Ieri sera venne il Padre. Notte calma. Mi sento fisicamente sfinita, ma confido che Gesù vorrà sostenere la mia debolezza, nonostante i miei demeriti.
Sento che dovrò molto soffrire per dar luce alle anime... voglio tutto, ma che non offenda il Signore.
Ieri nel pomeriggio fui tanto tormentata e mi prese un forte dolore al rene da non poter reggere. Andai presto a letto. Il nemico mi fece tanto soffrire fisicamente, poi mi buttò da una parte all'altra del giardino. Ritornata a letto, sfinita e addolorata, decisi di rimanervi non avendo coraggio a comunicarmi. Venne il Padre a celebrare e l'ubbidienza mi tranquillizzò. Il Padre mi comandò di star bene, e infatti il dolore scomparve. Nel pomeriggio di oggi il nemico mi fece battere la testa al muro tanto forte, e mi rimase un acuto dolore; poi mi diceva ridendo: va dal Padre a fartelo levare.
Notte tranquilla. Al mattino mi si presentò dicendomi sghignazzando: hai dormito eh, te la farò purgare alla Comunione. Il Padre mi disse di stare tranquilla. Le parole rivolteci dal Padre prima della Comunione: Monstra Te esse Matrem, mi fecero tanto bene. Sono andata a Gesù col Cuore della Madonna e Gli ho confidato la mia pena perché ne parlasse a Gesù. Sceso nel mio cuore ne ebbi la risposta: STA TRANQUILLA, SONO CONTENTA DI TE. POI TRISTEMENTE MI DISSE: NON DI TUTTE LE RELIGIOSE SONO CONTENTO. Potessi io contentarlo per tutte quelle che non Lo contentano. Che farò? Consolarlo con un amore generoso, delicato, pronto a tutto pur di far piacere a Lui. Gesù sostieni la mia debolezza e miseria...
La giornata di ritiro, fu di desolazione e angoscia... Il Padre mi assicura. Coraggio e avanti, per le anime!
Credetti di perdere la ragione, tanto la nottata fu angosciosa. Posta nel bagno per più ore... si attaccò il fuoco al lenzuolo... fui legata al collo con una fune e appesa al letto. Telefonai più volte ma non potei avere comunicazione e mi sentivo in uno stato di disperazione. Tornata in camera mi si presenta S. Silvestro (era il demonio, ma io allora non lo sapevo) e mi disse, che speravo di farmi santa, ma era inutile, ormai non c'era più nulla da fare, e non mi sarei salvata. Di non disturbare più il Padre, che non ha tempo da perdere, e se ne andò adirato.
Non potei fare la S. Comunione, ma più tardi andai dal Padre che mi diede la tranquillità e Gesù.
Notte di pace. Dopo aver ricevuto la benedizione del Padre, ebbi quella di San Silvestro. Si presentò a me, dicendomi: vuoi anche la mia benedizione? lo dissi: no, no, perché tu puoi essere il demonio. Mi rispose: Sta tranquilla, io non sono il demonio, che ti dice di allontanarti o di non parlare al Padre, io ti dico, di non allontanarti mai, di dire tutto e di ubbidire sempre. Oh! l'ubbidienza di fede come è preziosa! Mi benedisse, lasciandomi in gran pace.
Non ho potuto prendere il quadretto, e non ebbi il coraggio di telefonare al Padre... la notte fu di tormento... Oggi ho un'indolenza che non posso scuotere, la mente stanca... se amassi Gesù!...
Da parecchio non scrivo. Ho sofferto molto in questo tempo, ma non val la pena pensarci. Solo devo ricordare per notare e ubbidire. Nei giorni di permanenza a Milano, passai notti terribili e ricevetti colpi e battiture. Spinta a disperare... tornata a casa il Padre era assente. Avevo tanto bisogno... fui presa da spavento. Seguì una nottata impressionante, credetti di perdere la ragione..
La notte dal 11 al 12, il nemico mi faceva giurare di finirla per sempre col Padre, mi portò in terrazzo e mi fece ruzzolare parecchio. Fui presa anche fisicamente da uno sconcerto che avrei imprecato tutti; passai ore che non so come chiamarle... telefonai al Padre, ma non potei avere la comunicazione... mi risolsi andare alla Chiesa e dopo un po' di lotta, mi portò la pace... la pace alla fede nella sua parola... Viva la Croce!
Il nemico mi giocò un brutto tiro. Mi telefonò come fosse Suor Angelica da Milano, dicendomi di partire subito che Suor Emanuele fu presa da un attacco di cuore ed era grave. Andai in Chiesa e nella preghiera ebbi la sensazione, che fosse stato il nemico. Telefonai al Padre che fece luce.
Anime! Anime! Anime!
Nottata terribile... Gesù sostiene la mia debolezza! Mi sento fisicamente stanca, spiritualmente schiacciata... il nemico non mi dà tregua. Che non Ti offenda Gesù, e poi tutto tutto! Le parole del Padre sostengono. Ubbidienza, anima mia, ubbidienza.