MaM
Messaggio del 16 giugno 1987: Figli cari! Il mio cuore è pieno di grazia e di amore. Il mio cuore è il dono che offro a voi. Siate uniti! Pregate insieme! Amatevi l’un l’altro! Solo così realizzerete quello che Gesù vi chiede. E’ necessario che preghiate e che riconosciate Gesù in tutto ciò che succede attorno a voi. In questi giorni voi state aspettando qualcosa, come il passaggio dalla prima alla seconda classe. Cari figli, finora vi ho istruito io. D’ora in poi cercherete voi di testimoniare me con la vostra vita. Pregate affinchè Gesù vi doni la pace che illuminerà i vostri volti e l’amore che porterete agli altri. Io vi benedico.

Messaggi di altre apparizioni

Mons. Ottavio Michelini

1° dicembre 1976 - IL DIVINO AGRICOLTORE

La vocazione al sacerdozio è un misterioso germe di vita soprannaturale da Dio lasciato cadere nell'anima del prescelto, perché questi, sotto la guida dei genitori o di persone da Dio deputate a quest'opera delicata di gestazione, faccia maturare il seme finché non abbia raggiunto il suo completo sviluppo.

L'anima che porta in sé il seme tanto prezioso che nessuna perla al mondo lo può uguagliare, deve essere edotta della preziosità del dono, deve essere incoraggiata alla preghiera, deve essere orientata nelle sue devozioni a Gesù, realmente presente nel mistero di infinita umiltà, sapienza e potenza del Mistero Eucaristico, deve essere decisamente orientata all'amore, alla preghiera allo Spirito Santo e alla Regina degli Apostoli, perché essa, la Vergine SS.ma sia Lei a condurre a termine la maturazione della vocazione.

Nel periodo della gestazione della vocazione, l'anima eletta dovrà essere edotta anche del mistero della Chiesa di cui è e sarà parte e membro vivo con funzioni vitali. (p. 57)

Gli educatori sono collaboratori di Dio

Dio agisce generalmente per mezzo delle cause seconde. Ecco allora i seminari, gli ordini e le congregazioni religiose, con lo specifico compito di entrare in azione sui "vocati" perché mediante l'istruzione sacra e profana, quali strumenti di Dio, collaboratori di Dio, predisposti nel piano dell'economia divina a completare la formazione e maturazione della vocazione, portino i vocati alla ordinazione sacerdotale.

Si è detto già in precedenza che a nessuno è lecito turbare l'ordine e l'armonia preordinata da Dio nella natura e nella Grazia; il farlo si è già detto che diventa gravissima ribellione al Padre, ribellione che non può andare impunita, costituendo essa grave colpa di superbia e di orgoglio; da qui la grave responsabilità degli educatori, di tutti gli educatori ma in particolarissimo modo di quegli educatori chiamati al compito più delicato nella mia Chiesa.

Per essi si richiede soda santità e perfezione di vita, ed è evidente e logico che se santità e perfezione non ve ne sono, non se ne può comunicare agli altri; mai vi può essere il caso di dare ciò che non si ha.

Questa santità e perfezione di vita contengono in se: ortodossia indiscussa, fedeltà assoluta al Sommo Pontefice e la ricchezza di tante altre virtù cristiane. Gli educatori debbono essere persone al di sopra di (p. 58) ogni sospetto, stimate per la loro rettitudine di vita, in una parola debbono essere modelli di vera vita cristiana.

Tremenda responsabilità per gli educatori demolitori della fede

I Pastori di anime hanno una grave responsabilità nella scelta per i loro seminari degli educatori. Meglio un seminario chiuso che affidato ai demolitori della fede, delle virtù cristiane, come purtroppo è di molti seminari dei nostri giorni.

Guai a coloro che si sono addossati la tremenda responsabilità di scelte sbagliate, si sono fatti complici, per incapacità o debolezza, per viltà o paura dell'opera demolitrice di Satana per la rovina delle anime.

Vescovi ed educatori dovranno render rigorosissimo conto alla Divina Giustizia di tutto il male di cui si sono resi responsabili... e non pensino di trovare misericordia, avendo a sé stessi e al loro prestigio personale sacrificato il supremo bene delle anime; saranno i sacerdoti sbagliati, saranno le anime da loro rovinate che si alzeranno come testimoni al Tribunale che non ammette appello.

figlio mio, non ti stupisca anche questa volta, se ti ripeto cose a cui ho già accennato in precedenza, ma, figlio mio, è necessario che tutto questo che Io ti (p. 59) dico, sia scritto e divulgato; lo richiede il bene della mia Chiesa.


Rispondono con glaciale diplomatica freddezza

Quanti hanno deplorato la tragica situazione di seminari e di ordini religiosi infestati di eresie!... quante anime vittime si sono offerte ed immolate perché fosse posto rimedio a tanta rovina, a tanto strazio!... Ma il loro sacrificio non ha valso a smuovere la glaciale diplomatica freddezza di coloro che avrebbero dovuto per mille motivi essere ultrasensibili per questo problema, il più importanti per la funzione vitale della Chiesa.

I sacerdoti della chiesa rigenerata avranno una visione ben diversa della natura, funzione e fine del loro sacerdozio, essi dovranno essere, come in realtà saranno, dei veri corredentori, cioè costruttori del regno mio nelle anime.

Ora ti benedico figlio; non temere scrivi tutto. Bando alle apprensioni, Io ti sarò sempre vicino. (p. 60)

1° dicembre 1976 - REALTA' SCONOSCIUTA

Scrivi figlio mio.

Che cosa insegnano nei seminari o negli istituti religiosi? Si insegna un può di tutto, ma non si fa distinzione fra il sacro e il profano; anzi ti dico di più, ciò che dovrebbe avere una precedenza assoluta non di rado passa all'ultimo posto; basta questo per capire quanto il male, il materialismo, abbia sviato i responsabili, gli educatori, dal fine a cui dovrebbero i consacrati dare vita, energie e tutte le loro fatiche.

Ieri ti ho detto che i sacerdoti sono per natura delle vittime, perché Vittima completa è il Divino Maestro, il quale con atto di amore e misericordia infinita, vuole partecipare ai prediletti, la Sua regale potestà sacerdotale. Perché vuole che coloro che Lui ha prescelto, siano simili a Lui nell'amore e quindi nel sacrificio prima, nella gloria poi.

Il sacerdozio importa una tale somma di poteri da sbigottire le stesse gerarchie angeliche. L'Arcangelo Gabriele, che sta dinnanzi all'Altissimo, si sentì altamente onorato di essere stato eletto celeste Ambasciatore presso la Vergine SS. per annunciare il Mistero sublime dell'Incarnazione da parte di Dio Uno e Trino. (p. 61)

Certamente quella da Lui compiuta, è stata la più grande ed ambita ambasciata compiuta nell'universo mondo visibile ed invisibile.


Non vivono soprannaturalmente, quindi...

Ma quando si pensa ai poteri regali, alla dignità conferita dal Verbo fatto Carne ai suoi sacerdoti, gli stessi Angeli ne sono ammirati, stupiti, e Satana stesso e le sue schiere maledette sono disperatamente arrabbiate e sconvolte; non possono comprendere come uomini tanto a loro inferiori siano elevati a dignità così alta e sublime.

Tutto questo è realtà, figlio mio, ma realtà non capita, non accettata, non sentita, per cui ridono i demoni della cecità e stoltezza umana.

Perché questo deplorevole stato di cose ?

Come può un chierico vivere la sua vocazione in questa visione, se coloro che stanno attorno a lui come custodi, tutori, artefici, delegati complementari all'opera iniziata dal Divin Seminatore, sono incapaci di vivere soprannaturalmente la loro vocazione? Come possono inculcare ciò a cui non credono, non sentono, e non vivono?

Pianticella delicata è la vocazione, ma se attorno a lei vi sono cespugli spinosi, la soffocano e la fanno (p. 62) morire... Altro che cespugli spinosi sono oggi non pochi educatori nei seminari.

La vocazione è pianta delicata che deve ricevere luce e calore; ma luce e calore le tolgono gli educatori eretici, marxisti, materialisti!

 

La vocazione deve maturare in un'oasi


Non è nel trambusto della vita moderna, intessuta di traumi, di rumori, di lassismo, di anarchia, di contestazioni, che si può maturare una vocazione... La vocazione importa una concezione e visione della vita ben diversa da quella del mondo pagano moderno.

La vocazione deve crescere, maturare in un'oasi, e le oasi sono circondate dal deserto e sono nel deserto!

Figlio mio, quante vocazioni perdute e quante responsabilità da parte di coloro che sono stati chiamati all'apostolato primo; come si possono, figlio mio, condurre passo passo i " vocati " per sentieri e pascoli sconosciuti ?

Nella Chiesa rigenerata le cose cambieranno; voglio sacerdoti coscienti e consapevoli della loro grandezza e dignità sacerdotale; voglio sacerdoti umili e ben disposti a seguirmi sulla via della Croce e non sulle vie del mondo! (p. 63)

Debbono sapere che il mondo è del Maligno e che il Maligno non lo si vince se non con l'umiltà della Croce: Io cosi l'ho vinto e i miei sacerdoti solo così lo vinceranno!

Ti benedico, figlio mio, voglimi bene e prega.

Offriti perché la Grazia penetri nelle menti e nei cuori di tanti sacerdoti che sono in procinto di perdersi eternamente. (p. 64)

1° dicembre 1976 - ASSURDO CAPOVOLGIMENTO

In certi seminari l'insegnamento della religione è considerato come materia secondaria; la preminenza è data, riservata allo studio di altre materie profane: psicologia e pedagogia; completamente sbagliato.

L'insegnamento religioso deve e dovrà esser considerato il fulcro, il centro, di tutto l'insegnamento impartito agli aspiranti sacerdoti. Poco importa a Gesù, Divino Maestro, a Maria Regina degli Apostoli, che i ministri di Dio siano dei dotti nella scienza profana, ma importa invece molto che i ministri di Dio siano dotti nella scienza di Dio, senza della quale non vi è fecondità spirituale, senza tuttavia trascurare la conoscenza di ciò che può completare la ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

2 dicembre 1976 - VIRGULTI STACCATI DAL FUSTO

Figlio mio, scrivi:

non basta la fede nella mia presenza eucaristica in mezzo a voi, no, figlio mio, non tutti i sacerdoti che celebrano in peccato, quindi sacrilegamente, sono senza fede, i più hanno la fede, affievolita, ma l'hanno, eppure sono sacerdoti pessimi; credono in Me, ma sentono una avversione per Me originata dallo stato di colpa in cui si trovano.

Quando un sacerdote è in peccato, preclude volontariamente la sua anima all'azione delle grazie attuali, cioè a quegli impulsi di Grazia che Dio infinitamente buono elargisce alle anime in misura e proporzione della loro recettibilità e, mentre praticamente si chiude a ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

3 dicembre 1976 - PASTORALE DA RIVEDERSI

Figlio mio, scrivi.

Io, Gesù, sono Dio, sono infinitamente semplice, amo la semplicità, voglio la semplicità nelle singole anime, voglio la semplicità anche nella Mia Chiesa e nelle strutture della Mia Chiesa, molte delle quali saranno ridimensionate.

Figlio mio, per le Chiese locali o Diocesi saranno essenziali tre strutture.

Strutture indispensabili che un Pastore santo deve procurarsi per la sua chiesa

1 - Un seminario dove si raccoglieranno i prescelti al sacerdozio.

Sarà un luogo in cui si accoglieranno i " vocati " da sacerdoti santi; saranno avviati alla pietà profonda e allo studio, naturalmente in un clima di grande fede, senza nessuna concezione materialistica, senza lassismo, senza anarchia.

2 - Sarà necessario per il Pastore che ha a cura la salvezza del gregge a lui affidato, uno stuolo di sacerdoti che saranno addestrati a liberare le anime prese dalle potenze del male secondo il precetto dato (p. 73) da Me ai miei Apostoli: " Andate, predicate il Vangelo e cacciate i Demoni ".

I Pastori di anime rifacendosi al Vangelo, dovranno per primi benedire gli indemoniati; presiederanno lo stuolo dei sacerdoti deputati a questo ufficio. I sacerdoti prescelti per questo ufficio dovranno essere i migliori, animati da spirito di fede, di pietà, di mortificazione.

A questa attività si potrà aggiungere l'insegnamento religioso e la direzione di una scuola tutta speciale per Direttori Spirituali.

3 - Struttura necessaria sarà pure una commissione cui sarà demandato il compito dell'assistenza; i membri di tale commissione saranno buoni e santi laici.

Tale commissione sarà presieduta dal Vescovo direttamente o per mezzo di persona dal Vescovo delegata e nessun membro abuserà della fiducia datagli; sarà scrupolosa nell'amministrare i beni dei poveri, perché il defraudare il povero è peccato molto grave che sarà da Me punito anche in questa vita terrena.

Ogni struttura vale se valgono le persone di cui è composta; se una casa è costruita con materiale inadeguato o con calcestruzzo carente di cemento, la casa crolla. (p. 74)

Prima grande preoccupazione per un Pastore di anime quindi sarà quella di costruire la sua Chiesa su solide fondamenta e con materiale resistente e buono, cioè di circondarsi di sacerdoti santi; formerà così un centro di lievitazione capace di muovere e innalzare tutta la massa.

Questo deve fare un Vescovo se vuole essere coerente al suo grande mandato.

 

Il granello di frumento è sotto terra e deve marcire

Che cosa ho fatto Io, Gesù, all'inizio della mia vita pubblica?

Mi sono scelto i miei Apostoli e non certamente a casaccio Io li ho scelti; Dio non agisce mai a casaccio, Dio agisce sempre per un fine ben preciso, non mai mosso da calcoli meschini come spesso fate voi uomini, e questa mancanza di retta intenzione porta Pastori e sacerdoti fuori binario.

Oh! figlio mio, molti si scandalizzeranno e non vorranno credere che in Pastori e sacerdoti difetti la retta intenzione... ma quante acrobazie per scalare il potere, quanti abili arrampicatori che non pensano che prima o poi sarebbero precipitati nel vuoto!

Figlio mio, se la situazione della mia Chiesa ha raggiunto una crisi così grande, non bisogna credere (p. 75) che la responsabilità sia da imputarsi a sole determinate categorie; in misura e proporzione diversa semplici fedeli, sacerdoti e Vescovi, hanno la loro parte di responsabilità.

Figlio mio è giunta l'ora; il granello di frumento è sotto terra e deve marcire; ne uscirà un debolissimo stelo, col tempo si farà forte e robusto e porterà a maturazione in abbondanza il grano.

Dillo pure, figlio mio, che l'ora è vicina. Ripetutamente ti ho detto che nessuno deve essere colto di sorpresa. Ripetutamente ti ho detto che volendo Io tutti salvi, tutti debbono conoscere e tutti debbono prepararsi con la penitenza e la preghiera, perché se non vi convertirete e non farete penitenza, vi dico che tutti perirete.

Figlio mio voglimi sempre più bene. Offrimi te stesso con quello che hai, con quello che sei.

Ti benedico e con te benedico tutti coloro che sinceramente Mi amano. (p. 76)

6 dicembre 1976 - STO ALLA PORTA E BUSSO!

Figlio mio, scrivi:

di che cosa si sono resi responsabili molti miei Vescovi e tantissimi miei sacerdoti?

1° - Sono colpevoli dell'eresia dell'azione, cioè di pseudo zelo sotto il quale si cela vanità.

2° - Sono colpevoli di essersi lasciati assorbire dall'attività esteriore fino a volte ad esaurirsi; ciò non risponde ad un disegno della Volontà Divina, ma ad un sottile orgoglio e ad una insidiosa manovra del Maligno.

3° - Questa esasperata attività non ha avuto e non ha una corrispondente attività interiore, per cui si è radicato nel loro animo la convinzione di essere dei pilastri portanti, senza dei quali tutto e ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

7 dicembre 1976 - GENERATI NELL'AMORE E NEL DOLORE

Scrivi figlio mio,

Sono Io, la Madre, Vergine Immacolata, sono la Madre dell'Unigenito Figlio, da sempre generato dal Padre, nella pienezza dei tempi fatto Carne nel mio seno purissimo; sono la Figlia prediletta del Padre, su di Me si posa il Suo sguardo misericordioso; sono la Sposa dello Spirito Santo che mi irradia del Suo Amore infinito; sono, figlio, l'Immacolata Concezione, Madre del mio e vostro Gesù, Salvatore e Redentore, sono la Madre vostra.

Vi ho generati nell'amore e nel dolore; nell'amore e nel dolore continuo a generarvi. Amo Gesù, l'amore per Lui non è esprimibile in termini umani, non lo potete comprendere finché siete sulla terra, Egli è vero Figlio di Dio come è vero figlio mio, amare Lui vero Dio e vero Uomo è per me legge di natura, è per Me necessità assoluta, più di quello che sia per voi respirare per vivere, Io non posso non amare Dio Uno nella sua natura, essenza e volontà, pur nella Trinità delle Tre Persone.

Ma, figlio mio, sono anche Madre vostra e come tale Io vi amo con la stessa intensità con cui amo Dio; ma mentre l'amore a Dio genera in Me una (p. 83) felicità, pure questa inesprimibile in termini umani, perché in Me l'amore per la Trinità Divina è perfetto e Io vivo nella Trinità, vivo della stessa Vita Divina, partecipe delle perfezioni divine e della stessa onnipotenza, onnipresenza e onniscienza divina per grazia, per l'amore che nutro per Voi non è così, perché l'amore mio per voi è legato ad una sofferenza che per voi anche questa riesce incomprensibile, in quanto voi uomini siete incapaci di vivere la vostra vita di prova nella fedeltà piena come dovreste, perché voi uomini offendete così gravemente il Mio e vostro Dio, il mio Amore!

Io sono la Vergine Immacolata, Madre del mio Dio Uno e Trino e Madre vostra, ma tra voi e Me sta il peccato vostro, stanno i peccati dell'umanità.

Con il mio Gesù vi ho liberati dagli artigli delle potenze del male; voi uomini ingrati non volete credere, e, nella sconfinata malizia, continuate ad offendere Gesù, trafiggendo in continuazione il mio Cuore di Madre.

Il Calvario continua e Io, con dolore indicibile, debbo continuamente ripetere al Padre: " Padre mio perdona loro perché non sanno quello che fanno ".

L'offesa fatta al Figlio mio è spada che penetra nel mio Cuore.

Neppure le lacrime di sangue sono valse a scuotere la durezza del cuore umano. (p. 84)

Domani 8 Dicembre è la festa della vostra Mamma Celeste e i figli buoni festeggiano gioiosamente la loro Mamma nelle ricorrenze che a Lei riguardano. Figli miei, festeggiate l'Immacolata, deponete ai suoi piedi le vostre gioie, i vostri dolori e le vostre preghiere; Essa è ai piedi della Croce; a voi guarda e voi benedice.

Pregatela e ai suoi piedi deponete i vostri propositi di bene; ditele che volete essere con Lei in vita e morte; figli miei, siate benedetti, siate perseveranti.

L'ora non è lontana; preparatevi con fiducia, Io, l'Immacolata, non abbandonerò alle fauci selvagge delle potenze del male e salverò chi mi avrà onorato con la fede, la fedeltà e con la preghiera del S. Rosario.

Recitatelo ogni giorno con perseveranza e Io, la Madre vostra, vi salverò!

Figlio, ti benedico; tu sai che col mio Sposo Giuseppe ti siamo accanto; i figli non temono, ma amano la Madre. (p. 85)

8 dicembre 1976 - IL FUMO DI SATANA

Scrivi, figlio mio,

quante volte non si è detto, o meglio ripetuto, le parole del Papa: " Il fumo dell'inferno è entrato nella mia Chiesa ".

Il mio Vicario, Paolo VI, ha pronunciato queste parole verissime, terribilmente vere, ma esse sono cadute nel vuoto; dall'alto si doveva incominciare a considerare e meditare queste parole; dai Vescovi si doveva iniziare perché essi della Chiesa sono una colonna fondamentale, ne formano la spina dorsale quindi era secondo la logica della ragione e della fede che fossero loro a raccogliere le parole del S. Padre e farne oggetto di riflessione, di meditazione, per passare ad un atto pratico e realistico; interrogare cioè se stessi, la propria coscienza, scrutarla fino in fondo per accertare se le parole del S. Padre non avessero costituito un serio richiamo, un monito coraggioso e severo per loro.

Figlio ancora una volta ti dico a scanso di equivoci, che fra i miei Vescovi non mancano, anche se non sono molti, i santi, ma la maggioranza o non ascoltano le parole del Pontefice, o se le hanno ascoltate le hanno accolte come cose che non riguardava loro. (p. 86)

Figlio mio, ma che cosa ha voluto dire il Pontefice con quelle parole?

Hanno occhi ma non vedono


Te lo spiego io, Gesù. Vedi, figlio, secondo il vostro giudizio umano poche colpe possono uguagliare la gravità della colpa di una meretrice; non intendo giustificare nessun peccato, perché ogni peccato è sempre un gravissimo male, ma anche nel male vi è una gradualità.

Senti, figlio, ricordi l'episodio dell'adultera nel Vangelo che stavano per lapidare? Gravissimo peccato l'adulterio, ma Io ti dico, figlio, che il peccato che era nel cuore di coloro che l'adultera avevano condannato alla lapidazione, era molto, molto più grave di quello dell'adultera, perché peccato di superbia e di orgoglio, e la superbia e l'orgoglio sono il peccato di Satana.

Che vogliono dunque dire le parole del S. Padre: " Il fumo dell'inferno è entrato nella Chiesa? " Il fumo porta oscurità, il fumo tinge, il fumo impedisce di vedere perché in mezzo al fumo gli occhi bruciano e necessita chiuderli anche contro volontà. La superbia è il fumo entrato nella mia Chiesa, per cui molti Pastori di anime e sacerdoti, non vedono, non capiscono il mare di confusione e di contraddizioni in cui vivono. Questo voleva Satana, questo ha fatto la sua azione malvagia; non capivano se stessi i giudici (p. 87) dell'adultera, non capiscono se stessi molti Vescovi e sacerdoti perché non vedono il baratro che sta per aprirsi sotto i loro piedi.


Chi crederà sarà salvo

Non sto a parlarti di ciò di cui già diffusamente ti ho parlato in altri messaggi; le contraddizioni della pastorale moderna sono tali e tante per cui moltissimi cristiani vedono e deplorano, ma non vedono sacerdoti e Vescovi perché caduti nella complicata rete che Satana ha saputo tendere loro.

Figlio mio, ciò che addolora è la loro ostinazione.

Li ho invitati più volte a considerare bene la loro vita alla luce del Vangelo, di cui accettano ciò che fa loro comodo ed ignorano quello che torna loro scomodo; non vedono il fumo dell'inferno che li avvolge; neppure hanno sfiorato la loro mente le parole del S. Padre che erano prima di tutto rivolte a loro, Vescovi e sacerdoti, e poi a tutti gli altri fedeli.

Figlio mio, ancora sono costretto a dirti e a ripeterti che non io voglio l'ora della purificazione, a cui molti ancora si rifiutano di credere ignorando Lourdes, Fatima ed altri numerosissimi interventi miei e della Madre mia; se non si decideranno ad una conversione oggi, domani potrebbe essere troppo tardi. (p. 88)

Figlio mio, vedi la desolazione grande che è nella mia Chiesa; prega e fa' pregare. Offriti, confida e spera nella Misericordia mia e della Madre e non rimarrete soli.

Coloro che umilmente avranno creduto, saranno salvati. Voglimi bene. (p. 89)

9 dicembre 1976 - QUANDO LE SENTINELLE NON VIGILANO!

Figlio mio, scrivi:

I Vescovi col Papa sono i custodi dei valori inestimabili della verità, cioè di quel patrimonio formato dalla mia dottrina e dalla mia parola.

I Vescovi col Papa sono i naturali custodi dei valori morali e spirituali gratuitamente dati alla mia Chiesa.

I Vescovi col Papa sono i custodi dei valori inestimabili della fede, della mia dottrina e della parola viva perché divina ed eterna che non muta col mutar dei tempi come non pochi pensano nella mia Chiesa, quali i teologi eretici, sì, eretici, perché superbi e presuntuosi; i Vescovi col Papa sono i naturali custodi dei valori spirituali ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

9 dicembre 1976 - MEMENTO HOMO

Figlio mio, scrivi,

Io Gesù, Figlio del Dio vivente debbo intervenire ancora una volta per ricordare ai cristiani, ai miei sacerdoti, ai successori dei miei Apostoli, che altro non sono che un pugno di cenere intriso di putredine.

A quanto pare questa salutare verità non è più oggetto né di meditazione, né di predicazione; eppure lo Spirito Santo l'ha raccomandata contenendo essa tanta forza di convinzione e persuasione, perché verità non astratta, ma concreta, di cui ogni uomo volendo, può averne salutare esperienza.

Figlio, la subdola ed insidiosa opera del Maligno sembra aver atrofizzato le anime rendendole incapaci di abbeverarsi alle sorgenti pure della rivelazione; non sanno i cristiani, tantissimi miei sacerdoti e non pochi Pastori, quello che in realtà sono?

Accecati sono a tal punto da non capire la tremenda realtà che senza Dio non sono nulla, nulla valgono e nulla possono?

Non sanno che non possono prolungare la loro vita di un solo minuto in più di quello che ab aeterno è stato decretato? (p. 95)

Non sanno che la morte li può rapire ad ogni istante?

 

Vanità delle vanità


La Sapienza, figlio, è un dono grande e meraviglioso che non invecchia mai e chi la possiede resta eternamente giovane nel suo spirito e nel suo animo. Pastori, ministri e fedeli, dovrebbero chiederla a chi la può, allo Spirito Santo.

La Sapienza è luce capace di fugare l'oscurità che scaturisce dalla superbia e dalla vanità dell'uomo, ma di questa non ci si rende conto. La contagiosa febbre che anima questa generazione traviata ed iniqua per la sua incredulità, ha fatto dimenticare le esigenze della vita soprannaturale, della Vita della Grazia, le esigenze dello Spirito, come quella della sapienza.

Poveri cristiani, poveri sacerdoti, poveri Vescovi! Senti, figlio mio, se ti facessi vedere le stanze di lavoro e di riposo di tanti miei ministri, vi troveresti montagne di libri, giornali, riviste di ogni natura e genere, e qui sarebbe il caso di ricordare, di dire ciò che e stato detto dei sacerdoti ebrei: fate quello che dicono, ma non fate quello che fanno, ma libri di pietà soda ne troveresti ben pochi. La sapienza, dono stupendo dello Spirito Santo, è sfumata perché non può stare né può albergare nelle anime in crisi di fede. (p. 96)

Figlio, tutto è da rifare dalle fondamenta, questo è ciò che ha detto un grande Papa, Pio XII; se un grande papa, un santo Pontefice, ha detto che tutto è da rifare, vuol dire che il guasto è generalizzato sia alla base che al vertice. Non lo vogliono ammettere molti, perché ammetterlo vorrebbe dire in parte di essere corresponsabili di questa situazione disastrosa, e perché per ammetterlo ci vorrebbe una tale dose di umiltà che non vi è, perché se ci fosse questa virtù con cui Io ho vinto Satana e le sue legioni, essi pure vincerebbero le forze del male.

 

Non si vuole credere


No, figlio, Dio è longanime, è buono, paziente e misericordioso, mentre gli uomini ingrati non fanno altro che abusare di questa infinita bontà, ma gli uomini oggi in balia di Satana stanno camminando verso il baratro che li inghiottirà.

Hanno rifiutato e rifiutano la verità e la luce, ma chi cammina nelle tenebre non si accorge dell'abisso che lo inghiottirà.

Vi è un lato spaventosamente tragico in tutta questa perversione, un lato la cui iniquità è sanza confini, la cui perfidia è mantenuta diabolicamente nascosta ai più, alle vittime del demonio, dell'odio sconfinato con cui le forze dell'inferno tiranneggiano questa povera umanità, non esclusa la mia Chiesa, non si (p. 97) vuole vedere questo tragico lato, non si vuole credere; e se ne subiscono le malvagie conseguenze.

Domando: Gesù mio, allora l'odio prende il sopravvento sull'amore?

Allora la luce non avrebbe il sopravvento sulle tenebre?

L'errore avrebbe il sopravvento sulla verità?

Risposta: No, figlio mio. Saranno gli uomini stessi a provocare l'imminente conflitto, e sarò Io a piegare le forze del male al bene, e sarà la Madre, Maria SS.ma a schiacciare la testa al serpente dando inizio così ad una nuova era di pace.

Sarà l'avvento del regno mio sulla terra, sarà il ritorno dello Spirito Santo per una nuova Pentecoste, sarà l'Amore mio misericordioso a sconfiggere l'odio di Satana. Saranno la verità e la giustizia a prevalere sulle eresie e sulle ingiustizie. Sarà la luce a fugare le tenebre dell'inferno.

Ti benedico, figlio mio; voglimi bene. (p. 98)