Sotto il Tuo Manto

Sabato, 31 maggio 2025 - Visitazione della Beata Vergine Maria (Letture di oggi)

Maria, nel concepimento del Figlio, divenne "arcobaleno splendente". L'arcobaleno si forma con il sole che entra in una nube. Il Figlio di Dio, sole di giustizia, entrò nella nube, cioè nel seno della Vergine gloriosa, e questa diventò quasi un arcobaleno, segno dell'alleanza, della pace e della riconciliazione, tra le nubi della gloria, cioè tra Dio e i peccatori. (Sant'Antonio di Padova)

Rosario Tradizionale

Nella domenica delle Palme del 1948, mentre Bruno Cornacchiola (Tre Fontane, Roma) stava pregando nella chiesa d’Ognissanti, gli apparve nuovamente la Vergine della Rivelazione. Questa volta però aveva nelle mani la corona del rosario e subito gli disse che «è il momento che ti insegno come si recita questa cara e santa preghiera. Come ti dissi che sono frecce d’amore e d’oro che raggiungono e arrivano al cuore di mio Figlio Gesù Cristo, morto per voi e per chi crede in lui e cammina nella vera Chiesa. I nemici cercheranno di dividerla, ma la preghiera che dite con fede e amore la tiene unita, nell’amore del Padre, nell’amore del Figlio e nell’amore dello Spirito Santo».

Ecco le sue indicazioni:
«Prendi con l’indice e il pollice il crocifisso e segnati facendo la croce sopra di te, che è una benedizione personale. Toccandoti la fronte dirai: ‘Nel nome del Padre’; toccandoti il petto: ‘e del Figlio’; ora la spalla sinistra: ‘e dello Spirito’; e la spalla destra: ‘Santo. Amen’. Ora, tenendo sempre il crocifisso tra le due dita, che simboleggiano il Padre e il Figlio, e la mano lo Spirito Santo, dirai con vera e persuasa fede il Credo. Il Credo lo Spirito Santo lo ha dettato agli apostoli e alla Chiesa autorità visibile, perché il Credo è la verità trinitaria. Io sono in essa perché Madre del Verbo, Dio uno e trino, nel vero amore della Chiesa per la salvezza delle anime. Sono l’incarnazione dello Spirito Santo. Ora il grano più grande è per recitare la preghiera che mio Figlio insegnò agli apostoli, il Padre nostro, e nei tre grani piccoli si ripete l’angelo che mi parla, io che rispondo, Elisabetta che riconosce Dio fatto carne in me e l’implorazione fatta da voi verso di me, vostra Madre nella grazia e misericordia trinitaria. Riprendi ora il crocifisso e ripeti con me: ‘O Dio, vieni a salvarmi’; ‘Signore. vieni presto in mio aiuto’. Aggiungi un Gloria. Vedi che s’implora nel santo — così lo chiamerai da oggi in poi — rosario l’aiuto di Dio per la salvezza. È la cosa più preziosa che l’uomo deve custodire. Dando gloria alla santissima Trinità, col santo rosario, sono per voi la Calamita della Trinità, unita nell’amore del Padre e nell’amore del Figlio, generato eterno dal Padre e nel tempo da me e nell’amore dello Spirito Santo che procede e dal Padre e dal Figlio. Sono cose che ti farò capire nel tempo e con grandi sofferenze. Ogni mistero che chiarisce la vita a ogni anima spirituale dirai: ‘Nel primo mistero d’amore si contempla’. Oppure, per voi più chiaro: ‘Nel primo mistero d’amore gaudioso-doloroso-glorioso meditiamo’; ciò che si deve meditare lo prenderai dalla Parola di Dio. Così ogni giorno mediterai tutto il piano dell’economia di Dio per la redenzione dell’umanità. Così ripeterai per ogni mistero d’amore in tutta la settimana. Questo, lo ripeto, coopera molto alla salvezza delle anime, e mantiene ferrea la fede e fa vincere la lotta contro il male diabolico. Tutto quello che io domando alla santissima Trinità mi viene concesso perché sono Figlia del Padre, sono Madre del Figlio e sono Sposa immacolata dello Spirito Santo, Tempio scelto per la redenzione». (Fonte: Il veggente “I segreti dei diari di Bruno Cornacchiola” di Saverio Gaeta.)

Credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà come in Cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.

Ave, Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne è benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.

Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Inizio

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Si inizia la preghiera del Santo Rosario con il Credo, il Padre Nostro, tre Ave Maria e il Gloria.

Promesse fatte dalla Beata Vergine Maria al Beato Alano de La Roche per chi recita il Santo Rosario.

1. Chi mi servirà costantemente recitando il mio Rosario, riceverà qualche grazia speciale.
2. A tutti coloro che devotamente reciteranno il mio Rosario prometto la mia specialissima protezione e grandi grazie.
3. Il Rosario sarà un’arma potentissima contro l’inferno, distruggerà i vizi, dissiperà il peccato e abbatterà le eresie.
4. Il Rosario farà rifiorire la virtù e le opere sante, farà conseguire alle anime copiosissime misericordie di Dio, e tirerà i cuori degli uomini dall’amore vano del mondo all’amore di Dio, e li solleverà al desiderio delle cose eterne. Quante anime si salveranno con questo mezzo!
5. L’anima che a me si raccomanda con il Rosario non perirà.
6. Chiunque recita devotamente il Santo Rosario con la considerazione dei suoi Sacri Misteri, non sarà oppresso da disgrazie, non verrà castigato dalla giustizia di Dio, non perirà di morte improvvisa: ma si convertirà se peccatore, e si conserverà in grazia se giusto, e sarà fatto degno della vita eterna.
7. I veri devoti del mio Rosario non morranno senza i Santissimi Sacramenti.
8. Voglio che coloro che recitano il mio Rosario in vita e in morte abbiano la pienezza delle grazie, e in vita e in morte siano ammessi a partecipare ai meriti dei Beati del Paradiso.
9. Io ogni giorno libero dal Purgatorio le anime devote al mio Rosario.
10. I veri figli del mio Rosario godranno grande gloria in cielo.
11. Tutto quello che chiederai per il mio Rosario impetrerai.
12. Coloro che propagano il mio Rosario saranno da me soccorsi in ogni loro necessità.
13. Io ho ottenuto dal mio Figlio Divino, che tutti i membri della Confraternita del Rosario possano avere come loro confratelli tutta la corte celeste in vita e in morte.
14. Coloro che recitano il mio Rosario sono miei figli e fratelli a Gesù Cristo mio unigenito.
15. La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.

I misteri gloriosi

Primo mistero della gloria: Gesù è risorto e vivo.

Passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Magdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite. Ma l’angelo disse alle donne: ”Non abbiate paura voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l'ho detto”. Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: “Salute a voi!” Ed esse avvicinatesi, gli cinsero i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: “Non temete; andate ad annunziate ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno”. (Mt 28,1-10)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Secondo mistero della gloria: Gesù ascende al cielo.

Gesù condusse gli Undici fuori verso Betania e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. Ed essi dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; stavano sempre nel tempio lodando Dio. (Lc 24,50-53)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Terzo mistero della gloria: Lo Spirito Santo scende su Maria e gli apostoli.

Sta scritto: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste Dio ha preparato per coloro che lo amano. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato. (1Cor 1,9-12)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Quarto mistero della gloria: Maria è assunta in cielo.

Allora Maria disse: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili. Ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre”. (Lc 1,46-55)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Quinto mistero della gloria: Maria è nostra madre e regina del cielo e della terra.

In quel tempo, Gesù disse: “I re delle nazioni le governano e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve. Infatti chi è il più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sono in mezzo a voi come colui che serve. Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; e io preparo per voi un regno, come il Padre l’ha preparato per me, perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele”. (Lc 22,35-30)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio., Salve Regina

I misteri gaudiosi

Primo mistero della gioia: l’angelo annuncia a Maria la nascita di Gesù.

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, ad una vergine promessa sposa di un uomo della casa di David, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: “Ti saluto, o piena di grazia: il Signore è con te!” A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”. Allora Maria disse all'angelo: “Come è possibile? Non conosco uomo”. Le rispose l'angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio”. Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. E l'angelo partì da lei. (Lc 1,26-38)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Secondo mistero della gioia: Maria fa visita alla cugina Elisabetta.

In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città della Giudea. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore”. Allora Maria disse: ”L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva”. (Lc 1,39-48)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Terzo mistero della gioia:Gesù, il figlio di Dio, nasce dalla Vergine Maria.

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra (…) fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare con Maria sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo. C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l’angelo disse: “Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia”. E subito apparve una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama”. (Lc 2,1-44)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Quarto mistero della gioia:Maria e Giuseppe presentano Gesù al Tempio.

Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore… Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d’Israele; lo Spirito santo che era su di lui gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: “Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele”. Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione, perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima”. (Lc 2,22-35)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Quinto mistero della gioia:Maria e Giuseppe ritrovano Gesù nel Tempio, fra i dottori.

I genitori di Gesù si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni vi salirono di nuovo secondo l’usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre essi riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo rimasero stupiti e sua madre gli disse: “Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo”. Ed egli rispose: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?” Ma essi non compresero le sue parole. Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. (Lc 2,41-51)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio., Salve Regina

I misteri luminosi

Primo mistero della luce:Gesù è battezzato da Giovanni nel Giordano.

Giovanni diceva a Gesù: “Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?” Ma Gesù gli disse: “Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia”. Allora Giovanni acconsentì. (Mt 3,14-15)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Secondo mistero della luce:Gesù presente alle nozze di Cana trasforma l’acqua in vino.

Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. (Gv 2,11)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Terzo mistero della luce:Gesù annuncia il Regno di Dio.

Gesù si recò nella Galilea predicando il Vangelo di Dio e diceva: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1,14-15)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Quarto mistero della luce: Gesù si trasfigura davanti ai discepoli.

Gesù prese con sé Pietro Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte su un alto monte, e fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. (Mt 17,1-2)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Quinto mistero della luce: Gesù durante l’ultima cena istituisce l’Eucaristia.

Prese il pane… lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: “Prendete e mangiate; questo è il mio corpo che è dato per voi” …allo stesso modo …prese il calice dicendo: “Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue della nuova alleanza, versato per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me”. (Mt 26,26-28; Lc 22,19-20)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio., Salve Regina

I misteri dolorosi

Primo mistero del dolore: Gesù prega e suda sangue nell’orto degli ulivi.

Uscito dal cenacolo, Gesù se ne andò, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunti sul luogo disse loro: “Pregate, per non entrare in tentazione”. Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e inginocchiatosi, pregava: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà”. Gli apparve allora un angelo a confortarlo. In preda all’angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. Poi, rialzatosi andò dai suoi discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. Disse loro: “Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione”. Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei dodici. Si accostò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: “Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo?” Uno di quelli che erano con lui ... colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l'orecchio destro. Ma Gesù intervenne dicendo: “Lasciate, basta così!”. E toccandogli l'orecchio lo guarì. Poi Gesù disse a coloro che gli erano venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: “Siete usciti con spade e bastoni come contro un brigante? Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l'impero delle tenebre”. Dopo averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. (Lc 22,39-54)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Secondo mistero del dolore: Gesù è flagellato dai soldati.

Al mattino i sommi sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesù, lo condussero e lo consegnarono a Pilato. Allora Pilato prese a interrogarlo: “sei tu il re dei giudei?” Egli rispose: “Tu lo dici”. I sommi sacerdoti, frattanto, gli muovevano molte accuse. Pilato lo interrogò di nuovo: “Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!” Ma Gesù non rispose più nulla, sicchè Pilato ne restò meravigliato. Per la festa era solito rilasciare un carcerato a loro richiesta. Un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio. La folla, accorsa, cominciò a chiedere ciò che sempre egli le concedeva. Allora Pilato rispose loro: “Volete che vi rilasci il re dei Giudei?” Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché rilasciasse loro piuttosto Barabba. Pilato replicò: “Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?” Ed essi di nuovo gridarono: “Crocifiggilo!”. Ma Pilato diceva loro: “Che male ha fatto?” Allora essi gridarono più forte: “Crocifiggilo!” E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso. (Mc 15,1-15)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Terzo mistero del dolore: Gesù è incoronato di spine.

Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano: “Salve, re dei Giudei!” E gli davano schiaffi. Pilato intanto uscì di nuovo e disse loro: “Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa”. Allora Gesù uscì portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: “Ecco l'uomo”. (Gv 19,1-5)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Quarto mistero del dolore: Gesù percorre la via del Calvario portando la croce

Mentre conducevano via Gesù, presero un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà di quello secco?” Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati. (Lc 23,26-32)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Quinto mistero del dolore: Gesù è crocifisso e muore in croce.

Condussero Gesù al luogo del Golgota e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne volle. Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere. Erano le nove del mattino quando lo crocifissero; e l’iscrizione col motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei. Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra. I passanti lo insultavano e, scuotendo il capo, esclamavano: “Ehi, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni salva te stesso scendendo dalla croce!” Ugualmente i sommi sacerdoti con gli scribi facendosi beffe di lui dicevano: “Ha salvato altri non può salvare se stesso! Il Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo”. E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano. Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: “Ecco, chiama Elia”. Uno corse a inzuppare una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: “Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce”. Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. Il velo del tempio si squarciò in due, dall’alto in basso. Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: “Veramente quest’uomo era Figlio di Dio!”. (Mc 15,22-39)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio., Salve Regina

I misteri della Misericordia

Primo mistero della Misericordia: Il perdono all'adultera

Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. Ma all’alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: “Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?”. Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell’interrogarlo, alzò il capo e disse loro: “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”. E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?”. Ed essa rispose: “Nessuno, Signore”. E Gesù le disse: “Neanch’io ti condanno; và e d’ora in poi non peccare più”. PREGHIAMO Ti chiedo perdono, o Padre buono, per ogni mancanza d’amore; per la mia debole speranza e per la mia fragile fede. Domando a Te, Signore, che illumini i miei passi, la forza di vivere, con tutti i miei fratelli, nuovamente fedele al tuo Vangelo (Gv 8,1-11).
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Secondo mistero della Misericordia: Il perdono del Padre Misericordioso

Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattarni come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa. PREGHIAMO:Gesù Misericordioso, noi crediamo a Te. Aiuta la nostra incapacità e debolezza. Fa che ti possiamo far conoscere e amare da tutti e che, fidenti nell’immensità del tuo amore, possiamo combattere il male in noi e nel mondo, per la tua gloria e per la nostra salvezza (Lc 15,13-24).
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Terzo mistero della Misericordia: Il perdono di Gesù ai Suoi crocifissori

Gesù diceva: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”. Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte. Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: “Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto”. Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell’aceto, e dicevano: “Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso”. C’era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.PREGHIAMO: O Signore, per vivere Te in mezzo agli uomini, uno dei più grandi rischi da prendere è quello di perdonare, di dimenticare il passato dell’altro. Perdonare e ancora perdonare, ecco ciò che libera il passato e immerge nell’istante presente. Amare è presto detto. Vivere l’amore che perdona, è un’altra cosa. Non si perdona per interesse, non si perdona mai perché l’altro sia cambiato dal nostro perdono. Si perdona unicamente per seguire Te. In vista del perdono oserei pregarti, o Gesù, con la tua ultima preghiera: Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno. E questa preghiera ne farà nascere un’altra: Padre, perdona me, perché così spesso anch’io non so ciò che faccio. Fa che sappia ricominciare sempre di nuovo a convertire il mio cuore: per essere testimone di un avvenire. (Lc 23, 34-38)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Quarto mistero della Misericordia:Il perdono al ladrone crocefisso con Gesù

Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: “Non sei tu il Cristo’? Salva te stesso e anche noi!”. Ma l’altro lo rimproverava: “Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male”. E aggiunse: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. Gli rispose: “In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso”.PREGHIAMO: (Salmo 90) Tu che abiti al riparo dell’Altissimo e dimori all’ombra dell’Onnipotente, dì al Signore: “Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido”. Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, dalla peste che distrugge. Ti coprirà con le sue penne, sotto le sue ali troverai rifugio. La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza; non temerai i terrori della notte né la freccia che vola di giorno, la peste che vaga nelle tenebre, lo sterminio che devasta a mezzogiorno. Mie cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra; ma nulla ti potrà colpire. Solo che tu guardi, con i tuoi occhi vedrai il castigo degli empi. Poiché tuo rifugio è il Signore e hai fatto dell’Altissimo la tua dimora, non ti potrà colpire la sventura, nessun colpo cadrà sulla tua tenda. Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i suoi passi. Sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede. Camminerai su vipere, schiaccerai leoni e draghi. Lo salverà, perché a me si è affidato; lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome. Mi invocherà e gli darò risposta; presso di lui sarò nella sventura, lo salverà e lo renderò glorioso. Lo sazierà di lunghi giorni e gli mostrerò la mia salvezza.(Lc 23, 39-43)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Quinto mistero della Misericordia: La istituzione del sacramento della riconciliazione

La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi”. Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: “Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi”. PREGHIAMO: (Salmo 50) Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia; nella tua grande bontà cancella il mio peccato. Riconosco la mia colpa, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto; perciò sei giusto quando parli, retto nel tuo giudizio. lcco, nella colpa sono stato generato, nel peccato mi ha concepito mia madre. Ma tu vuoi la sincerità del cuore e nell’intimo m’insegni la sapienza. Purificami con issopo e sarò mondato; lavarni e sarò più bianco della neve. Fammi sentire gioia e letizia, esulteranno le ossa che hai spezzato. Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe. Crea in me, o Dio, un cuore puro, non respingermi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito. Rendimi la gioia di essere salvato, sostieni in me un animo generoso. Insegnerò agli erranti le tue vie e i peccatori a te ritorneranno. Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, Signore apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode; poiché non gradisci il sacrificio e, se offro olocausti, non li accetti. Uno spirito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato, tu, o Dio, non disprezzi. Nel tuo amore fà grazia a Sion, rialza le mura di Gerusalemme. Allora gradirai i sacrifici prescritti, l’olocausto e l’intera oblazione, allora immoleranno vittime sopra il tuo altare. (Gv 20, 21-23)
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio., Salve Regina

I misteri della Fede

Primo mistero della Fede

Luca 12.22-34:Poi disse ai discepoli: Per questo io vi dico: Non datevi pensiero per la vostra vita, di quello che mangerete; né per il vostro corpo, come lo vestirete. La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito. Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né granaio, e Dio li nutre. Quanto più degli uccelli voi valete! Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? Se dunque non avete potere neanche per la più piccola cosa, perché vi affannate del resto? Guardate i gigli, come crescono: non filano, non tessono: eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Se dunque Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, quanto più voi, gente di poca fede? Non cercate perciò che cosa mangerete e berrete, e non state con l’animo in ansia: di tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta.Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno.PREGHIAMO:Salmo 127 - Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori. Se il Signore non vigila sulla città, invano veglia la sentinella. In vano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare, voi che mangiate un pane di fatica: al suo prediletto egli lo darà nel sonno. Ecco, eredità del Signore sono i figli, è sua ricompensa il frutto del grembo. Come frecce in mano a un guerriero sono i figli avuti in giovinezza. Beato l’uomo che ne ha piena la faretra: non dovrà vergognarsi quando verrà alla porta a trattare con i propri nemici.RIFLESSIONE:La provvidenza di Dio è così grande che, mentre abbraccia l’universo intero, si occupa in modo speciale di te, sua creatura. La tua esistenza, come tutto l’universo, è diretta dalla provvidenza di Dio. Questa convinzione ti in fonda il coraggio che ti renda capace di affrontare l’avventura della vita. Quanto più la tua confidenza in Dio sarà vera e perfetta tanto più si manifesterà in te la sua provvidenza. Abbandonati dunque nelle braccia di Dio in una amorosa conformità a tutto ciò che a lui piacerà di mandarti.
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Secondo mistero della Fede

Giovanni 14.1-13: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. lo vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. PREGHIAMO:Quanto più amerai e ti renderai disponibile a tutti, tanto più crescerai e diventerai perfetto. Fossi tu dominato da un bisogno irresistibile di donarti tutto per gli altri! Sentiti fratello di tutti, e tutti abbraccia in Dio, superando ogni simpatia o antipatia. Non preoccuparti di quello che devi fare per il bene degli altri, solo non lasciarti sfuggire giorno per giorno con generosità le occasioni che il Signore ti manda.
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Terzo mistero della Fede

Luca 18.35-43: Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli risposero: «Passa Gesù il Nazareno». Allora incominciò a gridare: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò: «Che vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io riabbia la vista». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto I popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio. PREGHIAMO:Ascolta, o Padre santo, la voce dei fedeli, che invocano il tuo nome. Tu spezza le catene, guarisci le ferite, perdona i nostri errori. Senza te siam sommersi in un gorgo profondo di peccati e di tenebre. Il tuo braccio potente ci conduca a un approdo di salvezza e di pace al Figlio e al Santo Spirito nei secoli dei secoli. Amen
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Quarto mistero della Fede

Luca 22.31-34: Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli». E Pietro gli disse: «Signore, con te sono pronto ad andare in prigione e alla morte».Gli rispose: «Pietro, io ti dico: non canterà oggi il gallo prima che tu per tre volte avrai negato di conoscermi». Luca 22. 54-62:Dopo averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. Siccome avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in mezzo a loro. Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo disse: «Anche questi era con lui». Ma egli negò dicendo: «Donna, non lo conosco!». Poco dopo un altro lo vide e disse: «Anche tu sei di loro!». Ma Pietro rispose: «No, non lo sono!». Passata circa un’ora, un altro insisteva: «In verità, anche questo era con lui; è anche lui un Galileo». Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E in quell’istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò. Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte». E, uscito, pianse amaramente.
PREGHIAMO:Mio Dio, tu sei Padre Ricco di misericordia e sempre fedele nel tuo amore. Riconosco di aver peccato e mi pento con tutto il cuore di essermi allontanato da te. Donami il tuo perdono e, in Cristo morto e risorto, rendimi partecipe della vittoria sul peccato e sul male. Con verti a te il mio cuore e conservalo fedele alla tua amicizia, con la forza del tuo Spirito. Amen.
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Quinto mistero della Fede

Luca 7.1-10: Quando ebbe terminato di rivolgere tutte queste parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafarnao. Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro. Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro giunti da Gesù lo pregavano con insistenza: «Egli merita che tu gli faccia questa grazia, dicevano, perché ama il nostro popolo, ed è stato lui a costruirci la sinagoga». Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non stare a disturbarti, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo non mi sono neanche ritenuto degno di venire da te, ma comanda con una parola e il mio servo sarà guarito. Anch’io infatti sono uomo sottoposto a un’autorità, e ho sotto di me dei soldati; e dico all’uno: Và ed egli va, e a un altro: Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fà questo, ed egli Io fa». All’udire questo Gesù restò ammirato e rivolgendosi alla folla che lo seguiva disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito. PREGHIAMO: Ringraziamento al Padre. Signore, grazie per il tuo amore, grazie per la mano che continuamente ci tendi; grazie perché ci ami nonostante le nostre miserie e la nostra ingratitudine; grazie perché continui ad amarci anche quando rifiutiamo il tuo amore. Grazie per tutti i tuoi doni. Grazie per il dono del tuo figlio Gesù, che si è fatto uomo per ridarci la tua amicizia; grazie perchè Egli ha voluto restare con noi nel Sacramento dell’Eucaristia.
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio., Salve Regina

I misteri della Salvezza

Primo mistero della Salvezza

Giovanni 8,1-11:In principio era il Verbo,il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio:tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta. Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non Io riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto. A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio:a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli rende testimonianza e grida: «Ecco l’uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia. Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.
PREGHIAMO: (Salmo 18) I cieli narrano la gloria di Dio, e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento. Il giorno al giorno ne affida il messaggio e la notte alla notte ne trasmette notizia. Non è linguaggio e non sono parole, di cui non si oda il suono. Per tutta la terra si diffonde la loro voce e ai confini del mondo la loro parola. Là pose una tenda per il sole che esce come sposo dalla stanza nuziale, esulta come prode che percorre la via. Egli sorge da un estremo del cielo e la sua corsa raggiunge l’altro estremo: nulla si sottrae al suo calore. La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima; la testimonianza del Signore è verace, rende saggio il semplice. Gli ordini del Signore sono giusti, fanno gioire il cuore; i comandi del Signore sono limpidi, danno luce agli occhi. Il timore del Signore è puro, dura sempre; i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti, più preziosi dell’oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante. Anche il tuo servo in essi è istruito, per chili osserva è grande il profitto. Le inavvertenze chi le discerne? Assolvimi dalle colpe che non vedo. Anche dall’orgoglio salva il tuo servo Perché su di me non abbia potere; allora sarò irreprensibile, sarò puro dal grande peccato. Ti siano gradite le parole della mia bocca, davanti a te i pensieri del mio cuore, Signore, mia rupe e mio redentore.
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Secondo mistero della Salvezza

Matteo 3.1-12: In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea, dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico. Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il Giordano; e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano. Vedendo però molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all’ira imminente? Fate dunque frutti degni di conversione, e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre. Già la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. lo vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco. Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile».
Marco 1.7-11: In quel tempo, Giovanni predicava: «Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. lo vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con Io Spirito Santo».

Battesimo di Gesù
In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto».
PREGHIAMO:Credo apostolico. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; sali al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti.Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Terzo mistero della Salvezza

Matteo 5.1-12: Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
PREGHIAMO:Dio onnipotente ed eterno, che hai voluto rivelare e proporre la legge della nuova alleanza con l’uomo per mezzo del tuo Verbo incarnato nel “Discorso della montagna “, fa’ che, rinnovati nella verità, ne seguiamo gli insegnamenti per conseguire la beatitudine eterna. Per Gesù Cristi, tuo figlio che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Quarto mistero della Salvezza

Matteo 6.5-9: Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così:
PREGHIAMO:Pater Noster. Matteo 6.9-15 Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio.

Quinto mistero della Salvezza

Giovanni 21,15-23: In quel tempo, quando si fu manifestato ai discepoli ed essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu Io sai che ti amo». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle». Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi ami?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi ami?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle. In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi». Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: «Seguimi». Pietro allora, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, quello che nella cena si era trovato al suo fianco e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che rimanga finché io venga, che importa a te?».
PREGHIAMO: Concedi, o Dio onnipotente, che tra gli sconvolgimenti del mondo non si turbi la tua Chiesa, che hai fondato sulla roccia con la professione di fede dell’apostolo Pietro. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Preghiera per il Papa successore di Pietro:Preghiamo per il nostro Papa Francesco successore di Pietro, il Signore lo conservi, gli dia vita e salute, lo renda felice sulla terra e lo preservi da ogni male. Amen.
RIFLESSIONE: Confida nella Chiesa, sacramento universale di salvezza. Essa è necessaria perché la salvezza portata da Gesù si renda concreta ed efficace fino a noi. La Chiesa continua l’incarnazione di Dio nella storia e rende Cristo nuovamente presente nei sacramenti. Essa è l’unica depositaria e dispensatrice dei beni della salvezza. Apprezza la Chiesa; essa richiama continuamente gli uomini ai valori dello spirito, anche se troppo spesso, immersi come sono nella materia, le voltano le spalle. Abbi fiducia nella Chiesa; per i popoli oppressi è l’unica bandiera della libertà; è la voce di chi non ha voce; la sua forza è la parola di Dio. Solo essa, che supera le distinzioni di razza, di classe e di sesso, rappresenta sulla terra il luogo, il segno e la fonte della pace tra i popoli.
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte), Gloria, Gesù mio. Salve Regina e preghiere per il Santo Padre.


Litanie

  • Signore, pietà
  • Cristo, pietà
  • Signore, pietà
  • Cristo, ascoltaci
  • Cristo, esaudiscici
  • Padre del cielo, che sei Dio, abbi pietà di noi
  • Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio, abbi pietà di noi
  • Spirito Santo, che sei Dio, abbi pietà di noi
  • Santa Trinità, unico Dio, abbi pietà di noi
  • Santa Maria, prega per noi
  • Santa Madre di Dio, prega per noi
  • Santa Vergine delle vergini, prega per noi
  • Madre di Cristo, prega per noi
  • Madre della Chiesa, prega per noi
  • Madre della divina grazia, prega per noi
  • Madre purissima, prega per noi
  • Madre castissima, prega per noi
  • Madre sempre vergine, prega per noi
  • Madre immacolata, prega per noi
  • Madre degna d’amore, prega per noi
  • Madre ammirabile, prega per noi
  • Madre del buon consiglio, prega per noi
  • Madre del Creatore, prega per noi
  • Madre del Salvatore, prega per noi
  • Madre di misericordia, prega per noi
  • Vergine prudentissima, prega per noi
  • Vergine degna di onore, prega per noi
  • Vergine degna di lode, prega per noi
  • Vergine potente, prega per noi
  • Vergine clemente, prega per noi
  • Vergine fedele, prega per noi
  • Specchio della santità divina, prega per noi
  • Sede della Sapienza, prega per noi
  • Causa della nostra letizia, prega per noi
  • Tempio dello Spirito Santo, prega per noi
  • Tabernacolo dell’eterna gloria, prega per noi
  • Dimora tutta consacrata a Dio, prega per noi
  • Rosa mistica, prega per noi
  • Torre di Davide, prega per noi
  • Torre d’avorio, prega per noi
  • Casa d'oro, prega per noi
  • Arca dell’alleanza, prega per noi
  • Porta del cielo, prega per noi
  • Stella del mattino, prega per noi
  • Salute degli infermi, prega per noi
  • Rifugio dei peccatori, prega per noi
  • Consolatrice degli afflitti, prega per noi
  • Aiuto dei cristiani, prega per noi
  • Regina degli angeli, prega per noi
  • Regina dei Patriarchi, prega per noi
  • Regina dei Profeti, prega per noi
  • Regina degli Apostoli, prega per noi
  • Regina dei Martiri, prega per noi
  • Regina dei veri cristiani, prega per noi
  • Regina delle Vergini, prega per noi
  • Regina di tutti i Santi, prega per noi
  • Regina concepita senza peccato originale, prega per noi
  • Regina assunta in cielo, prega per noi
  • Regina del santo Rosario, prega per noi
  • Regina della famiglia, prega per noi
  • Regina della Pace, prega per noi
  • Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore
  • Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, ascoltaci, o Signore
  • Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi
  • Prega per noi, Santa Madre di Dio. E saremo degni delle promesse di Cristo.
  • Preghiamo: O Dio, il tuo unico Figlio ci ha procurato i beni della salvezza eterna con la sua vita, morte e Risurrezione: a noi che, con il santo Rosario, abbiamo meditato questi misteri, concedi di imitare ciò che essi contengono e di raggiungere ciò che essi promettono. Per Cristo Nostro Signore. Amen!