MaM
Messaggio del 29 novembre 1983:Vi invito a invocare lo Spirito Santo prima della messa.

Messaggi di altre apparizioni

Mons. Ottavio Michelini

21 luglio 1976 - INESTIMABILE TESORO

Sono Padre R.

Una sola volta ci siamo incontrati nella vita.

La morte che portò fine alla vita terrena ha dischiuso alla mia anima la vera vita di cui Lui, Uno e Trino, ci fa partecipi nella misura con cui in terra lo abbiamo creduto, sperato, amato e servito.

Don O., so che altri ti hanno detto l'impossibilità per voi di capire ciò che è il Paradiso: è la verità, perciò io non tenterò l'impossibile

Vi basti il sapere che anche la più fertile immaginazione non potrà mai raffigurarsi anche in modo approssimativo la realtà che supera ogni vostra capacità di intendere.

Piuttosto, Don O., ritorno su di un argomento più accessibile in teoria, più difficile da vivere in pratica: il Dogma della Comunione dei Santi.

La Sapienza Increata ha provveduto a ricordarci, inserendolo nel Credo, questo grande Dogma cosí incompreso con grande danno dei militanti sulla terra e dei sofferenti in Purgatorio.(p.165)

Questo Dogma non basta infatti accettarlo teoricamente. Solo se è tradotto nella pratica quotidiana della vostra vita, ha possibilità di incrementare non solo la vostra vita personale, ma tutta la vita comunitaria della Chiesa.

Pensate che il vostro contributo di quotidiano suffragio si tramuta in una pioggia di grazie e stringe rapporti di amore, quindi di maggior unione, tra voi e le anime del Purgatorio.

Pensate a ciò che possiamo noi che viviamo in Dio e di Dio, se voi ricorrerete a noi, mettendoci nella condizione di potervi aiutare.

Il Dogma della Comunione dei Santi è paragonabile ad un grande inestimabile tesoro a cui solo pochissimi attingono. I piú non vanno oltre ad un comune e scialbo atto di fede.

 

Fecondo apostolato

Don O., sono convinto che il propagandare la necessità di conoscere e vivere più profondamente il Dogma della Comunione dei Santi equivalga ad un ottimo e fecondo apostolato. Solo se i figli di Dio, delle tre Chiese trionfante, militante e purgante vivono in una comune volontà di conoscersi, amarsi e aiutarsi, possono rendere più forte la compagine del Corpo Mistico, in particolare contro le forze del male. (p.166)

Don O., il male dilaga, l'anemia spirituale si acuisce.

Satana ha trovato amici e collaboratori nell'ordire congiure, nel preparare il suo disperato assalto contro la Chiesa. Ora sta minando con la dinamite dell'odio l'Italia e l'Europa.

Pregare, riparare, fare penitenza, sono le sole cose che veramente servono a scoraggiare il Nemico.

Se gli inviti della Vergine Santissima, a più riprese fatti per rendervi edotti del grave pericolo incombente sulla umanità e sulla Chiesa, fossero stati fedelmente accolti, tutto sarebbe stato evitato.

Non temere e non curarti dei giudizi altrui: parla chiaramente, richiama le anime alla realtà perduta di vista.

Gli uomini hanno perduto il senno. Se non ti ascolteranno, sarà peggio per loro.

E' vero ciò che dice Gesù, che verrà un giorno che gli abitanti di Ninive si alzeranno in giudizio per accusare questa generazione, incredula, pagana e purtroppo empia ".

Ti benedico, Don O.

Padre R. (p.167)

23 luglio 1976 - NON SONO PASSIVO

Scrivi, figlio mio.

La Fede deve essere tradotta nella vita quotidiana.

Vi sono molti che credono astrattamente, ma non operano in conformità della loro vita quotidiana.

La Fede deve permeare la vostra azione, tutte le vostre azioni: allora diventa pratica.

La Fede senza le opere è vana e le opere senza la Fede non valgono.

Senza la Fede non valgono non solo le opere, ma anche le parole che in continuazione pronunciate.

Figlio, vuoi essere uno strumento valido nelle mie mani?

Io voglio che tu sia uno strumento nelle mie mani, perciò tale ti devi sentire e come tale devi operare e parlare.

Devi credere che sono in te; sono in te non passivo ma molto attivo.

La Fede diventa limpida e cristallina, se sei coerente sempre.(p.169)

- Gesù, ma non vi è pericolo che io sbagli?

- No, se tu fermamente crederai che sono Io in te a vivere e pensare, a parlare e operare, ad amare e sperare.....

Ti benedico, figlio mio.(p.170)

3 settembre 1976 - VITA POVERA

Don O., sono Don A.,

sono il sacerdote, che pur potendo vivere agiatamente, senza problemi economici per i beni di cui la mia famiglia disponeva, preferii la vita semplice e povera sulla imitazione del divino Maestro. Ho seguito le sue parole di vita, i suoi esempi luminosi di povertà, di umiltà, di obbedienza.

Amai " toto corde " il Sommo Sacerdote e amai il Sacerdozio. Pregai e soffrii per le vocazioni sacerdotali, zelai la salvezza delle anime, fondai l'Opera R. che per la terra fu un fallimento, per li Cielo fu un trionfo. Questo ti dica, Don O., come il giudizio degli uomini raramente combacia con il giudizio di Dio.

 

Rispondono con fede?

Don O., quanti sono i sacerdoti che, animati di santo ardore e coerenti alla vocazione ricevuta, rispondono con fede ai richiami forti del divino Maestro e della Madre comune, della Madre della Chiesa?(p.171)

Don O., quale visione hanno la maggioranza dei sacerdoti, di Cristo Figlio di Dio, presente nel Mistero dell'Amore e della Fede in un prodigio infinito di umiltà?

Don O., non si accorgono che camminano sull'orlo di uno spaventoso precipizio, con a fianco il Maligno che, astuto ed insidioso, li segue per perderli eternamente?

Don O., come è possibile tanta oscurità negli stessi Pastori della Chiesa, molti dei quali hanno come problema della loro pastorale la salvaguardia del loro prestigio personale?

E come è possibile che non avvertano la sterilità del loro operato, terribile conferma di un fallimento la cui evidenza non può sfuggire a nessuno?

Come è possibile persistere in un atteggiamento presuntuoso che offende Dio, offusca la Chiesa e ne storpia la fisionomia impressa in lei dal suo divino Fondatore? Può ancora il Signore Iddio permettere tanto abominio che avvilisce e deturpa la Chiesa, uscita dal suo Cuore misericordioso?

Don O., la Chiesa non ha bisogno di diplomatici astuti, la Chiesa non ha bisogno di governatori orgogliosi, la Chiesa ha bisogno di Pastori santi che alla paternità sappiano unire una saggia fermezza, onde mettere fine allo stato di anarchia che tuttora avvilisce la Chiesa.(p.172)

Non devono ignorare che Satana, il principe delle tenebre, il fomentatore di scandali, di eresie e di scismi non si arresta mai. Satana ha forti e potenti alleati nelle logge massoniche, nei partiti atei e anche non atei.

Sappiano i Pastori di anime che, mentre si trastullano con fronzoli gelosi del loro prestigio, Satana sradica, devasta e distrugge la vigna del Signore, precipita anime all'Inferno e ride della insipienza dei suoi nemici, perché nulla fanno di efficace per contrastarlo.

 

Un loro dovere

Il divin Maestro, Fondatore e Capo della Chiesa, guariva gli infermi, cacciava i demoni.

Che cosa è che fa ignorare ai vescovi questo loro dovere?

Che cosa li induce ad ignorare le parole divine su questa delicata materia?

Che cosa oscura a tal punto la loro mente ed i loro occhi dal non vedere il numero stragrande non solo di anime ma anche di corpi invasi, soggiogati da Satana? Quante persone, di ogni sesso età e condizione sociale, sono da lui influenzate e tormentate nell'anima e nel corpo!(p.173)

Chi autorizza i Vescovi, non solo a non esercitare questo fondamentale Ministero, ma perfino a proibirlo ai sacerdoti a cui hanno conferito l'Ordine dell'Esorcistato ?

Rispondano i Vescovi a questi interrogativi!

Non vedono i Vescovi le piaghe di cui soffre il Corpo Mistico del Signore?

Perché il loro immobilismo su tanti problemi che richiedono soluzioni energiche, urgenti, improrogabili ?

Non avvertono i preannunci dell'ora tremenda che si avvicina, ignorano i richiami accorati della Madre...

Don O., coraggio! La strada ti è nota.

Non ti faccia paura la sofferenza, non ti spaventino i demoni.

Ti benedico.

Don A. (p.174)

8 settembre 1976 - SONO L'ADDOLORATA

Scrivi, figlio:

Sono la Madre di Gesù e la Madre vostra.

Sono l'Addolorata, non mai tanto Addolorata come in questa ora gravissima per la Chiesa, letteralmente presa d'assalto dai suoi nemici invisibili, i demoni e dai loro alleati fatti numerosissimi.

Nell'ombra si congiura contro il mio Figlio e contro il suo Vicario in terra, il Papa.

I nemici del Figlio mio e della sua Chiesa si sono bene divisi i compiti. Con astuta strategia operano in luoghi diversi e nei tempi stabiliti, per sferrare quello che essi stimano l'ultimo attacco decisivo secondo i loro perfidi piani e le loro speranze.

Ho parlato di ora gravissima per la Chiesa e per l'umanità, e tale è.

Figlio, ho detto che sono l'Addolorata e come potrei non esserlo?

I miei interventi per sventare i piani delle potenze dell'inferno sono stati moltissimi. Molte le (p.175) apparizioni mie ad anime prescelte in ogni nazione cristiana, molti i miei messaggi trasmessi ai popoli mediante anime preparate a questa mansione.

La rispondenza a questi materni richiami non è stata quella desiderata. Purtroppo gli uomini hanno indurito il loro cuore alle cose di Dio, all'amore di Dio e così molte anime si perdono.

Figlio, la Madre di Gesù e Madre Vostra non può rimanere insensibile alla desolazione della Chiesa; non sarei Madre se fossi insensibile.

Figlio, a te è stato concesso di intravvedere la cecità di non pochi Pastori e sacerdoti. Sai così quanto sia tremendo, per chi vede, constatare la cecità di chi non vede. Non vedono perché incautamente si sono lasciati avvincere dalle astuzie ed oscure trame dell'inferno.

Figlio, ti è stato detto che la frana è in atto.

 

Una ora bellissima

E' realtà triste e terribile che molti si rifiutano di credere. Ciò non toglie che l'azione di questa frana, che inesorabilmente continua la sua erosione, avvicini paurosamente l'ora della purificazione. In quell'ora nessuno potrà dire che la Madre non abbia (p.176) fatto tutto quello che a Lei, Regina del Cielo e della terra, è stato dato di fare.

L'ora voluta da Satana e dagli uomini di cattiva volontà sarà terribile, figlio. Ma la Misericordia infinita del Figlio mio ne farà anche un'ora bellissima perché segnerà l'avvento del regno di Dio sulla terra.

La sconfitta di Satana e delle sue legioni segnerà la fine delle follie dell'orgoglio umano. L'ateismo, arma formidabile di Satana, sarà cancellato dalla faccia della terra. Se moltissimi periranno materialmente e spiritualmente, sarà solo perché lo avranno voluto.

Figlio: Rosario, Rosario, Rosario!

Io, Regina delle Vittorie, proteggerò tutti coloro che, sensibili ai miei richiami, mi avranno invocata con la preghiera a Me cara nella intimità del focolare domestico, e che avranno in qualsiasi modo divulgata la devozione, l'amore al Rosario.

Proteggerò anche coloro che non si vergogneranno di recitarlo in pubblico, impartendo ai tiepidi e ai deboli un esempio di coraggiosa pietà cristiana.

Io vigilerò, nel momento della prova, sulle famiglie e sulle persone che mi sono rimaste fedeli.(p.177)

Figlio, propagandare il Rosario vuol dire zelare ardentemente la Gloria di Dio e la salvezza delle anime.

Vedrete un giorno la potenza e l'efficacia di questa preghiera, ne vedrete i frutti meravigliosi nella Casa del Padre.

Figlio, ti benedico e questa benedizione la voglio estesa a tutti i miei devoti e a tutti coloro che zelano il santo Rosario.(p.178)

9 settembre 1976 - UNA GRANDE MISSIONE

Scrivi:

Sono Don S.,

Anch'io sono desideroso di unirmi al coro dei tuoi amici in Cielo che già ti hanno parlato e di altri che ti parleranno.

Voi, pellegrini sulla terra, state vivendo un'ora grave e siete alla vigilia di non meno gravi avvenimenti determinanti il futuro dell'umanità. Ma, come tu stesso puoi constatare, sono pochissimi che si rendono ragione della grave crisi di cui soffre l'umanità di questo secolo miscredente.

Questo ateismo, questa concezione materialistica della vita ha incrinato i rapporti tra Cielo e terra.

L'umanità intera è soggiogata e tormentata dal suo peggiore Nemico: da Satana e dalle sue schiere.

Quello che aggrava tremendamente la situazione è che l'umanità, chiudendo gli occhi alla luce delle Verità Eterne, rifiutando Dio e la Sua Legge, si sia decisamente schierata dalla parte dei nemici di Dio e dei nemici suoi. Questo è il colmo della stoltezza e della insipienza umana!(p.179)

L'umanità dovrebbe combattere i nemici suoi sotto la guida della Chiesa e dei Pastori delle anime; ma gli stessi Pastori non hanno in genere coscienza della situazione che li attanaglia e li paralizza, per cui non reagiscono energicamente e con la prontezza dovuta.

Don O., non lasciarti intimorire, ascolta la Voce di Lui; Gesú ti ha scelto per una grande missione. Ringrazialo!

Il Nemico fa di tutto per avvilirti, per stancarti e per abbatterti.

Non cedere!

Il suo ruggito può farti sussultare, ma tu usa abbondantemente e bene i mezzi che Gesù ti ha posto nelle mani.

Dovrai patire sì, ma la tua sofferenza è lievito per te, per tante anime e per tanti consacrati.

 

Mistero di amore

Lasciati docilmente condurre; al momento giusto saprà Lui provvedere.

Don O., ove è Gesù, il Nemico di Lui e tuo non può starci. E in te è Gesú. La sua azione di disturbo perciò, è chiaro, ti viene solo dall'esterno.

Gesù non impedisce questa azione, perché la sa trasformare in fermenti di vita.(p.180)

Ti serva ancora l'analogia fra quanto avviene nel mondo della materia e in quello dello spirito.

Da un corpo in putrefazione possono uscire germi di vita per una provvidenziale legge di natura.

Dall'azione di Satana e dei suoi satelliti, creature in perenne putrefazione spirituale, escono germi meravigliosi di vita, in virtù della Sapienza e Potenza Divina.

Questo continuo miracolo la Provvidenza Divina lo opera quando trova anime ben disposte a collaborare per la salvezza propria e altrui.

Don O., cerca di approfondire questo mistero di amore di Dio, Uno e Trino, per i suoi figli, per i suoi redenti, per i coerenti alla loro dignità sacerdotale, che operano realmente per l'attuazione della Volontà Divina.

Don O., l'insistenza con cui noi, amici vostri, veniamo a voi per diradare la nebbia che vi circonda, per aiutarvi in virtù della Comunione dei Santi, deve essere bene intesa. E' l'amore nostro che ci sprona a farvi meglio comprendere il grande Mistero d'Amore che è Dio.

Nulla è comprensibile senza di Lui somma ed eterna Verità.

In un recente messaggio ti è stato detto di non (p.181) aver paura di dover soffrire per amore della giustizia e della verità.

Quando poi per volere Divino ti è stato comunicato come la luce viene fatta affluire a tante anime tramite te " piccola penna spuntata ", strumento nelle mani di Dio di salvezza e di corredenzione di anime, devi trarne motivo non solo di gioia ma anche di gratitudine: " Beati coloro che soffriranno per amore ". (...)

Ti benedico, e per te continuerò a intercedere presso Colei che tutto può.

Don S. (p.182)

28 ottobre 1976 - E' L'AURORA

Scrivi, figlio mio,

sono Io, Gesù, che ti voglio parlare. Ora sai con chiarezza le varie ragioni per cui ti ho condotto quassù, e ti dico che la Comunità di cui ti ho parlato, la voglio così:

1° - Dovrà essere aperta a tutti. Ho detto a tutti, purché coloro che chiederanno di farne parte, dimostrino senza equivoci, di avere una conoscenza completa delle finalità che la Comunità vuole raggiungere, delle basi su cui si fonda e dello spirito di cui deve essere permeata e compenetrata.

2° - La Comunità pur essendo UNA, e una dovendo restare, si articolerà in due rami.

Il primo ramo sarà composto da coloro che vorranno vivere insieme, formando una famiglia ordinata, esemplare, saranno un corpo solo - ed un'anima sola permeati dalla stessa fede, dallo stesso amore, dalle stesse finalità.

Predominerà Dio su ogni altra cosa, quindi predominerà la pietà che innalza l'anima a Dio e la unisce a Dio. Ciaschedun membro si dedicherà al lavoro a seconda delle sue attitudini e a seconda gli verrà chiesto da chi avrà la (p. 7) responsabilità di dirigere la Comunità - tutti per uno, uno per tutti. - Ognuno dovrà considerarsi al servizio diretto dei propri fratelli.

Il secondo ramo sarà composto invece da coloro che pur desiderando la vita in comune, situazioni particolari non permetteranno loro di realizzare questo desiderio. Però anche quelli del secondo ramo, che potremmo chiamare esterni, saranno condizionati in tutto e per tutto ai doveri da compiersi da quelli del primo ramo.

E' evidente che tutti i beni dovranno essere posti in comune.

L'amministrazione dei beni dovrà essere operata dal Consiglio Dirigente, per mezzo della persona delegata o economo, che farà parte del Consiglio.

Fine di questa Comunità sarà formare un vigoroso virgulto della Chiesa rigenerata, Chiesa di veri, sinceri, leali figli di Dio, che dovranno ridare a Dio il posto a Lui dovuto in quanto Alfa e Omega di tutto e di tutti.

I due massimi comandamenti dell'amore che racchiudono in sé tutta la legge e i profeti saranno l'anima della Comunità. Ciò che Dio ha dato era ed è perfetto, non occorrono quindi cose nuove; voglio, in questo spirito rigenerato, il mio Corpo Mistico, così martoriato dalla malvagità infernale ed umana, ora. (p. 8)

Realtà viva, palpitante dei due massimi comandamenti dell'Amore, saranno l'umiltà, l'obbedienza, la vita intesa come un servizio che dobbiamo a Dio e ai fratelli, sull'esempio mio, che non sono venuto a farmi servire, ma...

 

Voglio la Mia rivoluzione


Figlio mio, il mondo vuole la sua rivoluzione, la vuole e l'avrà; ma Io voglio la Mia, che è la negazione e la solenne condanna di quella del mondo. La rivoluzione che il mondo ha voluto e vuole è permeata di odio, di vendetta, di divisioni, di violenze, di delitti e di ogni altra scelleratezza.

La Mia sarà tutta permeata dall'amore e si snoderà nell'ordine, nella giustizia, nella pace e nel rispetto del diritto naturale delle genti.

Ma guai a coloro che non sapranno accogliere Colui che passa! Figlio mio, se gli uomini non vorranno capire e non vorranno riconoscere Colui che passa, allora figlio mio vedranno l'ira terribile di Dio.

Il cataclisma che si abbatterà sull'umanità sarà tale da cambiare la topografia della terra e l'umanità sarà ridimensionata e cesserà la torbida tirannia di Satana che, debellato dalla Madre Mia SS.ma, con le sue schiere rinchiuderò nel suo maledetto inferno.

Ti benedico figlio e ti dico: Beati coloro che crederanno. (p. 9)

1° novembre 1976 - CERCARE IL REGNO DI DIO

Figlio mio, riprendiamo il discorso sulla Comunità che Io voglio e ti ho detto come la voglio; essa deve essere aperta a tutti, a tutti quelli che avranno piena coscienza di ciò che chiedono, che dimostreranno di conoscerne i fini, la struttura, le basi sulle quali si fonda e lo spirito di cui deve essere permeata.

Figlio, voglio questa Comunità ancora più perfetta di quelle formate dai primi cristiani; sarà fondata sui due primi e fondamentali pilastri dell'Amore di Dio e del prossimo. Sarai guidato passo passo, dallo Spirito Santo e dalla Madre Mia SS.ma. Sarò Io, Gesù, a chiamare coloro che ne faranno parte. Non preoccuparti di nulla, poiché nulla vi mancherà del necessario.

Figlio mio, fa bene attenzione a quello che ti dico, ti ripeto: non preoccupatevi del come farete a vivere; Io Gesù so bene di quello di cui avete bisogno.

Una sola grande preoccupazione deve trovare posto nel vostro animo: " Cercare il Regno di Dio ". Quaerite primum Regnum Dei...

Sono pochi coloro che vedono

Figlio, pochi sono quelli che pregano e quei pochi generalmente non sanno che domandare, sempre e (p. 10) solo domandano; questo è indice dell'aridità che l'egoismo ha portato nelle anime.

Voglio che il mio Vangelo riviva nella sua potenza vivificatrice in tutta la Comunità; figlio, se sarete fedeli, integralmente fedeli alla Mia Parola, essa, da piccolo seme, diventerà albero gigantesco nella mia Chiesa rigenerata, fatta nuova.

Oggi l'umanità è immersa nel buio più intenso, non esclusa la mia Chiesa almeno in gran parte, sono pochi nella mia Chiesa coloro che vedono, coloro che non hanno rifiutato la luce. Oggi non si può capire ciò che Io sto preparando per la rigenerazione della mia Chiesa; ma le anime che Io da sempre ho prescelto capiranno, oh sì, esse capiranno.

Questo figlio mio, non dimenticarlo, è una indicazione precisa che ti eviterà pericolosi errori. Prega lo Spirito Santo e consigliati col tuo Direttore Spirituale. Figlio ti ricordo ancora una volta che tu sei un semplice strumento della mia Provvidenza.

Figlio ti benedico. Voglimi bene, prega e ripara. Il livello del male sta crescendo e l'umanità è sul baratro. (p. 11)

3 novembre 1976 - ANELLO DI CONGIUNZIONE

Scrivi figlio.

Desidero che tu abbia idee chiare e precise sulla Comunità per la quale Io, Gesù, ti ho prescelto come strumento. Ti ho già detto su quali basi desidero costruita questa comunità; ti ho già parlato delle sue finalità.

La voglio come anello di congiunzione tra la Chiesa oggi straziata dai numerosi mali di cui è affetta, e la Chiesa rinata, rigenerata sotto l'influsso dello Spirito Santo e mediante l'azione vigorosa della Vergine SS.ma intesa a sconfiggere Satana e le sue schiere.

Figlio, ti ho detto ancora che non si tratta di cosa nuova, nel senso che voi date a questa parola, una cosa che inizia ad essere in un determinato momento del tempo, niente di tutto questo; ribadisco il concetto che ti ho già manifestato; si tratta di formare una comunità di persone che fermamente e decisamente vogliono riscoprire lo spirito genuino ed autentico del Mio Vangelo, i valori infiniti della mia Redenzione, la reale efficacia dei Sacramenti.

Tutto è stato sepolto sotto il formalismo, l'indifferenza religiosa, sepolto sotto un costume pagano di (p. 12) vita, sotto l'ateismo, sotto l'odio e l'avversione contro di Me e della Mia Chiesa.

Lo vedrai fra non molto fino a che punto arriverà l'uomo sotto l'influsso delle potenze dell'inferno.

 

Comunità vigile e saggia

Il Vesuvio eruttò sopra Ercolano e Pompei la sua lava incandescente e ne cancellò la vista e perfino la memoria; così Satana vomita da sempre il suo odio incandescente su questa povera umanità da trasfigurarla mostruosamente; ha ucciso l'amore nei cuori, spento la fede e la speranza negli animi; ha fatto ardere nella stessa Mia Chiesa le due concupiscenze e dello Spirito e della materia (carne); l'oscurità è calata sulla Mia Chiesa, uscita dal Mio Cuore squarciato.

Voglio, figlio mio, una Comunità di persone cementare tra loro da un amore così intenso che faccia di loro una cosa sola, un corpo solo, come Io col Padre e con lo Spirito Santo siamo tre in uno solo.

Voglio figlio mio, una Comunità di persone, di anime pienamente consapevoli della loro dignità Divina ed umana, decisamente risolute fino alla effusione del sangue, a difendere questa soprannaturale dignità a loro comunicata coi valori infiniti della Mia Redenzione.

Voglio, figlio mio, una comunità vigile e saggia, pronta in ogni momento alla estrema lotta contro il (p.13) Maligno e le sue folte schiere, per il trionfo della verità, della giustizia e della pace, frutti preziosi dell'Amore infinito di Dio.

Per questa sera basta. Ti benedico figlio, voglimi bene.

Offrimi te stesso cosi come sei, con quello che hai. Con te figlio, benedico coloro che saranno da Me Prescelti per l'attuazione del Mio piano d'Amore. (p. 14)

 

4 novembre 1976 - L'AMORE IN AZIONE

D.O. sono P. Benedetto.

Ho fretta di dirti tutta la mia sconfinata inesprimibile felicità, sono in Paradiso; neppure io tenterò di dirti cosa è il Paradiso, sarebbe vano ed inutile; esso è cosa che trascende la nostra natura umana più di quanto il cielo trascende la terra.

La vita sulla terra, anche se irradiata dalla fede, è sempre avvolta dalla oscurità, non parlo dell'oscurità dell'inferno, oscurità tenebrosa, ma della oscurità che avvolge la stessa fede. Noi infatti vediamo, come dice S. Paolo, in enigmate.

Da coloro che mi hanno preceduto nella gloria ripetutamente ti è stato parlato della Comunione dei Santi. Io nulla ho da aggiungere su questo concetto, la Comunione dei Santi è l'Amore in azione.

Questa forza motrice dell'Amore, questa misteriosa potenza dell'Amore, che vince ogni cosa, è una realtà che noi possiamo più o meno intensamente o blandamente vivere, o anche non vivere; dipende quasi totalmente dalla nostra libera volontà, più o meno illuminata, permeata di fede.

Chiamateci e noi verremo; abbiate fiducia e non vi deluderemo; chiedete e noi vi aiuteremo ad (p.15) ottenere; importunateci e ci farete piacere. D.O., coerente a quanto ti ho detto, ti assicuro che il nostro patto conserverà tutta la sua freschezza. Bisogna insistere, perché il meraviglioso dogma, uno dei tanti splendidi capolavori della sapienza e potenza Divina, sia fatto vivere, vivere realmente nella sua meravigliosa bellezza ed efficacia. Povere anime, povere anime, quale sorgente di grande ricchezza ignorate!

 

E' cosa grande per la Chiesa rigenerata


D.O. aggiungo la mia voce a quella dell'Arcangelo Gabriele, di P. Pio e di altre anime che ti hanno parlato in merito alla tua volontà di sganciare la S. Messa da ogni legame materiale; è cosa grande per la Chiesa rigenerata; non lasciarti sedurre dalle insidiose arti del Maligno che farà di tutto per deviare il tuo proponimento.

Io P.B. ti assicuro che ti starò al fianco in questa battaglia, che non è capita almeno per ora.

D.O. la Lina, P. Pio e uno stuolo di altre anime elette mi sono venute incontro e mi hanno accompagnato e presentato all'Eterno Giudice, infinitamente Buono.

Il tuo patto con la Luisa e con me è sempre più che mai valido.

P. B. (p. 16)

4 novembre 1976 - EGOISMO = DEMONIO

D.O. sono la L. che ti parla;

Ti ricordi quando in un precedente messaggio ti dissi che in cielo non ci si può arrabbiare e neppure si può soffrire per gli errori compiuti in terra, o per mancanza di fede o per un interiore raffinato egoismo che sa celarsi nei meandri più interni del cuore umano, per non farsi scoprire da coloro che ne sono vittime? Perché egoismo vuol dire Demonio.

Il progetto di S. Giovanni è fallito per calcolo umano, anziché la fede il calcolo, cioè nel nostro caso l'egoismo ha trionfato. Ma la misericordia di Lui è veramente infinita, conosce la fragilità umana e la debolezza umana e vi pone rimedio nel modo che tu vedi.

Altre defezioni vi saranno! L'uomo è figlio della colpa, è la cosa in cui riesce meglio, perché ad aiutarlo in questa azione malvagia di defezione e ribellione a Dio vi è sempre vicino a lui uno spirito del male.

Ecco, D.O. perché necessita dare una adeguata importanza al modo di poter affrontare umilmente, ma coraggiosamente, le perfide potenze del male, che in questo ultimo scorcio di secolo si sono scatenate per il terribile scontro che avrà prossimamente la sua fase culminante. (p. 17)

 

Intima unione con Dio


Prima condizione per poter controbattere le potenze del male è l'intima unione con Colui che ha debellato Satana, con l'immolazione di se stesso. Chi umilmente è unito a Lui nel portare la Croce, diventa invulnerabile.

La S. Messa, il S. Rosario, le varie benedizioni poi, sono pure mezzi buoni ed utili per far fronte al nemico e defenestrarlo dalle anime e dalle nostre case.

Le cose sante vanno sempre santamente usate e trattate: anche le benedizioni sono sacramentali, cose sante quindi da usarsi con fede, con le predisposizioni interiori dovute. D.O. il compito che ti attende sarà oggetto di rabbia; sta attento e vigilante, ma con Lui non avrai motivo di temere.

Non diffidare mai, sei sulla breccia, coraggio; fede, fede, fede e tu sai che con la fede è la speranza e l'amore. D.O. fiducia e abbandono; sei strumento nelle Sue mani, non impedire a Lui di servirsi di te nel modo che Lui crederà.

 

Coraggio, vi aspettiamo

Coraggio, vi aspettiamo; non dimenticate mai che siamo membri della stessa famiglia. Se avete qualche familiare in America o in Giappone, non per questo (p. 18) lo riterreste meno familiare per la lontananza che v i separa da lui; noi siamo immensamente più vicini a voi dell'America o del Giappone, non dimenticarlo.

L'accenno di P.B. sulla Comunione dei Santi è bellissimo, bisogna far vivere nella sua sublime realtà questo dogma. Non ve ne pentirete, insistete; la goccia che cade in continuazione sul granito finisce con lo scavare il granito, è questione di tempo e di perseveranza.

Coraggio, noi siamo accanto a voi, pur essendo nella gloria; ora non potete intendere, ma un giorno capirete. (p. 19)