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Messaggio del 17 settembre 1988: Figli cari! Desidero donarvi il mio amore affinchè lo diffondiate e lo riversiate sugli altri. Desidero donarvi la pace perché la portiate specialmente in quelle famiglie dove non c’è pace. Desidero che tutti voi, figli miei, rinnoviate la preghiera nella vostra famiglia e invitiate anche gli altri a rinnovare la preghiera nella propria famiglia. Vostra madre vi aiuterà.

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L'inferno e satana

Padre Pio: sa camuffarsi anche da frate cappuccino

Satana per riuscire a ingannare una persona che vuole dedicarsi alla perfezione si serve di tutto. Penetra nella sua mente e, attraverso suggestioni e pensieri, tenta di smantellare le sue convinzioni. Non sempre è aggressivo. A volte ricorre a ragionamenti sottili e accattivanti. Cerca di convincerla a trascurare i consigli del suo direttore spirituale. Si maschera perfino da angelo e da santo. «Disprezzate, come sempre, tutte le male arti del demonio. Per farvi concepire orrore verso chi vi dirige, egli è nemico di ogni bene e quindi non deve recarvi meraviglia se freme di rabbia non tanto contro di voi quanto contro di me... Non gli date ascolto, non vi fermate mai sulle sue suggestioni, guardate dàl trattenervi dal discorrere direttamente con lui... Quando vi accadrà di sentire delle voci, e voi non sapete distinguere se provengono da uno spirito buono oppure da uno cattivo, rivolgetevi umilmente a Gesù e ditegli: “Se tu sei Gesù manifestati a chi tu mi hai assegnato per direttore” e intanto fategli ripetere: “Viva Gesù”, “Viva l’Immacolata sempre vergine Maria”. Se questo non lo vuoi ripetere, sputategli in viso e dite a Gesù che lo mandi all’inferno. Per evitare altri mali artifizi di questo immondo spirito, prima di leggere la mia corrispondenza, segnatevi con il segno della redenzione, poi fate ancora un segno di croce sulla lettera, e quindi aspergetela con l’acqua santa, e infine l’aprirete e la leggerete.»

Padre Pio: Disprezzatelo e ridete altamente di lui

Nella lotta quotidiana con Satana, Padre Pio affina le sue conoscenze delle forze del male e delle strategie che queste mettono in atto. Diventa perciò un consigliere prezioso, un direttore spirituale accorto. Le sue direttive e le sue raccomandazioni sono piene di saggezza e di prudenza. A chi si affida a lui, raccomanda di stare all’erta, di mantenere la calma, di non avere paura, di ridere del nemico, di disprezzarlo e tenere sempre presente che Gesù è vicino, non abbandona mai i suoi fratelli e lotta con loro e per loro.

Padre Pio: «La lettera era tutta imbrattata d'inchiostro»

I superiori di Padre Pio sanno che egli sta vivendo esperienze che non sono in grado di valutare. Per questo lo hanno obbligato a scrivere tutto quello che gli accade al suo confessore e al suo direttore spirituale. Ma a Satana questo non piace. Il Maligno non vuole che si «smascheri» la sua attività, i suoi attacchi, le sue persecuzioni e cerca di impedire che il Padre scriva. Mette in atto tutta una serie di stratagemmi per ottenere questo scopo: insinuazioni,minacce, ma anche interventi fisici sulle lettere come macchie d’inchiostro e cancellature.

Padre Pio: «CREDEVO FOSSE L’ULTIMA NOTTE DELLA MIA VITA»

Padre Pio è un uomo speciale. Ha una missione straordinaria da compiere. È un uomo che, davanti a Dio, ne rappresenta molti. Sul suo corpo porta i segni della passione di Cristo. Ha accettato di farsi «preghiera» per coloro che non pregano, «fede» per chi non crede. Il demonio sa tutto questo e vorrebbe abbattere il coraggioso, il temerario. Mette in atto le sue suggestioni, le tentazioni, ma ricorre anche alla lotta fisica più brutale. È il caso di dire che si «scatena». E allora ciò che accade nella vita di Padre Pio ha veramente dell’incredibile. I demoni lo bastonano a sangue, lo gettano dal letto, mettono a soqquadro la sua cella, lo sbattono contro i muri e al mattino il povero religioso ha il corpo pieno di lividi. E una realtà spaventosa di cui sono testimoni tutte le persone che vivono accanto al Padre.

Padre Pio: «Mi mettevo a piangere per i mostri»

Chiarissimo e forte l’insegnamento della Chiesa attraverso i pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo II sul Diavolo. Ha riportato in luce la verità teologica tradizionale, in tutta la sua concretezza. Quella verità che è sempre stata presente e viva in maniera anche drammatica nella vita di Padre Pio e nei suoi insegnamenti.

Drammatica lotta contro le potenze delle tenebre

Ha scritto Padre Pio: «Figlio mio, il nemico non dorme. Bisogna stare all’erta con la vigilanza e con la preghiera. Con la prima lo avvistiamo, con la seconda abbiamo l’arma per difenderci.»

Satana menzognero e padre di menzogne

Il catechismo che studiavamo da bambini trattava anche l’argomento «demonio». Ecco le domande e le risposte pertinenti ...

La prova degli Angeli

Nel primo tempo della creazione gli Angeli non erano ancora confermati in grazia, quindi potevano peccare perché si trovavano nell’oscurità della fede. In quel periodo Dio volle mettere alla prova la loro fedeltà, per avere da loro un segno di amore particolare e di umile sudditanza. Quale fu la prova? Non lo sappiamo, ma essa, come afferma San Tommaso d’Aquino, non poteva essere altro che la manifestazione del mistero dell’Incarnazione.

Suor Lucia di Fatima e la visione dell'inferno

JMJ Eccellenza reverendissima, con lettera del 26 luglio 1941, V.E. mi ordina di pensare e prender nota ancora di altre cose che possa ricordare di Giacinta. Ho pensato e mi è parso che attraverso quest'ordine parlava Dio e è giunto il momento di rispondere a due punti interrogativi, che spesso mi sono stati posti e a cui ho sempre differito la risposta.

L'inferno dalle visioni di Anna Katharina Emmerick

Quando venivo afferrata da molte pene e disturbi diventavo veramente pusillanime e sospiravo. Dio forse mi avrebbe potuto regalare solo un giorno tranquillo. Vivo come nell'inferno. Ebbi allora un severo rimprovero dalla mia guida, che mi disse: "Per fare in modo da non paragonare più così la tua condizione voglio mostrarti veramente l'inferno".

L'entrate nelle tenebre dell'al di là (Suor Josefa Menendez)

Ed eccoci ora ad un periodo che è forse il più misterioso di tutta la vita di Josefa. Sembra a prima vista che la sua resistenza alla chiamata di Nostro Signore le abbia attirato un castigo. Ma su questa oscura trama si delinea ben presto un disegno ben diverso, che manifesta la predilezione divina intenta a profittare di un istante di debolezza per far progredire rapidamente l'opera sua in lei e per mezzo di lei. Mentre viene concesso al demonio un più ampio potere e gli stessi abissi infernali sembrano aprirsi davanti a Josefa, immersa in una sofferenza mai provata finora, Gesù la stritola nel dolore e, nello stesso tempo, scava nell'anima sua profondità di fede, di abbandono, di umiltà, che nessuno sforzo personale avrebbe mai realizzato. Il Maestro divino si è riservato questo compito nell'ora da Lui voluta e con mezzi che oltrepassano ogni umana previsione.

Satana secondo Maria Valtorta

Il nome primitivo era Lucifero: nella mente di Dio voleva dire “alfiere o portatore della luce” ossia di Dio, perché Dio è Luce. Secondo in bellezza fra tutto quanto è, era specchio puro che rifletteva l’insostenibile Bellezza.