MaM
Messaggio del 25 agosto 2003:Anche oggi con gioia vi invito: io oggi vi ho dato un messaggio, iniziate a viverlo con gioia. Grazie, cari figli, per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Mons. Ottavio Michelini

5 novembre 1976 - OVUNQUE SIATE SENTITEVI NELLA CASA DEL PADRE

Scrivi figliolino, sono la Luigina.

Non ha importanza essere in un posto o in un altro, per voi potrà sembrare importante, ma in realtà non lo è. E' importante invece abitare ove Lui, l'Amore, ci vuole. Per te D.O. è importante trovarti qui, solo perché qui venendo hai assecondato il piano Divino da sempre predisposto per gli insondabili disegni della Sua Volontà.

L'esserti trasferito a V. è il principio di questo disegno che tu già conosci per sommi capi. Imperscrutabili sono i pensieri del Signore e infinita la Sua Misericordia per chi in Lui confida.

Ora ti si chiede coerenza, fedeltà, corrispondenza agli impulsi della Sua Grazia, umiltà e consapevolezza di essere solo un fragilissimo strumento del suo amore e della sua volontà. Devi proteggere te stesso con una profonda pietà, prudenza e discrezione. Non preoccuparti per nulla, sii docile e pronto alle sue chiamate, persisti nei tuoi propositi di bene, non lasciarti sedurre dalle insidie del Maligno che ora ti circuisce, ora cerca di spaventarti o di avvilirti. (p. 20)

Tutti i rumori e i frastuoni del mondo, tutti i discorsi insulsi di tante persone non valgono un'ora di silenzio e di raccoglimento accanto a Lui. Non posso che confermarti ciò di cui sei al corrente in merito ai prossimi avvenimenti. Sappi che tutto è sotto controllo dell'Altissimo, quindi procedi con assoluta fiducia e abbandono.

 

Immensi tesori resi infruttiferi

Ti ho già detto che molti sono gli amici che hai in Cielo, altri te lo hanno confermato; inculca sempre la necessità di portare su di un piano più pratico e più concreto il meraviglioso dogma della Comunione dei Santi. Ci sono tesori immensi di ricchezza spirituale dimenticati e resi infruttiferi.

La Chiesa di Gesù, che è anche Chiesa nostra, non si troverebbe in tanta desolazione se coloro che avrebbero dovuto, avessero formato ed educato ed illuminato i fedeli sul prodigio della comunione de Santi.

Non insisterai mai abbastanza. Nella Chiesa rinata, il dogma della Comunione dei Santi sarà uno dei pilastri portanti. Certo che per capire questo dogma, come anche per gli altri, si richiede umiltà, fede, speranza e amore.

D.O. un corpo umano perfetto nella sua forma esterna e struttura interna, senza la circolazione del (p. 21) sangue, non sarebbe che un cadavere... Il Corpo Mistico, senza il prodigio della sua circolazione, la Comunione dei Santi, che cosa è? Lo vedi, il materialismo ha spento anche questa preziosa inestimabile fiamma.

Figlio coraggio, non temere; considera per quali misteriose vie Lui ti ha condotto finora e poi dimmi se ti sarà possibile dubitare.

Ti benedico.

La Luigina (p. 22)

 

10 novembre 1976 - COMUNIONE COSCIENTE E VOLUTA

D.O. sono io, la Marisa.

Aspettavo che tu mi avessi chiesto di parlarti; sono contenta che tu me ne dia la possibilità. Già tanto ti è stato detto sulla Comunione dei Santi, ma ancora tanto rimane da dire.

Io e con me tutti i beati comprensori del Paradiso desideriamo comunicare con voi; è questa cosa santa, frutto della infinita Bontà di Dio, che risponde ad un bene dell'intero Corpo Mistico di cui tutti siamo membra, ma in particolare ad un bene vostro che siete in cammino e di questo cammino sentite il disagio, le difficoltà, le paure, i timori, le incertezze, la stanchezza e la sofferenza.

Noi per aiutarvi a superare ed alleviare le vostre pene possiamo molto e possiamo nella misura con cui voi credete e sperate nel nostro aiuto e lo chiedete. Questa Comunione di voi viandanti e di noi beati, deve essere cosciente e voluta; ora da parte nostra questo lo è sempre, da parte vostra quasi mai per i più, lo è soltanto per poche anime.

Questa Comunione deve essere un prodotto della fede e dell'amore da parte vostra, perché per noi la fede non esiste più; noi non crediamo, noi vediamo, non crediamo quindi perché vediamo. D.O. il (p. 23) materialismo, nebbia densa, ha offuscato la luce della Rivelazione e ben poco è rimasto di un patrimonio così grande e prezioso nel cuore di questa generazione pagana.

 

Quest'ora non è voluta o provocata da Dio

Io ho voluto ritornare su questo dogma, su questa meravigliosa e stupenda realtà del Corpo Mistico in un momento cruciale della vita della Chiesa, in cui molti cristiani sembra abbiano smarrito il senso e il valore della vita. Quella larva di fede rimasta nei cuori spessissimo è subordinata agli interessi umani, all'egoismo, all'orgoglio, (peccati di Satana) proprio in un momento cruciale della vita della Chiesa che sta per entrare in uno scontro frontale con tutte le forze oscure del male e dell'inferno.

Sangue, lutti, fame e sete, epidemie ed altre sventure vi attendono... ed allora non è questo preallarme un atto di amore, non è un fraterno richiamo a guardare verso coloro che possono, che vogliono aiutarvi?

Non aspettate a cercarci nel momento della disperazione!

Si conosca da tutti che l'ora terribile della purificazione non è voluta o provocata da Dio, ma dai vostri peccati e dalle potenze del male.

D.O. non temere di nulla! Tu credi e la tua fede non rimarrà sterile, ma darà i suoi frutti.

Marisa (p. 24)

13 novembre 1976 - STRADA SBARRATA

Fratello, dovrei chiarire parecchie idee sul modo di comunicare con noi. Non è così difficile come a te e ad altri può sembrare; tu vedi che è sufficiente un tuo desiderio e una semplice domanda e noi entriamo a comunicare con voi... piuttosto sono necessarie particolari ed essenziali condizioni interiori di fede, di umiltà, di fiducia e prima di ogni altra cosa di grazia.

E' ovvio che chi automaticamente col peccato si è estraniato dalla Comunione dei Santi non può comunicare con gli stessi. Fratello mio, da parte nostra, vedendo in voi le disposizioni necessarie, nessuna difficoltà sussiste.

Anch'io aspettavo, desideravo confermarti quanto ti è stato comunicato in merito ai prossimi avvenimenti di Natale e di Pasqua.

Convinciti fratello che è Lui, l'Amore, che ti guida e vedi con quanta delicatezza lo fa. Satana ti sta alle calcagna, Satana ti inculca paure, timori e diffidenze che sono in netto contrasto con la fede, con la fiducia, con l'abbandono che Lui vuole da te.

Lui ti ha scelto suo strumento; Satana fa di tutto perché tu sia uno strumento inutilizzabile. (p. 25)

 

L'asprezza della lotta è grande, ma la vittoria è sicura


Vedi fratello, Satana è il capo e il maestro di tutti i sabotatori; tu devi lottare ma non sfiduciarti; Tu hai Lui con te e con te siamo tutti noi. L'asprezza della lotta è grande; la posta è più grande ancora.

In un altro messaggio ti ho detto che io continuo a lottare dal momento della prima ribellione. Tu devi prepararti a giorni duri, a privazioni, a sacrifici; nello stesso tempo tu sai con certezza che Chi tutto può provvederà per tutti e per ognuno.

Fratello, niente diffidenze, niente timori e paure ingiustificate; sono queste cose come tanti bastoni posti tra le ruote per rallentare, frenare o impedire il piano di Dio.

Questo luogo sarà difeso e protetto, di nulla devi temere.

Fratello, sei stato scelto per una cosa tanto grande: portare sul tappeto della Chiesa il problema più importante, quello della Redenzione.

Avanti quindi in Lui, con Lui e per Lui; il cammino che devi percorrere è ancora lungo e disseminato da difficoltà, ma tutte saranno affrontate e tutte saranno superate.

S. Michele Arcangelo (p. 26)

15 novembre 1976 - METAMORFOSI PRODIGIOSA

D. O. sono don Enrico,

non voglio io ridirti quello che ripetutamente già ti è stato detto, stimo meglio ricordarti il nostro primo incontro nella Cappella di F. di G.

Ti fecero impressione la mia malandata salute fisica, il mio corpo menomato, la mia anima imprigionata in un fisico quasi interamente inefficiente da suscitare commiserazione in coloro che mi avvicinavano, perché nel maggior numero dei casi queste persone non vedevano che il lato esteriore della mia vita. Erano incapaci di penetrare e quindi di capire la prodigiosa metamorfosi che si operava nel mio animo mediante la sofferenza sia fisica sia morale, sofferenza ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

19 novembre 1976 - L'ATTO PIU' SUBLIME INQUINATO

Rispondo al tuo desiderio, figlio mio.

So che brami avere maggiori chiarimenti in merito al proposito che lodevolmente stai attuando di abolire, per quanto ti riguarda, la cosiddetta elemosina legata alla S. Messa.

Quanto ti hanno detto S. Gabriele, P. Pio, la Luigina ed altri è chiaro e comprensibile da tutti coloro che hanno il loro animo aperto alla luce, cioè alla Sapienza dello Spirito Santo, purtroppo invece non lo capiranno mai tutti gli altri chiusi alla luce dello Spirito Santo.

 

Stoltezza e follia pensarlo


Ora figlio mio, è il tuo Gesù che ti rivolge la domanda:

Credi tu che se qualcuno alla vigilia della mia Passione e Morte, mi si fosse presentato innanzi dicendomi: " Ecco questi denari, io te li do perché tu ti sacrifichi in Croce per la remissione dei miei peccati " " credi tu figlio mio che io avrei accettato una simile proposta? "

Sarebbe stoltezza e follia il solo pensarlo! (p. 31)

Ciò che mi ha portato sulla Croce e che mi porta a rinnovare il Sacrificio della Croce nella S. Messa, è stato, è, e sarà sempre una cosa sola: l'AMORE! Figlio mio, fa' bene attenzione, che differenza fa se oggi persone si presentano a te offrendoti qualche moneta per la celebrazione di una S. Messa?

Figlio, la tua intenzione, come mio ministro, come partecipante del mio eterno Sacerdozio, può differenziarsi dalla mia purissima intenzione?

E dimmi ancora, è o non è la S. Messa, lo stesso Sacrificio della Croce?

 

Recidere qualsiasi legame venale


Tu nella S. Messa non ti devi unire a Me nell'offerta al Padre della tua volontà, offerta efficace che comporta l'annientamento del tuo io, e con la stessa purissima intenzione con cui Io, Gesù, e la Madre Mia Maria SS., sempre presente come Corredentrice, ci offriamo al Padre?

Fai bene figlio, fai bene a non avvilire l'atto più grande che si compie sulla terra, recidi e separa da questo atto qualsiasi legame venale.

E' mai possibile condizionare la tua partecipazione, la partecipazione in genere del sacerdote celebrante, ad un paio di migliaia di lire?

Ti ho detto figlio, condizionare, non dico di tutti i sacerdoti, ma di molti, niente offerta, niente (p. 32) S. Messa. Ecco a quale punto può portare l'assenza dell'amore e della fede!

Per i molti che celebrano la S. Messa in peccato che mai può importare la purezza di intenzione o l'azione corredentrice? Questi sacerdoti, perché scissi da Me, nulla aggiungono o possono aggiungere alla S. Messa di cui sono protagonisti solo materiali, non uniti a Me, ma a colui per cui Io mi immolo, sono cioè uniti a Satana né più né meno come Giuda.

 

Persevera, sarà riforma importante

Figlio ti è stato detto di perseverare nel tuo proposito, di non cedere ai ripetuti attacchi del Maligno. Ebbene te lo ripeto anch'Io, Gesù; insisti, persevera sarà questa una perla preziosa, una riforma importante della mia Chiesa rigenerata.

Non valgono i pretesti, le argomentazioni, per giustificare un'azione attestante la povertà spirituale di questi tempi di assurdità e di crisi di fede; non sono Io Gesù, il Verbo fatto Carne, quindi vero Dio e vero Uomo, il Protagonista del S. Sacrificio?

E come mai, Io Dio, Signore di tutte le cose, potrei ignorare i giusti bisogni di coloro che accanto a Me, si offrono con Me disinteressatamente al Padre per i fratelli vivi o defunti con un grande atto di amore? (p. 33)

Non sono Io l'Unigenito del Padre e tutte le cose non sono state fatte per Me? Non ho dato sufficienti prove della mia generosità? Mi sono forse una volta sola lasciato vincere da voi in generosità? Figlio mio, anche in questo mi sei strumento per il mio piano d'amore.

Ti benedico e con te benedico tutti i sacerdoti che umilmente ti seguiranno per questa strada e prometto a tutti grazie e doni particolari. (p. 34)

23 novembre 1976 - CREAZIONE - ORDINE STUPENDO

Figlio mio, scrivi:

Io sono la Perfezione e sono il solo ad essere la perfezione infinita. Questa mia perfezione si riflette in tutto l'universo creato, nel mondo invisibile e nel mondo visibile, originando in tutte le cose singole e in tutte le cose globalmente prese, un'armonia stupenda degna del suo Creatore, in un ordine non meno stupendo e non meno ammirevole ove ogni cosa tendeva a perseguire il proprio fine nella lode al Creatore.

Poi venne la creazione di esseri intelligenti liberi capaci di operare il bene, e capaci di operare il male, ma i doni anche naturali di cui erano rivestiti erano tali per cui tutto concorreva in loro ad orientarli e spingerli verso il bene.

In questa condizione dovevano stare per il tempo determinato dal Padre, Creatore e Signore di ogni cosa, e terminato questo tempo di attesa, innanzi a loro si sarebbero spalancate le porte del Paradiso per essere ammessi a partecipare alla gloria e alla felicità senza confini del Padre. Ma la più bella, la più potente di queste creature dopo Dio, inorgoglita della sua potenza e del suo splendore, la fece peccare e volendo essere simile a Dio, si ribello a Dio dando (p. 35) così inizio nel mondo universo ad una ribellione le cui conseguenze furono, sono e saranno di una gravità che nessuna mente umana è capace di abbracciare.

 

Turbamento dell'ordine - il peccato


L'armonia del creato è stata talmente turbata da mutare radicalmente l'ordine stabilito; tutto l'universo risente di questo turbamento e la stessa natura geme sotto il peso del peccato.

Alla ribellione del mondo invisibile seguì la ribellione dell'umanità in Adamo ed Eva, aumentando il turbamento dell'ordine precostituito e dando origine al male nel mondo, catastrofe senza precedenti, e a parte la sofferenza, le guerre, le malattie, gli odi, i delitti, la morte, le violenze, i crimini, tributo a Satana di ogni generazione. Basti il ricordare, figlio mio, le anime dannate o che vanno dannate; la perdizione di un'anima sola è cosa più grave di tutte le guerre, epidemie, rivoluzioni e sventure di tutti i tempi. Questo non lo potete facilmente capire perché non siete capaci di capire che cosa voglia dire una eternità di tormenti.

 

Ristabilimento dell'ordine: Chiesa e Sacerdozio


Figlio, Io, l'Amore, non potevo permettere tale scempio della natura umana; ecco allora l'Incarnazione e la Redenzione operata dal Verbo, il cui scopo (p. 36) è ristabilire l'ordine distrutto e ridare possibilità di salvezza per tutte le anime di buona volontà.

Con la Redenzione la Chiesa, il sacramento di salvezza, e nella Chiesa il Sacerdozio per formare con esso i miei corredentori, cioè i miei collaboratori che costituissero la spina dorsale del mio Corpo Mistico.

 

Sacerdoti si diventa solo per Vocazione

Figlio mio, come gli uomini in genere si scelgono essi i loro collaboratori, così Io, Verbo di Dio fatto Carne, mi scelgo i miei collaboratori, quindi guai agli intrusi, guai ai non chiamati, guai a coloro che come Giuda, per ragioni umane e per calcoli di interessi umani, si intrufolano fra i miei vocati... Sacerdoti si diventa solo per vocazione; ogni altra strada sarebbe non solo peccaminosa, ma sacrilega.

Ecco, figlio mio, il problema delle vocazioni sacerdotali.

Come il Padre Mio, nel piano della Provvidenza mette nel cuore degli uomini attitudini e tendenze diverse affinché nella grande famiglia umana gli uomini si completino e si integrino nell'ordine armonioso prestabilito; così Io nella mia Chiesa getto nel cuore dei prescelti il germe prezioso e sublime della vocazione, germe prezioso che va raccolto e custodito, protetto e sviluppato e dal prescelto e dalle persone legate al vocato, come genitori, tutori ecc.... (p. 37)

Di molte vocazioni fallite per colpa di chi aveva il dovere di tutelarle dovranno rispondere i responsabili. E' notorio che genitori pagani e cristiani scristianizzati spesso avversano e contrastano, con gravissimo danno recato alla Chiesa, le vocazioni da Me date a tante anime. Responsabilità tremenda!

Ora basta figlio; riprenderemo il discorso quanto prima. Ti benedico; prega e offri le tue sofferenze perché molti siano gli operai della Mia vigna. (p. 38)

26 novembre 1976 - REDENZIONE - SANTIFICAZIONE PER TUTTI

Scrivi figlio mio:

ti è stato detto in un messaggio contenuto nel libro " Figlioli miei coraggio " che l'ordine stabilito da Dio nell'universo richiede che tutte le creature debbono occupare il posto per cui sono state create.

Il Padre Creatore e Signore di tutto e di tutti, dirige con sapienza, bontà e amore infinito tutti e tutto al raggiungimento del proprio fine nell'armonia dell'universo.

Anche nella mia Chiesa, nata e uscita dal mio Cuore aperto, società umana e divina, terrena e celeste, in armonia e uniformità col Padre, vengono chiamate le anime a farne parte, perché tutte e ognuna possano raggiungere il ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

30 novembre 1976 - ANIME VITTIME

Figlio mio scrivi.

Chi sono le anime vittime? Quale il fine delle anime vittime?

Perché le anime vittime non sono conosciute che da pochissime altre anime? Perché le anime vittime incorrono spesso nell'avversione o incomprensione o persecuzione di chi, a ragion di logica, le dovrebbe comprendere e affiancare in tutti i modi?

Chi sono?


Le anime vittime sono anime elette, prescelte dal Cielo, dalla Trinità Divina, di cui diventano figlie e spose; sono le anime più amate dal Padre, più intimamente unite al Figlio e allo Spirito Santo.

Sono le anime che generosamente, spesso eroicamente, fanno dono della loro vita umana a Dio, condizionando tutta la loro vita alla Volontà divina, non volendo se non quello che Dio vuole da loro, non desiderando che Dio, vero, unico, grande bene, alfa e omega di tutto e di tutti, offrendo e immolando se stesse per amore a Dio, Supremo Bene, ragione e fine della nostra vita, per riparare le offese proprie e altrui. (p. 44)


Che fanno? Salgono con Cristo sulla Croce


Le anime vittime sono anime privilegiate che domandano non solo di poter seguire Cristo in conformità alla Sua parola: " chi vuol venire dietro di Me rinneghi sé stesso e prenda la sua croce e mi segua ", non solo si accontentano di seguire Cristo sulla via del Calvario, ma salgono con Cristo in Croce.

Sono anime coraggiose, eroiche e generose; sono le anime che sentono profondamente la socialità della Chiesa, soprattutto della Chiesa debilitata, e per questo si offrono.

Le anime vittime sono le anime illuminate che hanno inteso che non vi può essere amore a Dio e amore ai fratelli senza la sofferenza; sono le più fedeli e le più autentiche interpreti ed esecutrici dei due comandamenti dell'Amore.

Le anime vittime sono le anime che elevandosi al di sopra della densa oscurità che avvolge l'umanità, vogliono elevarsi, e di fatto si elevano, su in alto, al di sopra dell'atmosfera inquinata e corrotta di questa umanità materialistica, e, pur camminando sulla terra, le loro anime e i loro pensieri sono su in alto, in cielo, rivolti a Dio, in Dio e con Dio.

Le anime vittime sono i parafulmini dell'umanità; guai agli uomini, guai alla terra se non vi fossero le anime vittime! La Giustizia divina avrebbe già (p. 45) perseguito l'inesorabile corso, tutto e tutti incenerendo.


Perché sono così poco conosciute?

Perché, figlio mio, il bene vero, la virtù vera, è schiva dalla pubblicità, dai rumori del mondo, dai pensieri del mondo, dai modi di vivere del mondo; per questo amano vivere nel ritiro, nel nascondimento, nel silenzio, per essere sempre pronte a captare la voce e i lumi che vengono dall'alto, per uniformarsi alla Divina Volontà che le vuole sì nel mondo, ma nascoste agli occhi di coloro che non le sanno e non le possono comprendere, perché esse innamorate di Dio, non potrebbero svolgere il loro colloquio con Dio se non nel loro umile riserbo.

Sono poco conosciute ancora figlio mio, perché gli uomini, non comprendendole, agli occhi loro appaiono come stolte e insensate; il mondo cosi non le ama, spesso le disprezza, le deride e le evita, ma in realtà le teme e spesso le avversa perché la loro eroica abnegazione suona severa condanna e giusto monito che le coscienze tarate non tollerano.

 

Nos insensati... credebamus...

Gli uomini un giorno dovranno rettificare il loro pensiero e i loro giudizi sulle anime vittime che volutamente hanno ignorate e disprezzate. Gli uomini un (p. 46) giorno vedranno, come il ricco Epulone ha visto il povero Lazzaro negletto nel seno di Abramo.

Gli uomini un giorno si rivolgeranno alle anime vittime esclamando: " Nos insensati, ergo erravimus a via veritatis. Nos credebamus... ".

Figlio mio, ti ho detto altre volte che le mie vie sono diverse dalle vostre vie; chi crede in Me non si perderà per i labirinti oscuri di un mondo dominato dal Maligno, ma chi crede in Me, mi seguirà sui sentieri che Io ho tracciato per tutti con la mia vita sulla terra.

Ti benedico figlio mio e voglimi bene. Vieni, figlio dietro di Me; vieni e seguimi e non te ne pentirai! (p. 47)

30 novembre 1976 - SACERDOS ALTER CHRISTUS

Scrivi figlio mio,

ho voluto darti una chiarificazione sulle anime vittime prima di dirti che ogni sacerdote deve essere un'anima vittima.

Questa affermazione susciterà in molti sorpresa, in altri stupore, in altri incredulità, cioè questa verità avrà reazioni diverse, rispondenti ai diversi stati d'animo di coloro che leggeranno questi messaggi.

Eppure ribadisco con fermezza che ogni sacerdote deve essere una vittima.

Infatti, figlio mio, sono Io stato sì o no la vittima per eccellenza? Dimmi, figlio mio, non sono forse Io la vittima pura, santa e immacolata che ha placato l'ira divina, soddisfatto la divina Giustizia? E chi è il sacerdote se non " alter Christus "? Chi sono i sacerdoti se non i miei naturali corredentori, e quale corredenzione sarebbe mai possibile se non facendosi vittime come Io vittima mi sono fatto per la vostra salvezza?

Non sono stato Io, Sommo Sacerdote, e, nello stesso tempo, Vittima, che ho immolato Me stesso per la vita del mondo? (p. 48)

Figlio in un precedente messaggio è spiegato chiaramente quale parte deve avere il sacerdote nella celebrazione della S. Messa, e ti ho detto: guai ai sacerdoti che un giorno scopriranno di essere stati nella S. Messa dei protagonisti incoscienti, passivi e soltanto materialmente presenti, anziché essere coscientemente presenti, consenzienti e attivamente compartecipanti con Me.

Presenti furono sotto la Croce e con Me presenti sono in ogni S. Messa la Madre Mia e S. Giovanni!

Fondersi con la Vittima Divina


Se un sacerdote non è presente nel S. Sacrificio con la ferma ed efficace volontà di offrire sé stesso, unitamente a Me, al Padre Celeste per la remissione dei peccati, ragione del sacrificio offerto, il sacerdote praticamente svuota il suo sacerdozio della sua essenza, snaturando e deformando la natura del carattere sacerdotale, mutilando il suo sacerdozio del suo fine; insomma questo sacerdote fa scempio del suo regale sacerdozio, da Me a lui compartecipato. Immagina un assassino che fa scempio della sua vittima straziandone il corpo.

Figlio, ma che hanno fatto Pastori ed educatori se non sono stati capaci, se non hanno saputo, inserire nell'animo dei " vocati " la conoscenza della natura, dell'essenza, del fine del carattere sacerdotale? (p. 49)

Due sposi che accedono al matrimonio senza conoscerne la natura e lo scopo, non sono forse due sventurati? Un chierico che accede al sacerdozio senza conoscerne a fondo l'essenza, la natura e lo scopo è molto di più di uno sventurato, poiché non solo mette in pericolo la sua anima, ma un numero grande di anime legate al suo sacerdozio nel piano dell'economia Divina.

Il sacerdote non solo deve essere vittima, ma vittima diventa per natura del suo sacerdozio; se poi rifiuta questo suo stato di vittima, diventa traditore del Mistero della Redenzione, come Giuda.


Sacerdote vittima per natura del suo stesso sacerdozio


Felice colui che è consapevole della grandiosa e sublime vocazione e missione sacerdotale e docilmente si arrende all'amore infinito di Dio che si è degnato di sollevarlo dallo sterco e dalla polvere della terra per erigerlo alla più grande e sublime dignità a cui creatura possa aspirare.

Felice colui che, consapevole di essere stato fatto vaso di elezione, si sforza, con Cristo, di seguirlo sul Calvario, per fondere le sue sofferenze con quelle della Vittima Divina, per essere poi, con la Vittima tre (p. 50) volte santa, liberatore di tante e tante anime dal giogo e dalla brutale tirannia di Satana.

Felice quel sacerdote che non accetta ne patti né compromessi coi nemici di Dio, coi nemici della Chiesa e coi nemici della sua anima e della sua coscienza.

Felice quel sacerdote che rifiuta ogni sua collaborazione con le forze oscure dell'inferno e cammina sulla via della perfezione e della santità secondo il precetto " Sancti estote "; che se tale precetto di santità è per tutti, è evidente e chiaro che in modo particolarissimo lo è per i miei ministri, che santi debbono essere per santificare.

Che dire della formazione impartita nei seminari odierni?

Figlio mio, quale paurosa distorsione in nome di un progresso e di una sovversiva evoluzione nettamente contrastante con i miei esempi e insegnamenti!

Pastori, che avete assistito e assistete passivamente a tanto pervertimento spirituale, non crediate di sfuggire alle vostre gravissime responsabilità; i vostri sofismi non servono per chiudere gli occhi di Dio.

Presto vedrete coi vostri occhi e presto pagherete di vostra tasca per tutto il male che non avete saputo (p. 51) o voluto impedire, per tutto il bene che non avete compiuto.

Ti benedico figlio mio. (p. 52)

 

1° dicembre 1976 - VERITA' FONDAMENTALE

Figlio mio, sono Io, Gesù, scrivi e non temere.

Ieri ti ho detto che ogni sacerdote deve essere una vittima che offre sè stesso insieme a Me al Padre, per la remissione dei peccati e per la liberazione delle anime dalla tirannia del Maligno, ora credi tu che questa fondamentale verità venga inculcata nei seminari ?

Credi tu che i Pastori di anime si accertino, vigilino perché gli aspiranti al sacerdozio siano illuminati, iniziati e sensibilizzati sulla responsabilità, più che umana, divina, del loro essere domani sacerdoti, ministri Miei e amministratori dei frutti del Mio Sangue e della Mia Passione?

No, figlio mio; non si può mai dare o comunicare ad altri ciò che non si ha. L'orientamento, la formazione data agli aspiranti al Sacerdozio è tutt'altro di quella da Me richiesta, anzi addirittura è opposta. Se i Pastori e gli educatori non sono loro stessi delle anime vittime, non potranno formare delle anime generose e sante; la ragione te l'ho anticipata.

 

Dinamismo febbrile = eresia dell'azione


Domando. - Ma Gesù mio, vi sono Pastori e sacerdoti zelantissimi e non sono pochi! (P. 53)

Risposta. - No, figlio mio; ti confermo che vi sono Pastori e sacerdoti santi, ma ti riconfermo anche che sono pochissimi!

Vi sono Pastori e sacerdoti animati da un dinamismo febbrile, sono contagiati dall'eresia dell'azione; Io non giudico dalle apparenze, ma giudico una realtà oggettiva a Me solo nota.

Le anime vittime amano celarsi, le anime vittime amano trattenersi con Me in una preghiera ininterrotta, le anime vittime bene si distinguono dalle altre che tali non sono. Oggi, figlio mio, nei Seminari, nelle Congregazioni religiose, poco è rimasto di positivo; hanno abolito i vecchi ordinamenti e li hanno sostituiti con nuovi, quasi tutti informati da principi errati, non conformi al mio volere, al mio Vangelo.

 

Libertà non vuol dire licenza né anarchia!


Figlio cercherò di farti meglio intendere si è confuso il concetto di libertà con quello di anarchia... che cosa è la libertà per molti educatori, per molti sacerdoti e per molti Pastori? La libertà l'hanno scambiata e confusa con la licenza; da qui il lassismo è entrato nei Seminari, per cui gli aspiranti al sacerdozio nulla, o quasi, hanno di diverso di tanti altri giovani, più o meno materialisti, che nulla negano alla voluttà dei sensi. (p. 54)

Visioni di film pornografici, violenti, comunque immorali e tutti impregnati di materialismo, esperienze sessuali di ogni tipo...; è necessario conoscere la vita, si dice, per poter essere in condizione di fare la propria scelta. La vita, si dice, è movimento, non vi è vita senza movimento e anche la vita dell'uomo, creatura fatta a immagine e somiglianza di Dio, è movimento.

L'uomo è libero di muoversi verso il bene e anche verso il male; ma solo quando si muove verso il bene realizza il fine della sua vita, della sua vocazione, della sua ragione d'essere, perché per il bene è stato creato; avvilisce invece la sua libertà e di conseguenza la sua dignità quando l'uomo si volge al male. Libertà non vuol dire licenza, né anarchia!

Questo figlio mio, a quanto pare, non è compreso da chi invece dovrebbe insegnare queste cose.

 

Spaventoso sovvertimento morale e spirituale

Dal momento, figlio mio, che Dio getta il Suo seme nell'anima di colui che è stato ab aeterno prescelto, il seme va custodito, protetto e difeso da chi il seme riceve, ma anche da coloro che per volere della Provvidenza, hanno l'obbligo di realizzare la loro vocazione assolvendo con fede e amore il loro dovere di educatori. (p. 55)

Figlio ti riconfermo e sono Io, Gesù, a darti questa riconferma, rinuncio a dirti fino a quale punto di sovvertimento morale e spirituale siano giunti certi seminari, veri semenzai di eresie e di corruzione; sono costretto a bonificare un terreno infetto e paurosamente contagiato da tanti mali.

Hai fatto bene, figlio mio, a sconsigliare seminari e istituti religiosi a coloro che si sono rivolti a te, perché anch'essi dubbiosi ed incerti, non sapevano risolvere il personale problema della loro vocazione religiosa.

Solo per viltà, per paura, per rispetto umano, per evitare noie non si è provveduto a risanare situazioni penosissime da parte di coloro che avevano il dovere di farlo senza di nulla preoccuparsi.

Chi crede fermamente non lega il suo operare a giudizi del mondo, ma solo al giudizio di Dio.

Ti benedico, figlio mio, voglimi bene. (p. 56)