dell'Incarnazione di Me, Verbo di Dio, concepì il folle piano di annientare Me e la mia Chiesa, di rendere nulli i frutti della mia Redenzione.

Stolto e perverso piano di guerra! Guerra tessuta di innumerevoli battaglie, servendosi di tutto e di tutti quelli che prestano alla sua divina azione devastatrice, a servire il suo sfrenato orgoglio. (p.33)

2 . Il secondo punto focale della storia umana è:

- L'incarnazione, la Passione e la Morte di Me, Figlio di Dio fatto Uomo. E' pure la passione, la morte e la risurrezione del mio Corpo Mistico, cioè della mia Chiesa, uscita dal mio Cuore Misericordioso.

 

Storia autentica


Questa è l'autentica storia del genere umano, che si palesa progressivamente, e l'ultima pagina sarà scritta alla fine dei tempi.

Dunque è storia in atto, che rivela in maniera chiara la lotta senza tregua fra il bene e il male tra la luce e le tenebre, tra l'amore e l'odio, tra la fede e l'ateismo, tra la gioia e il dolore, tra la luce e le tenebre.

Dietro il bene, la luce, la verità, l'amore, sta Dio; al contrario, dietro il male sta Satana.

Ora, figlio, con infinita amarezza si vede come da parte della mia Chiesa, per colpa di molti miei pastori e sacerdoti, non sia stata impostata, come dovevasi contro le instancabili e insidiose forze dell'Inferno, la difesa dei valori della Redenzione, e come non siano stati approntati i mezzi di difesa contro gli assalti del Nemico.

Questa è responsabilità dei pastori e dei sacerdoti (p.34) che oggi si dibattono, come fossero precipitati in sabbie mobili. E ancora, mentre la casa brucia e la frana è in atto, si perdono in mille attività improduttive perché fuori della realtà, perché non inquadrate nella visione realistica della situazione.

Ti confermo che la guerra in atto sfocerà nella più paurosa battaglia mai combattuta finora sulla terra, che non ha riscontro se non nella battaglia celeste degli Angeli ribelli contro gli Angeli della luce.

Assolutamente voglio che tutti sappiano quello che non Io ma gli uomini alleati di Satana stanno follemente attuando.

Non Io! Non a me quindi deve imputarsi questa prossima lotta. Io, Giustizia e Misericordia, dalla malvagità altrui saprò invece trarre una Chiesa nuova, un mondo rinnovato.

Saprò dare a questa Chiesa e a questo mondo un lungo periodo di pace e di giustizia.

Saprò salvare dalle pene dell'Inferno tutti coloro che, in umiltà e pentimento, accoglieranno in tempo questi messaggi, testimonianza del mio amore.

Ti benedico, figlio mio, e con te benedico tutti coloro che crederanno. (p.35)

 

23 novembre 1975 - LE GRANDI VERITA'

Dalle labbra della Sapienza è uscito il monito: " Meditare novissima tua et in aeternum non peccabis ".

Lo Spirito Santo ha voluto porre dinnanzi alle vostre anime quattro grandi realtà:

Morte - Giudizio - Inferno - Paradiso.

Dunque si muore.

Questa della morte è una realtà concreta, una realtà di cui indirettamente fate esperienza quotidiana: un giorno farete anche l'esperienza personale.

Ebbene, figlio, potrebbe sembrare non vero, ma in realtà nessuno se ne cura; si vive più o meno allegramente, come se non si dovesse morire.

Chi è che conduce gli uomini, i cristiani, i sacerdoti a dimenticare il monito dello Spirito Santo, quello di riflettere sulla morte, dalla morsa della quale nessuno potrà sfuggire?

E' Satana! Sempre lui che circuisce l'anima umilia con le sue astuzie e seduzioni, con le sue menzognero: Sicut leo rugiens quaerens quem devoret.

Siete stati messi in guardia. (p. 36)

Vi è stato detto che ruggisce, ma non vi può mordere se non nel caso che voi vi esponiate volontariamente ai suoi tiri.

Su questo argomento disponete di tanta luce. Le Sacre Scritture, la vita dei Santi e dei Martiri è tutta una storia di lotte tremende tra l'uomo e il Principe delle tenebre. Ricordate l'Angelo di Tobia che libera Sara, e mille altri episodi.

 

L'Angelo custode

In questa lotta, a fianco dell'uomo che Io non ho voluto solo, perché altrimenti la lotta sarebbe stata impari, ho messo un mio Angelo, un Angelo sempre pronto ad intervenire ogni qualvolta ne è richiesto.

Purtroppo l'incredulità fa sì che pochi ricorrano a lui.

Quante volte i miei Angeli, vostri custodi, sono costretti dalla incredulità umana alla passività quasi assoluta! Quante volte sono costretti a ritirarsi per non assistere allo scempio che l'uomo fa di se stesso!

Povero uomo che vai brancolando nelle tenebre, quando Io ti ho tracciato una strada di luce!...

Mezzi di difesa? Ma sono tanti!

Ci sono i Sacramenti, i Sacramentali, la preghiera. Ma nessun mezzo vale quando l'anima (p. 37) è nel buio, e oggi moltissime anime sono nel buio più profondo. La mancanza di fede porta tenebre nelle anime.

 

Se non farete penitenza


La più grande crisi di fede, dalla creazione dell'uomo ad oggi, è l'attuale.

Un formalistico costume di vita cristiana fa illudere molti di essere sulla giusta via. Parecchi sacerdoti credono di essere sulla giusta via, come lo credevano i sacerdoti, gli scribi e i farisei nei tempi in cui Io fui sulla terra, nella mia visibile Umanità.

In tutti i tempi e in tutti i luoghi. la lotta tra il bene ed il male porta lo stesso immutabile sigillo.

Se l'umanità atea di oggi non si alza in piedi e non cerca di scuotere la polvere e il fumo che ne annebbia l'anima, in gran parte perirà.

Non saranno i sarcasmi e le ironie degli pseudoteologi, dei sacerdoti insipienti e superbi, non saranno le arti dei manipolatori di corruzione in tutti i settori della vita privata e pubblica, ad evitare le rovine che l'uomo stoltamente sta provocando.

Dillo forte che il tempo è contato; gridalo forte, come Giona: " Se non farete penitenza, perirete ".

Dillo forte che Dio non si può irridere impunemente. (p. 38)

Gridalo forte che l'ora delle tenebre non è voluta da Dio ma dagli uomini stessi.

Gridalo forte che la Madre mia tanto ha fatto per allontanare dal mondo la catastrofe.

Ricordali a tutti: Lourdes, Fatima e mille altri interventi, molte volte soffocati proprio per opera di coloro il cui compito era quello di giudicare con maggior obiettività e minor rispetto umano. Hanno avuto paura del giudizio del mondo...

Qui sta la loro colpa: non la verità, ma se stessi hanno messo davanti. E ora parlano solo della Misericordia di Dio e non delle loro responsabilità.

Anche nel pronunciarsi su questi messaggi, ancora una volta verrà rifiutata la luce?...

Io li voglio tutti salvi, ma essi oppongono resistenza. Amano l'oscurità. Nelle tenebre periranno.

Tu non temere; continua ad essermi fedele. Sei nel mio cuore e qui nessuno non ti potrà toccare, neppure sfiorare.

Ti benedico, figlio mio; voglimi bene e cammina diritto davanti a Me. Sono la Via che molti si rifiutano di battere. (p. 49)

24 novembre 1975 - LA VOLONTA' DI DIO

" Figlio, scrivi come Io voglio i miei vescovi, i miei sacerdoti, i miei fedeli.

Se quelli di questa generazione non accetteranno la trasformazione della loro vita, che da tempo e con tanta insistenza ho chiesto, provvederò Io alla necessaria riforma di vita.

A Me i mezzi non mancano; non provvedono loro a uniformarsi alla volontà divina, provvederò Io, affinché il volere divino sia compiuto.

Vi meravigliate, leggendo la Bibbia della durezza di cuore dei sacerdoti e dei dotti del popolo di Israele; ma voi non siete di meno. Tardi e duri di cuore, che aspettate ancora? Non vi sono bastati i segni ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

25 novembre 1975 - IL FIORE PIU' BELLO

Qual'è il più bel fiore del Paradiso e della terra?

Qual'è, figlio mio, l'opera più bella della creazione?

Qual'è figlio mio, ciò che maggiormente è caro alla Trinità divina?

E' il Cuore Immacolato della Madre mia e Madre vostra, oggetto dell'amore eterno di Dio, Uno e Trino.

Ebbene, di ciò che è più caro al suo Cuore, Dio ha voluto fare dono a voi.

Fiore stupendo ed olezzante ha in sé i profumi di tutte le virtù, fiore che non ha concorrenti né in cielo né in terra, tanto distanzia per la sua bellezza gli Angeli e tutte le creature della terra.

Dio ha guardato a ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

26 novembre 1975 - IL NEMICO DA AFFRONTARE

Io, Verbo eterno di Dio, Parola del Padre, ho parlato agli uomini, ho annunciato la verità.

La verità irradia luce, e di luce vi era necessità perché le ombre di morte erano scese sull'umanità colpevole, avvolgendola e imprigionandola come in una morsa tremenda e velenosa.

La lotta ha avuto presto inizio .E' la lotta tra luce e tenebre, tra verità e menzogna, tra vita e morte. I progenitori colpevoli corrono a nascondersi nel folto della vegetazione, hanno paura; sentono il bisogno di coprirsi, hanno vergogna; avvertono i primi effetti della loro colpa.

Ma Io, Parola di Dio, Luce del mondo, irradiai verità e ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

27 novembre 1975 - NON SIAMO LONTANI

Figlio, mi hai manifestato il desiderio di conoscere e comunicare con il santo Martire Ottavio, ecco:

" Sono Sant'Ottavio, martire romano. Desidero che tu sappia che in Paradiso non si vive una vita d'inerzia, ma una vita intensamente attiva.

In Paradiso si ha la pienezza della vita. Entra nella normalità il desiderio di comunicare tra noi: il Corpo è unico, unico vi è il Capo; anche le attività, finché i pellegrinanti sulla terra non deviano in cose dannose all'intero corpo e lesive dei diritti di tutte le membra, prima fra tutte quella del Capo.

Fratello mio, non ti è mancato mai, dalla nascita, e non ti mancherà fino alla fine dei tuoi giorni terreni, l'aiuto che ci stato consentito.

Più grande sarebbe stato, se più intenso fosse stato il tuo desiderio di riceverlo e più frequente la tua richiesta. La bontà divina ci ha concesso lo incontro; allora accordiamoci per una più feconda, reciproca collaborazione. E' gioia per la divina Bontà e gioia per noi, fratello mio, rendere i nostri rapporti più intimi, più frequenti, più confidenziali, e soprattutto più fecondi di bene.

Non siamo lontani da voi, fratello! E' un errore (p. 57) il pensarlo: siamo membra libere ed intelligenti dello stesso Corpo. La stessa Vita divina alimenta noi e voi. V'è solo che noi vi amiamo molto e voi ci amate molto meno, tanto poco da dimenticarvi di noi.

 

La Comunione dei santi


Ma tu sai, fratello, che l'amore tende necessariamente all'unione, all'unione perfetta. Come la si può rendere facilmente realizzabile? Non vi può essere, se l'amore è unilaterale.

Fratello mio, dillo a tutti che il bene sulla terra potrebbe essere immenso, incalcolabile, se voi ancora pellegrini viveste, come noi ardentemente desideriamo vivere, (e lo viviamo nella misura che voi ce lo consentite) il dogma della Comunione dei santi!

In Paradiso non ci si può rammaricare di niente altrimenti non vi sarebbe felicità perfetta. Ma se si potesse rammaricarci di qualcosa, certamente sarebbe di questo: d'avere perduto immense possibilità di bene e trascurato una fonte meravigliosa di risorse spirituali e anche materiali, per il bene personale e sociale della Chiesa.

Per bontà divina ci sia concesso di ritrovarci con maggiore frequenza, per l'onore e la gloria del nostro tre volte Santo Dio, Uno e Trino. (p. 58)

 

27 novembre 1975 - PICCOLE E GRANDI COSE

Gesù, prima di darmi la sua benedizione come usa ogni sera, mi ha detto:

Figlio, voglimi bene, ricordati che dinnanzi a Me niente è grande e niente è piccolo. Ricordati che è proprio nelle piccole cose, nelle cose più minute che si dimostra di amarmi e di amarmi ardentemente.

... Quel sorriso donato ad una persona che ti urta, quell'atto di umiltà fatto nel momento giusto, quell'atto di impazienza fatto prontamente rientrare, quella generosità nel rispondere agli impulsi della mia grazia, quella puntualità nei rapporti coi terzi, quel sapere ascoltare (e potrei continuare ancora) sono piccole e grandi cose che arricchiscono la nobiltà dell'animo.

Esse danno a Me gioia e sono testimonianza di un autentico amore.

Figlio mio, voglio che tu abbia ad amarmi così. Così farai felice il tuo Gesù.

Chi mi è fedele nel poco, mi è e mi sarà fedele nel molto. (p. 59)