MaM
Messaggio del 2 marzo 1988: Servite Dio nella gioia! Solo se pregate potete servire Dio nella gioia. La vita per voi sia gioia!

Messaggi di altre apparizioni

Madre Pierina Micheli - Messaggi anno:1942

22 marzo 1942

Tristezza e desolazione... con Gesù e per le anime!... ma il timo­re di essere in odio a Dio mi tortura... questa notte nella mia Cappellina di Via Elba passai tre ore di agonia con Gesù nel Getsemani e sentii profondo in cuore il lamento di Gesù: SONO POCHE LE ANIME CHE MI DANNO PIENA LIBERTA’ DI AGIRE E NON POSSO FARE LORO TANTE GRAZIE... O Gesù, agisci in me liberamente, non badare alle mie infedeltà... dammi anime da offrirti in questa Pasqua, tante anime tante, e prendimi tutto... prendi anche Suor Pierina e trasformala Tu...

8 marzo 1942

Non voglio andare al riposo senza avere ubbidito nello scrivere quanto mi è passato nella mia permanenza a Milano. Dalla sera del­l'arrivo, 24 febbraio, alla partenza 7 di marzo non ho avuto una notte di tranquillità. Quasi tutte le notti, trasportata nelle cantine e là, get­tata da ogni parte, battuta, tenuta come soffocata. Molte volte come un corpo di pietra nell'impossibilità di muovermi, in preda alla dispe­razione, spinta ad imprecare... Non so dire i momenti di spavento passati, ma attribuisco all'aiuto Divino, se non ho ceduto, tanto mi sentiva sfinita... Fui terribilmente tentata nella fede, in certi momenti mi sembrava proprio di essere come quei mondani che non credono a nulla.. quanti atti di fede ho fatto in quei giorni...

Quello che mi disgustò è l'essere stata vista da Suor Emanuele, men­tre gettata a terra non potevo muovermi. Essa mi pose una immagine di S. Silvestro e poi poté rialzarmi.

Gesù sputacchiato... dunque perché lamentarmi di queste umiliazio­ni... eppure ne soffro tanto. Il demonio tentò di allontanarmi dal Pa­dre... ma dopo aver parlato, mi ritornò la calma. Oggi ricominciò l'assalto su questo punto, ma, palesatolo, sparì... O S. Silvestro aiutami!

9 marzo 1942

Ieri sera, andata in Cappella per la recita dell'Ufficio, fui gettata a terra trascinata pel corridoio... tentai più volte di telefonare al Padre per avere una benedizione, ma venivo respinta. Finalmente riuscii, poi ubbidii e passai la notte tranquilla. Il nemico vorrebbe allontanar­mi dal Padre, ma S. Silvestro, non lo permetterà.

11 marzo 1942

Il nemico ha rabbia perché il Padre viene per gli Esercizi delle mamme. La sua presenza in casa gli fastidia... certamente farà tanto bene a queste anime bisognose... Cerco di stare in pace nell'ubbidien­za. L'adorazione di questa sera mi commosse tanto... Gesù avrà cer­tamente illuminate queste mamme e confortati i loro cuori... fu un'ora solenne di Paradiso per tutte... le parole calde e profonde del Padre strapparono lagrime...

13 marzo 1942

Ieri sera si chiuse il ritiro delle mamme con la S. Messa, Comu­nione e Benedizione Eucaristica.

Nessuna mancò... erano raccolte, comprese, commosse... il Padre par­lò prima della S. Comunione e dopo la S. Messa rivolgendo parole infocate d'amore a Dio... sentirono dispiacere fosse finito e le più chiesero che un altro anno si prolunghi otto giorni. Il Signore aiuti e benedica i loro propositi. La notte fu spaventosa, credetti di soccom­bere. Mi portò al rifugio e tenendomi strozzata mi incitava a giurare di finirla col Padre ... Furono ore spaventose, mi sembrava di perdere la ragione ... S. Silvestro è muto... il Padre non c'è ... Gesù tace... Maria, aiutami Tu che sei Madre...

15 marzo 1942

Questa notte sono stata portata in terrazza e spinta a gettarmi giù... mio Dio che spavento... invocai il mio Padre S. Silvestro e ritornai in camera... la notte fu di tentazione e di disperazione. Priva di fede e di speranza non trovavo altra conclusione che toglier­mi da questo stato d'animo col non resistere più e abbandonando tutto... fare una prova, sotto pretesto che continuando così perderei la testa; e poi o il vuoto... o l'inferno... che ore terribili... ma con atti di abbandono di arida volontà, ho riavuto un po' di calma... Il Padre dice di non ragionare, ma in certi momenti mi è impossibile... disubbidi­sco?... io non voglio.

17 marzo 1942

Sono fisicamente sfinita e spiritualmente in una indifferenza totale di tutto... non santa indifferenza... vorrei non dover più parlare né al Padre né agli altri... vivere sola... Pazienza, anima mia, porta la tua croce. Voglio quello che Dio vuole e basta... i vorrei non sono miei... Gesù, Gesù!

19 marzo 1942

Il nemico tentò di affogarmi nel bagno, e ne uscii tanto impres­sionata, che proprio sentii forte bisogno di aiuto. Presi il mio quadret­to, lo strinsi al cuore e scoppiai in pianto. Il mio Padre si commosse e mi disse: coraggio, figlia mia, non temere, non ti abbandono, c'è bisogno di luce per le anime. Ripresi animo, ma poi tutto si oscurò, e temetti essere tutto vero inganno. Fui tentata portarmi da qualche Padre non conosciuto a chiarire la mia vita per decidere... Ma Gesù non permise cedessi... allora fui spinta a chiedere conforto alle crea­ture per sollevarmi, ma corsi al Tabernacolo e respinsi la tentazione. Come mi sento debole e miserabile...

21 marzo 1942

Ieri sera sono partita per Milano, col cuore stretto, angosciato... non ho potuto parlare al Padre e il nemico mi burlava, mi diede anche una telefonata... Questa notte mentre rientravo in camera il nemico mi disse sciocchezze come queste - tu sei santa, non devi più temere di nulla, andrai sugli altari, e simili cose... non mi detti neppur pensiero di mostrare che l'udivo... se ne indispettì e mi diede uno schiaffo...

25 marzo 1942

Festa della Madonna - Oggi Gesù mi ha concesso la grazia di parlare al Padre e l'anima mia ne ebbe tanto conforto e tanta pace. Voglio essere fedele a Gesù, costi quello che costi.