Cuore grande, generoso. Non negare nulla a Gesù. Mai: Costi quello che costi. Che il S. Volto sia onorato, che le anime si salvino!
Nottata tremenda. Ho creduto di perdere la ragione. Il nemico non mi dava tregua. Solo l'ubbidienza mi ha dato forza di far la S. Comunione.
Ho provato forte ribellione, e spinta a non manifestarmi, ma la mia Mamma Immacolata non ha permesso alla sua figlia di cedere... Ubbidienza sia la mia arma di difesa - luce nelle tenebre. Gesù, Gesù!
Questa notte fui presa da tanta paura da sentirmi mancare, e non ebbi il coraggio di superarmi. Il nemico si presentò, come fosse S. Silvestro, insinuandomi, come, essendo niente peccato, e sapendo ormai come regolarmi, non dovessi più disturbare un Padre che è tanto occupato. Contrariamente a quanto provo quando parlo coi santi, mi sentii turbata...
Invocai Maria, e vidi un braccio che lo mise in fuga, e S. Silvestro si avvicinò dicendomi: fatti coraggio, io ti assisto. Non temere di disturbare il Padre, apriti completamente, è il demonio che vorrebbe allontanarti. Mi benedisse, e soggiunse: avrai molto ancora da lottare, avrai momenti terribili. Niente paura, niente paura. Fidati dell'ubbidienza. Disparve, lasciandomi in cuore tanta pace e tanta forza.
Ho una tristezza che mi schiaccia... un'amarezza in cuore... O Gesù, uniscila alla tua amarezza del Getzemani, perché sia utile alle anime... non Ti voglio offendere...
Gesù non ne posso proprio più! non mi senti! Maria, mia cara Mamma aiutami! ... mi pare di perdere la testa... procuro di star calma, di ubbidire, ma... il nemico mi tortura... Alleluia, alleluia! Vincenti dabo manna absconditum.
Gesù per mezzo dell'ubbidienza vuole che annoti alcuni dettagli trascurati nella nota del giorno 6 e 7. La notte dei 6, il nemico mi sbatté più volte al muro, e mi fece battere tanto forte il cranio, che ancora risento forte dolore. Stetti qualche momento come priva di sensi. Nella notte dei 7 ebbi un forte vomito di sangue, credetti di cedere, tanto mi sentivo sfinita in tutti i sensi.
1Questa mattina, non ho potuto ricevere Gesù perché all'avvicinarsi il momento della S. Comunione mi affluiva il sangue alla bocca... Che pena! Gesù, che fai, non sai che io non posso stare così... Batti pure Gesù, ma prima vieni nel mio cuore... con Te le battute sono diverse...
Non ne posso più... anche il fisico par voglia cedere... il nemico non potendo farmi lasciare la Comunione, non mi lasciò fare il ringraziamento... e le Suore furono disturbate. Maria, aiutami!
Questa mattina quando Gesù fu nel mio cuore mi parve di vedere come una estesa pianura e in essa una moltitudine di Sacerdoti, divisi in tre parti distinte. - Una di queste parti, mandava una luce vivissima che illuminava a grande distanza. - L'altra, la più numerosa; spargeva intorno a sé un bagliore fosco; la terza era in tenebre. - Gesù era presente. Rivolto alla parte illuminata: - Questi, disse, SONO I SACERDOTI SECONDO IL MIO CUORE. - Di fronte al secondo gruppo cambiò aspetto e: QUESTI, disse, NON SONO IN MIA DISGRAZIA, MA PER AMORE AL PIACERE, ALL'ONORE, AL DENARO, Al COMODI, NON CORRISPONDONO ALLA SANTITÀ DELLA LORO VOCAZIONE, e due grosse lacrime gli solcarono il Volto, dal quale traspariva grande tristezza. - QUELLI AVVOLTI NELLE TENEBRE SONO I SACERDOTI CHE CELEBRANO SACRILEGAMENTE, e scoppiò in pianto. - Io sentivo nell'animo il dolore e la tristezza di Gesù in modo sì intenso che anche il fisico ne risentiva. O Gesù, che vuoi che faccia per consolarti, parla, non lasciarmi così, io non Ti voglio vedere in tanta pena...
PREGA, SOFFRI, IMMOLATI, sentii rispondermi.
«Contentar Dio eroicamente, perfettamente, seraficamente. Vivere senza contentar Dio, è vivere senza significato. O Cuore del mio Dio, o contentarti o morire, o morire per contentarti» (Dalla biografia del Padre C. Bulla).
Primo venerdì del mese: «Sitio!»... sì Gesù, comprendo la Tua sete, ed è il mio tormento... Ho sete di Te, Gesù caro, ho sete di dissetarti, mi sento schiacciata da tante grazie, da tante finezze d'amore!... come poco ho corrisposto... O Gesù, prendimi tutta, fa di me quello che vuoi... che la luce dei Tuo Santo Volto illumini le anime, e poi io resto volentieri nel buio profondo... accetto ogni genere di patimenti, mi abbandono ad occhi chiusi alla Tua Volontà. L'Ubbidienza vuole che noti quanto passò il giorno due, Festa della Purificazione.
Mentre la Comunità, in ritiro, era in Cappella, per l'istruzione dei Rev.do Padre, il nemico, trovandomi a letto, si presentò in camera in forma orribile, mi mise tutto sossopra, gettò a terra tutte le immagini del S. Volto, e lanciava in camera uno sgabello producendo forti colpi che furono uditi in Cappella, - S. Silvestro mi affido a Te!