MaM
Messaggio del 2 marzo 2012:Cari figli, per mezzo dell’immenso amore di Dio io vengo tra voi e vi invito con perseveranza tra le braccia di mio Figlio. Vi prego con Cuore materno ma vi ammonisco anche, figli miei, affinché la sollecitudine per coloro che non hanno conosciuto mio Figlio sia per voi al primo posto. Non fate sì che essi, guardando voi e la vostra vita, non desiderino conoscerlo. Pregate lo Spirito Santo affinché mio Figlio sia impresso in voi. Pregate affinché possiate essere apostoli della luce di Dio in questo tempo di tenebra e di disperazione. Questo è il tempo della vostra messa alla prova. Col Rosario in mano e l’amore nel cuore venite con me. Io vi conduco alla Pasqua in mio Figlio. Pregate per coloro che mio Figlio ha scelto, affinché possano sempre vivere secondo Lui ed in Lui. Vi ringrazio.

Mons. Ottavio Michelini - 10 gennaio 1976 - RIFLESSIONI SU ALCUNI MESSAGGI

La partecipazione nostra, quali ministri di Dio, al Mistero dell'Incarnazione, della Croce e dell'Eucaristia, ha punti di grande rassomiglianza con la partecipazione della Vergine Santissima a questi tre grandi Misteri.

Come la Vergine Santa, il sacerdote per vocazione è chiamato ad essere attivamente presente nel Sacrificio della Santa Messa, perpetuazione del santo Sacrificio della Croce.

E' presente in unione con Cristo nell'offerta di se stesso; è pronto ad accettare, soffrire e offrire difficoltà e incomprensioni, insulti e offese, la sofferenza in genere come Gesù ha fatto. Senza di questa offerta, la partecipazione del Sacerdote diventa soltanto esteriore, materiale e quindi infeconda.

Il sacerdote, con le parole della Consacrazione, rinnova il prodigio dell'Incarnazione: provoca, come la Vergine con il suo Fiat, la reale Incarnazione del Verbo nelle sue mani.

Amandolo, come Maria lo ha amato nel suo seno, ricevendolo nella S. Comunione con la purezza di anima e di corpo con cui la Madonna lo concepì, con l'offerta fatta in unione con Gesù al Padre, (p. 130) il Sacerdote come la Vergine diventa veramente corredentore.

Se il sacerdote celebrante non è animato da questa fede e da questi sentimenti e propositi, la sua Messa è sterile per lui; non è stato che un materiale protagonista del più grande Mistero.

 

Non aspettate!


Se noi sacerdoti celebrassimo la S. Messa come la dovremmo celebrare, il mondo non sarebbe quello che è; Satana non avrebbe la potenza che ha, e molte più anime si salverebbero.

Il tormento del sacerdote che va dannato sarà ben diverso dal tormento degli altri dannati; solo troverà riscontro nella disperazione di Giuda che avrebbe potuto essere, unendo e fondendo i suoi doni naturali con quelli soprannaturali, un grandissimo apostolo.

... Sacerdoti che celebrate la Santa Messa sacrilegamente, mangiate e bevete la vostra condanna quotidianamente.

Non rimandate dall'oggi al domani la vostra conversione. Non aspettate... Domani potrebbe essere troppo tardi.

Un grande atto di umiltà, ciò che Giuda sempre si rifiutò di compiere, una fervida invocazione alla Vergine (p. 131) Santissima, rifugio dei peccatori, trasformerà la vostra esistenza e cambierà il vostro eterno destino.

Fratelli nel sacerdozio, non avete mai meditato il sogno, la visione di S. Giovanni Bosco, " le due colonne "? Leggetela e vi renderete conto che noi stiamo vivendo in pieno la profezia; l'ultima parte della visione predice i tempi che seguiranno agli attuali avvenimenti.

Questi tempi si avvicinano; dobbiamo prepararci nella preghiera e nella penitenza.

Non siamo scettici e increduli; crediamo e ci sarà dato di vedere e di capire! Non lasciate cadere nel vuoto gli impulsi della grazia che bussano alla porta del vostro cuore!

Il cuore Misericordioso di Gesù, il Cuore Immacolato di Maria ci salvino e ci benedicano. (p. 132)