«Mi trovavo con la mia
guida per infinite ed alte scale, vidi altri oranti procedere l’uno
dopo l’altro in una lunga fila. Sebbene fossi in alto vidi che
cinque gradini sopra di me si stagliava una grande dtt luminosa. Un
mondo di splendore. Mi sembrò come se potessi veder dentro la
città luminosa attraverso un’indescrivibile tenda blu.
Tutte le fila degli edifici ed i giardini terminavano in un punto
centrale che era immerso in un bagliore tale che era impossibile
fissare gli occhi e guardare. Dove volgevo lo sguardo si rendeva
visibile un altro ordine di Santi e i Cori degli Angeli. Supplicai
per la loro intercessione. Vidi che le Vergini ed i Martiri
innanzitutto deponevano la loro intercessione davanti al trono di Dio
e i Cori poi divenivano sempre più evidenti; la Santissima
Trinità appariva come un sole maestoso. Vedevo adesso questi
Cori come tante piccole figure di luci angeliche trasformarsi in luci
piccolissime, fini e profonde. Vidi Cherubini e Serafini, angeli
alati. Le loro ali erano fatte di strali lucenti che si muovevano in
continuazione. Mi apparvero pure cori di Angeli custodi. Tra le sante
Vergini vidi anche quelle che avevano avuto la vita matrimoniale:
santa Anna e molte altre del primo tempo, come Cunegonda e altre
caste donne; non vidi Maddalena. Nei giardini non c’erano
uccelli o altri animali. Guardando giù vidi tutta la
dimensione dell’universo. A destra e sinistra dei gradini sui
quali mi trovavo con la mia guida c’era un colore grigio e,
intorno alla tenda, un colore blu. Dietro di me, in basso, vidi
distendersi i territori terrestri:
isole città, paesi e
giardini. Una dopo l’altra le anime si volgevano in quella
direzione. Vidi tutti gli oranti, e le loro preghiere che si
diffondevano nell’aria e volavano in alto, finendo per entrare
nel petto dei Santi e degli Angeli. Essi stavano direttamente al
cospetto del trono di Dio, e nel ricevere quelle preghiere assumevano
una luce rinnovata. Ma vidi anche singole preghiere cadere
nell’oscurità; alcune altre, che non potevano essere
completate, le vidi completare e sorreggere da altri. Tale rapporto
di preghiere si svolge tra gli uomini, gli Angeli e i Santi. Mi
apparve un grande movimento tra gli Angeli, come tra i Santi e anche
in basso, sulla terra. Vidi il loro soccorso in tanti casi urgenti,
come le navi in pericolo.
Stanotte sono stata molto malata e venni portata lassù
dalla mia guida. Ero sempre così curiosa di sapere cosa si
celava dietro la tenda blu».
Più tardi la pia suora
aggiunse. Credo che la mia testa abbia sanguinato in seguito alla
grande visione della supplica dei Santi, dove vidi così tanto
profondamente le amare sofferenze del Nostro Signore e soffrii per
tutte le spine della corona e per tutte le altre cose che hanno
relazione con la Passione. Mi resi conto così che ogni Santo
soffre e si sacrifica dinnanzi al trono di Dio per i peccatori».
La veggente ebbe altre visioni sulla forza del Santo Rosario . Vidi
il Rosario di Maria con tutti i suoi segreti. Un devoto eremita
venerava profondamente la Madre di Dio e ogni falda del manto era
sempre piena di fiori, ghirlande e di erbe speciali per la Beata
Vergine. Egli aveva una profonda conoscenza del significato di tutte
le varie specie di erbe e fiori, le sue ghirlande assumevano sempre
più un senso profondo e simbolico. Una volta la Santa Vergine
intercedè presso Suo Figlio, per ottenere una grazia per
quest’uomo, ed egli le dette, per lui e per tutti gli uomini,
una corona del santo Rosario densa di significato”. Questo
santo Rosario così straordinario fu descritto da Anna
Katharina Emmerich, appena uscita dallo stato di estasi, in modo
indicibilmente difficile al “pellegrino”. A costui fu
impossibile trascrivere le parole della pia suora in modo veramente
opportuno. Ella gli disse che il Rosario era ricoperto da tre fila di
lamine dentellate di differenti colori, sulle lamine erano
rappresentati tutti i Misteri della Chiesa della Nuova e dell’Antica
Alleanza con chiare figure. Al centro della corona del Rosario stava
Maria con il Bambino, accompagnata da una parte dagli Angeli e
dall’altra da vergini, le quali si tenevano per mano. Tutto
quello che possedevano come colori, qualità e attributi,
trovava il suo significato simbolico nei Misteri. Poi la pia suora
descrisse le singole perle della corona del santo Rosario. miziò
dal corallo con la croce, con il quale viene recitato il Credo.
Questa croce sarebbe stata fabbricata da una frutta simile alla mela
dell’albero proibito. La croce era traforata da piccoli chiodi
e ricoperta di determinati colori. Nell’interno della croce
stava l’immagine di un giovinetto nella cui mano cresceva una
vite. La vite si innalzava fino alle travi laterali sulle quali
sedevano altre figure che succhiavano l’uva. Ogni chicco era
collegato con l’altro da radici, nello sfolgorio di differenti,
ma limitati, colori che avevano il loro significato mistico. Ogni
Pater aveva relazione con una lamina della corona dal cui centro si
sviluppava un fiore nel quale appariva l’immagine di un Mistero
della gioia e dei dolori di Maria.
Le singole Ave Maria erano rappresentate da stelle di pietre
preziose, sulle quali erano raffigurati i patriarchi e i progenitori
di Maria che agivano in vista dell’evento salvifico
dell’incarnazione e della redenzione. Così la corona del
Rosario comprendeva cielo e terra, Dio, la natura, la storia e la
creazione di tutte le cose e dell’uomo per mezzo del Salvatore,
nato da Maria. Ogni figura, materia e colore aveva un significato
particolare per il completamento di quest’opera d’arte
divina. Il Rosario miracoloso era indescrivibile proprio per la sua
profondità e il suo significato simbolico e nello stesso tempo
la sua descrizione era così toccante e infantile. Con trepida
gioia la pia suora Emmerich contemplò spiritualmente ogni
lamina ed ogni figura descrivendo tutto con gioia irrequieta, come un
bambino vivace. «Questo è il Rosario’ —
disse — che venne consegnato alla Madre di Dio, per onorare la
più amata memoria dell’uomo. L’uomo non conobbe
mai tanto amore, eppure sulla terra egli si era impolverato e
sporcato a tal punto che Maria dovette soccorrerlo e coprirlo, come
una nuvola, con il suo manto. Il Rosario si può comprendere e
gustare solo con grande grazia, innocenza e devozione. Il Rosario si
gusta e si vive meditandolo con devozione altrimenti si nasconde
nell’incomprensione.