MaM
Messaggio del 6 marzo 1986:Cari figli, anche oggi vi invito ad aprirvi di più a Dio affinché Egli possa agire attraverso voi. Nella misura in cui vi aprite, coglierete i frutti. Desidero di nuovo invitarvi alla preghiera. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Madre Pierina Micheli

27 novembre 1942

Ieri sera dopo la recita del Mattutino, in un trasporto d'amore ho detto: Gesù son tutta tua!... e Gesù mi rispose: e IO SONO TUTTO TUO! i nostri cuori si unirono e le ore passarono in un oceano d'amore!... Tornata in camera trovai S. Silvestro seduto vicino al tavolino.

Mi buttai in ginocchio e fu un'ora di paradiso! Mi parlò della pre­ziosità della sofferenza, per la salvezza delle anime mi assicurò che la mia via è buona, mi parlò dell'amore di Gesù per l'anima mia, della sua assistenza. Mi parlò del Suo figlio prediletto, oggetto delle Sue compiacenze e mi disse: Sii sempre candita, ubbidisci e il nemico non servirà che ad impreziosire la tua corona e dare luce alle anime...

Io godevo il Paradiso, mi strinse al Suo cuore e mi benedisse - Scom­parve, ma l'anima mia nella pace e nella gioia ne gustava ancora la presenza... eppure sono tanto ingrata e non faccio tesoro di tante gra­zie!... perdono Gesù mio! Non parole ma fatti - Vivere crocifissa con Gesù! Prima Domenica di Avvento

- S. Ritiro.

Essere operaia della grazia - la mia vita deve essere in continuo au­mento di grazia perché Gesù possa nascere in me e trovare la sua gioia.

Che farò in questo Avvento? Fedeltà ogni istante alla grazia. Perciò grande raccoglimento, vigilanza, preghiera. Padronanza di me stessa in tutto.

Pratica particolare - Umiltà, dolcezza - che Gesù cresca e io diminu­isca. Rivedrò sovente la meditazione fatta dal Padre, questa mattina.

2 dicembre 1942

La giornata di ritiro mi ha lasciata in un grande raccoglimento interno e in un vivo desiderio di onorare la mia Mamma Celeste del mio meglio. Ho detto al mio caro Padre S. Silvestro di darmi il suo cuore per amarla come l'amava Lui. Il nemico tentò alla sera di assa­lirmi, ma poi, dopo aver telefonato al Padre, mi tornò la calma. Di tanto in tanto durante il giorno mi si presenta o con minacce e imprecazioni al Padre o con burlarmi chiamandomi santa e lodando­mi. Non mi curo di ascoltarlo perché gli farei troppo onore.

3 dicembre 1942

Ieri sera intendendo rumori uscii di cappella. Un colpo alle spalle mi gettò in fondo alla scala. Appena potei rialzarmi telefonai e rimasi calma.

4 dicembre 1942

Notte tremenda. Fui portata fuori, obbligata a imprecare, soffoca­ta facendomi trangugiare sporchizie... Spinta alla disperazione... Al mattino non ebbi coraggio comunicare. Venne il Padre, la sua severità mi accasciò, convincendomi d'essere di disgusto al Signore, tuttavia ho cercato di benedire il Signore e di ubbidire comunicandomi. Non devo desiderare conforto. Sento di non poterne più, ma penso che Gesù farà Lui.

Stamane nello scendere in Cappella, il nemico mi sbarrò il passo, lottai, ma fui come capovolta e caddi. Accorsero le Suore e questo mi dispiaque assai. Fiat!

Parve a me che il Padre fosse severo, così era lo stato dell'animo mio, ma in realtà non era certamente così.

9 dicembre 1942

La Novena dell'immacolata fu aspra e dolorosa. Il nemico non mi diede pace né giorno né notte. Suggestioni tremende, battiture, disperazione... solo conforto la parola rassicurante del Padre. Viva l'ubbidienza! Ieri, festa della mia cara Mamma, fu calma, ma angoscia intima, pro­fonda. Al mattino, mentre chiesi alla Madonna di guardarmi, di sor­ridermi, sentii in cuore: NON RINUNCERESTI AL MIO SORRISO PER QUALCHE SACERDOTE OSTINATO ALLA GRAZIA? - An­che tutta la vita, risposi, basta vederti in Paradiso, e nell'anima mia il buio aumentò.

La festa riuscì nella pace e soavità. Le nostre bimbe fecero quasi tutte la Comunione, e si consacrarono al Cuore Immacolato di Maria, come pure le Mamme, che vennero numerose alla S. Messa delle 10. Il nostro Padre rese solenne la festa con la sua fervida parola e la Sua presenza. Nel pomeriggio alla Benedizione Eucaristica la Comunità fece pure la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria e si sentì maggiormente tutta della Madre Immacolata.

26 dicembre 1942

Ho lasciato passare tanti giorni senza scrivere, ma mi pare non volontariamente... giorni amari, ma pur sempre benedetti, perché per­messi dal Signore.

La novena del Natale fu di lotte tremende e di notti terribili... il nemi­co mi assalì in ogni modo e mi tormentò molto. Solo l'ubbidienza mi dette forza e mi sostenne...

La notte santa, fu calma, ma una calma oscura e arida... come pure tutta la giornata che si passò in unione di carità e in raccoglimento. Le parole del Padre alla S. Messa e alla sera ci fecero sentire mag­giormente il bisogno di un costante miglioramento.

Terza Messa: elevazione, trasformazione completa - I Pastori tornano tutti trasformati, i sentimenti dell'andata sono diversi del ritorno. E io? donazione completa, altro cuore, altra mente... amore più grande, virtù più elevate, sacrificio più sereno. Vivere ogni giorno il Natale.

29 dicembre 1942

S. Ritiro - Noi siamo seguaci del Signore. Le ore passano e lasciano presso sé altre ore... l'anno corre, non torna più... Il tempo lo seguiamo per necessità di natura; il Signore dobbiamo seguirlo per attrattiva di grazia.

Esternamente lo seguo, ma l'interno? Lo seguo il Signore? guardo la sua condotta perché diventi mia? Il discepolo sia come il Maestro, se è più o meno è fuori posto.

Il Maestro Divino insegna con: l'esempio, la parola, i miracoli, le minacce. Arma poderosa: l'esempio che trascina. Come ricopio io il Maestro? l'anno sta per finire. Fu un anno di fiori o di foglie? Con­fusione profonda d'aver sì poco corrisposto alla grazia, e nuovo piano di battaglia, attività nuova. Studiare Gesù e imitarLo!

Virtù per le quali voglio lavorare indefessamente all'acquisto del più perfetto possibile: Abbandono; carità; ubbidienza.

In Comunità coltivare e vigilare molto il silenzio, per la formazione di intensa vita interna.

Gesù mio misericordia!

31 dicembre 1942

 Ultimo giorno del 1942! Se avessi sofferto con più generosità!... Gesù perdono. Accettami tutta, e fa di me quello che vuoi. Sono come in una continua agonia, da più giorni... accetto questo stato di morte perché Gesù trionfi nelle anime, ma che non l'offenda... dubbio tor­mentoso.

Le pagine dei tuo libro si sfogliano nella Volontà di Dio?

1 gennaio 1943

Questa notte mentre parlavo a cuore a cuore col Bambinello Gesù, prese vita e venne fra le mie braccia, portandomi il Paradiso... una pace soave lasciò nell'animo mio, e grandi desideri di soffrire per le anime a gloria di Dio. La mia debolezza e miseria mi sembra ancora più grande di fronte alle tenerezze Divine; ma Gesù sa che Lo voglio amare, e voglio essere tutta sua. Volontà di Dio, sempre, in tutto...

3 gennaio 1943

Passai la notte agitatissima, credetti di perdere la ragione. Il Padre mi disse di ringraziare il Signore... occhi chiusi e obbedienza di fede...