10 dicembre 1976 - SANTO TIMOR DI DIO
Figlio mio, scrivi,
Se Dio potesse mutare i suoi insegnamenti non sarebbe più Dio; la Parola di Dio non muta, non cambia né cambierà mai; essa e eterna come Dio. Ora Dio ha dato agli uomini una norma di vita, il comandamento dell'amore, ma ha anche detto che l'amore a Dio deve essere unito al Timore di Dio.
Come è un dono l'amore che bisogna domandare senza interruzione, così è un grande dono il timore di Dio. Temi il Signore che passa! Ma gli uomini di questa generazione veramente perversa hanno svisato tutto e tutto tentano di demolire.
Del timore di Dio oggi non se ne parla più, si parla dell'amore di Dio, ma del timore no, perché dicono che il timore non si concilia né può conciliarsi con l'amore, così come trovano inconciliabili nella loro stoltezza Misericordia e Giustizia, inconciliabili trovano l'Amore e Timore di Dio. Insomma oggi si accettano le cose di comodo e si ripudiano quelle che sono scomode.
Questo è l'assurdo atteggiamento che pastori, sacerdoti e cristiani hanno adottato nei confronti di Dio ed in questo assurdo atteggiamento è evidente (p. 99) l'insidia del nemico che si ripromette di demolire Dio nell'animo degli uomini servendosi della stoltezza degli stessi, demolire l'edificio della Chiesa, sgretolando pietra su pietra; chi parla più del Timore di Dio? Chi parla più della Giustizia divina? Chi parla più della presenza di Satana nel mondo che con le sue schiere ribelli guida la lotta contro Dio e contro gli uomini, purtroppo trovando in questi ultimi collaboratori perfino nelle anime consacrate, non esclusi i Vescovi?
Guai a coloro che sfidano l'ira di Dio
Dio è terribile nella sua ira, guai a coloro che sfidano l'ira di Dio adagiandosi sulla comoda concezione che in Dio è solo amore e misericordia.
Molti dannati vorrebbero poter ritornare indietro per riformare le loro concezioni ora che vedono e capiscono chiaramente l'astuto inganno di Satana e la sua feroce malvagità.
Vi è una volontà permissiva che spiega benissimo lo sdegno del Signore per il suo popolo infedele: guerre, rivoluzioni, epidemie, terremoti e altri innumerevoli calamità vengono dal demonio, ma da Dio permessi per i Suoi provvidenziali e sapientissimi fini.
I settanta anni di schiavitù babilonese furono permessi per lo sdegno che i molti peccati del popolo ebreo avevano provocato; la distruzione di Sodoma e (p. 100) Gomorra non fu da Dio, nessun male mai viene da Dio, ma sempre e solo dall' inferno con la complicità e la dissolutezza umana; Sodoma e Gomorra ed altri innumerevoli castighi furono punizioni non promosse ma permesse per il ravvedimento degli uomini. Lo stesso diluvio universale fu provocato dall'inferno con la complicità degli uomini corrotti.
L'amore non può permettere lo sfacelo dell'umanità
Gli uomini dicono di non temere Dio; ciò è terribile bestemmia le cui terribili conseguenze si scontano e in questa terra e oltre la vita terrena come nei tempi passati.
Tempi di cecità, tempi di oscuramento, perché tempi di superbia. Quest'uomo, men che verme strisciante nel fango e nella polvere della terra, che ha la durata di un giorno, osa sfidare inorgoglito della sua scienza e della sua tecnologia il Creatore e Signore dell'universo. Fino a quando figlio mio?
Io sono l'Amore. L'amore non può permettere lo sfacelo dell'umanità voluto da Satana. Io sono l'Amore Eterno ed immutabile, per cui non posso volere la rovina eterna delle anime.
L'inferno sarà debellato; la mia Chiesa sarà rigenerata; il mio regno che è regno di amore, di giustizia e di pace, darà pace e giustizia a questa umanità (p. 101) soggiogata dalle potenze dell'inferno che la Madre mia sconfiggerà.
Il sole luminosissimo risplenderà su di una umanità più buona; coraggio quindi, e non temere di nulla.
Prega, ripara, offrimi te stesso e voglimi bene. Ti benedico. (p. 102)
2 gennaio 1977 - CERCATE E TROVERETE
Scrivi, figlio,
Scoprire la verità è molto più che scoprire un grandissimo tesoro; l'uomo nella sua insipienza generata dalla sua superbia, ignora tutto questo, perciò non la cerca con quella umiltà di spirito indispensabile e non cercandola, non la può trovare.
Vi sono uomini che la cercano ma non con lo spirito di umiltà essenziale, insostituibile, senza del quale ogni sforzo in merito ritorna vano ed inutile.
Figlio, ancora una volta ti devo ripetere che proprio coloro da me destinati ad essere la luce del mondo, il sale della terra, il lievito che fermenta, perché carenti dello spirito di umiltà, sono spaventosamente ottenebrati, per cui non solo non vedono, ma ancora non capiscono quelle verità e realtà spirituali che dovrebbero con chiarezza vedere e con intensità di fede e con ardente amore e zelo vivere e trasmettere ad altri; mi riferisco ai molti Vescovi e ai moltissimi sacerdoti della mia Chiesa.
Per questa colpevole insipienza ed oscurità ne é venuta nella mia Chiesa una crisi tremenda di fede e di morale per cui dilagano errori ed eresie in tal numero che non trova riscontro nel passato; ma ciò (p. 103) che è più paradossale ed assurdo è che vanno cercando all'esterno le cause di questa crisi naturalmente senza successo. Non vedono il male che li affligge e di cui sono affetti; se fossero a conoscenza di ciò che ai loro occhi è nascosto, naturalmente dal loro orgoglio, sarebbero stupiti nel dovere constatare che anime umilissime, semplici e nascoste, che non hanno ricevuto i doni inerenti alla S. Ordinazione Episcopale o presbiterale, prive dei doni quindi avuti da tutti i Vescovi e sacerdoti, vedono con chiarezza le verità rivelate, o ne intuiscono il valore, e soffrono queste anime, per lo sfacelo che orgoglio e ambizioni hanno operato e operano nel mio Corpo Mistico.
Presunzione e orgoglio radici della crisi di fede
Figlio, voglio essere più chiaro. Credono o non credono non pochi Vescovi e moltissimi sacerdoti alla realtà della lotta in atto dalla ribellione di Satana e delle sue legioni?
Vi credono naturalmente ma non soprannaturalmente, cioè conoscono ciò che Bibbia, Vangelo e tradizione dicono in merito, ma questa conoscenza è orbata della sua anima, cioè di quella luce che scaturisce dalla Sapienza, dono dello Spirito Santo, avuto con l'Ordinazione, ma soffocata e distrutta con la presunzione e l'orgoglio. (p. 104)
Ecco quindi confermato quanto detto: Cercano al di fuori di se stessi smaniandosi in mille modi, iniziative, incontri inutili ed infecondi; Satana ha stroncato loro le ali per cui si agitano ma non possono prendere il volo verso le conquiste spirituali per cui furono chiamati ed insigniti di grande dignità e di insuperabile potenza.
Poveri sventurati! Non vedono, non capiscono, brancolano nel buio più fitto, inoffensivi contro le reali, oscure e misteriose potenze del male, sono la causa se non unica, certamente la più grave dei molti mali del mio Corpo Mistico.
Ride, trionfa il nemico, lui Satana con le sue legioni ha usato l'arma più micidiale, la Sua superbia, di cui ha contagiato il mondo e nel mondo la Chiesa.
Vescovi e sacerdoti che conoscono naturalmente, ma confermo non soprannaturalmente Bibbia, Vangelo e tradizione, sono diventati degli esseri nocivi per la Chiesa, perché il veleno diabolicamente ammantato dalla veste di una pseudo umiltà produce il suo effetto demolitore.
Figlio, ora potrai meglio capire la radice dei molti mali che portano le anime alla perdizione.
A chi imputare l'ora ormai vicina della purificazione?
Rispondano i Vescovi e i moltissimi sacerdoti: (p. 105)
1) Come credono alle parole della Bibbia sulla grande battaglia combattuta tra Angeli fedeli e tra i demoni ribelli?
2) Come credono al mio mandato dato agli Apostoli di andare per il mondo a portare la mia parola di vita per guarire gli infermi e cacciare i demoni?
3) Come credono alle tremende lotte combattute da tutti i Santi nel corso dei secoli?
4) Come credono non pochi Vescovi e moltissimi sacerdoti ai molti mali fisici, morali e spirituali, che affliggono l'umanità e come li spiegano ai loro greggi ?
5) Non sanno che ogni male è una imperfezione e quindi come tale non può essere da Dio?
Solo e sempre, figlio mio, se vi credono e quando vi credono, lo credono naturalmente per scienza umana, non per sapienza divina; per questo non hanno saputo organizzare la lotta contro l'inferno che oggi è quasi padrone incontrastato dell'umanità e della mia Chiesa.
L'ora della purificazione si avvicina! A chi si deve imputare ?
Figlio, per questa sera basta. Ti benedico e voglimi bene. (p. 106)
3 gennaio 1977 - QUALE FEDE?
Proseguiamo, figlio mio, il precedente messaggio:
Perché, figlio mio non pochi Vescovi e moltissimi sacerdoti, anzi la quasi totalità non benedicono?
Perché la loro fede è semplicemente umana, come sono solo umane le loro virtù; di conseguenza le loro benedizioni, ammesso che le facessero, sarebbero atti semplicemente umani, privi quindi della loro vera anima di fede e di conseguenza sterili e inefficaci.
Ti ho ripetutamente detto in precedenti messaggi che è giunta l'ora di porre la scure alle radici, ma per poter compiere questo atto di bonifica interiore, è necessario conoscere le radici da recidere. Ecco perché ieri ti ho spiegato con maggior
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Proseguiamo, figlio mio, il precedente messaggio:
Perché, figlio mio non pochi Vescovi e moltissimi sacerdoti, anzi la quasi totalità non benedicono?
Perché la loro fede è semplicemente umana, come sono solo umane le loro virtù; di conseguenza le loro benedizioni, ammesso che le facessero, sarebbero atti semplicemente umani, privi quindi della loro vera anima di fede e di conseguenza sterili e inefficaci.
Ti ho ripetutamente detto in precedenti messaggi che è giunta l'ora di porre la scure alle radici, ma per poter compiere questo atto di bonifica interiore, è necessario conoscere le radici da recidere. Ecco perché ieri ti ho spiegato con maggior chiarezza il nemico da abbattere senza tregua e senza esitazioni; senza paure o timori, senza pietà.
Satana, la superbia personificata, e le sue diaboliche legioni, di questo orribile male ha contagiato il mondo, l'intera umanità e la mia Chiesa. Tutto il male fisico, morale e spirituale, ha una unica radice: Satana.
Satana, il male, con le sue schiere di natura superiore alla natura umana, con l'inganno, con l'insidia, circuiscono le anime degli uomini dedicando (p. 107) particolare attenzione e cura alle anime dei consacrati, dei Vescovi, dei sacerdoti, religiosi e religiose, per seminare così maggior rovina nella Chiesa e perdere il maggior numero di anime.
Infatti il pervertimento è più acuto nei popoli cristiani che in quelli non cristiani.
Sembrano vivi ma vivi non sono
Maestri insuperabili sono questi luridi demoni per la loro superiorità di natura, per la loro maestria nel mentire; è relativamente facile sviare cristiani, sacerdoti e anche Vescovi dalla retta via in nome della dignità, in nome della personalità, e non di rado in nome del dovere, li compenetrano di pseudo zelo, di un bruciante desiderio di fare, per cui trascurano la pietà, la vita interiore, e si accentua sempre più l'attività esteriore, finendo pian piano di dimenticarsi di Dio che sostituiscono con il loro io.
Esteriormente ti appaiono vivi come certi manichini esposti nelle vetrine, ma in realtà vivi non sono; ti appaiono perfino buoni e perfino santi, ma non sono né buoni, né santi; si sostituiscono a Me, Verbo Eterno di Dio, che mi vedono sfumato nello sfondo dei tempi, ma non mi sentono vivo, vero, reale, presente nella persona del mio Vicario che poco amano, che raramente ascoltano e di cui quasi mai trasmettono ai loro sacerdoti e fedeli le sue sapienti parole. (p. 108)
In precedenti messaggi Io ti ho detto che per scongiurare un così grande male ho tracciato con la mia vita terrena, con le mie parole, con i miei esempi una strada sicurissima di umiltà, povertà, obbedienza, di preghiera, di mortificazione; essi non hanno voluto imboccare questa strada e si sono smarriti nei labirinti paurosi della superbia e dell'ambizione.
Solo per questo, figlio, sono rimasti sordi ai miei richiami, per questo hanno resistito e resistono mei moniti, ai miei inviti alla conversione.
Come convertirsi essi, i maestri?!
Eppure ho indicato il rimedio al loro gravissimo male, la superbia che può essere vinta solo dalla virtù opposta, cioè dall'umiltà.
Exemplum dedi vobis
Io Gesù, vero Dio e vero Uomo, vi ho preceduti con l'esempio, Io sono un mistero di infinita umiltà presente nell'Eucaristia.
Vescovi e sacerdoti ignorano questo?
Se sì, è la conferma del buio in cui sono immersi, se no come spiegare il loro assurdo e paradossale comportamento in contrasto stridente con Me Verbo di Dio, Salvatore e Redentore dell'umanità?
Figlio, come spiegare la caduta di tutte le fortezze spirituali disseminate in tutta la mia Chiesa, (p. 109) Seminari, Ordini, Congregazioni religiose, conventi, monasteri?
Come spiegare il professionismo di cui altrove ti ho fatto cenno, come spiegare la loro diplomazia emula di quella mondana che si può definire l'arte del mentire e della ipocrisia, tanto che si dice che un buon diplomatico deve convincere i suoi interlocutori del contrario di quello che lui dice?
Figlio mio, siamo al lato opposto di quello che Io ho insegnato; la mia diplomazia è stata quella della verità, anche quando la verità mi ha portato alla Croce.
Ma proprio hanno dimenticato ciò che è detto nel mio Vangelo, se sì è sì, se no è no; questa è la mia diplomazia.
Ripeto, è la diplomazia della verità spoglia di qualsiasi interesse personale e che fa parte dell'amore vero e non fittizio, dell'amore genuino che tende al bene altrui e non alla salvaguardia del prestigio e dignità personale.
Figlio mio, come si è potuto giungere a tanto pervertimento ammantato di zelo e di santità?
La risposta te l'ho già anticipata tante volte: la superbia e il rifiuto dichiarato o peggio ancora tacilo di Dio, questo è il più grande fra tutti i peccati.
Ti benedico, figlio mio, ripara e voglimi bene. (p. 110)
5 gennaio 1977 - PROSEGUIRE CON PERSEVERANZA
Scrivi, figlio mio.
Sono io, Don Calabria, un tuo fratello nel sacerdozio, e voglio ringraziarti perché ti ricordi di me quotidianamente e per quell'amore che ci unisce all'Amore, e dirti che io non sono rimasto inerte, ma che per te molto ho fatto e continuerò ad intercedere presso la Madre nostra perché Lei che tutto può presso Dio, Uno e Trino, ti ottenga l'aiuto e il conforto onde tu possa proseguire con perseveranza, volere ed attuare sopra ogni cosa la Divina Volontà.
Devi, D.O., perseguire il disegno che ab aeterno Dio ha preparato per te. Conosco le difficoltà che ti procurano le potenze del male, ma che possono fare questi esseri immondi se tu resterai tenacemente unito a Lui?
Ti vogliono spaventare come hanno fatto con me nel corso della mia vita terrena; quante notti insonni, quante molestie, quanti fastidi mi anno procurato! Ma ogni loro sforzo è caduto nel vuoto e loro, i superbi, i vili presuntuosi hanno dovuto numerare sconfitte su sconfitte.
D.O., Pastori di anime e tantissimi sacerdoti che dovrebbero essere altrettanti pionieri e strateghi in questa battaglia, hanno disertato il campo tradendo (p. 111) il loro mandato il più grande ed il più nobile, non credono e non vedono, quindi bisogna pregare e far pregare per loro, perché necessita proseguire nella lotta contro l'incredulità, bisogna perseverare nella lotta contro le potenze del male con i mezzi che avete a vostra disposizione validissimi ed efficaci.
Il nemico che ritiene superbamente e stoltamente di tenere in pugno la vittoria sul Divin Salvatore e sulla Chiesa, doppiamente folle per il successo ottenuto sui consacrati, aizza i suoi immondi seguaci contro tutti voi che risolutamente lo combattete e lo ostacolate.
Mandate pure le benedizioni ai buoni e santi sacerdoti con il Crocifisso, lui sa che questo segna l'inizio di una pastorale nuova tutta incentrata nella ragione stessa della Incarnazione, Passione e Morte di Gesù vero Dio e vero Uomo.
Non arrestatevi per le immancabili difficoltà che incontrerete; siete nel vero, nel giusto, quindi procedete con ordine e con fermezza. Dite ai sacerdoti che benedicono, e anche ai santi laici che desiderano prendere viva parte a questa santa crociata, che è necessario procurarsi aiuto e appoggio domandando ai migliori preghiere e sofferenze a sostegno di coloro che combattono la più santa tra tutte le guerre.
D.O. se vi mancheranno adesioni in terra, vi sia di conforto il sapere che avete il Cielo con voi.
Don Calabria (p. 112)
10 gennaio 1977 - S. MICHAEL DEFENDE NOS IN PROELIO
Scrivi, figlio mio,
Desidero ricapitolare quanto in precedenti messaggi ti ho già detto circa la creazione degli Angeli.
Io, Dio, sono l'Amore infinito, l'Amore che per sua natura ha bisogno di un atto di amore; per questo ho creato un numero senza numero di creature bellissime, spirituali, sulle quali riversare il mio amore.
Prima però di ammetterle alla partecipazione eterna del mio Regno ho chiesto anche a loro una prova che purtroppo un ingente numero non ha voluto superare come al contrario due terzi circa hanno voluto e saputo superare; a capo dei ribelli si è posto Satana con un discreto numero di
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Scrivi, figlio mio,
Desidero ricapitolare quanto in precedenti messaggi ti ho già detto circa la creazione degli Angeli.
Io, Dio, sono l'Amore infinito, l'Amore che per sua natura ha bisogno di un atto di amore; per questo ho creato un numero senza numero di creature bellissime, spirituali, sulle quali riversare il mio amore.
Prima però di ammetterle alla partecipazione eterna del mio Regno ho chiesto anche a loro una prova che purtroppo un ingente numero non ha voluto superare come al contrario due terzi circa hanno voluto e saputo superare; a capo dei ribelli si è posto Satana con un discreto numero di Angeli, a capo degli Angeli fedeli si è posto S. Michele.
Una grande battaglia vi fu in cielo, battaglia di intelligenza e di volontà; è alquanto difficile per voi farvene una idea. Gli sconfitti furono tramutati in demoni orrendi e precipitati all'inferno divorati dalla concupiscenza dello spirito, permeati e compenetrati da un odio implacabile ed inestinguibile, generatore di tutte le più vili passioni nelle quali sono congelati, senza più speranza di pentimento, e hanno dato vita al male, sono tutto il male con il quale si identificano. (p. 113)
Non potendo riversare il loro odio su Dio, vomitano di continuo il loro odio sull'umanità.
La caduta e la promessa
Dopo la creazione di Adamo ed Eva osarono il grande attacco per impadronirsi nei primogenitori della intera umanità; il folle sogno di Satana, la conquista di un grande e sterminato regno sul quale esercitare la sovranità emulando Dio. La ferocia dei demoni è spietata e senza posa. L'insidia tesa ai progenitori non fu senza esito positivo, voi lo chiamereste colpo di stato, ma ad infrangere la sua folle ambizione intervenne Dio con la promessa ai progenitori della Redenzione, e così ebbe inizio il mistero della salvezza con le sue premesse che la S. Bibbia racconta.
Nella pienezza dei tempi, io, Verbo Eterno di Dio, da sempre generato dal Padre, mi sono fatto Carne nel seno purissimo della Vergine Maria; Satana ebbe paura, intravvide che il suo dominio stava per essere minato, acuì il suo odio contro il velato nemico di cui non aveva conoscenza completa. La sua disperazione ed il suo odio raggiunsero il vertice contro di Me Cristo e la mia Chiesa, dal momento in cui con maggior chiarezza ne venne a conoscenza.
Non meno grande il suo odio e non meno feroce e disperato contro la Vergine SSma: (p. 114)
1) perché Essa è subentrata a lui nel primo posto occupato da lui nel mondo invisibile e visibile, come la prima di tutte le creature, dopo Dio Uno e Trino Creatore.
2) Perché il suo " Fiat " ha reso possibile la Redenzione che ha inferto un durissimo colpo al suo dominio instaurato sull'umanità con l'inganno e la insidia tesa ai progenitori.
3) Altro motivo del suo implacabile odio verso la Vergine SS.ma è originato dal fatto che l'umiliante sconfitta gli è stata data da una fragile creatura di donna, molto inferiore a lui per natura; questo è stato, è e sarà in eterno un tormento tale superiore a tutti i tormenti della terra, per voi uomini incomprensibile, e tale tormento ucciderebbe qualsiasi creatura umana se lo dovesse subire anche per un solo istante.
I demoni, tremendamente perversi, spaventosamente astuti
Satana e i suoi seguaci in misura diversa sono solo male, sono incapaci di bene, di qualsiasi bene. I demoni non solo odiano Dio, Cristo, la Chiesa e la umanità tutta, ma si odiano tra di loro; sono tiranneggiati da capi feroci e implacabili; unico punto di convergenza tra tutti loro l'odio a Dio, alla Vergine, alla Chiesa, agli uomini. (p. 115)
Sono esseri viscidi ed immondi, incapaci di verità; mentono sempre, eccitano l'uomo al male, sollecitando il sadismo, le passioni, la concupiscenza dello spirito e della carne.
Non tutti ugualmente potenti, sono però tutti tremendamente perversi, spaventosamente astuti. Questa astuzia è generata dalla loro intelligenza corrotta; per la superiorità della loro natura sono riusciti con perfida tenacia a distruggere nell'animo dell'uomo ogni nozione o quasi della loro esistenza, per cui gli uomini nella quasi totalità, non credendo più alla loro esistenza, hanno cessato la lotta per cui Io, Verbo di Dio, fatto Carne, sono morto sulla Croce.
Questa è la vera causa dello sfacelo della Chiesa della grave crisi di fede che travaglia Vescovi, Sacerdoti e fedeli.
I demoni temono soltanto Dio, la Vergine SS.ma, i Santi (coloro che vivono e vogliono vivere in grazia di Dio), di tutti gli altri se ne infischiano.
Loro grande successo è quello di avere spinto la umanità o di aver creato nell'umanità intera una civiltà materialistica, ateizzandola, temporaneo successo poiché a grandi passi si avvicina l'ora della purificazione.
Gli uomini che vanno all'inferno diventano anche essi demoni: come i demoni sono congelati in eterno nel male, nell'odio e in ogni altra passione.
Ti benedico e voglimi bene. (p. 116)
12 gennaio 1977 - IL CORPO MISTICO DI CRISTO
Scrivi, fratello mio, sono Don Orione.
Poteva mancare la mia voce al coro degli altri miei confratelli che ti hanno parlato? Naturalmente no! Ecco perché anch'io desidero esprimerti alcune idee che ti potranno essere utili per l'adempimento del tuo dovere, in particolare in questo momento davvero cruciale che voi militanti sulla terra state vivendo.
Già altri mi hanno preceduto nell'indicarti le cause remote e prossime della crisi di fede che affligge la Chiesa oggi; il male è così grande che merita una diagnosi acuta e precisa, una diagnosi verace.
E' vero, oggi la Chiesa soffre nella sua natura di Corpo Mistico di Cristo,
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Scrivi, fratello mio, sono Don Orione.
Poteva mancare la mia voce al coro degli altri miei confratelli che ti hanno parlato? Naturalmente no! Ecco perché anch'io desidero esprimerti alcune idee che ti potranno essere utili per l'adempimento del tuo dovere, in particolare in questo momento davvero cruciale che voi militanti sulla terra state vivendo.
Già altri mi hanno preceduto nell'indicarti le cause remote e prossime della crisi di fede che affligge la Chiesa oggi; il male è così grande che merita una diagnosi acuta e precisa, una diagnosi verace.
E' vero, oggi la Chiesa soffre nella sua natura di Corpo Mistico di Cristo, Capo di questo Corpo Mistico di Cristo e Cristo stesso, capo reale, presente personalmente con la Sua Divinità e con la Sua umanità; come Capo fondatore, Cristo, che non può dopo la sua Risurrezione più soffrire fisicamente, soffre invece spiritualmente, moralmente, per colpa degli uomini che ripudiano la sua Redenzione, il suo Amore infinito; ciò è paradossale, assurdo, pazzesco, ma vero. (p. 117)
Gesù, Verbo Eterno di Dio fatto Uomo, non è un mistificatore, Lui è la verità, tutta la verità. Ebbene quante volte non ha operato interventi straordinari per far capire agli uomini distratti, indifferenti, apatici, non di rado cattivi e perversi, saturi di odio contro di Lui, l'Amore!
Hanno paura di credere
Quante volte non si è lamentato con anime a Lui care; apparizioni innumerevoli a Santi ai quali ha confidato la sua infinita tristezza e sofferenza per la ingratitudine umana cristiana per l'ingratitudine dei consacrati, sacerdoti, religiosi e religiose.
A S. Margherita disse: " Ecco quel Cuore (mostrando il suo Cuore circondato da spine) che ha tanto amato gli uomini e dai quali non riceve che offese, ingratitudini e disprezzo ecc. " Non si è manifestato grondante sangue?
Tu pure con altri ne sei testimone. A quanti altri ha fatto vedere il suo Cuore circondato di spine; e che voleva dire con quelle spine?
Non contano queste manifestazioni attestanti il Suo dolore, la Sua infinita tristezza, specialmente in questi tempi di oscurità! Nonostante tutto questo scettici, apatici, insofferenti, rimangono i consacrati perfino Vescovi. (p. 118)
Non credono (crisi di fede), non credono e non vogliono credere, hanno paura di credere; non vogliono ammettere il soprannaturale per tutte le conseguenze inevitabili che esso comporta; qui alludo ai consacrati, proprio a coloro che più dovrebbero amarlo e testimoniarlo di fronte al mondo ateo. Sono proprio i consacrati quelli che maggiormente rattristano e deludono il Cuore Misericordioso di Gesù.
Se l'apatia, indifferenza, tiepidezza, incredulità dei consacrati aggiungi la valanga ininterrotta che si riversa su di Lui come nel Getsemani di peccati, di nefandezze, di crimini, di delitti di ogni natura e specie che si compiono da cristiani e da uomini di tutto il mondo! si può capire l'immensa, infinita Sua sofferenza!
Per chi ama infinitamente le anime, per le quali infinitamente ha sofferto e soffre, non vi è e non vi può essere maggior pena che vedere le anime marciare numerosissime verso la perdizione eterna.
Il Papa sotto la croce
Fratello, come soffre indicibilmente il Capo invisibile della Chiesa, in misura diversa ma incredibilmente grande, soffre il Capo visibile della Chiesa, il Romano Pontefice. Egli sta al vertice e dal suo vertice vede, come nessun mortale vede, la sua Chiesa. (p. 119)
Ne vede la superbia di cui è permeata, ne vede la oscurità che l'avvolge tutta, ne vede le lacerazioni che la dividono e la straziano, ne vede gli errori e le eresie con cui teologi presuntuosi la dilaniano, ne vede il lassismo spirituale e morale, l'anarchia in cui si dibatte, ne conosce gli scandali, conosce l'odio e le congiure ordite nell'ombra dai suoi nemici; il suo cuore ne è come schiacciato; solo la particolare grazia e assistenza divina hanno finora impedito a lui di soccombere.
Se a tutto questo aggiungi l'insincerità di coloro che sono e che dovrebbero essere più vicini, allora si capisce come la misura della sua sofferenza abbia raggiunto il colmo.
Molti Vescovi e la quasi totalità dei sacerdoti ignorano le immense sofferenze del Capo Invisibile e del Capo visibile della Chiesa.
Se i motivi di sofferenza per il capo visibile della Chiesa sono tanti e così gravi, fratello, considera quanto sono infinitamente più gravi quelli del Capo invisibile, perché Egli non solo li vede così complessivamente come li vede il capo visibile, ma Egli vede il male personale di ogni membro del Suo Corpo Mistico e di tutta l'umanità.
Ciò che sfugge all'occhio umano anche il più acuto, non sfugge al Suo occhio divino. (p. 120)
Tremenda anemia spirituale
Soffre, fratello mio, la Chiesa nei suoi Santi e nei suoi giusti; soffrono nella misura che amano, soffrono perché avvertono il grave disagio procurato loro per la tremenda anemia spirituale di cui sono affetti Vescovi e sacerdoti e anime consacrate in genere.
Soffrono i Santi e i giusti perché contro di loro si incentrano gli sforzi delle potenze dell'inferno che li sottopongono a volte a un vero martirio. Fratello, non ti ho detto tutto, sarebbe troppo lungo, ma voglio ricordarti che a non lieve sofferenza sono sottoposti i membri sani, i comuni fedeli, che avvertono anch'essi un disagio morale e spirituale per la tiepida e spesso non buona condotta di molti sacerdoti.
Nonostante tutto io ti dico non lasciarti avvilire influenzare o intimorire da chi ogni sforzo fa per riuscirvi; non curarti dell'insipienza umana. io nulla avrei fatto durante la mia vita terrena se avessi prestato orecchio alle voci degli uomini; bisogna tendere l'orecchio alle voci che vengono dall'Alto: a queste ho sempre obbedito e fu così che divenni strumento nel piano della Provvidenza per la santificazione mia personale e di numerosissime altre anime.
Coraggio, fratello, è breve il cammino terreno, eterno invece è il premio che ti aspetta. (p. 121)
Non sei solo; con te e con i tuoi amici siamo Noi che vi abbiamo preceduto nella Casa del Padre Comune.
Don Orione (p.122)
20 febbraio 1977 - LUCE NELLE TENEBRE
Scrivi, figlio mio,
Dio riflette nell'universo la Sua onnipresenza, onniscienza, onnipotenza. Gli uomini storditi dal Maligno, o meglio ancora la natura umana, colpita col peccato d'origine come da un gigantesco macigno, è come colui che si ridesta da un collasso cardio-circolatorio, piano piano prende coscienza confusamente delle cose, delle voci e dei volti che stanno attorno a lui.
La tragedia provocata dalla prima colpa è stata di una tale gravità da stordire per millenni l'umanità intera, privandola della luce divina, rendendola incapace di percepire le grandi realtà spirituali, ragione e causa della sua stessa esistenza. Da sola l'umanità mai sarebbe arrivata ad una conoscenza precisa e sicura di Dio, se Dio stesso non si fosse manifestato; il peccato d'origine ha proiettato l'umanità nelle tenebre più dense.
A diradare queste tenebre, nella pienezza dei tempi venne il Figlio di Dio, Luce del mondo, fatto Carne nel seno della Vergine SS.ma, creatura divina più che umana nel senso che emerge dalla Onnipotenza, Onniscienza, e Amore divino, come il fiore più bello (p. 123) dell'universo spuntato nel tempo, ma voluto, concepito nella Mente divina nella eternità.
Maria SS.ma è di Dio Madre, Figlia, Sposa
Maria si colloca nel giusto posto accanto a Dio, perché vera Madre dell'Unigenito Figlio di Dio, vero Dio quindi e vero Uomo, perciò Lei è vera Madre di Dio.
Per questo si innalza al di sopra della natura angelica, seconda solo a Dio di cui è Madre, è Figlia, è Sposa; Lei partecipa in un modo unico e non più ripetibile, perciò è grande e potente della stessa grandezza e potenza divina.
Perché, figlio mio, pur avendoti detto queste cose in precedenti colloqui, io ho voluto ripetertele oggi?
Dio nulla fa inutilmente e Io, Dio, ho voluto richiamare alla tua attenzione la dignità sconfinata della Madre mia, perché tu sappia che Lei, per la perfetta corrispondenza alle grazie della Trinità divina, fu ed è una eccezione senza più riscontro nel passato e nel futuro, una eccezione nell'eternità; nessuna comunione con Dio è stata così grande e perfetta come quella della Madre mia.
Essa non ebbe la sola missione di essere con Me Corredentrice, contribuendo a riportare nell'universo (p. 124) l'equilibrio così terribilmente scosso e turbato dalla ribellione di Satana e dei suoi seguaci, ma la Sua qualifica di Corredentrice la fece anche Madre della Chiesa che generò con Me, nel dolore e nell'amore e la rese anche partecipe in misura sovrabbondante al mio eterno e regale Sacerdozio; per questo dinnanzi a Lei si prostrano gli Angeli del Cielo, gli uomini della terra e tremano terrorizzati e fuggono i demoni dell'inferno.
Madre della Chiesa e debellatrice del demoni
Ricordatelo voi, sacerdoti della Chiesa rigenerata, che nel nome Mio e nel nome di Lei, dovrete ricacciare gli spiriti maledetti nel loro inferno e lo farete questo senza curarvi della stolta incredulità umana e senza curarvi della non meno stolta immobilità di coloro che dovevano, debbono e dovranno guidare la Chiesa in cammino verso il traguardo della salvezza.
La Vergine SS.ma, Madre della Chiesa, Regina degli apostoli e Regina della Vittoria, sarà Essa a sconfiggere ancora riparando così l'inerzia dei miei ministri e Pastori, schiacciando per la seconda volta la testa del velenoso serpente.
Con la Croce e sul Calvario, Io e la Madre Mia abbiamo trionfato sulle forze oscure del Male, dando inizio alla liberazione delle anime di buona (p. 125) volontà. Con la Croce e nel suo Calvario la Chiesa risalirà il sentiero della salvezza uscendo dal fumo che la oscura e l'avvelena.
Ti benedico, figlio, e voglimi bene. (p. 126)
25 marzo 1977 - AD JESUM PER MARIAM
Scrivi, figlio mio,
Sono la Regina delle valli, sono la Madonna di Male, sono la Madre del mio e vostro Gesù; ti voglio di nuovo parlare, figlio; grande è la solennità odierna, da Dio voluta per ricordare alle generazioni in cammino sulla terra il mistero della Incarnazione del Verbo Eterno di Dio nel mio seno purissimo, Mistero voluto e preordinato ab aeterno dalla Trinità divina per ridare l'uomo perduto e avulso da Dio dalla perfidia di Satana, a Dio suo Creatore e Signore.
Figlio, più volte ti è stato detto che nel Mistero della Incarnazione sta il fulcro della vera storia umana; ma questo non pochi Vescovi e sacerdoti sembrano ignorarlo pur avendo avuto sacerdozio e mandato e così adeguati poteri di guidare e condurre l'umana famiglia verso i pascoli luminosi della giustizia e delle verità eterne.
Con la grande ambasciata di Gabriele è stato infranto il folle disegno di Satana e di tutte le oscure e malvagie potenze del male di sostituirsi a Dio per dominare l'umana famiglia col male e trascinarla alla eterna perdizione. L'odio smisurato che lo anima e lo muove impedisce agli uomini di vedere la sua perfida follia, tramando oggi più che mai congiure (p. 132) orrende, crimini, violenze, ribellioni, aizzando tutti a tutti i mali poiché esso è il male.
Grande argine contro le forze del male
Figli miei, voi timorati di Dio che possedete fede e sapienza, vigilate, custodite gli inestimabili tesori di grazia che avete nei vostri cuori, a nessuna ricchezza umana possono essere equiparati; voi potete vedere ciò che molti investiti del sacerdozio e di grandi poteri non vedono; presunzione e superbia li hanno accecati.
Per questo, figli miei, qui vi ho chiamati, qui attorno a Me, per dirvi che vi voglio uniti nella fede e nell'amore come blocco granitico, come argine capace di contenere le forze e le potenze del male per bloccare l'avanzata del comune nemico.
Figli, necessita reagire, passare al contrattacco con Me, vicino a Me; sarò Io a guidarvi nel folto della mischia, perché nell'ora assegnata Io la Regina delle Valli ma anche la Regina delle Vittorie, gli schiaccerò di nuovo il capo e lo ricaccerò con le sue innumerevoli legioni nell'inferno creato per loro dalla giustizia divina.
Il Rosario, lucerna nelle tenebre
Figli miei, vicini a me e con me affretteremo sulla terra l'avvento del regno del mio e vostro Gesù per (p. 133) per una Chiesa rigenerata a vita nuova: sarete voi, figli miei, lievito e fermento di una nuova vita, sarete voi vicini a Me che al mondo ho dato la Luce, lucerne che splendono nelle tenebre.
Qui, figli miei, vi ho chiamati, qui vi ho voluti perché come Gabriele, ambasciatore celeste fece a Me la grande ambasciata che riconciliò cielo e terra, così voi ambasciatori di Dio e della Madre Sua, con Me riconcilierete le anime avulse da Dio e dalla Madre Sua con la preghiera e con l'offerta a Dio e a Me Madre di Dio.
Rugge il tuono, presagio di tempesta, ma voi non temete, vicini a Me, di nulla dovete temere. Prudenza, figli, ma non paura.
A voi è stata data un'arma formidabile; se nella mia Chiesa questa arma fosse usata, ogni pericolo scomparirebbe; l'ho raccomandata a Lourdes, a Fatima e in tanti altri luoghi, oggi di nuovo la segnalo a voi: Rosario, Rosario, Rosario!
Vi benedico, figli dilettissimi, e con voi benedico le vostre famiglie, i vostri figli, i vostri cari. Sono con voi nel tempo e nell'eternità. (pag. 134)
3 aprile 1977 - I DEMONI: ORIGINE E CAUSA DI OGNI MALE
Scrivi, figlio mio,
Nei precedenti messaggi ti ho parlato delle forze oscure dell'inferno; ti ho detto che il loro numero la vostra mente non lo può abbracciare; ti ho detto della loro natura spirituale, sono puri spiriti, diversi da voi, che siete spirito e materia; ti ho parlato della superiorità della loro natura sulla vostra natura; ti ho parlato del loro potere sulla materia, sono parecchi coloro che questo hanno intuito, ma per la paura e la vergogna di essere considerati retrogradi parlano di parapsicologia, parola inventata per giustificare fatti o che non comprendono, o, se a volte ne intuiscono l'origine
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Scrivi, figlio mio,
Nei precedenti messaggi ti ho parlato delle forze oscure dell'inferno; ti ho detto che il loro numero la vostra mente non lo può abbracciare; ti ho detto della loro natura spirituale, sono puri spiriti, diversi da voi, che siete spirito e materia; ti ho parlato della superiorità della loro natura sulla vostra natura; ti ho parlato del loro potere sulla materia, sono parecchi coloro che questo hanno intuito, ma per la paura e la vergogna di essere considerati retrogradi parlano di parapsicologia, parola inventata per giustificare fatti o che non comprendono, o, se a volte ne intuiscono l'origine e le cause, per rispetto umano le tacciono.
Figlio, ti ho parlato della vita di questi esseri immondi, tutta imperniata nel male; essi sono il male e di ogni male ne sono origine e causa.
Odiano Dio il quale è il Bene, e odiano tutti coloro che compiono il bene; ecco perché i buoni sono soggetti a tante contrarietà che non conoscono i cattivi. (pag. 135)
Questo che per molti e un mistero, è cosa semplice a comprendersi; odiano la luce e la verità, essi sono tenebre ed errore e nell'oscurità e nell'errore sono congelati.
Sono usciti dall'inferno e coprono la terra e sulla terra si annidano ovunque; loro suprema aspirazione: entrare nell'animo e nel Corpo dell'uomo per oscurarlo, traviarlo e dominarlo e infine trascinarlo alla perdizione eterna. Non hanno altre mire al di fuori di questa perché è solo così che attuano in completo il loro odio a Dio e alla umanità. Se gli uomini, ed in particolare i cristiani, non hanno chiara coscienza di questa tremenda realtà, del grande pericolo che queste malvagie potenze costituiscono per loro, rischiano la dannazione eterna.
Sentinelle avanzate contro il nemico
Qual'è, figlio, lo scopo di tutte le attività pastorali se non la salvezza delle anime?
Ecco perché la pastorale deve essere riveduta e rifatta sui principi evangelici e non sulle idee di uomini presuntuosi e superbi!
Figlio mio, tu più volte ti sei domandato e mi hai domandato perché mai Io abbia voluto da te una amara esperienza mettendoti a conoscenza, più che con le parole, coi fatti, permettendo l'impatto direttamente con l'oscuro mondo dell'inferno ignorato, (pag. 136) causa la crisi di fede, perfino da alcuni Vescovi e moltissimi sacerdoti affetti da razionalismo e materialismo, per cui pretendono spiegare tutto in chiave razionale o materiale. Questo oscuro mondo ignorato dai più, che pure ne subiscono la tirannia, è ben noto alle anime privilegiate in rapido cammino sulla via della perfezione.
Domanda: " Perché Gesù mio, solo a queste anime privilegiate? "
Risposta: Perché a loro Io ho affidato e affido una speciale missione, quella di essere nella mia Chiesa e nell'esercito che Io ho nella mia Chiesa costituito con il Sacramento della Cresima sentinelle avanzate, nella grande lotta in atto contro il nemico, di essere i pionieri della Chiesa nuova rigenerata, ricostruendo ciò che l'inferno e la stoltezza e superbia umana ha distrutto. L'esercito di cui oggi ti ho parlato è in sfacelo; infatti che soldato mai può essere colui che non sa di essere soldato e che perciò non si cura delle armi indispensabili di difesa e di offesa?
Imparate da Me che sono mite e umile dl cuore
Figlio, ripetutamente ti ho detto del come dovrebbe essere combattuta dai cristiani questa lotta che Io per primo ho combattuto; lo ricordino Vescovi e Sacerdoti, questo è essenziale: non potranno mai vincere questa grande battaglia se non ricalcando le mie orme, i miei esempi. (pag. 137)
Umiltà infinita è il mistero della mia Incarnazione; obbedienza, povertà e amore è stata tutta la mia vita terrena; più volte ho detto: " Imparate da me,.. Chi vuole venire dietro di me mi segua ". Io ho tracciato la via.
Che scopo avrebbe ed ha il sacrificio della Croce sempre in atto sulla terra nella S. Messa se non il trionfo dell'amore, della verità, della giustizia, della pace, su tutto il male che l'inferno vomita in continuazione sulla umanità intera e sulle singole anime?
Non ti pare, figlio mio, che tutto sia chiaro? Ciò invece che rimane assurdo e paradossale è l'insensibilità di coloro che rivestiti del mio sacerdozio, che fatti compartecipi dei miei poteri divini, non ne siano a conoscenza; si sono smarriti negli oscuri labirinti della vanità, nei sentieri della eresia e dell'errore.
Figlio, l'ora è grave, gonfia e satura di tutte le passioni, l'ora tante volte preannunciata e tante volte dilazionata per le lacrime e l'intervento della Madre mia e vostra che è stata esaudita perché l'amore della Figlia primogenita, della Madre e della Sposa di Dio, è l'Amore di Dio, il quale è infinitamente misericordioso e infinitamente giusto; è vicina per cui se non vi sarà pentimento vero, sincero e universale nella mia Chiesa, non potrà più essere impedito il corso della divina giustizia. (pag. 138)
Figlio, non allarmarti, non intimorirti, non tentennare nella tua fede; tu hai sperimentato, tu hai visto e vedi tuttora ma tu sai perché Io te l'ho detto e confermato, nessuno potrà farti del male.
Avanti, figlio, non curarti dello stolto giudizio, dell'incredulità di coloro che pur dovrebbero credere, ma non vedono e non credono perché colpevolmente hanno rinunciato alla luce di Dio per l'oscurità del proprio io.
Ti benedico, figlio, e con te benedico tutti quelli che in umiltà di spirito credono alle mie parole che sono parole di vita, immutabili ed eterne; passeranno le generazioni ma non passeranno le mie parole. (pag. 139)
12 aprile 1977 - LOTTA SENZA QUARTIERE
Scrivi, figlio mio, è il tuo Angelo, l'arcangelo S. Gabriele che desidera parlarti.
Conosco il travaglio, il tormento del tuo spirito in questi giorni; il tuo animo lo devi proteggere e difendere da tutte le aggressioni ed interferenze che ti vengono dall'esterno, come un orto chiuso ben cintato in cui nessuna serpe deve entrare per portarvi veleno, veleno che intossica lo spirito, dubbi e perplessità, fatti e visioni di esseri immondi, passano nel tuo animo; tutto questo non può costituire elemento di incertezza giacché tutto è stato controbilanciato con altrettanti fatti ed esperienze la cui natura è nettamente positiva.
Se poi consideri
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Scrivi, figlio mio, è il tuo Angelo, l'arcangelo S. Gabriele che desidera parlarti.
Conosco il travaglio, il tormento del tuo spirito in questi giorni; il tuo animo lo devi proteggere e difendere da tutte le aggressioni ed interferenze che ti vengono dall'esterno, come un orto chiuso ben cintato in cui nessuna serpe deve entrare per portarvi veleno, veleno che intossica lo spirito, dubbi e perplessità, fatti e visioni di esseri immondi, passano nel tuo animo; tutto questo non può costituire elemento di incertezza giacché tutto è stato controbilanciato con altrettanti fatti ed esperienze la cui natura è nettamente positiva.
Se poi consideri quanto ti è stato detto in merito alla lotta che si combatte nel tempo tra le potenze del male e Dio, se consideri che l'oggetto di questa lotta siete voi, uomini, in cammino sulla terra, se poi consideri ancora che tra gli uomini quelli maggiormente presi di mira sono coloro che vogliono servire Dio con fedeltà e amore, allora ogni tuo dubbio si deve dissolvere nel nulla.
Fratello, chi non è bene agguerrito e chi non si aggrappa con tutte le sue forze al Salvatore e (pag. 140) Redentore, chi non cerca rifugio e protezione sotto le ali della Madre sua e nostra, Regina delle Vittorie. non può uscire indenne e vincitore da questa battaglia di cui oggi, fatta eccezione di poche anime, dai più non si ha la minima idea, non solo non se ne ha la visione reale, ma non vi si concede nessun credito, perché non vi si crede, ed è qui, fratello mio, ove si deve individuare la grave e tremenda responsabilità della Gerarchia ecclesiale.
E' l'ora di Babele
Tu oggi vedi il caos non solo nel tuo piccolo mondo, ma in tutta la Chiesa universale. Tu lo vedi questo caos perché Lui così vuole; la cristianità rivive l'ora di Babele.
Vescovi contro Vescovi, carismatici contro carismatici, Vescovi e Cardinali dissenzienti dalle direttive del S. Padre; lacerazioni ovunque nel Corpo Mistico del Signore; sacerdoti increduli, sacerdoti sacrileghi, anime consacrate senza anima, cioè senza lo Spirito Santo, anima della Chiesa e anima delle anime; anime fredde, anime tiepide, anime immobilizzate e atrofizzate dal maligno; anime bloccate in questo caos spaventoso ed in questo caos impressionante si muovono i buoni, le anime sante unite a Dio che formano con Dio, con Gesù Figlio di Dio, il suo Corpo vivo e sofferente, e queste anime procedono e (pag. 141) salgono il loro quotidiano calvario con il carico della loro croce.
Contro di queste anime si scagliano le miriadi di demoni che a te, fratello mio, per un disegno particolare della Provvidenza divina è concesso di vedere non solo con gli occhi della fede, ma anche con gli occhi del corpo, esperienza poco piacevole, ma per te non solo utile, ma necessaria perché fa parte del compito che ti è stato assegnato.
Tu vedi in quanti sono, un numero senza numero, vedi che non vi è luogo non vi è oggetto in cui essi non siano; sono nell'aria, l'aria ne è infestata e ripiena, sono nella terra che calpesti, nelle cose che ti circondano, nei cibi che mangi, nelle bevande con cui ti disseti; la terra ne è invasa, la Chiesa ne è ripiena e dalla Chiesa stessa questi esseri immondi hanno avuto spalancate le porte ed ora la stringono in una morsa velenosa e mortale.
Sarà Lei la vincitrice, terribile come esercito schierato a battaglia
Fratello mio, affinché tu non abbia a dubitare di te stesso, delle tue facoltà, Lui, Gesù, ha prescelto due anime, i due giovani che ti stanno accanto, a cui è dato di vedere quello che tu vedi; non potete così dubitare, ma sappiate che non siete soltanto voi a vedere (pag. 142) e constatare de visu questa realtà che il mondo ecclesiale si ostina ad ignorare e peggio non di rado a negare, per causa di quella crisi di fede che avvolge oggi quella Chiesa voluta per essere luce nelle tenebre ma che essa stessa si è oscurata quasi a diventare tenebre.
Fratello, conosco la tua domanda e la prevengo: fino a quando durerà questa situazione?
Rifletti, fratello, se questa situazione è penosa per te, pensa e vedi di capire, per quanto ti sarà possibile capire, quanto più penosa, infinitamente penosa è per Lui, Gesù, Ostia santa e immacolata che si offre in continuazione per i suoi Vescovi, per i suoi sacerdoti e per tutti i cristiani, molti dei quali ricusano di crederlo, di sperarlo, di amarlo; molti dei quali continuano a lacerarlo e straziarlo, non meno di quello che l'abbiano lacerato e straziato la sinagoga e i romani.
Fratello, fino a quando tu mi chiedi; rileggi attentamente i messaggi che ti sono stati trasmessi ed ivi troverai la risposta.
La frana è in atto, non dimenticarlo, come la stoltezza umana dimentica.
Fratello, non lasciarti impressionare per ciò che oggi vedi, e non sei tu il solo a vedere, cammina diritto dinanzi al Signore, tu sei strumento nelle sue mani e chi può qualcosa contro di Lui? (pag. 143)
Io, Gabriele, ti sono vicino; la follia e la stoltezza umana è proprio senza confine, ma essa sarà superata e sarà vinta da Colei che per grazia tutto può; sarà Lei la grande protagonista della non più lontana vittoria.
Lei, attorniata dallo stuolo dei suoi sacerdoti prediletti e dalle anime vittime, sarà il terrore dei suoi nemici, dei nemici del suo Figlio e della Chiesa.
Sarà Lei terribile come esercito schierato a battaglia a fugare e schiacciare il capo a Satana e alle sue schiere.
Avanti, fratello, ti benedica Iddio e la Madre Sua SS.ma; avanti col tuo occhio sempre fisso alla Casa del Padre comune.
Gabriele (pag. 144)