MaM
Messaggio del 18 agosto 2014:Cari figli miei, anche oggi gioisco insieme a tutti voi. Io vedo i vostri cuori gioiosi, vedo anche questi campi che sono arati, che sono ben coltivati, perciò cari figli, altrettanto lavorate sui vostri cuori, aprite i vostri cuori all'azione dello Spirito Santo, perché voglio chiedere e impetrare grazie divine per voi. Perseverate nella preghiera, particolarmente in questo tempo, quando Satana desidera distruggere i miei piani. Sappiate, cari figli, che la Madre è sempre così vicina a voi. Prego insieme a voi e intercedo presso mio Figlio per tutti voi. Grazie cari figli perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata.

Mons. Ottavio Michelini - 7 giugno 1976 - SOGGETTO E CORNICE

Scrivi figlio mio.

Leggendo i Messaggi che avete raccolto nel primo e nel secondo volume, può darsi che qualcuno si stupisca che gli argomenti trattati siano, più o meno, quasi sempre gli stessi.

Non si parla delle strutture della vita pastorale o, se se ne parla a volte, è per mettere in risalto difetti e lacune.

La vita pastorale, come è venuta delineandosi attraverso i secoli, è complessa, quindi complesso dovrebbe essere il discorso che la riguarda.

La vita pastorale è ora complessa perché tale l'avete resa voi, ma in realtà al centro della pastorale rimane il Mistero dell'Incarnazione, della Passione e Morte mia, Verbo di Dio fatto carne. Questo è il vero fatto con cui Dio ha operato la liberazione dal giogo di Satana.

 

Collaborazione


Il punto focale è questo. Io, Gesú, ho liberato sì l'uomo dal giogo di Satana e con la (p.59) sovrabbondante grazia della Redenzione, ho dato all'uomo tutti i mezzi per mantenersi libero dagli assalti del Maligno; non ho però esentato l'uomo dal dovere di dare il suo apporto alla sua liberazione, con il credere e lo sperare, con l'amare, il soffrire e l'offrire.

In altre parole, lo non salvo l'uomo senza la collaborazione dell'uomo, per cui il problema centrale è: Dio salva l'uomo, ma vuole la sua collaborazione nella lotta contro le forze del male. Esse esistono in voi per il peccato originale, causato dal demonio, il quale si accanisce contro ogni uomo e contro il cristiano in misura particolare.

Satana, in questa lotta contro l'umanità, ha pure per alleato il mondo che a lui appartiene.

Il quadro della Pastorale è questo; tutto il resto e cornice. Ora il male di oggi è di dare risalto alla cornice e poco risalto al quadro dalla stessa incorniciato.

Ritorno quindi a invitarvi a ricominciare di nuovo (e questo lo farà la Chiesa purificata) a instillare nell'animo dei bambini una adeguata catechesi a riguardo di Me che salvo e redimo, ma non senza la collaborazione di ogni battezzato nella lotta contro le forze del male.

Tutto il resto verrà adattato a questa realtà dalla quale dipende la salvezza. Quindi stampa, cinema (p.60) e tutti i mezzi della pedagogia dovranno centrare questa idea, che è il pilastro dottrinale della Bibbia.

 

Pilastro fondamentale


Oggi i cattolici sono infarciti di materialismo. Il fallimento dei cattolici di oggi è per avere creato strutture di una pastorale staccata dal pilastro centrale.

Per esempio: a che serve un cinema parrocchiale ove si proiettano films anticristiani?

A che servono scuole e ritrovi dove, per timore di urtare la sensibilità antireligiosa, si impartisce una educazione religiosa all'acqua di rose?

A che servono mille altre iniziative, se non hanno un solido aggancio al pilastro centrale della pastorale: Cristo Redentore, Liberatore e Salvatore, che condiziona però la Sua azione divina alla collaborazione dell'uomo, attuata tramite la Chiesa?

Ma Satana oggi è nella Chiesa e opera intensamente fino a spingere le strutture di Essa lontano dal pilastro fondamentale.

Se oggi alcuni Vescovi e Sacerdoti non riescono a percepire questa situazione, è un altro terribile segno del come vanno le cose.(p.61)

Questo ben lo vede invece il mio Vicario! Encicliche e richiami, segnalazioni ed allarmi non sono mai mancati, ma troppe volte sono rimasti lettera morta ed il male si è ingigantito.

Ecco, figlio, perché verrà l'ora della purificazione, che dai ciechi sarà deplorata come l'ora della Giustizia divina. Non sapranno vedere in essa anzitutto la Misericordia, mai disgiunta dalla Giustizia, perché Dio vuole la salvezza delle anime e non la loro perdizione.(p.62)