MaM
Messaggio del 2 agosto 2009:Cari figli,vengo per mostrarvi con amore materno la strada per la quale dovete andare per essere quanto più simili a mio Figlio, e con ciò stesso più vicini e più graditi a Dio. Non rifiutate il mio amore. Non rinunciate alla salvezza ed alla vita eterna a causa della caducità e della vanità di questa vita. Sono in mezzo a voi per guidarvi e come madre vi ammonisco. Venite con me. Mirjana ha visto il sole dietro la Madonna durante l'apparizione, la veggente pensa che significhi che Gesù ci illumina. Mirjana ha detto che il sole diventava più luminoso quando la Madonna diceva 'mio Figlio' e 'Dio'.

Messaggi di altre apparizioni

Mons. Ottavio Michelini

7 aprile 1976 - FIGLI MIEI CORAGGIO!

Figlio mio, scrivi: Sono Io la Madre che completo la serie dei messaggi di questi giorni.

Sono voci che vengono dal Cielo. Sono voci che attentamente dovete accogliere e meditare con fede.

Sono grazie che Lui ed io, la Madre sua e vostra, abbiamo predisposto perché possiate procedere con serenità e sollecitudine ad adeguarvi alla Volontà divina, seguendone gli impulsi e i suggerimenti così chiaramente dati.

Figlioli miei non dovete, non potete più dubitare. Il dubbio in voi, diverrebbe colpevole ingratitudine. Non fermatevi ad una semplice, superficiale lettura, ma attentamente riflettete, fervorosamente pregate, generosamente offrite. Cercate di intensificare la vostra unione con Lui e con Me, che vi sono realmente madre.

Figli miei, non è più tempo di leggerezze. Le mie lacrime sono lacrime di dolore e di amore. I figli veramente buoni fondono le lacrime d'ella madre che li ama teneramente, con le loro. Voglio dire che i figli veramente buoni non si appagano di sapere o deplorare che la Madre pianga, ma con la Madre piangono, perché il dolore della Madre è il loro dolore.

Figli miei, coraggio! Siete nel mio Cuore Immacolato, (p. 183) siete nel Cuore Misericordioso del mio e vostro Gesù. Le nubi foriere di tempesta si addensano sempre più in cielo. Preghiamo e ripariamo, affinché il temporale non esploda prima del tempo.

Le iniquità si moltiplicano, i sacrilegi sono in aumento, i peccati e le provocazioni sono più numerosi della rena del mare. Se non vi si contrappone penitenza, preghiera e riparazione, l'ora delle tenebre può essere anticipata.

Reagire al male

L'umanità, posta sulla stadera, è stata trovata paurosamente in passivo con la divina Giustizia.

Voi, figlioli miei, potete e dovete reagire al male donando la vostra fattiva collaborazione alle forze del bene. Non prevarranno, perché Io interverrò ancora una volta, come esercito schierato a battaglia.

Sotto la spinta e l'influsso di Satana e delle sue schiere, l'umanità peccatrice si è organizzata. Anche le forze del bene, superando tutte le difficoltà, si debbono unire per respingere l'attacco del Nemico.

Siete tutti figli di Dio! Questo deve bastare ed è più che sufficiente per unirci in difesa della verità e della Chiesa, che è e sarà sempre a voi Madre amorosa.

Stiamo uniti con Gesù, nostro Capo, nostro Re divino!

Vi benedico, figlioli miei, vi benedico. Con voi benedico i vostri cari. (p. 184)

24 maggio 1976 - LA GRANDE BATTAGLIA

C'è una guerra che non terminerà se non alla fine dei tempi.

La più grande battaglia di apocalittiche proporzioni fu combattuta in Cielo tra gli Angeli fedeli a Dio e gli Angeli ribelli a Dio, capeggiati i primi dall'Arcangelo San Michele, i secondi da Lucifero, il terribile dragone dell'Apocalisse.

" Avvenne allora una guerra in Cielo. Michele ed i suoi Angeli combatterono contro il Dragone che fu precipitato ". E' Satana l'antico Serpente che insidiò i Progenitori spingendoli alla disobbedienza per orgoglio.

Questa è la terribile realtà che il mondo stupidamente irride, mentre ne subisce l'azione deleteria, fatta di tirannia, oscurità e sofferenza. Il regno di Satana è il regno delle tenebre, è il regno del male, di tutti i mali, perché i mali di qualsiasi natura scaturiscono da lui, come da sorgente di ogni iniquità.

La battaglia combattuta in Cielo alla presenza di Dio fu battaglia immane di Intelligenze, che determinò per l'eternità il futuro destino degli angeli e degli uomini. Fu un fatto storico di primaria importanza che avrebbe coinvolto cielo e terra.(p.9)

La storia dell'umanità è legata e condizionata a questo avvenimento, checché ne dicano e ne pensino gli uomini!

Le Sante Scritture, le affermazioni dei Padri e dei Dottori della Chiesa ne fanno chiara testimonianza.

 

Scettici e increduli


I particolari momenti che vivete e l'immediato futuro che vi attende vi faranno credere all'intervento delle milizie celesti, sia per una particolare presenza della Provvidenza divina che governa il mondo, sia per la gravità degli avvenimenti contrassegnati dalla presenza del perturbatore dell'ordine stabilito da Dio, come il Papa Paolo VI con coraggio vi ha detto: " il razionalismo prima, il materialismo ora, hanno fatto di tutto, per mettere il discredito sul fatto piú importante del cielo e della terra, senza del quale nessuna spiegazione è plausibile ".

La presenza non solo Mia ma anche di Satana nella storia e nella Chiesa, con i fatti che lo comprovano, urta terribilmente contro il puerile tentativo dei nemici di Essa di minimizzare o addirittura negare la più limpida realtà.

Con tristezza e con dolore si deve oggi constatare che non solo i tradizionali nemici miei e della mia Chiesa negano la presenza accanto agli uomini (p.10) di esseri di natura diversa da quella umana, ma perfino cristiani e ministri di Dio sono scettici ed increduli, con grave loro danno personale e con gravissimo danno sociale.

Il Nemico dell'uomo è riuscito a narcotizzare molte anime e molti cuori, così è meno contrastato il suo raggio di azione. Purtroppo nella Chiesa anche coloro che affermano di credere mancano poi della piú elementare coerenza con la Fede che affermano di possedere.

 

Indifferenza colpevole

Si può rimanere passivi, o quasi, di fronte all'azione di un nemico furiosamente attivo che non manca né di intelligenza né di potenza per combattere le anime che odia e vuol travolgere e perdere?

Si direbbe ragionevolmente di no. Purtroppo la realtà è ben diversa: indifferenza e scetticismo si riscontrano perfino in coloro che, per ragione del loro stato, per il fine primario della loro vocazione e per coerenza alla fede, debbono non solo sostenerla ma difenderla e diffonderla, e invece rimangono inerti.

Si sono atrofizzati in azioni secondarie e certamente non atte a circoscrivere e limitare la tremenda opera devastatrice di Satana e della sua Chiesa.(p.11)

Come si spiegano certe lacune, che hanno aperto brecce paurose al nemico? Cosí, ad esempio, improvvisamente si annullano ogni giorno mezzo milione di esorcismi, che un grande Pontefice aveva voluto, con intuito profetico, per questo vostro secolo, per combattere Satana e le sue schiere...

Mi riferisco all'orazione alla Madre mia e vostra e a San Michele, che si recitava alla fine della Santa Messa .

Con che cosa si è pensato di sostituire tale importantissimo provvedimento, preso da un mio Vicario e confermato da tanti suoi santi Successori? Con nessun provvedimento!

E' saggezza distruggere ciò che era stato costruito con sapienza ed intelletto, senza, poi provvedere a sostituire? Questo è un esempio: ma quanti altri se ne potrebbero portare!

Non è il caso di riflettere, facendo un serio esame di coscienza?

Ti benedico, figlio mio.(p.12)

25 maggio 1976 - FORTEZZA SGUARNITA

Il Comunismo ateo e la trasformazione della società, mediante il processo industriale in atto, nella civiltà del consumo, sono state ottime armi nelle mani del Nemico dell'uomo per materializzare e ateizzare l'umanità intera; sono stati ottimi mezzi per allontanare l'uomo da Dio.

Il Nemico, che dalla creazione dell'uomo nulla ha tralasciato per strapparlo a Dio e dirigerlo sulla via della perdizione, ha orchestrato, con la sua intelligenza superiore a quella umana, una guerra che conduce con tenacia e perfidia.

E' giusto dire che non sono mancati i tentativi di reazione. E' incredibile però che, man mano che cresceva l'azione pervertitrice del Nemico, si indebolisse nella mia Chiesa la controffensiva con mezzi adeguati. Vi è stata sì nella Chiesa una reazione esterna abbastanza vivace (Movimento cattolico fra Operai, Studenti, Laureati...), ma al contrario si è andata affievolendo l'azione interiore di resistenza e di offesa.

Vi richiamo ancora una volta, e non a caso, Leone XIII, che intravvide questo grande pericolo e non mancò di comporre un Esorcismo che potesse (p.13) essere compiuto da tutti, Sacerdoti e semplici fedeli, per fermare l'avanzata nemica. Furono pochissimi coloro che ne trassero profitto; i più non capirono.

Il Nemico, da abile stratega, assaliva la Chiesa non solo dall'esterno (Razionalismo, Rivoluzione francese, Positivismo, Massoneria, Socialismo, Marxismo ecc.), ma lavorava abilmente all'interno di Essa.

Sfaldamento Interno

Gli ultimi Papi - ricordate ad esempio Pio IX, Leone XIII, Pio X, Pio XII - sono stati grandi lottatori contro i vari movimenti di offesa che, come colonne che il Nemico faceva avanzare in varie direzioni, puntavano sulla Chiesa onde denigrarla e sfaldarla. Satana cercava di distruggerla, e l'azione più subdola egli la compiva all'interno stesso della Chiesa, (vedi il Modernismo, I'Orizzontalismo, il Permissivismo). Mentre l'assedio esterno si faceva sempre piú stretto, egli cercava di batterne le strutture valide di resistenza.

Caddero cosi le confraternite, caddero altre pie unioni e associazioni, nate e cresciute per alimentare la vita di Fede e la vita di Grazia.

I Pastori di anime non avvertirono lo squilibrio che nella Chiesa veniva verificandosi. Non si adoperarono, sempre salve le eccezioni, a rimediare con (p.14) altri mezzi più consoni all'evolversi dei tempi. La mia Chiesa rimase come una fortezza sguarnita e disarmata.

Il grido d'allarme lanciato dai Papi non trovò sempre quella pronta e diligente corrispondenza che avrebbe rallentato e anche fermato l'azione del nemico.

Correre ai ripari

Non sareste arrivati allo stato attuale; non avrei Io oggi cristiani che non sanno neppure di essere arruolati in un grande esercito, il cui compito è di sbaragliare il temibile nemico delle vostre anime, che nulla tralascia pur di dirottarvi sulla via della perdizione eterna.

Voi, i vostri figli, le vostre famiglie, la vostra società vi siete trovati ad essere prigionieri, senza neppure rendervene conto, vi siete trovati trasformati in nemici di voi stessi e del Sommo Bene, dal quale e per il quale siete stati creati. Questo è il grande dramma della Chiesa!

Per liberare la Chiesa mia ed i miei figli dalla tirannia sempre più sfacciata del nemico è necessario insorgere e correre ai ripari senza indugio! Per alleviare le tante sofferenze, causate dal dominio di (p.15) Satana sulle anime, è necessario organizzarsi senza perdere tempo, agire con umiltà e con fede tenace. Io, Gesù, darò le indicazioni da seguire!

Intanto, per trovare voi stessi, smarriti e perduti nella anarchia imperante oggi, usate le indicazioni che la Vergine, Madre mia e vostra, a Lourdes, a Fatima ed in altri luoghi vi ha dato: Preghiera e Penitenza! Occorre più preghiera e penitenza cosciente.

Organizzatevi per questo fine ben preciso: perché il mio Cuore misericordioso ed il Cuore immacolato della Madre mia e vostra affrettino il trionfo finale in questa immane lotta, in questa gigantesca battaglia in cui Vita e morte, Luce e tenebre, Verità ed errore sono di fronte in un confronto decisivo.

Ti benedico. figlio mio.(p.16)

25 maggio 1976 - CIVILTA' CONSUMISTICA

Quando Io ho istituito i sacramenti, conoscevo il bisogno che di essi i cristiani avrebbero avuto.

Questo bisogno non è venuto mai meno, anzi si può dire che oggi per voi è aumentato in proporzione alla rapida trasformazione della società patriarcale, agricola o pastorizia, in società industriale.

L'industrializzazione ha portato maggior ricchezza ai popoli e alle famiglie. Ho detto maggior ricchezza, non maggior benessere; vi ha portato maggiori comodità materiali, ma non maggiore felicità.

Ma portato maggiori e sbalorditivi mezzi di comunicazione, ma non maggiore unità di cuori; anzi, attraverso questi mezzi male usati, un impressionante contagio di mali spirituali e morali affligge l'umanità moderna.

Voi, nati e cresciuti in questa società in continua evoluzione, siete travolti dal suo ritmo inesorabile, spesso inumano. Siete contagiati dalle sue febbri a volte così brucianti da produrre un malessere spirituale tale da farvi perdere di vista quello che dovreste sempre aver presente in modo vivissimo nella vostra mente: lo scopo principale della fugace (p.17) vostra vita terrena. Così distratti ed attratti contemporaneamente dai frutti della civiltà consumistica, entra in voi il Nemico, che con la sua arte circuisce le anime, oscurandole, indebolendole, privandole del nutrimento necessario.

 

Tragica china

La vita moderna non ha tempo per la vita interiore, indebolendo e spessissimo uccidendo il germe della Grazia e contemporaneamente abbagliando le anime con lo sfolgorante fascino che esercitano sui cuori i prodotti dell'attuale civiltà.

L'inganno e la bugia concorrono a materializzare la vita, a farvi dimenticare che il pellegrinaggio terreno non va considerato fine a se stesso, ma solo in ordine all'eternità per cui siete creati

Con questo terribile gioco, preparato ed attuato con fine astuzia, il Nemico di Dio e dell'uomo è riuscito a dirottare la società verso una tragica china, distogliendo popoli interi dalla via del bene e coinvolgendo in questo gioco la stessa Chiesa.

 

La Santa Cresima

In Me, Verbo Eterno di Dio, non vi è né passato, né futuro. Io sono l'Attimo in cui tutto è presente.(p.18)

Ho dato agli uomini tutti i mezzi occorrenti per salvarsi e difendersi da tutti i mali, che hanno come origine Satana, il Principe delle tenebre che tutto vuole oscurare.

I Sacramenti, frutti preziosi del mistero della mia Redenzione, li ho voluti e legati al mistero della Chiesa per la vostra salvezza.

Fra questi Sacramenti, la santa Cresima l'ho voluta, per fare di ogni battezzato un soldato vero, con armi adeguate, con una divisa indistruttibile chiamata carattere. Questa divisa caratterizza il cresimato come soldato e lo distingue da chi questo Sacramento non ha ricevuto.

Ora la crisi di fede, calata sulla Chiesa per opera del Maligno, ha scompaginato lo sterminato esercito dei miei soldati.

Considerate, figli, le conseguenze che derivano in un esercito che non crede piú nei suoi ufficiali e comandanti, che non crede più alle ragioni per cui è stato mobilitato, che non crede piú all'efficacia delle armi di cui è dotato...

Immaginate lo stato d'animo della truppa: inferiori e superiori che trascurano i loro doveri; ufficiali che non puniscono le discipline perché anche essi dubitano della loro ragione di essere.

Misurate quale potente forza erosiva disgrega questo esercito e considerate ancora la baldanza del (p.19) nemico che conosce molto bene la situazione dei suoi avversari che oramai sente di avere in pugno.

 

La Chiesa, oggi


Questa è la situazione della Chiesa oggi. Tutti possono constatare la tremenda realtà. Non a Me sono imputabili i mali odierni, come dal Nemico si vorrebbe far credere, ma a coloro che Io avevo prescelto con atto di amore per guidare e pascolare il mio gregge.

Inutile, come avevano fatto i progenitori e come tende a fare ogni uomo colpevole, tentare di scuotersi d'addosso le proprie colpe.

Siete responsabili di questa mancata avvedutezza, di questa mancata efficienza dell'esercito dei cresimati, tra cui molti neppure ricordano di esser tali.

Umiltà ci vuole, per saper riconoscere le proprie inadempienze e responsabilità.

Ti benedico, figlio.(p.20)

26 maggio 1976 - L'OSTILITA' DI SATANA

Scrivi, figlio mio.

Io, Gesù, nasco a Betlemme in una stalla.

Per Me non vi è posto nell'albergo dove altri trovano ospitalità. L'ospitalità non fu negata a Giuseppe e Maria solo per la maternità ormai prossima in Lei, ma per una inconscia ostilità nata nel cuore dell'albergatore per quei giovani sposi così diversi dagli altri. Satana può avere fatto dell'albergatore un ignaro e docile strumento per ostacolare quella coppia, che egli teme e odia per la resistenza opposta ad ogni sua insidia.

L'ostilità di Satana si farà sempre più forte. Non può sfiorare le anime di Giuseppe e di Maria: ogni suo tentativo è respinto con una decisione che lo atterrisce. Per questo aggira la situazione agendo sulle persone che possono nuocere a Me, Gesú, ed a mia Madre. Ignora però che, mentre compie questa opera satura di odio, serve meravigliosamente il piano del Signore Iddio per l'accrescimento di meriti dei due giovani Sposi, affinché tutto ciò che di loro fu scritto dai Profeti trovi il pieno adempimento.(p.21)

Buon terreno troverà Satana nell'animo corrotto di Erode. Questo uomo, logorato dalla concupiscenza dello spirito e della carne, risponderà docilmente a tutti gli inviti di Satana e ordinerà la strage degli innocenti. Dio Onnipotente salverà e sottrarrà dagli artigli di Satana e del complice Me, suo Figlio divino, con la Madre mia ed il Padre putativo.

Cosí sarà per tutti gli altri tentativi diretti ed indiretti, compiuti contro la mia santa Famiglia.

Nulla, assolutamente nulla, poté il Demonio, non solo su di Me, vero Dio e vero Uomo, ma neppure sulla Mia e vostra Madre e su Giuseppe.

Scontro diretto

La sfrontatezza senza ritegno di Satana arriverà ad affrontarmi nel deserto. Direttamente, senza intermediari, vuole sincerarsi sulla mia identità. Ed ecco l'attacco frontale a Me che tutto so, a cui tutto è presente, e che nella preghiera e nella mortificazione mi volli preparare a dargli la meritata risposta.

Durante la mia vita pubblica sono evidenti i tenaci sforzi di Satana per molestarmi in tutti i modi. servendosi soprattutto dell'Apostolo infedele. Anche Giuda, come Erode, fu riarso dalle concupiscenze (p.22) dello spirito e della carne, dalla superbia e dalla sensualità e fu ragione di tanta sofferenza per Me.

Io, che conoscevo perfettamente l'opera demolitrice di Satana in Giuda, opposi ad essa preghiera e penitenza, anche se non trovai in lui neppure un minimo di corrispondenza.

Oppongono i pastori di anime preghiera e penitenza per i Sacerdoti affidati alle loro cure, bisognosi di riscattarsi dal giogo del Maligno?

E non soltanto di Giuda si servì Satana, ma anche degli altri Apostoli, che non furono immuni da tentazioni di presunzione, di invidia, di gelosia. Si servì dei Sacerdoti del Tempio, che arrivarono ad odiare Me fino ad ordire contro di Me, più volte, inique congiure. Si servì degli scribi, dei farisei. A tutti Io resistetti, sconfiggendoli con la preghiera e la penitenza, le armi essenziali per vincere le forze del male. Ma siccome oggi si ricusa di usare queste armi, e all'esistenza del Demonio si irride, vi tocca subire la sua azione spietata, origine non solo di sofferenze morali e spirituali, ma anche fisiche.


Insensibilità assurda

La percentuale di coloro che soffrono, oggi, nella Chiesa e nel mondo per lo sfrontato potere di Satana (p.23) è cosí elevata che dovrebbe farvi veramente impressione.

Di fronte a questo problema non trovate assurda l'insensibilità e perfino l'incredulità di non pochi Vescovi?

Lo dimostra il fatto che ci si dà da fare per altre cose secondarie, ma per questo poco o nulla si fa.

A volte si arriva ad ostacolare coloro che, con genuino intuito sacerdotale, hanno cercato di fare qualche cosa per restringere la malefica azione di Satana e dei suoi alleati.

Questa è la tragica realtà, dinnanzi alla quale non pochi, per scarsità di fede e di umiltà, insorgeranno. Criticheranno chi tale affermazione ha osato fare, ignorando che costui non è un uomo, ma sono Io Gesú, che di un uomo, il più povero e sprovveduto Sacerdote, mi sono servito.

Ti benedico figlio; prega e ripara. Voglimi bene.(p.24)

26 maggio 1976 - IO LO PERMETTO

Scrivi, figlio.

Io, Gesù, Verbo Eterno di Dio, un tempo ho subito l'azione malvagia di Satana, saturo di odio e di invidia, tramite Giuda, interamente dominato dal mio irriducibile Nemico; oggi la subisco tramite i tanti Giuda che celebrano il Sacrificio della Santa Messa in peccato mortale ed in peccato amministrano i miei Sacramenti.

Satana quindi agisce accanto a Me, e nessuno si stupisca se Io permetto che ciò si compia.

I motivi sono parecchi. Voglio non coartare la sua libertà; Satana ha scelto liberamente il male, nel male è congelato. Ho voluto così togliere a lui la ragione che avrebbe certamente usato per giustificare la sua finale sconfitta nel giorno dell'Estremo Giudizio.

Quello che oggi si compie nell'animo di molti miei Sacerdoti per istigazione ed insidia del Demonio è grave quanto il sacrilego tradimento di Giuda. Anzi, è un tradimento continuo e cinico.

L'azione supersacrilega di Satana non è creduta, e non è valutata nelle sue nefaste conseguenze.

Non si crede a colui che è causa prima dei vostri gravissimi mali, non si crede a Satana il cui ardire (p.25) è senza misura. Io, Verbo Eterno di Dio fatto carne, all'azione di Satana rispondo con un atto di umiltà, prima lavando i piedi dei miei Apostoli e poi istituendo il Sacramento dell'Eucaristia.

Alla smisurata superbia di Satana ho dato una risposta d'infinita umiltà e la dò ancora ai nuovi Giuda che si susseguono nei secoli.

 
Vigilate e pregate

Diedi ai miei Apostoli un altro prezioso insegnamento per non cadere sotto gli artigli di Satana: " Vigilate et orate ut non intretis in tentationem ".

Con la sua comunione sacrilega Giuda concretizzò in sè le parole: " Chi mangia la mia Carne e beve li mio Sangue indegnamente, mangia e beve la sua condanna ". Tremende parole che hanno il loro compimento nell'anima di quei Sacerdoti che concludono male la loro prova sulla terra.

Satana tentò gli Apostoli, che pure erano vicini a Me. e li piegò al suo volere perché non fecero tesoro delle mie parole. " Vigilate et orate ", che rivolsi loro per premunirli contro la tentazione del Nemico. Come possono salvarsi dalla rovina spirituale quei Sacerdoti che così poco pregano e quelli poi che non pregano mai? Quanta verità nelle parole di Sant'Alfonso: " Chi prega si salva, chi non prega si danna "!(p.26)

Il demonio ebbe buon gioco sugli Apostoli che nel Gethzemani vilmente fuggirono; tra i Dodici uno tradì, un altro mi rinnegò giurando di non avermi mai conosciuto.

Satana ebbe buon gioco sui Sacerdoti ebrei, ipocriti, egoisti ed impuri. Non pregavano se non in pubblico. Non per convinzione, ma per ostentazione: la loro non era vera fede ma solo esteriore, formalismo.

Questa genia di Sacerdoti non si è estinta, ma continua a pullulare nella mia Chiesa. Sarà ripulita la mia Chiesa da queste vipere che intossicano con il loro veleno quelli che avvicinano.

Satana agí con successo su Pilato, sui soldati del tempio e sui soldati romani, fatta qualche eccezione.

Satana cercò di agire sui due ladroni che furono con Me crocifissi: uno però seppe credere, implorò e fu salvo; l'altro non credette e morí bestemmiandomi.

 

Non risparmia nessuno


Satana non risparmiò nessuno, neppure la Madre mia, il cui animo insidiò con il dubbio sulla mia Risurrezione. Non poté però scalfire l'anima immacolata di Maria, Tempio splendente dello Spirito Santo.

Pochi sono quelli che, pur tentati, vanno immuni dell'azione corrosiva del Demonio.(p.27)

Ricordate: anche i buoni discepoli di Emmaus e tanti altri amici miei non furono risparmiati dalla tentazione, e cedettero allo scoraggiamento.

L'opera nefasta di Satana, dalla caduta dell'uomo, non subisce rallentamenti e non ne avrà fino alla consumazione dei tempi, quando lui pure sarà giudicato per la seconda volta con tutte le sue schiere.

Allora dovrà disperatamente ammettere di aver perduta la guerra da lui provocata e da lui combattuta, nonostante la libertà di azione che gli era stata concessa .

In quel giorno tremendo, nel quale sfolgorerà la divina Giustizia, gli verrà a mancare la possibilità di nuocere ancora. Allora dovrà vergognosamente ammettere che Lui, il Lucifero, la creatura più bella dell'universo, la creatura piú intelligente e potente, è stato sconfitto da un'esile creatura umana, molto inferiore a lui per natura, ma immensamente superiore a lui per Grazia.

Questo sarà il suo umiliante tormento per tutta l'eternità. Non minore tormento subiranno le anime dannate, in particolar modo i Consacrati traditori, per i quali ti invito a pregare e a offrire, perché si convertano e vivano.

Con Te, figlio, benedico tutti i miei Sacerdoti.(p.28)

27 maggio 1976 - ALBERO AVVELENATO

Figlio scrivi:

Quanti sono i libri, le riviste che trattano i problemi della Chiesa? Sono tanti che dal numerarli risulterebbe un elenco interminabile.

Ma quanti sono i libri che hanno centrato il vero problema della Pastorale? Non ne esistono! Questa affermazione potrà sembrare presuntuosa e arbitraria, ma la verità non deve mai preoccuparsi dei giudizi degli uomini, né delle conseguenze che questi giudizi producono.

Nei precedenti messaggi è detto chiaramente: la storia della Chiesa e dell'umanità è costituita essenzialmente dalla creazione e caduta degli Angeli, dalla creazione e caduta dell'umanità tutta in Adamo ed Eva, dal Mistero della Redenzione e dal Mistero della Chiesa uscita dal Cuore aperto di Me, Verbo Eterno.

Se volete raffigurare l'umanità come un grande albero in cui il fusto e i rami principali sono formati dai fatti sopra descritti, i rametti e le foglie sono gli avvenimenti di popoli, di epoche e di civiltà che si susseguono nel tempo, come germogli naturali di questo albero gigantesco.(p.29)

L'albero della vita, che ha le sue radici in Dio, è stato avvelenato da Satana.

Dio è la sola grande, onnipotente Realtà che domina la vita, la morte, il tempo e lo spazio, il cielo e la terra.

Satana, pur essendo distanziato da Dio da un abisso incolmabile, per cui nulla mai potrà contro Dio, sfoga il suo potere, grande ma pur limitato e permeato di oscurità, contro l'intera umanità di cui in Adamo ed Eva riuscì ad impadronirsi e che Io ristrappai fin dai primordi con l'annuncio ai progenitori, dopo la loro confessione, del Mistero della mia Incarnazione.

Verità dimenticate


Queste realtà gli uomini le hanno dimenticate. Nella mia Chiesa esse non sono vedute con quella chiarezza necessaria per l'impostazione su vaste basi di una pastorale operante a beneficio delle anime.

Lavorano a vuoto tutti quei Vescovi e Sacerdoti che non hanno idee chiare e convinzioni solide su questa realtà di cui le Sacre Scritture, antiche e nuove, parlano in continuazione. Non credere fermamente questo vuol dire dirottare tesori irrecuperabili di tempo, di fatiche, di energie, di studi, di soprannaturale su di un suolo infecondo ove tutto imputridisce.(p.30)

Immaginate, figli, le conseguenze derivanti dal dirottamento di un fiume, dal suo alveo naturale, su di un terreno formato da alture e da depressioni: si formano stagni ove le acque marciscono, diventano sature di miasmi, portatrici di infezioni e di malattie.

Ora così è la Chiesa. Questa crisi di fede, che ha alle radici la superbia e la presunzione, ha oscurato le grandi realtà, chiare acque di sorgente, facendo dirottare il fiume di luce e di verità delle Scritture e della Tradizione dall'alveo naturale in rivoli di acque putride.

Come si sia arrivati a questo, che è il non plus ultra dell'assurdità, è complesso a dirsi, ma certo è anche opera della perfida volontà di Satana, impotente nemico di Dio, ma ultra-potente nemico dell'uomo.

Subdolo, insidioso, tenace nel male, ha un buon gioco sulla debilitata natura umana. Gli riesce facile operare su di una natura inferiore alla sua e per giunta già da lui mortalmente ferita.

Dio è operatore di bene, di luce, di verità, di giustizia e di pace. Satana è operatore di male. Ecco la sorgente della storia che coinvolge cielo e terra, che coinvolge l'umanità.

Che ne pensano i pastori di anime?(p.31)

Se cancellate questa realtà dalla mente e dai cuori degli uomini, che ne è degli uomini?

Si può pensare di cancellare queste realtà senza contraddire e minare alla base l'essenza della storia umana?

Pensino i pastori di anime e meditino sul serio, perché è da qui, è dalla radice che si deve curare il male.

Ti benedico, figlio; voglimi bene.(p.32)

27 maggio 1976 - UNA LARVA DI VITA

Scrivi, figlio:

Come Satana ha straziato il mio Corpo fisico, nel modo che vi è ben noto, con sevizie atroci, così ora rivolge i suoi furibondi assalti contro il mio, Corpo Mistico, la Chiesa.

Come si valse di Giuda per dare Me, Cristo Gesù, nelle mani dei miei nemici, cosí si avvale ora e si servirà domani degli stessi sacerdoti per consegnare la Chiesa nelle mani dei suoi nemici.

Per mezzo della croce rientrò la Vita nel mondo. Per mezzo della croce sarà rinnovata la mia Chiesa.

Sia ben noto a tutti che non esistono altre vie intermedie. Satana lo si sconfigge opponendo gli ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

28 maggio 1976 - NON HO NESSUNO

Meditate, figli miei, il Vangelo di San Giovanni:

" Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salí a Gerusalemme. Presso la porta delle pecore c'è una piscina, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici. Sotto quei portici giaceva una folla di infermi, ciechi, zoppi, paralitici in attesa che l'acqua si muovesse.

Un Angelo del Signore, ogni tanto, scendeva nella piscina e ne agitava le acque; chi vi entrava per rimo veniva guarito.

Vi era lì un uomo infermo da trentotto anni. Gesú vedendolo disteso nel suo lettuccio e sapendo che da ben trentotto anni aspettava, gli disse: " Vuoi guarire? ". Gli rispose il paralitico: " Signore, non ho nessuno, quando l'acqua viene agitata, che mi cali nella piscina. Mentre mi avvio, un altro vi scende prima ". Gli disse Gesù: " Levati, prendi il tuo lettuccio e cammina".

E il paralitico cosí fece, con grande scandalo dei Giudei.

Vi offro questo episodio per molte considerazioni.(p.37)

Nel paralitico vedete raffigurati tanti e tanti infermi per sofferenza fisica o spirituale. Sono anni che soffrono, sono anni che attendono che mani pietose si posino su di loro per guarirli. Sono anni che Pastori e Ministri di Dio passano vicino a loro, senza accorgersi della loro infermità spirituale e spesso anche fisica. Naturalmente, non accorgendosi di nulla, nulla fanno per aiutarli.

Per essere più preciso dirò, pur sapendo che l'affermazione farà torcere il naso a qualcuno, che fra di essi moltissimi sono quelli che soffrono per colpa del Demonio, e non solo soffrono spiritualmente ma anche fisicamente.

Ancora una volta sarà bene ricordare che Satana ha superiorità sulla natura umana; per la singolare e grandissima potenza di cui dispone, molto può su questa povera natura.

Dovreste qui ricordare i numerosi casi di ossessi liberati da Me, dovreste ancora ricordare le numerosissime guarigioni operate da Me in persona e per mezzo dei miei Apostoli a cui avevo conferito il potere di guarire e di liberare le persone tormentate dai demoni.

 

L'esorcistato


Leggete il Vangelo e leggetelo bene! Si meditino i passi che trattano questa delicata materia. Del mio (p.38) Vangelo non pochi scartano ciò che fa loro comodo non credere.

I Sacerdoti non dovrebbero ignorare che con un ordine particolare, cosiddetto minore, ebbero il potere di esorcizzare e di benedire.

Si scandalizzarono i Sacerdoti ebrei per la guarigione operata da Gesú in giorno di sabato; ma molti dei miei sacerdoti oggi si scandalizzano anche solo nel sentir parlare di esorcismi. Dicono che è cosa di altri tempi, oggidì semmai riservata ai Vescovi. Certo, per compierli in pubblico e con solennità, il Sacerdote esorcizzante deve essere autorizzato dal suo Vescovo. Ma, in privato, chi gli può proibire di avvalersi di un potere che gli è stato regolarmente conferito?

Satana, rabbiosamente attivo, usa il suo malefico influsso per far soffrire anime e corpi senza trovare la minima resistenza. Manca dunque la visione giusta di un problema di primaria importanza.

E' esercizio della vera paternità pastorale e sacerdotale il benedire ed esorcizzare chi ne ha bisogno. E' primario dovere del Sacerdote contenere e contrastare la nefasta azione del demonio, in qualsiasi modo e con tutti i mezzi di cui può disporre.

Ma lo sanno i miei Sacerdoti di quali grandi poteri sono stati investiti? Sanno chi sono? Sanno che (p.39) gli Angeli, superiori ad essi per natura, sono inferiori ai Sacerdoti per potenza?

Ma che vale la vostra potenza, se non la usate per la finalità per cui vi è stata data?

Qualsiasi macchina, qualsiasi motore, pur avendo potenzialmente la capacità di sprigionare un grande energia, a nulla serve se non lo si mette in moto.

Voi sacerdoti siete motori fermi, non sprigionate nessuna energia, lasciate libero il Nemico di fare i comodi suoi. Nella vigna del Signore non vi curate che in minima parte di frenare la sua maledetta azione.

Basta per ora, figlio mio.

Ti benedico e voglimi bene.(p.40)

 

29 maggio 1976 - PROFESSIONISMO SACERDOTALE

Sempre salve le debite eccezioni, l'attuale impostazione della azione pastorale non è quella voluta da Me.

L'attuale pastorale è terribilmente contagiata da gravi mali, di cui uno è il professionismo. Essa viene considerata alla stregua di qualsiasi altra professione

Non potrebbe essere altrimenti, perché è carente la Fede, che dà l'impronta all'azione. La Fede sta all'azione come il motore dell'automobile sta alla carrozzeria. Ci sono motori di diversa potenza e carrozzerie di diversa portata. Se il motore è inefficiente, la carrozzeria è inutile e rimane ferma.

Guardateli i Sacerdoti di questa generazione, guardateli nei loro atteggiamenti! Che differenza notate tra la loro foggia di vestire, tra il modo di comportarsi e di parlare e il comune modo di vivere del popolo?

Quanti motori spenti, soprannaturalmente parlando! Potremmo dirli motori inutili, anzi nocivi per il Corpo Mistico di cui sono parte così importante.(p.41)

Vi è una differenza tra il professionismo del Sacerdote non santo e il comune professionismo dei laici: quello del Sacerdote si ammanta d'ipocrisia, cosa che generalmente non avviene nel professionismo dei laici.

Fede, speranza e amore, le tre virtù infuse, nei sacerdoti dovrebbero brillare di fulgore tutto particolare, essendo così intimamente unite da formare un tutt'uno, quello che si chiama vita di Grazia. Invece...

Di conseguenza, se il Sacerdote manca di fede, manca anche di speranza, cioè della molla essenziale per far superare le innumerevoli difficoltà che la vita pastorale comporta, per cui ecco cadute, scandali e miserie, depressione morale e spirituale fino alla apostasia.

Quanti hanno apostatato! Quanti che, pur non avendo apostatato, sventuratamente sono rimasti come rami secchi nel Corpo Mistico, tumori contagiosi per tante anime, causa non di salvezza ma di perdizione!

Quali terribili catene tengono legati questi sventurati sacerdoti al nemico del Sacerdozio!

 

Senza amore

Professionismo freddo, infecondo e ipocrita quello del sacerdote senza fede, senza speranza e senza amore.

Dinnanzi alle sofferenze di quelle (p.42) anime, di cui è padre, non ha che parole vuote di convenienza e prive di qualsiasi efficacia, parole senza anima.

Le parole uscenti dal sacerdote in comunione con l'Eterno Sacerdote, sono parole di vita. Permeate di quella unzione ed efficacia che hanno le parole del Sacerdote santo, divengono balsamo capace di lenire le sofferenze di tante persone.

Il Sacerdote professionista non è in grado di fare una diagnosi delle anime sofferenti per colpa del Maligno, a cui fra l'altro non crede.Il suo animo è arido, e l'aridità è impotente per i mali dello spirito, quando questa è colpevole, come in molti sacerdoti di questa generazione incredula.

Quale è l'atteggiamento da tenersi con questi sacerdoti ?

Sono i piú sventurati fra gli uomini e, nonostante tutte le apparenze contrarie, meritano di essere aiutati sia con la preghiera e con l'offerta a Dio delle proprie sofferenze, sia con linguaggio rispettoso e prudente, sincero e realistico.

Bisogna far sentire, far giungere al loro cuore sentimenti di vera amicizia e fraternità.

Non sanno più, forse non l'hanno mai saputo, di essere creature umane e divine insieme, fatti (p.43) partecipi della Vita, del Sacerdozio, del potere mio, Cristo Gesù.

Non sanno di essere l'Uomo di Dio, da Dio prescelto per la salvezza eterna delle anime che ha redente con il sacrificio dell'Unigenito Figlio.

Non sanno di essere l'Uomo di cui han bisogno le anime per essere lavate, purificate, santificate nel Mio Sangue.

Non sanno di essere l'oggetto conteso da infinito Amore e da sconfinato odio.

Prega figlio, ripara e benedici, per aiutarli a spezzare le catene che li tengono legati nella piú orribile schiavitù.

Ti benedico; voglimi bene.(p.44)