MaM
Messaggio del 2 dicembre 2007:La Madonna era molto triste. Per tutto il tempo aveva le lacrime negli occhi. Cari figli, mentre guardo nei vostri cuori, il mio cuore si riempie di dolore e fremito. Figli miei fermatevi per un attimo e guardate nei vostri cuori. Il mio Figlio, vostro Dio, è veramente al primo posto? Sono veramente le sue leggi la misura della vostra vita? Vi avverto di nuovo. Senza fede non c'è la vicinanza di Dio, non c'è la parola di Dio che è la luce della salvezza e la luce del buon senso. Mirjana ha aggiunto: io con dolore ho pregato la Madonna di non lasciarci, di non togliere le mani da noi. Alla mi richiesta, Lei ha fatto un sorriso doloroso e se ne è andata. Questa volta non ha detto "Vi ringrazio". Ha benedetto tutti noi e tutti gli oggetti sacri.

Messaggi di altre apparizioni

Madre Pierina Micheli - Messaggi anno:1941

23 giugno 1941

Non essendo venuto il Padre, ne provai pena, e poi provai timore di sentire questo dispiacere. Ma ecco S. Silvestro che mi dona la pace, dicendomi: No, figlia, sta tranquilla, tu vuoi bene al Padre, come a me. Quando mi vedi o mi senti, sei contenta, vero? Così, col Padre. Una pace di paradiso si impossessò dell'anima mia.

29 giugno 1941

Quanta bontà mi ha usata Gesù! S. Messa del Padre, con una profonda meditazione sopra le parole: Tu es Petrus. Il bel dono del quadretto del mio caro Padre S. Silvestro mi ha riempito di gioia! sentii che mi confermava quella paternità, che davanti al Suo Santo Corpo mi ha dato... quante finezze! E io che faccio con Gesù? sono sì delicata? Lo voglio, lo devo essere.

Nel pomeriggio, mentre in camera pregavo, il nemico mi prese il prezioso quadretto e lo gettava da ogni parte, burlando il mio carissi­mo Santo, e il Padre, non riusciva a raccoglierlo e già era buttato altrove. Ma ecco il mio caro Padre S. Silvestro, con un gesto mette in fuga il nemico. Raccoglie il quadretto e me lo consegna dicendomi: Sta tranquilla che non potrà più toccarlo.

5 luglio 1941

Ieri sera dalle 10 alle 12 in Cappella fu una tortura. Mi sentivo dannata e in odio a Dio. Quelle due ore, mi parvero un secolo. Per vincere la ripugnanza, mi fermai cinque minuti in più. Bussai la porticina dei Tabernacolo e dissi: Lo so Gesù che sono ingrata, che ho fatto tanto male, ma sono pentita, sarà possibile, che Tu tanto buono coi peccatori abbia ad odiarmi? Sento toccarmi una spalla, mi volto, è il mio caro Padre S. Silvestro: No, figlia, del mio cuore, non ti odia Gesù, ti ama tanto. - Ma, Padre risposi io, io non capisco più nulla, non vedo che perdizione. Dove sarebbe la prova, se vedessi sempre, disse. Anche il Padre mi dice così - sorrise e: Sì figlia, ascolta Padre Ildebrando, come ascolti me, ubbidisci sempre e digli tutto, sai. - Ma perché Padre, mi dice sempre così, forse non sono sincera. - No figlia sta in pace, ma è per metterti in guardia dal nemico che ti insidierà terribilmente per distoglierti. Coraggio, né io, né il Padre ti abbando­neremo. Mi benedisse e mi lasciò in gran pace.

10 luglio 1941

Questa notte Gesù mi disse: - VUOI PARTECIPARE ALL'AGO­NIA DEL MIO SPIRITO NEL GETSEMANI, PER I PECCATI DEI MIEI PIÙ CARI, E SPECIALMENTE PER I RIFIUTI CHE RICE­VO DA TANTE ANIME RELIGIOSE? - Si, o, Gesù, risposi, e al­l'istante fui oppressa da tante pene, tedio, martirio interno, che solo la grazia dà forza di sopportare. Ma la sofferenza di Gesù non è paragonabile a quanto può sopportare una creatura.

Come farò io, rifiutare a Gesù qualche cosa? come non penserò a consolare il suo Cuore, per le mie e le altrui ingratitudini?

A.M.D.G.

15 luglio 1941

Questa sera la Comunità entrò in Esercizi. Lo Spirito Santo faccia tanta luce nelle anime... Io non posso farli, ma farò tesoro di tutto, per elevarmi sempre più a Lui e vivere nella Divina Volontà.

- Voglio essere Tua o Gesù, Tuo malgrado

- Voglio essere Tua o Gesù, mio malgrado

- Voglio essere Tua o Gesù, malgrado tutte le creature.

S. Margherita Alacoque

Dalla predica di introduzione.

16 luglio 1941

Festa della Madonna del Carmelo.

Oggi il Padre ha insistito molto, sul dono grande e gratuito della Vocazione, sulla bontà di Gesù e smisurato suo amore nel chiamarci, sul dovere di conoscere sempre più Gesù per ricopiarlo. Mi sono sentita tanto commossa, e ricordando la prima chiamata di Gesù il giorno della mia la Comunione, avrei voluto avere mille vite da con­sacrare a Lui con grande generosità!... invece, quanto sono stata infe­dele all'amore! ed ora, che faccio? che voglio fare?

La volontà di Dio il più perfettamente possibile. Non negare nulla a Gesù, mai. Costi quello che costi. - La mia giornata, sia un inno di ringraziamento.

Gesù mi ha chiamata alla totalità. Devo dunque vivere in una abituale unione con Lui, in modo che l'azione sia il frutto della contemplazio­ne, di modo che l'azione non mi distolga da Lui, e la contemplazione mi dia nuovo slancio per l'apostolato.

17 luglio 1941

Oggi un mese partivo per l'Eremo! Il solo ricordo mi commuove grandemente! Che poco corrispondo a tante grazie! Caro, Padre, S. Silvestro, non temere, aiutami, e cercherò di rendermi il meno inde­gna di Te. Il nemico mi disturbò parecchio. Si presentò alla porta come fosse il Padre, ma fu scornato.

Passai la mattinata con una oppressione indescrivibile tentazioni di disperazione, vedevo tutta la mia vita come un inganno, e sfiduciata di tutto non sentivo che una voce: finirla... ripeteva atti di abbandono alla Volontà di Dio che mi sembravano un Controsenso... La parola del Padre mi ritornò la pace. Quanto è buon Gesù con la povera anima mia. Ubbidienza, umiltà.

Dalle meditazioni e istruzioni di oggi ho fatto queste risoluzioni: Cre­scere nell'amore alle Regole e studiare ogni mezzo per farle sempre più amare dalle Suore. Buon esempio.

Viverle in pieno per quanto è possibile alla mia miseria. - Meditarne ogni giorno un punto.

- A te cosa ti può contare il mondo intero, se perdi una foglia della tua corona?

Quante ne ho perdute io! sforzo continuo per dare a Gesù tutto tutto. - Chi è che tanto ama? quello che tanto conosce. I santi sono calici di conoscenza, che poi si trasformano in calici di amore. Come devo ringraziare il Signore d'avermi chiamata alla vita Religiosa, lontana da tanti pericoli, circondata da tante cure! Peccare nella casa del Si­gnore! ... Eppure sono così debole, così meschina... la morte, ogni tormento, ma mai il peccato.

Lo scandalo è o un fatto o un detto che dà occasione a un'anima di danno spirituale. Scandali involontari dovuti alla nostra debolezza e fragilità - sono fonte di meriti, umiliandosi, riparando. Scandali av­vertiti per la nostra condotta, in opposizione alla Regola, ai Voti, alle virtù, e il danno se si produce nelle anime non sempre si arriva a riparare. Quale responsabilità nel mio posto... attenta anima mia! Vi­gilanza, unione con Dio. O Gesù non permettere che sia di danno alle anime!

Ieri sera il nemico ha fatto un poco di strepito nel corridoio e sghi­gnazzando ripeteva: se ne andrà il monaco falso, e poi avrai a che fare con me. Lasciamolo gridare, senza il permesso di Gesù non potrà nulla... La meditazione della morte mi ha commosso grandemente. Ho sentito un immenso bisogno di vivere sempre più unita a Gesù, di amarlo intensamente perché la mia morte, non sia che un trasporto di amore allo Sposo Gesù.

20 luglio 1941

Oggi alla meditazione del pomeriggio il nemico, passava sotto la sedia e la fece cadere due volte. Ieri sera sbuffava imprecando contro il Padre e S. Silvestro.

- La Confessione è il Sacramento dove Gesù ha manifestato il più grande amore alle sue creature. Mi sono sentita fortemente commos­sa, e spinta a riparare per tutti gli oltraggi che Gesù riceve in questo Sacramento e per tutte le mie infedeltà, freddezze, ripugnanze. Gesù vivente nel Confessore! se fossi sempre profondamente animata da questa grande verità, con quale amore e unzione mi accosterei a que­sto Sacramento.

Prima della Confessione considererò la sconfinata bontà di Gesù nel­l'istituire questo Sacramento e andrò con una gran fede, un grande amore a ricevere da Gesù il perdono. Parlare con Gesù manifestarGli le mie miserie e ascoltare le sue parole di perdono. Quale conforto!

21 luglio 1941

Oggi il nemico si dà premura per turbarmi. Procuro non fargli caso e avanti anima mia! Questo pomeriggio fu terribile! la telefonata di P. Str. (che il Padre dice essere il nemico) e ora me ne sono convin­ta, mi ha stravolta l'anima e il fisico. Se avessi parlato subito! Gesù perdono.

Questa sera alla manifestazione, cessarono i tormenti, e la pace riem­pì l'animo mio.

22 luglio 1941

La Superiora deve essere la sentinella della Regola. Voglio essere sentinella di amore.