Le apparizioni di Marienfried - Giorno 30
Predica

Questo discorso fu tenuto il 25 luglio 1976 dal Vescovo di Ratisbona,
Mons. Rodolfo Graber a conclusione della giornata di preghiera
dell'Armata Azzurra di Maria a Marienfried.
"Marienfried celebra quest'anno il suo Giubileo. Precisamente trent'anni
fa,quasi una generazione,il 25 aprile, il 25 maggio e il 25 giugno
1946 deve essere apparsa qui la Madre di Dio. Dico esplicitamente "deve
essere apparsa", perchè non voglio prevenire il giudizio della Chiesa.
Ciò vale per tutte le mie citazioni o affermazioni. Possiamo comunque
fare una cosa. Noi possiamo esaminare e studiare ciò che Maria disse
allora, possiamo vede re se le cose dette da Maria sono in
contraddizione con i grandi rivelazioni: e se fosse così, allora la
faccenda che riguarda Marienfried sarebbe finita per sempre. E questo
non è avvenuto. Possiamo fare però qualche altra cosa. Possiamo
confrontare ciò che fu detto allora, trent'anni fa, con il momento
presente. Se risulterà che molte cose corrispondono o si realizzano ai
nostri giorni, non si potrà tuttavia ancora parlare di origine
soprannaturale nelle così dette rivelazioni; esse sono tuttavia un segno
che ci fa capire il nostro tempo, e sono un ammonimento ed un avviso
che dobbiamo prendere sul serio. Inoltre io esamino e cito i testi alla
lettera e li prendo come sono, come per esempio citerei Nietzsche con
le sue espressioni sul nichilismo europeo, oppure Dostojewski con le sue
parole: "L'occidente ha perduto Cristo, perciò deve andare in rovina",
oppure lo spagnolo Donoso Cortés, il quale ritiene "inverosimile un
salutare rinnovamento religioso dell'Europa", oppure Caterina Emmerich,
la quale nel 1820 vide come tanti uomini portavano grembiuli con strisce
bianche e azzurre e con "cazzuole da muratori" alla cintola cercavano
di demolire la Chiesa di San Pietro in Roma. lo non dirò mai che tutte
queste espressioni sono di origine soprannaturale, però io le prendo
tutte molto sul serio, le esamino e le metto a confronto con l'attuale
situazione. Nessuno mi proibisce di fare anche nei confronti di
Marienfried la stessa cosa, affermando però ancora una volta che nulla è
stato finora detto sulla natura soprannaturale di queste così dette
rivelazioni. Noi le consideriamo esclusivamente come un prodotto
dell'anno 1946, e le interpretiamo confrontandole con quest'anno 1976.
Incominciamo con il pensiero dominante: "Io sono la Grande Mediatrice
di grazie", una parola che oggi urta e allontana molta gente. Ma la
parola "Mediatrice" è stata sanzionata dal Concilio, e cosa ancor più
importante, il Concilio si richiama alle affermazioni dei Papi Leone
XIII, S. Pio X, Pio XI e Pio XII. Con un'osservazione a parte, io penso
e ho l'impressione che molti, che vorrebbero rinnegare il Concilio per
il suo preteso modernismo, non hanno studiato bene nè i testi e tanto
meno hanno osservato e rilevato le numerosissime note, nè le hanno
consultate. II Concilio elabora e sviluppa la Tradizione molto più di
quanto noi crediamo. Così disse Leone XIII: "Ecco Colei che una volta fu
coadiutrice nel mistero della Redenzione del genere umano, ora si deve
anche vedere come la "Dispensatrice di tutte le grazie... e a questo
scopo le fu dato un potere quasi infinito".
Pio IX e Pio X chiamarono Maria "la potente Mediatrice e Riconciliatrice
di tutto il mondo, e Pio XII, il Papa della Madonna, dice: "Cristo,
l'unico Mediatore fra Dio e gli uomini, ha messo al suo fianco la sua
Mamma, come Avvocata dei peccatori, custode e dispensatrice
(Mediatrice) della grazia". Marienfried è in accordo sia con il
Concilio che con la Tradizione. Inoltre quest'anno sono passati 100 anni
da quando S. Caterina Labouré ritornò a Dio. Essa è la santa della
Medaglia Miracolosa. Allora Maria disse alla giovane suora: "I raggi
(che uscivano dalle mani di Maria) sono un simbolo delle grazie che io
versò sopra coloro che mi pregano". Marienfried è la continuazione di
Parigi, 1830, alla Rue du Bac. La Chiesa nel vecchio Messale fra le
"Messe per certi luoghi" aveva un formulario in onore di Maria
Mediatrice di tutte le grazie (8 maggio) e uno in onore di Maria
Immacolata della Medaglia Miracolosa (27 novembre). Dispiace moltissimo
che queste Messe non siano state riprese nel nuovo Messale.
Quello che è importante per noi e che ci riguarda di più è che noi
invochiamo ora molto più di prima Maria come la Grande Mediatrice di
tutte le grazie.
La Grande Mediatrice di grazie muove contro il Demonio, "Stella
dell'Abisso", come è chiamato. Ed ecco qui un accenno all'Apocalisse 9,
I dove il Veggente di Patmos vede una stella cadere dal Cielo sulla
terra, che a suo tempo spalanca l'abisso dell'inferno e libera un
esercito di demoni sotto forma di locuste e scorpioni. Potrebbe essere
il caso di ricordare anche il primo libro di Enoc, che risale a circa
70 anni avanti Cristo, dove sette stelle del Cielo precipitate
nell'abisso cadono nel fuoco. Marienfried crede nel diavolo, non ha
quindi messo da parte o negato il diavolo, come possiamo leggere oggi,
per il semplice motivo che senza peccato, senza diavolo e senza inferno
si può vivere più facilmente e più allegramente. Fa quello che vuoi e
goditi la vita. Abbiamo buttato via e negato tante cose, adesso diamo
l'addio anche al diavolo. Come disse Papa Paolo VI il 29 giugno 1972:
"Il fumo di Satana, attraverso certe fessure, è entrato nel tempio di
Dio", cioè nella Chiesa. Marienfried è con il Papa.
Noi dovremmo stare molto attenti a quello che è detto qui a proposito
del diavolo. Quando si parla di "giorni delle tenebre", non si è forse
in armonia con quello che dice il Santo Padre "dell'ora delle tenebre" e
della "notte senza stelle", che incombe oggi sopra l'umanità? Ma ancor
più importante di questo è quanto segue. Se si studia bene Marienfried,
allora vi troviamo l'interpretazione dell'Apocalisse 12, dove il
"grande dragone rosso" muove guerra contro la Donna vestita di sole e
cerca di uccidere Lei e il suo Bambino. Che è detto qui? "La Stella
dell'Abisso s'infurierà sempre più ferocemente e farà sempre maggiori
distruzioni... il demonio avrà una tale potenza visibile, che tutti
coloro che non saranno bene ancorati a me si lasceranno ingannare,
perchè il diavolo è abilissimo nell'accecare gli uomini tanto che anche i
migliori si lasceranno ingannare". lo mi domando con tutta serietà se
non è proprio questo che ora avviene. Nella massa di lettere che io
ricevo, torna sempre la domanda: che cosa dobbiamo credere? E' tutto
sbagliato ciò che prima abbiamo fatto? Oggi si è trovata una
meravigliosa parola per giustificare questo stato di aberrazione, e
questa parola magica si chiama "pluralismo": con essa si può definire
tutto. Se uno nega l'esistenza del diavolo, e l'altro - e questo è il
Papa- nel suo Credo del popolo di Dio parla del fuoco inestinguibile,
allora è Pluralismo. Se uno nega l'infallibilità della Chiesa e il Papa
la afferma, ecco ancora il Pluralismo. Se uno nella S. Messa vede solo
una cena e l'altro con il Papa vi vede un sacrificio, anche qui è
Pluralismo. Se per uno Cristo è solo "un grande ambasciatore, un
fiduciario fidato di Dio", per noi invece è il Vero Figlio di Dio, il
Verbo eterno, generato dal Padre prima di tutti i secoli e con Lui
consostanziale, anche questo è Pluralismo. Se per uno la Chiesa è un
grande movimento per la rivoluzione sociale, per la liberazione dal
colonialismo, e per la rivoluzione alla Teilhard, e per gli altri invece
è il popolo di Dio pellegrino sulla terra, che si completa al di là
dei tempi nella gloria eterna, anche questo è soltanto Pluralismo.
Allora se le cose stanno così, allora la verità è menzogna e la
menzogna è verità, allora chiudiamo le chiese e gridiamo: fa quello che
vuoi, che tutto va bene!
Ancora una cosa risulta evidente in questo contesto. Nell'Apocalisse si
parla della Donna vestita di Sole, che si sottrasse al Dragone e fuggì
nel deserto (12, 6-14). A Marienfried vengono poste sulla bocca a Maria
queste parole: "lo devo ritirarmi assieme ai miei figli". Ciò non fa
forse pensare al titolo di un libro: "Congedo da Maria", seguito però
da un punto di domanda. lo mi domando: non c'è forse un intimo legame
quando da una parte si dà l'addio al diavolo e dall'altra parte alla
Madre di Dio? Maria fino dai giorni del Paradiso terrestre è posta come
il polo opposto al serpente. Fra coloro che danno l'addio a Maria
metto anche i fautori di "Ave Eva". Essi possono dirci migliaia di
volte, che con questa "frase" vogliono proprio inserire Maria nel
nostro presente; essi ci devono dire se anche uno solo di quelli che
sono d'accordo con questa osservazione è cresciuto nel suo amore a
Maria e se si è deciso di recitare il Rosario. Essi possono dirmi
migliaia di volte che in questa frase non viene negato alcun dogma:
d'accordo, però i dogmi non sono degli assiomi di matematica, ma
annunciano verità soprannaturali, alle quali io mi devo accostare con
incommensurabile rispetto. Che ciò sia ignorato, dimostra già quanto
profonda sia la spaccatura nella Chiesa e che non solo il "fumo di
Satana", ma Satana stesso è penetrato nel Santo dei Santi ed acceca
anch i migliori. Marienfried non dipinge un quadro terrificantedel
nostro tempo?
Abbiamo già detto da principio che Marienfried conferma ciò che Maria ha
detto a Caterina Labouré nel 1830. Marienfried sottolinea anche il
Messaggio di La Salette. Sulla solitaria montagna del Delfinato, nel
1846, Maria si lamenta, che essa "è costretta a lasciar cadere il
braccio di suo Figlio; è così pesante che non posso più trattenerlo". A
Marienfried si dice compiuto il castigo preannunciato. "Il Padre versa
il calice della sua ira sui popoli, perchè essi hanno rinnegato Suo
Figlio... Il mondo deve bere il calice dell'ira di Dio fino all'ultima
goccia, a causa degli innumerevoli peccati dai quali è offeso il Suo
Cuore". A Lourdes, nel 1858 la Vergine si era presentata a Bernadette
come l'Immacolata Concezione. A Marienfried Ella raccomanda il Rosario
dell'Immacolata. Dall'Immacolata Concezione di Maria consegue la
Redenzione e la Salvezza della nostra Patria. Così non fa meraviglia
che Marienfried abbracci pure il Messaggio di Fatima. Allora in
Portogallo la SS. Vergine ha chiaramente e con accentuazione
prospettato l'alternativa: O si adempie alla sua preghiera della
Consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato e si offre la S.
Comunione riparatrice il primo sabato del mese, o si avrà la guerra, la
persecuzione alla Chiesa: "I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre
dovrà molto soffrire, molte nazioni saranno distrutte". Ma anche allora
la consolante parola: "Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà".
Marienfried parla delle "giornate di sangue" che verranno, parla del
diavolo che "perseguita i miei figli". Ma anche qui si apre sempre di
nuovo la speranza della vittoria di. Dio. "La Stella perseguiterà il mio
Segno, ma il mio Segno vincerà la Stella". E' una lotta gigantesca, che
infuria, nella quale appunto questo segno di Maria sostiene una parte
di prim'ordine. "Molte anime si sono schierate sotto il mio Segno...
Alcuni hanno già accettato di far imprimere il mio Segno, e il loro
numero aumenterà continuamente... II mio Segno sta per apparire. Così
vuole il Signore. Solo i miei figli diletti lo riconoscono, perchè esso
si manifesta in segreto... Scegliete il mio Segno, affinchè presto il
Dio Uno e Trino sia adorato ed onorato da tutti". Queste sono parole
misteriose. Che cosa intende per questo Segno? Nel Profeta Ezechiele
(9, 4-6) vengono contrassegnati con il Tau, una croce sulla fronte
"tutti coloro che si lamentano per gli errori che vengono compiuti fra
loro", e per questo sono risparmiati dalla morte e dalla distruzione;
similmente i 144.000 contrassegnati sullfi fronte col nome di Dio-Padre,
che "seguono l'Agnello ovunque egli vada" (Apoc. 14.1-4). Non è Maria
stessa il "grande Segno" che appare nel Cielo, come è scritto
nell'Apocalisse (12)? Anche qui Marienfried concorda perfettamente: "Io
sono il Segno del Dio vivente. lo imprimo il mio Segno sulla fronte dei
miei figli. La Stella perseguiterà il mio Segno, ma il mio Segno
vincerà la Stella". In ogni caso una cosa è certa: noi ci schieriamo
attorno al Segno del Dio vivente, Maria.
Ma questo ha le sue conseguenze. con ciò tocchiamo quella parte di
Marienfried, che ci rivolge delle serie richieste. Finora tutto procede
abbastanza bene, e la preannunciata coppa dell'ira di Dio riguarda gli
altri, non noi, che ci sentiamo farisaicamente nascosti sotto il manto
protettivo di Maria e alla quale è lasciata la vittoria sulla Stella
dell'Abisso. Ma ora tocca a noi, sì proprio a noi. Il Messaggio dice:
"Il mondo è stato consacrato al mio Cuore Immacolato, ma questa
consacrazione è diventata per molti una terribile responsabilità. lo
chiedo al mondo di vivere questa consacrazione ". Appunto per questa
affermazione io vorrei ritenere vera Marienfried, perchè essa finalmente
tocca il punto cruciale, che non è proprio secondo i nostri gusti.Non è
forse vero che noi continuamo a muoverci nei limiti più bassi, cioè a
fare quello che ci fa comodo, e non è forse vero che continuiamo a
recitare formule di consacrazione e crediamo che questo sia sufficiente,
invece di convincerci che qui si tratta di vita o di morte? E proprio
questo ci viene a dire senza tanti preamboli Mariendried: "Mettetevi
totalmente a mia disposizione... Offritemi molti sacrifici... lo
caricherò i miei figli diletti di croci pesanti e profonde come il
mare...Vi prego:siate pronti a portare la croce..." Queste parole
suonano, ben diversamente di quanto noi crediamo. Forse che oggi non si
presenta un Cristianesimo a prezzo molto basso e come tale svenduto? Si
fa tutto facile. Viene diminuita l'importanza del Comandamento
festivo. La confessione personale viene sostituita da una funzione
penitenziale, o sostituita da un'assoluzione generale, il precetto
dell'astinenza al venerdì é praticamente tolto. Con ironia feroce è
descritta da Urs von Balthasar l'attuale situazione della Cristianità:
Davvero non dobbiamo credere che "essendo stati tolti i Cavalli da
battaglia della sacra Inquisizione dal Santo Uffizio, si possa entrare
nella celeste Gerusalemme cavalcando il mite asinello dell'evoluzione,
sotto gli sventolii di palme". Questo è scritto nel libricino "Cordula o
Emergenza—. Di questa emergenza parla Marienfried. Uno spaventoso
"Guai" annunzia il Padre a coloro che non vogliono sottomettersi al Suo
Volere. Questo libretto "Cordula" porta alla fine un dialogo immaginario
fra un comunista ed un cristiano, il quale cerca di avviare il
dìscorso: "Sì, anche noi siamo per la rivoluzione mondiale, per la
libertà, l'eguaglianza e la fraternità. Ma riceve poi la risposta: "II
vostro cristianesimo non merita neppure un colpo di moschetto a
polvere... Voi siete liquidati da voi stessi, e così ci risparmiate la
fatica di una persecuzione".
Marienfried contrappone invece la mobilitazione al sacrificio ed alla
Croce. Non si fanno tante circonlocuzioni e. non viene tutto
minimizzato con un "illuministico decotto", in cui nuotano un paio di
sparute verità di fede, ma si esige invece e si chiede: "E' necessario
che gli Apostoli e i sacerdoti si consacrino particolarmente a Me,
affinchè i grandi sacrifici che l'Imperscrutabile vuole appunto da
loro, essendo posti nelle mie mani, aumentino in santità e in valore.
Oggi si tratta solo di questo, che vega reso all'Eterno onore e
riparazione". - Ci troviamo così di fronte ad un ultimo pensiero, che
sviluppa il discorso fatto fin qui. Chi pensa oggi all'onore e alla
riparazione da dare a Dio? Si pensa sempre all'uomo. Perfino il sevizio
divino diventa servizio dell'uomo. Fin dapprincipio si devono salutare i
presenti, e alla fine si deve augurare loro una buona domenica.
Nell'Eucarestia Cristo viene subordinato all'uomo. Dov'è andata
l'adorazione, primo dovere che abbiamo verso Dio? L'uomo è al centro,
non Dio. Marienfried è ritorno al Cristocentrico: "Offrite voi stessi e
quello che fate, per mezzo mio al Padre... Se vi mettete senza riserve a
questo servizio, al resto provvederò io". Come disse Cristo: "Cercate
prima il Regno di Dio, e la sua Giustizia, tutto il resto vi sarà dato
in sovrappiù". Non è forse questa una concomitanza degna di nota?
Ma non ci mancano forse le forze per offrire questi sacrifici che ci
vengono richiesti per la gloria di Dio?Ecco che Marienfried ci propone
qualcosa che penetra addirittura nelle profondità della mistica, e
precisamente lo scambio dei cuori "Là dove non si avrà la fiducia nei
mio Cuore Immacolato, il demonio potrà dominare.Ma là dove gli uomini
metteranno il mio Cuore Immacolato al posto del loro cuore macchiato
dal peccato, egli non avrà nessun potere... Mettete al posto del vostro
cuore macchiato dal peccato il mio Cuore Immacolato, e allora sarò lo
che attirerò la forza di Dio,e l'amore dei Padrériprodurrà nuovamente
in voi l'Immagine perfetta di Cristo". Non sono forse queste delle
parole meravigliose? La mistica ricorda non meno di 38 nomi, di persone
(Santi)nelle quali si operò questa cosiddetta sostituzione del cuore.
Qui si tratta di una direzione nel campo mistico. Il pensiero, i
sentimenti, le azioni di Maria devono poter entrare talmente in noi da
renderci capaci di realizzare in noi Cristo. Evidentemente noi sentiamo
di toccare qui un mistero, che per la prima volta ci mostra veramente
che cosa è in realtà il Cristianesimo. Questo pensiero si
accorda pure con quanto dice un grande santo dell'Evo moderno, San
Lodovico Maria Grignion di Monfort. Si accorda pure con un altro
pensiero di Marienfried quando dice: "Cristo è così poco conosciuto,
perchè io (Maria) non sono conosciuta"; così aveva scritto già 250
anni fa il Grignion: "Se Gesù Cristo, secondo il sicuro e certo decreto
di Dio, deve essere conosciuto e deve regnare nel mondo, ciò può
avvenire soltanto se prima sarà conosciuta Maria e sarà esteso il suo
Regno". Oggi ci si chiede tante volte il perchè le Chiese sono poco
frequentate, e il perchè del crollo della vita religiosa e cristiana:
ebbene, per noi devoti di Maria il motivo è chiaro ed evidente. L'aver
abbandonato Maria ha per necessaria conseguenza il distanziamento da
Cristo. Non ci dovrebbero essere più discussioni in proposito.
Ci vengono proposti grandi sacrifici e pesanti croci. Questo si accorda
con un Vangelo che è la lieta novella? Ma certamente! C'è ancora una
parola che non dobbiamo dimenticare. Ritorna sempre una parola di
fiducia: "Là dove è maggiore la fiducia... lo diffonderò la pace...
Abbiate una fiducia incondizionata nel mio Cuore Immacolato... Siate
certi, credete che lo posso tutto presso mio Figlio..." La fiducia viene
ricompensata. A Fatima Maria disse: "Alla fine il mio Cuore Immacolato
trionferà"; e qui dice: "Quando tutti gli uomini crederanno alla mia
potenza, allora ci sarà la pace... Le vostre preghiere e i vostri
sacrifici distruggeranno l'immagine della Bestia. II sacrificio offerto a
me, mi darà il potere di instaurare il Regno del Re della Pace".
Io ho una lettera di Lucia di Fatima, dell'ultima veggente ancor viva.
Lucia aveva scritto quella lettera il 19 marzo 1940 al Prof. di
Bamberga, Lodovico Fischer,
che per primo aveva fatto conoscere Fatima in Germania. Questa lettera
finisce con queste parole, che tradotte suonano così: "Nella mia povera
preghiera io non dimgntico la Germania. Essa ritornerà ancora nel
gregge di f Cristo. Questo momento si avvicina molto, molto
lentamente, ma arriverà alla sua conclusione. E i Sacratissìmi Cuori
di Gesù e di Maria domineranno colà nel massimo splendore". Parole che
meritano grande attenzione. Sono esse una profezia? lo non lo so. Qui io
devo soltanto ricordare il tema del mio discorso: "II tempo di Maria è
in cammino". Esso sta avanzando anche per i nostri amici evangelici. II
parroco evangelico Riccardo Baumann ha scritto due libri: "Avanza l'ora
di Maria" (Marias Stunde kommt) e "Con Maria nel futuro" (Mit Maria in
die Zukunft). "Venga il tuo Regno, Signore, fa che venga il Regno di
Maria", dice il Grignion.
Ciò che abbiamo sentito finora, ci ha confermati nel pensiero che
Marienfried noncontiéne nulla che sia contro la divina rivelazione, ma
anzi si inserisce Perfettamente nella Tradizione mariana della Chiesa, e
dà un'importante visuale del nostro tempo. Ancora un'ultima parola.
Dobbiamo opporci ancora una volta all'idea che la devozione a Maria
distolga lo sguardo dal Cristo, e quindi impedisca e blocchi i nostri
sforzi ecumenici. Marienfried rappresenta invece proprio la Teologia
classica perchè tutto converge verso il Dio Uno e Trino. Incontriamo
spesso le parole: "L'Eterno, l'Onnipotente, il Dio Uno e Trino,
l'Imperscrutabile, il Volere del Padre Celeste, l'Amore del Padre, il
Dio vivente".
E la conclusione ci offre la più bella e profonda glorificazione alla
SS. Trinità, che cerca e può trovare forse l'eguale soltanto nella
Storia della Mistica. E' un'e-
co del Canto dell'Apocalisse, che la grande schiera, che nessuno può
numerare, canta con gli Angeli e i Seniori, prosternata avanti al trono
di Dio e all'Agnello: "Gloria al nostro Dio, che siede sul trono e
all'Agnello... Lode e Glorificazione, Sapienza e Ringraziamento, Onore,
Potenza e Forza al nostro Dio per tutta l'Eternità".
Marienfried dà a questo Cantico di lode l'accento mariano. Maria si
interpone per noi. Ella presenta all'Eterno Dominatore, all'Agnello
immolato, allo Spirito dell'Eterno, all'Eterna Santità, perenne
Adorazione, Lode, Onore e Riparazione e Glorificazione".
E questi cantici dell'Eternità, che risuonarono trent'anni fa in questo
luogo, ci avvolgono, senza che li sentiamo, durante la Consacrazione. Un
giorno, anche noi potremo unirci a questo Cantico mariano di Lode alla
Trinità divina.