MaM
Messaggio del 18 marzo 2017:Cari figli! Il mio desiderio materno è che i vostri cuori siano riempiti di pace e che le vostre anime sino pure affinché alla presenza di mio Figlio possiate vedere il Suo volto. Perché, figli miei, come madre so che avete sete di consolazione, speranza e protezione. Figli miei, voi, coscientemente ed incoscientemente cercate mio Figlio. Anch' io mentre trascorrevo il tempo terreno gioivo, soffrivo e con pazienza sopportavo i dolori finché il mio Figlio nella sua gloria li ha eliminati. Perciò dico a mio Figlio: Aiutali sempre! Voi ,figli miei, con amore veritiero illuminate le tenebre dell'egoismo che avvolgono sempre di più i miei figli. Siate generosi. Le vostre mani e il vostro cuore siano sempre aperti. Non temete. Abbandonatevi a mio Figlio con fiducia e speranza. Guardando verso di Lui vivete la vita con amore. Amare significa donarsi, sopportare e mai giudicare. Amare significa vivere le parole di mio Figlio. Figli miei, come madre vi dico: soltanto l'amore veritiero guida alla felicità eterna. Vi ringrazio.

Messaggi di altre apparizioni

Mons. Ottavio Michelini - Messaggi anno:1976

7 giugno 1976 - SOGGETTO E CORNICE

Scrivi figlio mio.

Leggendo i Messaggi che avete raccolto nel primo e nel secondo volume, può darsi che qualcuno si stupisca che gli argomenti trattati siano, più o meno, quasi sempre gli stessi.

Non si parla delle strutture della vita pastorale o, se se ne parla a volte, è per mettere in risalto difetti e lacune.

La vita pastorale, come è venuta delineandosi attraverso i secoli, è complessa, quindi complesso dovrebbe essere il discorso che la riguarda.

La vita pastorale è ora complessa perché tale l'avete resa voi, ma in realtà al centro della pastorale rimane il Mistero dell'Incarnazione, della Passione e Morte mia, Verbo di Dio fatto carne. Questo è il vero fatto con cui Dio ha operato la liberazione dal giogo di Satana.

 

Collaborazione


Il punto focale è questo. Io, Gesú, ho liberato sì l'uomo dal giogo di Satana e con la (p.59) sovrabbondante grazia della Redenzione, ho dato all'uomo tutti i mezzi per mantenersi libero dagli assalti del Maligno; non ho però esentato l'uomo dal dovere di dare il suo apporto alla sua liberazione, con il credere e lo sperare, con l'amare, il soffrire e l'offrire.

In altre parole, lo non salvo l'uomo senza la collaborazione dell'uomo, per cui il problema centrale è: Dio salva l'uomo, ma vuole la sua collaborazione nella lotta contro le forze del male. Esse esistono in voi per il peccato originale, causato dal demonio, il quale si accanisce contro ogni uomo e contro il cristiano in misura particolare.

Satana, in questa lotta contro l'umanità, ha pure per alleato il mondo che a lui appartiene.

Il quadro della Pastorale è questo; tutto il resto e cornice. Ora il male di oggi è di dare risalto alla cornice e poco risalto al quadro dalla stessa incorniciato.

Ritorno quindi a invitarvi a ricominciare di nuovo (e questo lo farà la Chiesa purificata) a instillare nell'animo dei bambini una adeguata catechesi a riguardo di Me che salvo e redimo, ma non senza la collaborazione di ogni battezzato nella lotta contro le forze del male.

Tutto il resto verrà adattato a questa realtà dalla quale dipende la salvezza. Quindi stampa, cinema (p.60) e tutti i mezzi della pedagogia dovranno centrare questa idea, che è il pilastro dottrinale della Bibbia.

 

Pilastro fondamentale


Oggi i cattolici sono infarciti di materialismo. Il fallimento dei cattolici di oggi è per avere creato strutture di una pastorale staccata dal pilastro centrale.

Per esempio: a che serve un cinema parrocchiale ove si proiettano films anticristiani?

A che servono scuole e ritrovi dove, per timore di urtare la sensibilità antireligiosa, si impartisce una educazione religiosa all'acqua di rose?

A che servono mille altre iniziative, se non hanno un solido aggancio al pilastro centrale della pastorale: Cristo Redentore, Liberatore e Salvatore, che condiziona però la Sua azione divina alla collaborazione dell'uomo, attuata tramite la Chiesa?

Ma Satana oggi è nella Chiesa e opera intensamente fino a spingere le strutture di Essa lontano dal pilastro fondamentale.

Se oggi alcuni Vescovi e Sacerdoti non riescono a percepire questa situazione, è un altro terribile segno del come vanno le cose.(p.61)

Questo ben lo vede invece il mio Vicario! Encicliche e richiami, segnalazioni ed allarmi non sono mai mancati, ma troppe volte sono rimasti lettera morta ed il male si è ingigantito.

Ecco, figlio, perché verrà l'ora della purificazione, che dai ciechi sarà deplorata come l'ora della Giustizia divina. Non sapranno vedere in essa anzitutto la Misericordia, mai disgiunta dalla Giustizia, perché Dio vuole la salvezza delle anime e non la loro perdizione.(p.62)

7 giugno 1976 - BISOGNA CAMMINARE

Scrivi figlio mio: è Padre Pio che ti vuol parlare.

Te lo avevo detto che mi avresti risentito, ed eccomi fedele. Figliolo, non devi avvilirti né arrestare il ritmo della tua vita interiore. Vi è chi fa di tutto per paralizzare la tua volontà, ma ricordati che c'è una virtú importante: la perseveranza nel bene.

Guai porre mano all'aratro e poi voltarsi indietro! Bisogna camminare, anche se il camminare a volte si fa pesante e porta stanchezza. Questa di scoraggiare è l'arte di colui che è sempre in agguato per scoprire il momento opportuno per la sua azione demolitrice.

Io, Padre Pio, ho perseverato per tutta la vita e non ho mai ceduto né alle blandizie, né alle insidie, né alle sue minacce. E non furono solo minacce, ma vere sofferenze che il Maligno mi ha procurato negli anni della mia vita e che sono diventate arma formidabile per catturare anime, per strappargli anime e ridarle a Cristo.(p.63)

 
Il direttore spirituale


Figlio mio, rileggi attentamente i messaggi che ti ho dato. Il dogma della comunione dei Santi è una realtà! Ti è stato detto più volte di vivere e di far vivere questo meraviglioso dogma alle anime del tuo mondo.

Fatti paladino di questa meravigliosa realtà spirituale che tante volte è stata dimenticata: sono pochi quelli che vi credono e che la vivono.

Senti, figlio, un'altra cosa di estrema importanza.

Nei messaggi, che ti sono stati dati da me e da altri, troverai comunicazioni che ti riguardano direttamente: queste comunicazioni sono tutte valide.

Qui, in Paradiso, viviamo della Vita divina in un modo perfetto, diverso dal modo con cui voi vivete la vita della Grazia, che pure è già Vita divina. Non si possono quindi dire bugie, non si possono dire cose non rispondenti al vero, per nessuna ragione al mondo. Perciò tutto quello che ti è stato detto risponde a verità.

E' giusto però che tu ti attenga, in tutto e per tutto, alle direttive del Direttore spirituale.

" Padre, come faccio io a distinguere se ciò che mi viene detto è da voi, oppure da quello del Fuoco, oppure è frutto della mia fantasia? " (p.64)

Prove, figlio mio, non ti sono mancate, segni hai avuti e altri ne avrai. Ma per te deve bastare il verdetto del Direttore Spirituale.

Ci sentiremo ancora e ti confermo che anche ci rivedremo: abbi fiducia e guarda con più attenzione i Messaggi precedenti.

Ti benedico: sono Padre Pio.(p.65)

 

8 giugno 1976 - IL DOPPIO GIOCO

Scrivi, figlio mio:

Vi sono strutture non essenziali, vi è dispersione di ricchezze rubate ai poveri. Ciò causa la paralisi che immobilizza un colossale insieme di opere che non servono più, almeno cosí come oggi sono strutturate.

Figlio, non avere timore. Ti ho sempre detto che la verità fa parte essenziale della carità e non è per il gusto di mettere in evidenza miserie di ogni genere che ti dico la ragione del fallimento delle strutture della pastorale odierna.

In tutto questo non si sa vedere il doppio gioco di Satana, che opera incontrastato dall'esterno e dall'interno della Chiesa.

- Dall'esterno: chi non vede i suoi strumenti è cieco: Il comunismo, incarnazione di Satana, ed il capitalismo massonico. Infatti anche la borghesia e spaventosamente incrinata dal radicalismo massonico, forte per i suoi legami internazionali. Sono armi con cui Satana senza sosta cerca di sgretolare la Chiesa, e non si può negare che, attraverso tale apparato, in parte ci sia riuscito.(p.67)

- Dall'interno: Satana sta provocando una tremenda e mai cosí universalizzata crisi di fede nel clero. Le conseguenze sono evidentissime. Si serve del progresso, della tecnologia moderna, tutta o quasi al servizio di Satana, del mondo suo alleato e delle vostre passioni. La concupiscenza dello spi rito, cioè la superbia, gravissimo peccato della Chiesa del vostro tempo, e la concupiscenza della carne hanno avulso dal Corpo di Cristo molte membra destinate al servizio del bene comune, Sacerdoti e anime consacrate.

Queste manovre sono degne di chi fu il piú bello ed il piú potente di tutti, dopo Dio, e che potente è ancora. Lo dimostra la mole gigantesca di male che opera in seno alla Chiesa e all'intera comunità umana.

 

Peccato di accidia

Di fronte a questo formidabile nemico Io, il vostro Dio, per liberarvi da lui, con umiltà infinita mi sono fatto uomo immolando Me stesso sulla Croce. Ora però condiziono la vostra salvezza alla vostra adesione e cooperazione al Mistero della Redenzione.

Io voglio una libera e attiva partecipazione da parte di tutti i battezzati, non un passivo consenso come invece oggi erroneamente è concepito il (p.68) Cristianesimo da parte di tanti cristiani. Qui vi è un vuoto spaventoso, dato dall'abulia anemica di tanti cristiani, così gravemente ammalati da far temere della loro guarigione.

Questa inappetenza delle cose divine, questa atrofia della vita soprannaturale è peccato di accidia. I Cristiani, che dovrebbero essere vibranti di vita, assetati di luce e di verità, si sono ridotti in tale stato da assomigliare a rantolanti esseri smarriti. Sono senza forza e senza energia sia per colpa loro, sia per colpa di altri.

Il principe delle tenebre, mentre ha intossicato la Chiesa, spogliandola in molti suoi membri della vitalità soprannaturale, mantiene ben vive le forze sue, provviste di odio tale che, quando esploderà, si vedranno cose mai conosciute per l'umanità per gravità e per estensione.

 

Sciupano tempo

A chi va imputato tale stato di cose? A coloro che hanno spalancato le porte al nemico, a coloro che al nemico neppure credono, a coloro che gli hanno permesso un'infiltrazione logorante: va imputato a coloro che ancora oggi sciupano tempo ed energie proprie ed altrui che non potranno mai migliorare (p.69) una situazione che bisogna avere il coraggio di denunciare come gravissima.

Questa situazione va imputata infine a coloro che, nonostante l'apparato burocratico e tutte le bardature, ancora non trovano la via giusta, la sola via per ridare ossigeno alla mia Chiesa che agonizza.

Sì, figlio mio, ammettere questa agonia indurrebbe, a fare una retromarcia così energica da impressionare salutarmente chiunque.

Ecco come hanno permesso alle forze del male di ridurre il mio Corpo Mistico!

 

La Chiesa non perirà


La mia Chiesa dovrebbe essere formata da un immenso esercito di valorosi figli di Dio, da arditi e coraggiosi miei soldati, vigilanti e attivi. Tutti carichi di entusiasmo, tutti e non solo una piccola élite, armati spiritualmente e corazzati sarebbero invincibili, perché Io, affinché siano tali, ho dato loro tutto il necessario.

La mia Chiesa non perirà! Io la rigenererò nel dolore, come nel dolore, nell'umiliazione e nel sangue Io ho operato il Mistero della salvezza.

Il mio Corpo Mistico spargerà il suo sangue, Io Capo di esso, ho sparso il mio, e la Chiesa, dopo il (p.70) duemila, rigenerata e fatta nuova, risalirà il cammino, Madre e non matrigna dei popoli.

Prega, figlio mio, e non curarti del giudizio negativo che scaturirà dalla presunzione. Tale giudizio durerà quanto una bolla di sapone.

Ti benedico, figlio.(p.71)

8 giugno 1976 - FIUME LIMACCIOSO

Scrivi, figlio.

E' mia intenzione affrontare la problematica della pastorale presente mettendone prima in evidenza le lacune.

A chi obbietta che non è positivo fare questo, rispondi che non è sapiente non ricercare le cause che danno luogo alle malattie del corpo; una attenta diagnosi rimane sempre il primo compito di un medico cosciente.

E' sapienza, per analogia, che pastori e sacerdoti, giacché a loro è affidata la cura della mia Chiesa, facciano una diagnosi obbiettiva e coraggiosa dei mali da cui è afflitto il mio Corpo Mistico. Se non vale questa ragione a convincerli, nessun'altra vale.

Perché tanti mali si sono accumulati nella mia Chiesa?

Le ragioni sono parecchie, e ne vedremo altre in seguito, ma rimane la ragione di centro, la mancata presa di posizione contro Satana, come già ho detto in altri messaggi. Lui è la causa prima del male, è (p.73) il fiume limaccioso di tutta la corruzione che, dalla caduta dell'uomo, si riversa sull'umanità.

Questa martellante affermazione voglio che tu la ripeta ancora perché i sordi finalmente capiscano se lo vorranno capire. Quindi non è ripetizione casuale, ma ripetizione voluta.

Nel mio Vangelo è detto che i figli delle tenebre sono molto più avveduti dei figli della luce. Tutto il Vangelo è verità.

Guarda come i figli delle tenebre si immedesimano coi loro tenebrosi problemi! Li vivono giorno e notte. I loro propositi di male li tengono occupati senza interruzione di tempo; per questi problemi vivono, operano, in questi sperano.

Vedi con che coraggio agiscono: non hanno paura o vergogna di nulla: affrontano anche disagi e sacrifici, insomma non soffrono di quella anemia da cui sono afflitti troppi cristiani.

Essi sono una cosa sola coi loro programmi, tesi certo non alla conquista del vero, della libertà e della giustizia, anche se vi è fra loro chi in buona fede lo crede.

 

Conseguenze illogiche

La differenza con coloro che si ritengono cristiani è grandissima. Questi ultimi assai spesso (p.74) scindono la loro vita dai problemi religiosi e anche sociali che l'esistenza umana comporta. Io vedo i miei cristiani che, impostata la loro vita su errate convinzioni (non sempre per colpa loro, sovente per difetto di formazione sia familiare che ecclesiale) si avviano alle più illogiche e gravi conseguenze.

" La religione è una cosa, gli affari un'altra ". In base a questo errato principio, il furto e la frode diventano costume di vita, per cui non ci si fa scrupolo di rubare in continuazione, di ingannare e di sfruttare il prossimo in tutti i modi. Gli illeciti guadagni non sono neppure confessati, perché tale concezione è arrivata ad offuscare anche le anime di sacerdoti che non si pongono simili " scrupoli ".

Tu non sai, figlio mio, quanti consacrati dovranno pagare oltre la vita terrena, o con l'Inferno o con un tempo tremendamente lungo di Purgatorio, peccati di indebita appropriazione per mancata o ingiusta retribuzione a dipendenti, per frode vera e propria, e per altre cose frequenti più di quel che si creda nella mia Chiesa.

Scindere i problemi e i doveri religiosi e sociali dagli altri doveri personali i semplicemente assurdo. Così è assurdo il detto " si vive una volta sola ", inteso in modo da rendere all'occasione lecito l'illecito.

I figli delle tenebre non sono così illogici: i figli della luce sì.(p.75)

 

Fare la scelta

Così le anime sono avulse da Dio, si incalliscono in una morale amorale, diventano come dei crostacei, difficili a convertirsi.

Come si può (ecco l'errore!) pretendere di formare dei collaboratori con dei cadaveri, o con degli anemici cronici, talmente gravi da non potersi muovere in nessun modo?

Si deve far capire ai battezzati fin dalla prima infanzia che non vi sono altre alternative, come ho chiaramente detto nel mio Vangelo. Non si può servire contemporaneamente a due padroni che abbiano interessi e obbiettivi opposti.

O Dio, o Satana! L'animo umano, non dico ogni giorno, ma ogni momento, è nella condizione di fare la sua scelta. O si pensa ad una cosa buona, oppure si pensa ad una cattiva. O si compie un'azione buona, oppure si compie un'azione cattiva.

Il problema della pastorale è problema di fondo, prima che di struttura: o Dio o Satana, o il bene o il male.

Ti benedico, figlio mio.(p.76)

 

9 giugno 1976 - IL CORPO MISTICO

Figlio, Io considero pastorale l'azione della mia Chiesa tesa verso gli uomini tutti, perché tutti possano aderire spontaneamente e saldamente ai principi cristiani.

Promuovere e guidare questa azione è proprio della Gerarchia, pur non escludendo la collaborazione giusta e doverosa di buoni laici, " vocati ad hoc ".

Io ho dato le indicazioni per l'efficacia dell'azione pastorale, perciò ho detto: sarete la luce del mondo, sarete il sale della terra. Ho detto pure: risplendano le vostre opere buone e glorifichino il Padre che sta nei cieli. Ho detto: sarete il lievito che fermenta la pasta.

Un sacerdote, se non risplende di luce soprannaturale, se la luce della grazia non rende trasparente la sua anima in modo che tutti possano chiaramente vederci dentro, (e questo importa lealtà, semplicità e non doppiezza) si accorgerà che la sua azione è infeconda.

Io, il Cristo, potenzialmente ho vinto il mondo. A Me tutto è stato dato, per me tutto è stato fatto; (p.77) però la mia vittoria totale si realizzerà alla consumazione dei tempi, con il finale giudizio. Io, il Cristo, manifesterò dinnanzi a tutti, dinnanzi al Cielo e alla terra, la mia completa vittoria. Io, Dio fatto uomo, ho realizzato e realizzerò il mio Corpo Mistico, ossia la mia Chiesa, con la quale Io sono una cosa sola.

Questa è la vera ragione del ritardato totale mio trionfo: ho voluto partecipe di questo trionfo il mio Corpo Mistico.

Capo e corpo sono un tutt'uno. Coloro che si meravigliano perché il mio trionfo totale non si è verificato con la mia Risurrezione e Ascensione al Cielo poco hanno compreso del Mistero dell'Incarnazione.

 

Sul Calvario


Io, Gesú, mi sono intimamente unito alla natura umana per la cui liberazione e vittoria mi sono immolato. Ho associato la natura umana a tutte le vicende divine e umane della mia vita temporale ed eterna, perciò la Chiesa, mio vero Corpo, se pur mistico, dovrà seguire Me sul Calvario per poi seguirmi nella gloria.

" Chi vuol venire dietro di Me, prenda la sua croce e mi segua! " Dove, con la croce, se non sul Calvario?(p.78)

La grande battaglia, che Io ho aperto col Mistero della mia Incarnazione, Passione e Morte, continua e continuerà fino alla fine dei tempi con intensità e gradazioni diverse. Ci saranno momenti di tale inaudita violenza da non credere, come avverrà nella prossima offensiva nemica, del resto già avviata.

E' stata data ai battezzati questa realistica visione di una Chiesa in perenne lotta contro i suoi agguerriti nemici: Satana, il mondo e le passioni?

La Pastorale deve portare le anime ad aderire ai principi cristiani, ad accettare spontaneamente Dio, la sua legge, la sua verità, i suoi misteri.

La Pastorale fatta con le sole strutture non serve a nulla, se mancano i presupposti fondamentali. I fatti lo stanno dimostrando.

 

Lotta e pellegrinaggio


I vostri oratori sono deserti, le vostre sale cinematografiche sono strumenti di veleno, nei vostri ritrovi non di rado si bestemmia e si parla un linguaggio che non è cristiano.

Molte istituzioni sono crollate; la cosiddetta pastorale istituzionale è in uno stato fallimentare. E' inutile volersi illudere, le concezioni materialistiche della vita non possono che mettere solide radici in cristiani profondamente malati di anemia spirituale.(p.79)

Gruppi promiscui di giovani e di ragazze, che per libertà eccessiva, per la moda indecente e per le influenze deleterie di letture e di films erotici non possono reggere, di cristianesimo hanno solo l'etichetta, ma sostanzialmente sono pagani.

Questi sono vizi di una pastorale istituzionale che non può reggere perché carente della visione fondamentale della vita.

La vita cristiana deve essere concepita come milizia, cioè come lotta incessante contro Satana e i suoi alleati; deve essere concepita come pellegrinaggio.

 Le istituzioni per una Pastorale efficiente erano valide quando i cristiani erano buoni, ma oggi che essi sono pagani, le istituzioni tradizionali sovente sono occasione di male.

 Ti benedico, figlio mio.(p.80)

10 giugno 1976 - CHI E' SATANA

Scrivi, figlio, e non temere di nulla. Un giorno capirai perché ora voglio da te questa dura esperienza, e ancora ti dico non preoccuparti dell'incredulità di chi, più di te e come te, dovrebbe credere, ma non crede. Quando vorranno credere non ne avranno il tempo. Dure parole queste; ma le mie parole tu sai che sono vere e che non mutano.

Ora voglio ancor di più approfondire quanto in precedenti Messaggi ti ho già esposto.

Chi è Satana, a cui molti non credono e altri confusamente o vagamente credono?

Dopo Dio era la creatura più bella, la più ricca di doni e di potenza.

E' persona spirituale, viva, reale e potente, tramutata da Angelo nel mostro più orribile per bruttezza e per perfidia, per la sua sete inestinguibile di male e di odio. E' il Male, perché con il male si identifica. Ha rifiutato Dio per superbia, per essere il dominatore e signore del Regno delle tenebre.

Satana è colui che ha determinato, con un atto della sua volontà, la perdizione eterna sua (p.81) personale e delle schiere che hanno in lui creduto e lui hanno seguito. Egli determinò pure con l'astuzia e la menzogna la perdizione dell'umanità, insidiando i progenitori, inducendoli con l'inganno alla ribellione a Dio, a ripetere il suo peccato.

Nel suo peccato è confermato, perciò sa che non vi può essere né ora, né mai possibilità di cambiare la sua sorte di disperato odio.

Satana è il Male in continuo movimento, senza sosta neppure per un istante; Satana è menzogna, è oscurità; Satana, per quanto lo può essere una piccola creatura a confronto con l'Infinito, è l'opposto di Dio.

Dio è Luce, Amore, Giustizia e Verità; Satana è l'opposto di tutto questo. Satana è il giurato nemico di Dio, in particolare del Verbo fatto Carne e della Sua Chiesa, dell'Uno e dell'Altra vuole la distruzione. E' congelato in questo folle e malvagio proposito, per cui non desiste un solo istante dal perseguirlo con le sue forze.

Questa conoscenza del Maligno, figlio, è presupposto sostanziale di qualsiasi pastorale.

Non è assolutamente concepibile una efficace pastorale senza una visione viva e precisa di questa realtà di base.(p.82)

 

Implacabile nemico


Satana è pure il Nemico per eccellenza della Vergine Santissima.

Che pastorale possono fare i tanti Sacerdoti che non hanno una forte e illuminata devozione alla Madre mia e loro, o che queste realtà non credono, oppure le credono in modo confuso?

Ogni azione pastorale di qualsiasi natura è infeconda se non poggia sulle solide fondamenta della Fede in Dio, Creatore, Salvatore e Redentore, e nell'esistenza dell'implacabile e irriducibile nemico del bene, Satana. A questa fede va unita la ferma convinzione che con Cristo necessita salire il Calvario: " Chi vuol venire dietro di Me, prenda la sua croce ".

Le disquisizioni teologiche sono inutili se non hanno come base questa realtà. Attualmente si costruisce sull'arena.

La crisi di Fede ha dirottato l'azione pastorale in tanti rivoli tortuosi che non portano le anime a Dio. Anche qui, figlio, Io debbo lamentare perdita di tempo in troppi convegni. Di per sè sarebbero molto utili, se in questi incontri si riscontrasse il coraggio di andare alle radici, cioè di affrontare il problema nel suo punto cruciale. Ciò è conseguenza (p.83) della crisi di Fede che Satana con perseverante tenacia è riuscito a portare nella Chiesa e nel mondo.

 

Seria meditazione


Oh! figlio mio, quanto ci si è allontanati dalla via maestra, diritta e sicura! Se si leggesse il Vangelo, o meglio ancora se il Vangelo fosse oggetto di seria meditazione e imitazione, vi si troverebbe la luce necessaria per riportare i miei Vescovi, i miei Sacerdoti sulla Via in cui non ci si perde.

Parabole, fatti e insegnamenti su questo punto tanto importante sono così numerosi per cui il dubbio non dovrebbe sfiorare l'animo di nessuno; invece lo vedi tu stesso come vanno le cose.

Figlio, prega e ripara. Non vergognarti di elemosinare da buone anime preghiere e riparazioni.

Lasciali dire; non vedono, non capiscono! L'amore che mi porti sia talmente grande per cui ogni altra cosa o giudizio nei tuoi riguardi deve dissolversi nel nulla.

Vedi i giudizi umani come bolle di sapone. Che ti può fare una bolla di sapone? e che ti possono fare i giudizi di coloro che non credono?

Ti benedico, figlio.(p.84)

11 giugno 1976 - SCHIACCIATE I DEMONI

Scrivi, figlio, senza nessun timore.

Dillo che Gesú non è contento! Non posso essere contento dinnanzi alla grossolana cecità dei Pastori e dei Sacerdoti per ciò che riguarda il problema sostanziale della Pastorale.

Ti ho già detto qualcosa di Satana e delle sue schiere; non ti ho detto tutto di lui, solo quel tanto di cui devi avere conoscenza. Egli può sulla natura umana molto più di quello che l'uomo può sulla natura animale, e tu vedi quanto l'uomo possa sulla natura animale.

Egli sa indurvi ad un radicale cambiamento del modo di vivere.

L'uomo può dominare un animale, ma Satana può dominare un uomo molto di più, molto di più.

Ti ho parlato poc'anzi di grossolana cecità. Sì, figlio, ed ecco le conseguenze della colpevole inattività di molti Pastori e Sacerdoti di fronte alla febbrile, incessante azione demolitrice del Nemico.

Io Gesù, durante la mia vita pubblica, non mi sono limitato ad annunciare la verità; ho guarito (p.85) infermi, ho liberato ossessi e ritenevo anche questo una parte essenziale della mia pastorale. Oggi non si fa (perché i pastori non vogliono impegnarsi personalmente, e solo qualche rara volta la delegano ad altri) questa parte della pastorale.

Io l'ho delegata ai miei Apostoli perché gli Apostoli e i loro successori la compissero. Se l'ho fatto io, Gesù, anche i Pastori di oggi dovrebbero benedire ed esorcizzare.

Non sono meno oggi coloro che soffrono per colpa di Satana, anzi sono più che un tempo.

 

Immobilismo interiore


L'atteggiamento tenuto oggi dai Vescovi, salvo sempre le debite eccezioni, non è certamente quello da Me desiderato, non è quello che Io vorrei.

Che il padre non sia presente, potendolo, ove sono i figli che soffrono è veramente contro la natura delle cose. Eppure questo è ciò che avviene abitualmente. Che un padre deleghi un altro a rappresentarlo presso il figlio sofferente, non è meno amaro di quanto detto sopra.

Che poi un padre non creda neanche alle sofferenze di tanti suoi figli, che pure evidentemente soffrono, si direbbe impossibile. Eppure è ciò che abitualmente avviene.(p.86)

Ma vi è di più, figlio mio; non temere e scrivi: che poi un padre arrivi ad ostacolare coloro che per un sentimento di doverosa pietà (ho detto pietà e non giustizia) si prendono cura dei suoi figliuoli sofferenti, questo è addirittura fuori di ogni logica e contro ogni sentimento di amore paterno.

Figlio, dillo forte, questo in continuazione si verifica nella mia Chiesa. Si muovono questi Pastori alla periferia del loro animo e del loro cuore, ma sono immobili al centro.

Che voglio dire con queste parole? Esternamente sono attivissimi, a volte fin troppo; restano immobili, o quasi, interiormente.

Molti di essi sono vittime della frenesia dell'azione. Molto meglio se fossero vittime mie! Le mie vittime, al contrario, sono quasi immobili esternamente, mobilissime e attivissime interiormente. Sono esse che salvano le anime! Sono le vittime volontarie che hanno finora frenato la giustizia divina. Sono le mie vittime il vero lievito, il fermento della Chiesa. Ad esse Io nulla posso negare, non all'attivismo esteriore di tanti Pastori.

 

La Chiesa langue


Data la necessità che Vescovi e Sacerdoti prendano in esame il problema di tante anime sofferenti, (p.87) si formi in ogni diocesi, almeno inizialmente, un comitato di ferventi sacerdoti e laici che diano luogo ad una catena di anime disposte ad offrire quotidianamente, con le loro sofferenze, almeno un'ora o una mezz'ora di preghiere per coloro che soffrono per colpa degli Spiriti maligni e che possano benedire i sofferenti in determinati giorni, in una determinata Chiesa.

Nessuna ragione trattenga Pastori di anime e volonterosi Sacerdoti dal compiere questo dovere: è un problema di attualità.

Non vi siete accorti di nulla? Non vi siete accorti che la Chiesa langue e agonizza per colpa del Maligno? Non vi accorgete che qualche cosa di tremendo sta maturando? Che fanno, che pensano certuni? Si spoglino di quella presunzione che toglie loro la grazia ed il conforto della luce.

Ti benedico. Voglimi bene.(p.88)

12 giugno 1976 - IL FUMO DELL'INFERNO

Scrivi figlio:

Richiamo ancora una volta le parole del mio Vicario in terra: " Il fumo dell'inferno è entrato nella Chiesa ". Nessuno o quasi ha dato la dovuta importanza a questa espressione del Papa.

Pochi hanno saputo dare a queste parole un senso pratico. Il fumo, abbiamo detto, tinge e oscura. Satana ha oscurato la mente di molti che erano a capo delle strutture che dovrebbero servire ad una pastorale di salvezza.

Congregazioni, ordini religiosi, seminari, conventi, collegi, scuole, canoniche, chiese... il fumo dell'Inferno è entrato dovunque! Del resto il fumo e come l'acqua: lo vedi arrivare e magari non sai da dove. Si insinua, penetra, tinge, senza dartene l'impressione. Questa è stata e questa è l'azione di Satana.
 

Infezione diffusa


Già ti ho parlato di grossolana cecità: ora ti confermo che questa espressione risponde ad una dolorosa realtà.(p.89)

Figlio, non scendo ai particolari perché i particolari non esistono più. Si tratta di un male sociale nella Chiesa, paurosamente diffuso.

Seminari infetti? quanti! Ordini religiosi infetti? quanti! E' il fumo dell'Inferno che si è insinuato dappertutto, non risparmiando neppure il Vaticano.

E parrocchie infette? quante! Succedono oggi nella mia Chiesa cose che non si possono umanamente spiegare, senza un intervento personale del Demonio.

Particolari incresciosi ve ne sono sempre stati. Incominciarono nel Collegio Apostolico col tradimento di Giuda e con la fuga degli Apostoli. Poi le eresie e gli scandali si sono susseguiti nei secoli.

Ove è l'uomo ivi è pure il suo acerrimo nemico, Satana, che nulla risparmia per indurre l'uomo al male.

Per questo Io vi ho insegnato di chiedere quotidianamente la liberazione dal Maligno.

Il Santo Padre che cosa ha voluto dire con le parole: " Succedono oggi nella Chiesa cose che si possono spiegare solo con l'intervento personale del Demonio "?

Il mio Vicario, prima di tutto, ha voluto riaffermare una verità di fede perché essa risulta chiaramente e ripetutamente dalla Rivelazione. Secondariamente ha voluto riaffermare che Satana è (p.90) persona viva e reale, paurosamente attiva e ferocemente malvagia, in perenne movimento per diffondere veleno spirituale ben più pericoloso del più potente veleno materiale.

Sono le cose che esso compie a danno della Chiesa, a cui allude il Papa quando accenna al suo personale intervento nella Chiesa oggi.

La sua azione è universale e i fatti criminosi, che nell'ombra di congreghe e di sette egli ordisce, sono innumerevoli.

Il mio Vicario, per la posizione preminente che egli occupa nella Chiesa e nel mondo e per la grazia del suo stato, ben conosce i mali che Satana compie nella Chiesa.

Il mio Vicario conosce i mali che Satana compie nella Chiesa valendosi di traditori, di corrotti di ogni risma, di sacerdoti apostati e rinnegati di cui dovete volere e chiedere la salvezza.

 

Preghiera e digiuno

Ma qui devo ricordare le mie parole dette agli apostoli: che vi sono demoni che non tutti possono scacciare. Per cacciarli occorrono molta preghiera e molta penitenza.

Si vedrà a quali tremendi eccessi arriverà l'azione del Maligno; molti di coloro che oggi non (p.91) vedono, o vedono confusamente, si ricrederanno se ne avranno il tempo.

Nella mia Chiesa rinata sarà questo il grande tema su cui si impernierà la catechesi: formare i cristiani quali veri e coscienti combattenti contro le forze del male. Se il Nemico non desiste dai suoi attacchi, neppure debbono stancarsi i combattenti nella difesa.

Figlio, ti benedico e con te benedico coloro che vorranno veramente adoperarsi, in tutti i modi e con tutti i mezzi, per la difesa delle anime dalle forze del Male.(p.92)

13 giugno 1976 - LA GRANDE SFIDA

Scrivi, figlio mio.

Ora ti dico ciò che i demoni possono fare con innumerevoli mezzi. Ma, anzitutto, perché possono fare tanto?

E' perché Io li ho creati liberi e non ho tolto loro i doni naturali. Operano senza sosta, dalla caduta dell'uomo, inducendolo con l'inganno a disubbidire a Me, inculcando nell'uomo lo stesso loro tremendo vizio: la superbia. Operando contro l'uomo, la loro falsità e malvagità si fondono insieme in una miscela spirituale che brucia ed esplode.

Nessun mezzo viene trascurato: lusinghe, seduzioni, sensualità, moda immodesta, pornografia, frode, furto, violenza, terrore e quant'altro la sua acutissima intelligenza gli permette di inventare.

Il suo grande e folle sogno è di emulare Dio; come Dio vuole possedere un regno! Con l'insidia tesa ai progenitori, vi riesce in certo qual modo. Con la caduta di Adamo ed Eva, l'umanità gli appartiene; sarebbe sua nel tempo e nell'eternità se Io non fossi intervenuto.

E' nato così il fiume con le acque impure di tutti i mali; è nata la sofferenza, è nata la vergogna, è (p.93) nata la concupiscenza, sono sbocciate tutte le passioni. Per quel peccato è entrata la morte nel mondo, è entrato il lavoro sudato: è il male che è nato da Satana e che si riversa sull'umanità.

 

Non giudicate

La sfida è stata lanciata, ma la sfida lanciata a Dio gli costerà cara, nel tempo e nell'eternità. Gli uomini che non hanno accettato la sovranità di questo tiranno terribile, quelli che veramente credono in Dio, si domandano sbigottiti: Ma perché ancora può tanto? Perché Dio, che è infinitamente più grande e più potente, non gli impedisce di agire? Perché non lo rinchiude nel suo Inferno?

A questa domanda è già stato risposto: non spetta a voi giudicare l'operato di Dio. Chi siete voi per presumere di poterlo fare?

Comunque Io stesso vi ho illuminati, e voi sapete le ragioni almeno principali. Dio non priva mai le sue creature dei doni gratuitamente dati. Sono le creature che possono perderli, come il dono della Grazia, distrutto sia negli angeli sia negli uomini, non da parte di Dio, ma per libera scelta degli angeli e degli uomini.

I doni naturali restano anche col peccato. Dio però, per un misterioso disegno della sua (p.94) Provvidenza, piega il male al bene. Anche Satana un giorno dovrà riconoscere di avere sempre servito Dio.

Le tentazioni che il Demonio esercita sull'uomo servono spesso a rendere l'uomo più prudente, più assiduo alla preghiera, servono cioè a spingerlo verso Dio.

La tentazione non respinta, ma accolta e consumata nel peccato, serve però ad umiliare l'uomo e a punirlo per la sua presunzione. E' difficile per voi penetrare nei misteriosi disegni di Dio, tutti di amore, di misericordia e di giustizia.

Su quest'ultima parola voglio fermarvi ancora l'attenzione. Dio dà a tutti la grazia sufficiente per salvarsi. Chi la rifiuta commette una ingiustizia nei rapporti con Dio. La giustizia divina ristabilisce l'equilibrio rotto per colpa della creatura ingrata e ribelle ai doni di Dio.

 

Perfetta giustizia


Per voi cristiani basterebbe sapere che Dio è amore infinito. Perciò questo dovrebbe bastare per affidarvi a Lui ciecamente senza la presunzione di voler sindacare il suo operato.

Comunque Satana, il genio malefico del male, incapace di bene, nel giorno del finale giudizio, con disperata vergogna, dovrà ammettere di aver dato (p.95) un grandissimo contributo alla santificazione e quindi glorificazione di una moltitudine di santi, di martiri, di vergini, di beati comprensori del Paradiso.

Disegno meraviglioso, misericordioso, disegno misterioso della onniscienza e onnipotenza divina! Confusione grande quel giorno di pianto e di amarezza, ma anche giorno di perfetta giustizia.

Io, il Verbo di Dio fatto carne, al cospetto del Cielo e della terra, di tutti i viventi del mondo invisibile e visibile, nel fulgore della mia gloria e maestà divina, mostrerò l'infinita mia potenza.

Io, la Risurrezione e la Vita, pronuncerò la sentenza senza appello si chi la Vita divina e umana ha soffocato nella morte. Coloro che avranno creduto in Me vivranno in eterno. Coloro che in Me non avranno creduto avranno morte eterna, in quel luogo di tormento senza fine e senza speranza.

Figlio mio, bisogna proprio essere insensati e ciechi per non vedere!

Prega e ripara. Non stancarti, offrimi le tue sofferenze. Esse mi sono di gioia perché con esse puoi portarmi anime.

Ti benedico.(p.96)

13 giugno 1976 - VERITA' DI FEDE

Ribadisci, o figlio, questa verità: da tutta la Rivelazione e specialmente dal Vangelo risulta chiaramente l'esistenza di Satana e delle sue schiere. E' perciò verità di Fede.

Il negare questa verità è atteggiamento eretico, il rifiutare di insegnare questa verità è parimenti eretico. Eretici quindi sono coloro che in malafede negano questa realtà.

Negare l'esistenza del Demonio significa pure negare la caduta dell'uomo; è negare il peccato originale e quindi la Redenzione e quindi la Chiesa.

Negare l'esistenza del Demonio vuol dire demolire il Cristianesimo, negandone l'origine e la finalità.

Negare l'esistenza del Demonio è negare non solo una verità rivelata, ma vuol dire negare l'evidenza poiché nessuna spiegazione accettabile ci sarebbe per quelle cose successe, che succedono e che succederanno e che non si possono umanamente spiegare senza il diretto intervento di Satana.

E' concepibile che un sacerdote possa arrivare a tanta incredulità, senza la malefica influenza di (p.97) Satana? Satana in questi orribili peccati di empietà non è mai estraneo.


La scimmia di Dio

Qualcuno, figlio, ti obbietterà che, con quanto e stato scritto in questi Messaggi, Satana se non glorificato è stato però innalzato nel suo prestigio di principe di questo mondo!

Certo non si può negare che Satana sia in grado, per la superiorità di natura, di poter aver la meglio, con una certa facilità, sulle vostre persone, sulle famiglie e su tutte le strutture religiose e civili, economiche e politiche.

Lui, non condizionato né dal tempo né dallo spazio, può agire ovunque. Lui, la scimmia di Dio, in modo opposto si sforza di agire come Dio. Questo naturalmente è folle superbia, perché tra lui e Dio vi è una distanza infinita.

Dalla sua azione non escono che rancori, invidie e gelosie, liti e frodi, furti e bestemmie, oscenità e violenze: è la cloaca di tutti i mali.

Colossale errore della Pastorale moderna è proprio il non aver centrato il problema della Chiesa, della vita cristiana: Dio Sommo Bene -all'opposto: Satana, il Maligno. Fra i due, l'uomo è l'oggetto della lotta permanentemente in atto.(p.98)

Dio, infinito Amore, immola incessantemente il Figlio suo unigenito per la salvezza dell'uomo. Dio proteso verso l'uomo per fornirgli i mezzi necessari di difesa e protezione dall'opera di perdizione del Maligno. Lui, il Maligno, è proteso verso l'uomo per ristrapparlo dall'Amore di Cristo e dirottarlo sulla via della rovina eterna.

Al centro di questo duello, l'uomo, libero ed intelligente, può dire di sì al Suo Salvatore come può dire anche di no e protendere il suo animo verso il Seduttore, verso la sua eterna dannazione.

 

Drammatica alternativa

Tragica e drammatica responsabilità di questo uomo che, durante il suo pellegrinaggio terreno, si trova sempre nella alternativa di scegliere! Questa è la vostra prova!

La lotta interiore che dovete necessariamente sostenere è la ragione della vostra presenza sulla terra. Sulle origini, le cause, le finalità di questa drammatica lotta, voi Cristiani non siete stati che superficialmente formati ed istruiti. Di qui il mio disgusto ed il mio dolore.

Il Padre mio ha tanto amato gli uomini da dare Me il suo Unigenito Figlio per la loro salvezza, e gli uomini, anche per insufficiente conoscenza del (p.99) solo veramente grande problema della loro vita, e per il malefico influsso di Satana, vanno oggi in gran numero perduti.

Come possono i veri padri delle anime darsi pace? Come possono dormire sonni tranquilli? Come può un mio Sacerdote non soffrire della terribile realtà di cui è parte?

Figlio, non sarebbero arrivate le cose a questo punto se più Fede ci fosse stata. E ci sarebbe stata più Fede se questo impareggiabile dono mi fosse stato richiesto con perseveranza, se si fosse diffidato di più di se stessi e maggiormente confidato nella Misericordia e Provvidenza di Dio.

Figlio, coraggio, anche se le conseguenze saranno gravissime. La purificazione rimedierà alla colpevole responsabilità di molti nella mia Chiesa.

Ti benedico, e con te benedico coloro che si mettono a disposizione della mia Provvidenza che tende ad alleviare le tante sofferenze che vi sono per colpa del Maligno.(p.100)