Giorno anniversario della mia Vestizione. Quanti ricordi! Allora sentivo l'amore di Gesù... oggi. La volontà di Dio sempre! Questa mattina, appena mi misi in preghiera, fui come tutta presa da Gesù, e mi parlò, non con la voce materiale, ma con quella che va all'anima e mi disse che in questi giorni devo soffrire e offrire continuamente il Santo Suo Volto, PER TANTI MIEI SACERDOTI, disse: CHE HANNO BISOGNO DI ESSERE ILLUMINATI E NON VOGLIONO RICEVERE LA LUCE. Dicendo io, che mi sentivo incapace a tutto: OFFRIMI LA TUA IMPOTENZA, mi rispose, e sentivo che Gesù era molto addolorato.
Che farò per consolarti o Gesù? fa Tu in me, perché io non so far nulla.
Ritiro mensile - Angoscia, disgusto, tentazione, disperazione,... Mio Dio, pietà di me! Mi pare però di non volere altro, che la Volontà di Dio, costi quello che costi per le anime. Mi sento anche fisicamente tanto male, impotente anche a un buon pensiero... Voglio tutto, o Gesù, ma che non Ti offenda!...
Dare tutto, non rifiutare nulla, qualunque sia la mia disposizione fisica e spirituale. Il demonio cerca di portarmi allo scoramento e alla tristezza. No, non lo voglio ascoltare.
Dalla Meditazione dei Padre - Pietro, Giacomo e Giovanni avevano pescato tutta la notte, senza nulla raccogliere. All'alba un uomo sconosciuto che
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Stamane mentre ero in preghiera (il nemico) così disse il Padre, perché io lo credetti Gesù, mi si presentò sanguinante e severo e mi disse, che così l'avevano ridotto i miei peccati, e non dovevo più sperare perdono, che tutto era finito. Ogni mia Comunione e Confessione sacrilega, e altro. Presa da grande agitazione e disperazione passai ore terribili. Lottando mi recai dal Padre... e il nemico fu scornato. Anima mia ricorda il fatto di S. Teresa: Un giorno dopo confessata, si presentò Gesù, e disse: Non fare così, il confessore è buono, prudente, ma questa volta ha sbagliato. Teresa disse a Gesù, se anche vero che ha sbagliato, io non lascerò di ubbidire, perché Tu hai detto: Chi ascolta voi, ascolta me. Allora Gesù rispose: TERESA SE NON AVESSI CREATO Il PARADISO NE CREEREI UNO PER TE. Ricorda anima mia e non discutere mai in fatto di ubbidienza.
- Devo arrivare a saper ubbidire comunicandomi qualunque sia lo stato dell'animo mio, rinunciare la mia luce e agire alla luce dell'ubbidienza. Costi quello che costi, per piacere a Gesù.
Le notti scorse sono state tutte agitate. Una, passai più ore nel bagno, altre sul terrazzo... fiat! per Gesù e per le anime! Ieri mattina, festa dello Spirito Santo, mentre pregavo mi trovai come assorbita in Dio e nella luce del Santo Volto vidi tante anime specie Sacerdoti, e Gesù mi disse: LA TUA SOFFERENZA HA ILLUMINATO QUESTE ANIME. Che Gesù sia glorificato, che le anime si salvino, e poi o Gesù, tutto quello che Tu vuoi. Nelle parole rivolteci dal Padre ieri mi colpirono queste: La pietà nell'ubbidienza, l'ubbidienza nella pietà.
Questa notte ho riposato. Questa mattina mentre mettevo il vino per la S. Messa, il nemico mi afferrò, prese la bottiglia e voleva farmi trangugiare il vino. Strinsi i denti e resistetti, ma invano. Invocai il mio Padre S. Silvestro, che pose in fuga il nemico Preparò Lui stesso il vino nell'ampollina e mi accompagnò in Cappella. Le parole dette dal Padre alla Comunione mi fecero tanto bene.
Oggi giorno di lotta. Mi sento fisicamente stanca non ho altro d'offrire a Gesù, che impotenza alla virtù...
Gesù, tutto per Te e per le anime! Il nemico per vendicarsi, forse perché l'ubbidienza mi fece riposare, al mattino tentò disturbarmi parecchio, ma con la parola dei Padre entrò la calma.
Questa notte, terminato alle 12,30, come l'ubbidienza mi prescrisse, di pregare, mentre mi levavo per uscire dalla Cappella, mi si presentò Gesù tutto piagato e mi disse: PERCHÉ MI LASCI? VEDI COME SONO RIDOTTO C'E’ BISOGNO RIPARAZIONE... Mi sentii turbare e dissi: Gesù non posso, il Padre non vuole - MA TE LO DICO IO, SOGGIUNSE, AL PADRE LO DIRAI POI... Stetti un istante in forse, ma poi dissi: no, no Gesù, non posso, e uscii. Scoprii l'inganno. Il nemico alla porta, mi schiaffeggiò poi mi gettò dalla scala. Un demonio voleva giurassi di lasciare la direzione del Padre e la devozione al S. Volto, minacciando, che se non avesse potuto uccidere me, avrebbe ucciso il Padre, e imprecava in modo orribile contro dì Lui. Poi mi trovai senza sapere come nel corridoio sopra, tutta addolorata e con la testa frastornata. Di nuovo mi si avvicinò il nemico, in tono di compassione, con un termos di latte che si trovava sull'armadio, cercando di farmelo trangugiare, strinsi i denti, invocai S. Silvestro e dopo un poco di lotta mi lasciò.
Quando viene la sera, mi sento morire! ... mi studio di dimenticare il passato... e abbandonarmi alla Divina Volontà...
Questa notte entrando in camera trovai il letto sfatto, il materasso a terra, e tutto sossopra. Era naturale che quel brutto ceffo si sfogasse... rimisi l'ordine e riposai tranquillamente fino alle cinque, come mi disse il Padre. Al mattino lo trovai ai piedi della scala, minacciandomi che se avessi fatta la Comunione, avrebbe fatto una pubblicità in Chiesa. Mentitore! ma l'ubbidienza è tutta la mia forza e la mia pace.
Ho incominciato il bel mese del Cuore di Gesù, con la volontà risoluta di dare tanto amore e tanta riparazione. Amore pratico, industrioso a fare bene le più piccole azioni della giornata. Fare tesoro di tutte le tentazioni, suggestioni, prove, aridità in un'immolazione intera, generosa, costante... consolare il Suo Cuore, studiarLo, imitarLo, specie nella dolcezza e umiltà. Questa mattina presto, mentre uscivo all'orto, mi si presentò il nemico, come fosse il Padre, e mi disse: se alla Comunione si sente intranquilla, la lasci, che poi penseremo. Dicendo io: Padre, non sono in grazia dì Dio?, crollò la testa, e mi lasciò nel dubbio. Non sapendo fosse il nemico mi turbai molto.
Prima della S. Messa potei parlare al Padre, e il tranello fu scoperto.
Stamane in Cappella, mi perdetti nel Cuore di Gesù, ho sentito la Sua sete... il Suo dolore... Ho chiestò: Gesù che vuoi da me? AMORE, RIPARAZIONE, mi disse.