Figlio mio, scrivi:
non basta la fede nella mia presenza eucaristica in mezzo a voi, no, figlio mio, non tutti i sacerdoti che celebrano in peccato, quindi sacrilegamente, sono senza fede, i più hanno la fede, affievolita, ma l'hanno, eppure sono sacerdoti pessimi; credono in Me, ma sentono una avversione per Me originata dallo stato di colpa in cui si trovano.
Quando un sacerdote è in peccato, preclude volontariamente la sua anima all'azione delle grazie attuali, cioè a quegli impulsi di Grazia che Dio infinitamente buono elargisce alle anime in misura e proporzione della loro recettibilità e, mentre praticamente si chiude a
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Figlio mio, scrivi.
Io, Gesù, sono Dio, sono infinitamente semplice, amo la semplicità, voglio la semplicità nelle singole anime, voglio la semplicità anche nella Mia Chiesa e nelle strutture della Mia Chiesa, molte delle quali saranno ridimensionate.
Figlio mio, per le Chiese locali o Diocesi saranno essenziali tre strutture.
Strutture indispensabili che un Pastore santo deve procurarsi per la sua chiesa
1 - Un seminario dove si raccoglieranno i prescelti al sacerdozio.
Sarà un luogo in cui si accoglieranno i " vocati " da sacerdoti santi; saranno avviati alla pietà profonda e allo studio, naturalmente in un clima di grande fede, senza nessuna concezione materialistica, senza lassismo, senza anarchia.
2 - Sarà necessario per il Pastore che ha a cura la salvezza del gregge a lui affidato, uno stuolo di sacerdoti che saranno addestrati a liberare le anime prese dalle potenze del male secondo il precetto dato (p. 73) da Me ai miei Apostoli: " Andate, predicate il Vangelo e cacciate i Demoni ".
I Pastori di anime rifacendosi al Vangelo, dovranno per primi benedire gli indemoniati; presiederanno lo stuolo dei sacerdoti deputati a questo ufficio. I sacerdoti prescelti per questo ufficio dovranno essere i migliori, animati da spirito di fede, di pietà, di mortificazione.
A questa attività si potrà aggiungere l'insegnamento religioso e la direzione di una scuola tutta speciale per Direttori Spirituali.
3 - Struttura necessaria sarà pure una commissione cui sarà demandato il compito dell'assistenza; i membri di tale commissione saranno buoni e santi laici.
Tale commissione sarà presieduta dal Vescovo direttamente o per mezzo di persona dal Vescovo delegata e nessun membro abuserà della fiducia datagli; sarà scrupolosa nell'amministrare i beni dei poveri, perché il defraudare il povero è peccato molto grave che sarà da Me punito anche in questa vita terrena.
Ogni struttura vale se valgono le persone di cui è composta; se una casa è costruita con materiale inadeguato o con calcestruzzo carente di cemento, la casa crolla. (p. 74)
Prima grande preoccupazione per un Pastore di anime quindi sarà quella di costruire la sua Chiesa su solide fondamenta e con materiale resistente e buono, cioè di circondarsi di sacerdoti santi; formerà così un centro di lievitazione capace di muovere e innalzare tutta la massa.
Questo deve fare un Vescovo se vuole essere coerente al suo grande mandato.
Il granello di frumento è sotto terra e deve marcire
Che cosa ho fatto Io, Gesù, all'inizio della mia vita pubblica?
Mi sono scelto i miei Apostoli e non certamente a casaccio Io li ho scelti; Dio non agisce mai a casaccio, Dio agisce sempre per un fine ben preciso, non mai mosso da calcoli meschini come spesso fate voi uomini, e questa mancanza di retta intenzione porta Pastori e sacerdoti fuori binario.
Oh! figlio mio, molti si scandalizzeranno e non vorranno credere che in Pastori e sacerdoti difetti la retta intenzione... ma quante acrobazie per scalare il potere, quanti abili arrampicatori che non pensano che prima o poi sarebbero precipitati nel vuoto!
Figlio mio, se la situazione della mia Chiesa ha raggiunto una crisi così grande, non bisogna credere (p. 75) che la responsabilità sia da imputarsi a sole determinate categorie; in misura e proporzione diversa semplici fedeli, sacerdoti e Vescovi, hanno la loro parte di responsabilità.
Figlio mio è giunta l'ora; il granello di frumento è sotto terra e deve marcire; ne uscirà un debolissimo stelo, col tempo si farà forte e robusto e porterà a maturazione in abbondanza il grano.
Dillo pure, figlio mio, che l'ora è vicina. Ripetutamente ti ho detto che nessuno deve essere colto di sorpresa. Ripetutamente ti ho detto che volendo Io tutti salvi, tutti debbono conoscere e tutti debbono prepararsi con la penitenza e la preghiera, perché se non vi convertirete e non farete penitenza, vi dico che tutti perirete.
Figlio mio voglimi sempre più bene. Offrimi te stesso con quello che hai, con quello che sei.
Ti benedico e con te benedico tutti coloro che sinceramente Mi amano. (p. 76)
Figlio mio, scrivi:
di che cosa si sono resi responsabili molti miei Vescovi e tantissimi miei sacerdoti?
1° - Sono colpevoli dell'eresia dell'azione, cioè di pseudo zelo sotto il quale si cela vanità.
2° - Sono colpevoli di essersi lasciati assorbire dall'attività esteriore fino a volte ad esaurirsi; ciò non risponde ad un disegno della Volontà Divina, ma ad un sottile orgoglio e ad una insidiosa manovra del Maligno.
3° - Questa esasperata attività non ha avuto e non ha una corrispondente attività interiore, per cui si è radicato nel loro animo la convinzione di essere dei pilastri portanti, senza dei quali tutto e
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Scrivi figlio mio,
Sono Io, la Madre, Vergine Immacolata, sono la Madre dell'Unigenito Figlio, da sempre generato dal Padre, nella pienezza dei tempi fatto Carne nel mio seno purissimo; sono la Figlia prediletta del Padre, su di Me si posa il Suo sguardo misericordioso; sono la Sposa dello Spirito Santo che mi irradia del Suo Amore infinito; sono, figlio, l'Immacolata Concezione, Madre del mio e vostro Gesù, Salvatore e Redentore, sono la Madre vostra.
Vi ho generati nell'amore e nel dolore; nell'amore e nel dolore continuo a generarvi. Amo Gesù, l'amore per Lui non è esprimibile in termini umani, non lo potete comprendere finché siete sulla terra, Egli è vero Figlio di Dio come è vero figlio mio, amare Lui vero Dio e vero Uomo è per me legge di natura, è per Me necessità assoluta, più di quello che sia per voi respirare per vivere, Io non posso non amare Dio Uno nella sua natura, essenza e volontà, pur nella Trinità delle Tre Persone.
Ma, figlio mio, sono anche Madre vostra e come tale Io vi amo con la stessa intensità con cui amo Dio; ma mentre l'amore a Dio genera in Me una (p. 83) felicità, pure questa inesprimibile in termini umani, perché in Me l'amore per la Trinità Divina è perfetto e Io vivo nella Trinità, vivo della stessa Vita Divina, partecipe delle perfezioni divine e della stessa onnipotenza, onnipresenza e onniscienza divina per grazia, per l'amore che nutro per Voi non è così, perché l'amore mio per voi è legato ad una sofferenza che per voi anche questa riesce incomprensibile, in quanto voi uomini siete incapaci di vivere la vostra vita di prova nella fedeltà piena come dovreste, perché voi uomini offendete così gravemente il Mio e vostro Dio, il mio Amore!
Io sono la Vergine Immacolata, Madre del mio Dio Uno e Trino e Madre vostra, ma tra voi e Me sta il peccato vostro, stanno i peccati dell'umanità.
Con il mio Gesù vi ho liberati dagli artigli delle potenze del male; voi uomini ingrati non volete credere, e, nella sconfinata malizia, continuate ad offendere Gesù, trafiggendo in continuazione il mio Cuore di Madre.
Il Calvario continua e Io, con dolore indicibile, debbo continuamente ripetere al Padre: " Padre mio perdona loro perché non sanno quello che fanno ".
L'offesa fatta al Figlio mio è spada che penetra nel mio Cuore.
Neppure le lacrime di sangue sono valse a scuotere la durezza del cuore umano. (p. 84)
Domani 8 Dicembre è la festa della vostra Mamma Celeste e i figli buoni festeggiano gioiosamente la loro Mamma nelle ricorrenze che a Lei riguardano. Figli miei, festeggiate l'Immacolata, deponete ai suoi piedi le vostre gioie, i vostri dolori e le vostre preghiere; Essa è ai piedi della Croce; a voi guarda e voi benedice.
Pregatela e ai suoi piedi deponete i vostri propositi di bene; ditele che volete essere con Lei in vita e morte; figli miei, siate benedetti, siate perseveranti.
L'ora non è lontana; preparatevi con fiducia, Io, l'Immacolata, non abbandonerò alle fauci selvagge delle potenze del male e salverò chi mi avrà onorato con la fede, la fedeltà e con la preghiera del S. Rosario.
Recitatelo ogni giorno con perseveranza e Io, la Madre vostra, vi salverò!
Figlio, ti benedico; tu sai che col mio Sposo Giuseppe ti siamo accanto; i figli non temono, ma amano la Madre. (p. 85)
Scrivi, figlio mio,
quante volte non si è detto, o meglio ripetuto, le parole del Papa: " Il fumo dell'inferno è entrato nella mia Chiesa ".
Il mio Vicario, Paolo VI, ha pronunciato queste parole verissime, terribilmente vere, ma esse sono cadute nel vuoto; dall'alto si doveva incominciare a considerare e meditare queste parole; dai Vescovi si doveva iniziare perché essi della Chiesa sono una colonna fondamentale, ne formano la spina dorsale quindi era secondo la logica della ragione e della fede che fossero loro a raccogliere le parole del S. Padre e farne oggetto di riflessione, di meditazione, per passare ad un atto pratico e realistico; interrogare cioè se stessi, la propria coscienza, scrutarla fino in fondo per accertare se le parole del S. Padre non avessero costituito un serio richiamo, un monito coraggioso e severo per loro.
Figlio ancora una volta ti dico a scanso di equivoci, che fra i miei Vescovi non mancano, anche se non sono molti, i santi, ma la maggioranza o non ascoltano le parole del Pontefice, o se le hanno ascoltate le hanno accolte come cose che non riguardava loro. (p. 86)
Figlio mio, ma che cosa ha voluto dire il Pontefice con quelle parole?
Hanno occhi ma non vedono
Te lo spiego io, Gesù. Vedi, figlio, secondo il vostro giudizio umano poche colpe possono uguagliare la gravità della colpa di una meretrice; non intendo giustificare nessun peccato, perché ogni peccato è sempre un gravissimo male, ma anche nel male vi è una gradualità.
Senti, figlio, ricordi l'episodio dell'adultera nel Vangelo che stavano per lapidare? Gravissimo peccato l'adulterio, ma Io ti dico, figlio, che il peccato che era nel cuore di coloro che l'adultera avevano condannato alla lapidazione, era molto, molto più grave di quello dell'adultera, perché peccato di superbia e di orgoglio, e la superbia e l'orgoglio sono il peccato di Satana.
Che vogliono dunque dire le parole del S. Padre: " Il fumo dell'inferno è entrato nella Chiesa? " Il fumo porta oscurità, il fumo tinge, il fumo impedisce di vedere perché in mezzo al fumo gli occhi bruciano e necessita chiuderli anche contro volontà. La superbia è il fumo entrato nella mia Chiesa, per cui molti Pastori di anime e sacerdoti, non vedono, non capiscono il mare di confusione e di contraddizioni in cui vivono. Questo voleva Satana, questo ha fatto la sua azione malvagia; non capivano se stessi i giudici (p. 87) dell'adultera, non capiscono se stessi molti Vescovi e sacerdoti perché non vedono il baratro che sta per aprirsi sotto i loro piedi.
Chi crederà sarà salvo
Non sto a parlarti di ciò di cui già diffusamente ti ho parlato in altri messaggi; le contraddizioni della pastorale moderna sono tali e tante per cui moltissimi cristiani vedono e deplorano, ma non vedono sacerdoti e Vescovi perché caduti nella complicata rete che Satana ha saputo tendere loro.
Figlio mio, ciò che addolora è la loro ostinazione.
Li ho invitati più volte a considerare bene la loro vita alla luce del Vangelo, di cui accettano ciò che fa loro comodo ed ignorano quello che torna loro scomodo; non vedono il fumo dell'inferno che li avvolge; neppure hanno sfiorato la loro mente le parole del S. Padre che erano prima di tutto rivolte a loro, Vescovi e sacerdoti, e poi a tutti gli altri fedeli.
Figlio mio, ancora sono costretto a dirti e a ripeterti che non io voglio l'ora della purificazione, a cui molti ancora si rifiutano di credere ignorando Lourdes, Fatima ed altri numerosissimi interventi miei e della Madre mia; se non si decideranno ad una conversione oggi, domani potrebbe essere troppo tardi. (p. 88)
Figlio mio, vedi la desolazione grande che è nella mia Chiesa; prega e fa' pregare. Offriti, confida e spera nella Misericordia mia e della Madre e non rimarrete soli.
Coloro che umilmente avranno creduto, saranno salvati. Voglimi bene. (p. 89)
Figlio mio, scrivi:
I Vescovi col Papa sono i custodi dei valori inestimabili della verità, cioè di quel patrimonio formato dalla mia dottrina e dalla mia parola.
I Vescovi col Papa sono i naturali custodi dei valori morali e spirituali gratuitamente dati alla mia Chiesa.
I Vescovi col Papa sono i custodi dei valori inestimabili della fede, della mia dottrina e della parola viva perché divina ed eterna che non muta col mutar dei tempi come non pochi pensano nella mia Chiesa, quali i teologi eretici, sì, eretici, perché superbi e presuntuosi; i Vescovi col Papa sono i naturali custodi dei valori spirituali
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Figlio mio, scrivi,
Io Gesù, Figlio del Dio vivente debbo intervenire ancora una volta per ricordare ai cristiani, ai miei sacerdoti, ai successori dei miei Apostoli, che altro non sono che un pugno di cenere intriso di putredine.
A quanto pare questa salutare verità non è più oggetto né di meditazione, né di predicazione; eppure lo Spirito Santo l'ha raccomandata contenendo essa tanta forza di convinzione e persuasione, perché verità non astratta, ma concreta, di cui ogni uomo volendo, può averne salutare esperienza.
Figlio, la subdola ed insidiosa opera del Maligno sembra aver atrofizzato le anime rendendole incapaci di abbeverarsi alle sorgenti pure della rivelazione; non sanno i cristiani, tantissimi miei sacerdoti e non pochi Pastori, quello che in realtà sono?
Accecati sono a tal punto da non capire la tremenda realtà che senza Dio non sono nulla, nulla valgono e nulla possono?
Non sanno che non possono prolungare la loro vita di un solo minuto in più di quello che ab aeterno è stato decretato? (p. 95)
Non sanno che la morte li può rapire ad ogni istante?
Vanità delle vanità
La Sapienza, figlio, è un dono grande e meraviglioso che non invecchia mai e chi la possiede resta eternamente giovane nel suo spirito e nel suo animo. Pastori, ministri e fedeli, dovrebbero chiederla a chi la può, allo Spirito Santo.
La Sapienza è luce capace di fugare l'oscurità che scaturisce dalla superbia e dalla vanità dell'uomo, ma di questa non ci si rende conto. La contagiosa febbre che anima questa generazione traviata ed iniqua per la sua incredulità, ha fatto dimenticare le esigenze della vita soprannaturale, della Vita della Grazia, le esigenze dello Spirito, come quella della sapienza.
Poveri cristiani, poveri sacerdoti, poveri Vescovi! Senti, figlio mio, se ti facessi vedere le stanze di lavoro e di riposo di tanti miei ministri, vi troveresti montagne di libri, giornali, riviste di ogni natura e genere, e qui sarebbe il caso di ricordare, di dire ciò che e stato detto dei sacerdoti ebrei: fate quello che dicono, ma non fate quello che fanno, ma libri di pietà soda ne troveresti ben pochi. La sapienza, dono stupendo dello Spirito Santo, è sfumata perché non può stare né può albergare nelle anime in crisi di fede. (p. 96)
Figlio, tutto è da rifare dalle fondamenta, questo è ciò che ha detto un grande Papa, Pio XII; se un grande papa, un santo Pontefice, ha detto che tutto è da rifare, vuol dire che il guasto è generalizzato sia alla base che al vertice. Non lo vogliono ammettere molti, perché ammetterlo vorrebbe dire in parte di essere corresponsabili di questa situazione disastrosa, e perché per ammetterlo ci vorrebbe una tale dose di umiltà che non vi è, perché se ci fosse questa virtù con cui Io ho vinto Satana e le sue legioni, essi pure vincerebbero le forze del male.
Non si vuole credere
No, figlio, Dio è longanime, è buono, paziente e misericordioso, mentre gli uomini ingrati non fanno altro che abusare di questa infinita bontà, ma gli uomini oggi in balia di Satana stanno camminando verso il baratro che li inghiottirà.
Hanno rifiutato e rifiutano la verità e la luce, ma chi cammina nelle tenebre non si accorge dell'abisso che lo inghiottirà.
Vi è un lato spaventosamente tragico in tutta questa perversione, un lato la cui iniquità è sanza confini, la cui perfidia è mantenuta diabolicamente nascosta ai più, alle vittime del demonio, dell'odio sconfinato con cui le forze dell'inferno tiranneggiano questa povera umanità, non esclusa la mia Chiesa, non si (p. 97) vuole vedere questo tragico lato, non si vuole credere; e se ne subiscono le malvagie conseguenze.
Domando: Gesù mio, allora l'odio prende il sopravvento sull'amore?
Allora la luce non avrebbe il sopravvento sulle tenebre?
L'errore avrebbe il sopravvento sulla verità?
Risposta: No, figlio mio. Saranno gli uomini stessi a provocare l'imminente conflitto, e sarò Io a piegare le forze del male al bene, e sarà la Madre, Maria SS.ma a schiacciare la testa al serpente dando inizio così ad una nuova era di pace.
Sarà l'avvento del regno mio sulla terra, sarà il ritorno dello Spirito Santo per una nuova Pentecoste, sarà l'Amore mio misericordioso a sconfiggere l'odio di Satana. Saranno la verità e la giustizia a prevalere sulle eresie e sulle ingiustizie. Sarà la luce a fugare le tenebre dell'inferno.
Ti benedico, figlio mio; voglimi bene. (p. 98)
Figlio mio, scrivi,
Se Dio potesse mutare i suoi insegnamenti non sarebbe più Dio; la Parola di Dio non muta, non cambia né cambierà mai; essa e eterna come Dio. Ora Dio ha dato agli uomini una norma di vita, il comandamento dell'amore, ma ha anche detto che l'amore a Dio deve essere unito al Timore di Dio.
Come è un dono l'amore che bisogna domandare senza interruzione, così è un grande dono il timore di Dio. Temi il Signore che passa! Ma gli uomini di questa generazione veramente perversa hanno svisato tutto e tutto tentano di demolire.
Del timore di Dio oggi non se ne parla più, si parla dell'amore di Dio, ma del timore no, perché dicono che il timore non si concilia né può conciliarsi con l'amore, così come trovano inconciliabili nella loro stoltezza Misericordia e Giustizia, inconciliabili trovano l'Amore e Timore di Dio. Insomma oggi si accettano le cose di comodo e si ripudiano quelle che sono scomode.
Questo è l'assurdo atteggiamento che pastori, sacerdoti e cristiani hanno adottato nei confronti di Dio ed in questo assurdo atteggiamento è evidente (p. 99) l'insidia del nemico che si ripromette di demolire Dio nell'animo degli uomini servendosi della stoltezza degli stessi, demolire l'edificio della Chiesa, sgretolando pietra su pietra; chi parla più del Timore di Dio? Chi parla più della Giustizia divina? Chi parla più della presenza di Satana nel mondo che con le sue schiere ribelli guida la lotta contro Dio e contro gli uomini, purtroppo trovando in questi ultimi collaboratori perfino nelle anime consacrate, non esclusi i Vescovi?
Guai a coloro che sfidano l'ira di Dio
Dio è terribile nella sua ira, guai a coloro che sfidano l'ira di Dio adagiandosi sulla comoda concezione che in Dio è solo amore e misericordia.
Molti dannati vorrebbero poter ritornare indietro per riformare le loro concezioni ora che vedono e capiscono chiaramente l'astuto inganno di Satana e la sua feroce malvagità.
Vi è una volontà permissiva che spiega benissimo lo sdegno del Signore per il suo popolo infedele: guerre, rivoluzioni, epidemie, terremoti e altri innumerevoli calamità vengono dal demonio, ma da Dio permessi per i Suoi provvidenziali e sapientissimi fini.
I settanta anni di schiavitù babilonese furono permessi per lo sdegno che i molti peccati del popolo ebreo avevano provocato; la distruzione di Sodoma e (p. 100) Gomorra non fu da Dio, nessun male mai viene da Dio, ma sempre e solo dall' inferno con la complicità e la dissolutezza umana; Sodoma e Gomorra ed altri innumerevoli castighi furono punizioni non promosse ma permesse per il ravvedimento degli uomini. Lo stesso diluvio universale fu provocato dall'inferno con la complicità degli uomini corrotti.
L'amore non può permettere lo sfacelo dell'umanità
Gli uomini dicono di non temere Dio; ciò è terribile bestemmia le cui terribili conseguenze si scontano e in questa terra e oltre la vita terrena come nei tempi passati.
Tempi di cecità, tempi di oscuramento, perché tempi di superbia. Quest'uomo, men che verme strisciante nel fango e nella polvere della terra, che ha la durata di un giorno, osa sfidare inorgoglito della sua scienza e della sua tecnologia il Creatore e Signore dell'universo. Fino a quando figlio mio?
Io sono l'Amore. L'amore non può permettere lo sfacelo dell'umanità voluto da Satana. Io sono l'Amore Eterno ed immutabile, per cui non posso volere la rovina eterna delle anime.
L'inferno sarà debellato; la mia Chiesa sarà rigenerata; il mio regno che è regno di amore, di giustizia e di pace, darà pace e giustizia a questa umanità (p. 101) soggiogata dalle potenze dell'inferno che la Madre mia sconfiggerà.
Il sole luminosissimo risplenderà su di una umanità più buona; coraggio quindi, e non temere di nulla.
Prega, ripara, offrimi te stesso e voglimi bene. Ti benedico. (p. 102)