Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 30 maggio 2025 - Santa Giovanna d'Arco (Letture di oggi)

Nulla può rendere difficile la legge di Dio, che il volerla osservare solo quando è conforme al nostro genio e soddisfazione. (San Francesco di Sales)

Il Santo Rosario

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Liturgia delle Ore

Venerdì della 6° settimana del Tempo di Pasqua

Un vangelo a caso ...

Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: "Figlioli, non avete nulla da mangiare?". Gli risposero: "No". Allora disse loro: "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: "È il Signore!". Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, poichè era spogliato, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri. (Gv 21,4-8)

Il Vangelo della domenica commentato

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua: Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Ascolta il commento di Don Fabio Rosini
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Una preghiera a caso ....

Preghiera di un servitore

Voi ci avete detto, o Salvatore amabilissimo, che eravate venuto al mondo non per essere servito, ma per servire gli altri. Queste parole rendono dolci le pene del mio stato, sebbene esse siano grandi, ed io me ne senta talora oppresso. Oh! se io le soffrissi per amor vostro, quanti meriti mi farei pel cielo! Elleno sarebbero per me un esercizio utilissimo di penitenza e di mortificazione; e venendo dalla vostra mano basterebbero per soddisfarvi de' miei peccati, e meritarmi in cielo un bel seggio fra i vostri eletti. A questa ricompensa celeste io terrò fissi i miei pensieri, o Dio mio, come a mezzo più potente onde far piovere su di me le vostre grazie, addolcire le mie pene, operare la mia salute. Ecco pertanto le risoluzioni che oggi fo alla vostra presenza.

I. Io riguarderò la vostra persona in quella de' miei padroni, e loro parlerò sempre con quel rispetto che si conviene.

II. Io vi offrirò ogni giorno le pene del mio stato in penitenza de' miei peccati.

III. Serberò una fedeltà a tutta prova, e avrò a cuore gli interessi del mio padrone più ancora che i miei propri, e non permetterò, per quanto sta in me, che loro sia fatto torto alcuno. Questo io farò per ispirito di giustizia e riconoscenza, e per piacere a voi.

IV. Io conserverò la pace con tutti quelli coi quali avrò da trattare e vivere; mi asterrò diligentemente dallo scoprire i difetti de' miei padroni, e lungi dallo sparlare di essi, ne prenderò le difese quando li sentirò calunniati, e qualora di loro si dicesse male con ragione cercherò di scusarli interpretando in bene le loro intenzioni, poichè voi mi comandate di amare il mio prossimo come me stesso per amor vostro.

V. Io mi consolerò delle pene di questa terra colla speranza della felicità eterna.

VI. Specialmente io sfuggirò con ogni sollecitudine l'oziosità, le cattive compagnie, ogni proposta disonesta coi miei compagni di servizio, ogni azione che potesse anche per poco offendere la virtù della modestia, e veglierò sopra tutti i miei sentimenti per non rendermi colpevole di mal esempio.

O Gesù mio, che m'inspirate queste sante risoluzioni fatemi la grazia di poterle adempiere esattamente. Ve ne prego pei meriti infiniti della vostra dolorosissima passione e morte, e per l'intercessione della vostra divina Madre Maria, alla quale ora e sempre mi raccomando e mi raccomanderò di cuore. Così sia.