MaM
Messaggio del 25 aprile 2023:Cari figli! Vi invito tutti ad essere portatori della pace e della gioia di Gesù Risorto per tutti coloro che sono lontani dalla preghiera affinché, attraverso le vostre vite, l'amore di Gesù li trasformi a vita nuova, vita di conversione e santità. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Beata Anna Katharina Emmerick - La preghiera

«Mi trovavo in un ambiente rotondo, grande e luminoso, il quale ai miei occhi, tanto più mi appariva rotondo quanto più mi sembrava grande. In tale ambiente mi venne mostrato come venivano valutate e presentate le nostre preghiere a Dio: erano riportate su una specie di lavagna bianca e suddivise in quattro classi. Alcune preghiere erano riportate in lettere dorate meravigliose, altre col colore argento-vivo, altre ancora con quello scuro, e infine le ultime con il colore scuro attraversate da una linea. Vidi tale distinzione con gioia, e osai appena domandare alla mia guida cosa significasse tutto questo’. Essa mi diede la risposta: «Quella che vedi riportata con le lettere dorate è la preghiera di coloro che hanno collegato il merito delle loro buone opere a quello di Gesù Cristo, e questa unione viene spesso rinnovata; costoro sono molto legati ai comandi del Salvatore e ne imitano l’esempio. Con l’argento vivo è riportata la preghiera di coloro che non pensano ad unificarsi al merito di “Gesù Cristo”, sebbene siano devoti e preghino profondamente fin nell’intimo del cuore. Quella che è riportata con il colore nero è la preghiera di coloro che non sono tranquilli, che non si confessano spesso, e quotidianamente non recitano certe preghiere; questi sono i tiepidi che operano il bene solo per abitudine. Ciò che è scritto con il colore nero sbarrato da una linea è la preghiera di quelle persone che ripongono tutta la loro fiducia nelle orazioni vocali che dovrebbero, secondo il loro parere, avere un merito, ma costoro non osservano i Comandamenti di Dio, anche se le loro cattive brame non causano violenza. Questa preghiera non ha nessun merito di fronte a Dio, perciò viene di nuovo cancellata. Così vengono cancellate anche le buone opere di coloro che le compiono ma che hanno come fine soltanto i vantaggi temporali.
Una forza particolare, invece, la riveste la preghiera rivolta a Dio con le braccia protese. ‘Questa preghiera non resiste a Dio, — si curò di dire Anna Katharina Emmerich, — proseguendo, anche il suo proprio Figlio ha pregato fino alla morte in questo atteggiamento. Io sono certa che una forte fiducia nella semplicità rende tutto più concreto e sostanzioso. Queste due espressioni mi danno un grande schiarimento sui miracoli e sull’esaudimento della preghiera. Sulla preghiera che viene recitata innanzi alla croce della Misericordia di Gesù Cristo, così si pronunciò: «Spesso sono stata istruita presso la croce di Coesfeld, che Dio sarebbe collegato con questo luogo e in questo posto ci sarebbe una resistenza contro il maligno, come in tutti i luoghi santi di venerazione. L’effetto del miracolo sarebbe collegato alla forza della fiducia e alla devozione nella preghiera. Spesso vedo la Croce glorificata nelle processioni spirituali, e vedo con tale glorificazione coloro che vengono esauditi e liberati dal male, essi ricevono le grazie con fiducia e devozione dalle preghiere. Ma vedo pure altri avvolti nelle tenebre della notte’. Il santo Vangelo insegna, a noi cristiani, il dovere di pregare per il nostro prossimo. Anna Katharina Emmerich chiarisce come sia importante e allo stesso modo efficace pregare per gli altri: «Fin dalla mia infanzia ho sempre avuto l’abitudine delle preghiere notturne, affinché tutte le disgrazie venissero evitate o mitigate: cadute, annegamenti, incendi, ecc. In conseguenza di queste preghiere ho visto sempre più chiaramente che le visioni di tali sciagure terminano a buon fine. Quando invece tralascio tali preghiere sento o vedo sempre succedere qualche grande sciagura. Sento, allora, oltre alla necessità della mia preghiera speciale, anche il bisogno di sollecitare gli altri, e lo faccio con la massima esortazione interiore, affinché anche essi possano adoperarsi nel servizio del prossimo con la preghiera».