Scrivi fratello don Ottavio, sono Madre Margherita .
Leggendo i tuoi messaggi le anime semplici e umili non dovranno fare nessun sforzo per accettare quanto nel messaggio è detto, ma tanti altri dovranno faticare per credere, tantissimi altri non crederanno affatto per causa della loro presunzione, ma tu fratello mio non preoccuparti, solo non dimenticare mai che il cammino terreno è prova, questo pensiero servirà a te e a tutti i buoni come chiave indispensabile per scoprire sempre nuove fonti di luce e di grazia.
Don Ottavio valga per te e per i tuoi fratelli, per D., d. P., F., M., e per tutti gli altri di buona volontà e di fede viva e genuina, per i Sigg. C. che con voi sono stati e sono travolti dalla bufera in corso, tutti abbiate fiducia, grande fiducia in Colui che in questo vostro cammino vi precede e vi guida, abbiate fiducia anche in noi, fratelli e amici vostri che già abbiamo raggiunto la Casa del Padre comune.
Dillo a tutti, non stancarti mai di ripeterlo e di insistere che il Dogma della Comunione dei Santi è (pag. 78) cosa stupenda e meravigliosa per la sua natura e per gli effetti da voi impensati che esso produce; fratello mio, la prova cui siete sottoposti vi appare grande e quasi insostenibile, in realtà è grande, ma se voi la poteste vedere nei meravigliosi effetti destinata a produrre in tante anime, non solo non vi lamentereste, ma voi la chiedereste anche maggiore.
Abbiate paura di una cosa sola, il peccato!
Tu fratello don Ottavio senti impulsi di ribelli ne nell'interno del tuo cuore per ciò che tu giudichi trionfo dell'iniquità, ma ricorda che tanto ti è stato detto in merito all'incessante lotta tra le potenze delle tenebre e le potenze della Luce, e, tante volte sei stato rassicurato che le prime non prevarranno sulle seconde, quindi per conservare il tuo animo in pace serenità, pur nell'infuriare della lotta, devi credere nell'assoluta invulnerabilità di Lui e di tutti quel che in Lui e con Lui sono una cosa sola.
Andate avanti sereni e fiduciosi, sensibili e vigili ad ogni Suo accenno, solerti nel prevenire, se vi sarà possibile, ogni Suo desiderio; piace a Lui questa diligente attenzione ad ogni cenno della Sua Divina Volontà.
Non sarà né inutile né vano ricordarvi ciò che innumerevoli altre volte vi è stato suggerito, l'Umiltà; abbiate paura di una cosa sola, del peccato in (pag. 79) genere, e in particolare del peccato causa di tutti i mali, del peccato di superbia, di presunzione; siamo tutti servi inutili; di questa realtà deve essere impregnata la vostra anima, il vostro cuore, il vostro spirito, senza umiltà, profonda umiltà, tutto ciò che come strumenti prescelti state costruendo, sarebbe inutile e vano.
Don Ottavio, come nel messaggio precedente ti ripeto che per quel legame che ci ha unito in vita, prego l'Onnipotente Dio di benedirti e conte di benedire l'Associazione Speranza, d. P., D., F., M., e tutto il Consiglio di amministrazione che con buona volontà guida l'Associazione, non posso poi dimenticare G. e M.C. coi loro figlioli. (pag. 80)
Madre Margherita.
Scrivi fratello don Ottavio, sono Giovanni Bosco.
La visita tua e di d.P. al santuario in Torino alla Mamma Celeste Aiuto dei Cristiani, è stata cosa gradita all'Altissimo Dio, cara, immensamente cara alla Vergine SS.ma nostra comune Madre; le SS. Messe celebrate nella cappella delle Reliquie in onore dei S. Martiri Ottavio, Giovenco ecc. vi hanno ottenuto grazie per intercessione degli eroici e fedeli testimoni della fede; non fu quindi un viaggio inutile il vostro pellegrinaggio, ma fu ricco di doni e di grazie che un giorno conoscerete in Paradiso.
Fratello don Ottavio e fratello d. P. ambedue avete dinnanzi a voi un cammino segnato dagli eterni Decreti di Dio, dovrete formare anime, dovrete dirigere anime, dovrete insegnare alle anime che Lui metterà sulla vostra via, che Dio solo è l'Alfa e l'Omega di tutto e di tutti, che a Lui tutto dobbiamo perché da Lui tutto abbiamo, e di conseguenza a Lui, ovunque e sempre, si deve il primo posto.
Fratelli cari operare cosi vuol dire operare per la rigenerazione spirituale di una cristianità atea, incredula ed empia, vuol dire portare amore. cioè (pag. 81) unione, ove regna odio cioè divisione, vuol dire portare luce ove sono tenebre, portare fede ove e incredulità vuol dire fare nuova la società.
Compito dei membri dell'Associazione Speranza è di rinnovarsi per rinnovare, santificarsi per santificare, arricchirsi per poter donare a chi non ha; fratelli carissimi dovrete scendere in campo con un gruppo di ottimi vignaioli per bonificare e fertilizzare una vigna satura di zizzania e infestata di nemici che debbono essere debellati
Nessun rinnovamento e rigenerazione è possibile senza Maria Immacolata e Gesù Eucarestia
Accanto a voi altri scenderanno in campo per far nuova la Chiesa di Dio, formerete assieme a loro un grande esercito benedetto da Dio Padre, da Gesù Redentore e dallo Spirito Santo, anima della Chiesa stessa; fratelli nel sacerdozio, entrate a far parte di un grande piano di Dio, io, don Bosco per l'amore e devozione che nutrite per me, ho voluto esservi di aiuto, ed ecco gli incontri con d. C. d. A., con d. U. P., due degni figli miei, degni membri della nostra Congregazione, i quali ti confermano don Ottavio e ti indicano le DUE grandi colonne salvezza della Chiesa, le due grandi strade da indicare a tutti i battezzati (pag. 82) di buona volontà: l'Immacolata e Gesù Eucarestia.
Nessun rinnovamento e rigenerazione spirituale senza Maria Immacolata senza Gesù Eucarestia, si ricompone l'equilibrio distrutto, solo con Loro, senza di Loro saranno moltiplicate le rovine, senza di Loro non v'è che perdizione; la Vergine Immacolata è la Porta per la quale il Verbo di Dio entra e si inserisce nell'umanità.
La Croce è e resterà la liberazione dell'umanità dalla tirannide malvagia di Satana, ma la Croce è una sola cosa con l'Eucarestia, perché è la Messa che dona al mondo il Redentore con il mistero della Croce; la visione delle Due Colonne va cosi intesa!
Fratelli nel sacerdozio don Ottavio e d. P. mi potreste obbiettare che la vostra missione è comune a tutti consacrati, si, è vero, la missione comune a tutti i consacrati è quella di farsi " vittima " in unione con Lui, per la ragione per cui Lui è entrato nel mondo ed è morto sulla Croce, missione comune a tutti i consacrati, ma assolta da pochissimi, e, questo è il sovvertimento, ciò che dovrebbe essere di tutti o dei più, e diventata realtà per pochissimi, ma prescindendo da questo, solo due giorni fa ti è stato detto che Dio non si ripete mai, se il fine è comune a tutti, le vie per arrivarci sono diverse, e, la via dell'Associazione Speranza, pur operando in comunione con altre istituzioni e opere per la rigenerazione (pag. 83) della Chiesa nuova, e diversa dalle altre, e voi, don Ottavio, dovete aprire questa " via " a seconda del tracciato ab aeterno segnato dalla Provvidenza Divina.
Vi benedico, vi sarò al fianco nelle vostre necessità e difficoltà; Dio e la Madre Sua SS. ma Aiuto dei cristiani sono con voi. (pag. 84)
San Giovanni Bosco.
Fratello mio, sono S. Teresa del Bambino Gesù.
Finalmente fratello mio è arrivato il momento da me atteso; tu parlando delle strade che portano le anime a Dio, facesti cenno anche a Me, attribuendo a me la strada più breve, quella dell'amore, questa strada più che scoperta, Io, l'ho riscoperta e mi sono in verità sforzata di percorrerla fino in fondo e sono contenta, tanto contenta che di più non lo potrei essere.
Mi è parsa la meno difficile ma soprattutto la più meravigliosa, gareggiare nell'amore con l'Amore; fratello mio caro intendimi in questa mia affermazione da non prendersi in senso letterale, ma bensì in senso lato, Lui che ti ama sconfinatamente se tu metti tutta la tua buona volontà e, l'amare è atto della volontà quel che succede non è possibile esprimere, mi ci proverò ma non è facile, se tu fai partire dal tuo cuore, come sicuramente fai, verso il Suo Cuore un atto d'amore, Lui ti risponde col Suo Amore Infinito che avvolge, penetra e compenetra il tuo cuore, allora il piccolo razzo entra e si confonde nel Cuore Misericordioso di Lui e l'amore Suo e tuo si fondono, sono e formano un solo grande amore, (pag. 85) come la fiammella del piccolo cerino gettata nel grande braciere di un alto forno diventa un solo grande braciere.
Il cammino dell'uomo sulla terra è prova
Fratello carissimo, fai bene a insistere e propagandare il concetto che il cammino dell'uomo sulla terra è prova, prova a cui nessuno può sfuggire, ma prova di cui necessita avere la giusta, esatta visione perché nessuno abbia a correre il pericolo di deviare.
In che cosa consiste questa prova? per me è una che si articola in tre:
- la prima è prova di Fede; è il collaudo della fede, senza la fede è impossibile piacere a Dio, perciò se non si crede non ci si salva. Credere, fermamente credere alle verità e misteri rivelati;
credere alla Chiesa come sacramento di salvezza posta da Dio in mezzo ai popoli come Maestra, Guida e Luce di tutte le Genti; credere sulla autorità di Dio Rivelante;
credere nelle Parole del Verbo di Dio che né s'inganna né può ingannare;
credere alla Legge eterna di Dio, a quella legge che non muta ne può mutare mai e che nessuno può intaccare senza incorrere nell'ira di Dio. (pag. 86)
- La seconda prova richiesta dall'Onnipotenza divina consiste, da parte dell'uomo sulla terra, di riconoscere che Dio è Supremo Signore e Padrone di tutto e di tutti e che a Lui si deve piena e assoluta sottomissione, quindi obbedienza alla Legge.
- La terza prova richiesta dalla Misericordia Divina è quella dell'amore; per me, Teresa del Bambino Gesù, questa prova racchiude in sé le prime due; io personalmente mi sono sforzata di dare all'amore la prova più consona all'amore; all'Amore Infinito di Dio non vedo, non capisco si possa dare altra prova che non sia quella dell'amore.
Nel Battesimo abbiamo ricevuto dall'Amore la capacità di Amare, quindi di, Servire e Obbedire
Pur accettando la piena ragionevolezza delle due prime prove, non ne vedo il bisogno, e direi l'utilità, soprattutto per i Cristiani ricevendo essi nel Battesimo la Grazia santificante cioè la Fede, la Speranza e la Carità, virtù inseparabili e inscindibili; ove è amore a Dio, ivi è fede, quindi se vi è fede, ivi è amore a Dio, non è un gioco di parole ma una stupenda realtà; nel Battesimo abbiamo ricevuto la capacità dall'Amore di amare, quindi di servire e obbedire. Per me la via dell'amore è la più meravigliosa, la più breve e la più sicura. (pag. 87)
Fratello don Ottavio, amaLo, amaLo l'Amore, non lasciarti mai suggestionare dalle falsità, vanità, lusinghe e insidie del mondo, io, ancora bambina, vidi con chiarezza, con tanta chiarezza, vidi come ogni vita umana è come fiore che germoglia nella notte per cadere poi avvizzito nel meriggio.
AmaLo l'Amore don Ottavio, non ne sarai mai deluso nel tempo e nell'eternità, amaLo ora nelle tribolazioni, un giorno l'amerai nella gioia più perfetta e completa; l'Amore ti muove verso di Lui come muove Lui verso di te; nell'impatto che ne segue ne scaturiscono effetti meravigliosi e stupendi per te, per voi, per le anime; amaLo, amaLo fratello caro fino a consumarti per Lui come Lui si è consumato per te; capirai un giorno come in questo consista la vera meravigliosa ragione della nostra vita.
Per virtù della Comunione dei Santi restiamo uniti in Lui, Amore eterno e infinito che da sempre ci ama.
Dio ti benedica e con te benedica tutti coloro che tu ami, ora e sempre. (pag. 88)
Teresa del Bambino Gesù.
Scrivi fratello mio don Ottavio, sono S. Giuseppe Cottolengo.
L'umanità, oscurata dalla prima colpa e dal moltiplicarsi quasi all'infinito delle colpe personali dei singoli, nasce, cresce, vive e scompare dalla scena di questo mondo nella quasi totale oscurità, appena appena intravvede un tenue chiarore, fra le tenebre che l'avvolgono, dato dalle fondamentali verità rivelate; sono poche le anime che illuminate vedono in piena luce le grandi realtà celesti per le quali l'uomo è stato creato.
Prima sola grande realtà, Dio, la Sorgente della vita, che comunica a tutto l'universo mondo la vita, la vita che vibra, pulsa ovunque, nelle profondità dei mari,
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Scrivi fratello don Ottavio, sono Lorenzo.
Don Ottavio, che capovolgimento di situazione, voglio dire, come è diversa la visione che si ha delle cose qui in Paradiso da quella che si ha sulla terra... Che sforzo ci vuole sulla terra per potersi fare una visione delle vicende umane più prossima alla realtà! il giudizio nostro sulla terra e influenzato da tanti elementi, diversi e spesso contrastanti, per cui a stento e con fatica arrivi alla realtà giusta, quali:
- la natura umana ferita dalla colpa e di per sé stessa incline al male, al falso;
- interessi personali spesso ci fanno svisare la verità;
- antipatie e simpatie giocano assai sui nostri giudizi... ma qui le cose vanno diversamente, qui tutto si vede in Dio, somma ed eterna Verità, per cui la verità delle cose la vedi nitida, pulita, scevra da ogni elemento estraneo, per cui don Ottavio tu puoi ben immaginare la meraviglia quando, dopo un breve, ma pur sempre lungo Purgatorio, in Lui ho visto la realtà delle cose mie e dell'Associazione Speranza. (pag. 95)
Come è aspra e dura la lotta per la Verità e per il bene, ma guai a lasciarsi sopraffare, sarebbe viltà il cedere; Lui è morto sulla Croce per il trionfo della verità e della giustizia. Chi è in Lui, e in Lui pone la sua fede, la sua confidenza, è certo della vittoria; don Ottavio tu però sai, tutti sapete la via della vittoria: pazienza, umiltà, amore, non l'istinto della natura ferita, ma la fede vi deve guidare alla conoscenza e all'attuazione della Giustizia e della Verità.
Don Ottavio, l'opera da Dio voluta e iniziata nel modo da Lui desiderato, Dio somma ed eterna Sapienza procede a seconda del suo disegno divino; che ne sarebbe di C. se non avessimo accolto l'invito divino? Ora sarebbe caduta nelle fauci di lupi famelici !
Coraggio, avete tanti amici in Paradiso che vi guardano, che vi seguono che per voi pregano, e, fra questi, vi sono anch'io. (pag. 96)
Lorenzo.
Fratello don Ottavio,
sono S. Michele Arcangelo, il Principe delle celesti milizie che desidera da tempo questo incontro, anche se il nostro reciproco silenzio, come ben sai, non significa dimenticanza o disinteresse l'uno dell'altro, tu mi hai invocato quotidianamente e io, alle tue invocazioni, ho sempre risposto con l'aiuto.
Fratello, secondo il criterio umano si dovrebbe dire che le cose non vanno come tu le desidereresti, perché ciò fosse, non ci dovrebbero essere le attive potenze oscure del male e neppure una Superiore Volontà divina, tu stai fratello mio tra le prime e la seconda, per questo ti trovi in perenne conflitto interiore, per questo fu detto che la vita dell'uomo sulla terra è una battaglia, ma soggiungo, non è solo una battaglia, bensì una grande battaglia, una grandissima battaglia, la più importante battaglia che sia data all'uomo di condurre sulla terra, la battaglia decisiva per tutta l'eternità; ma fratello mio, il guaio sta proprio qui, come altre volte ti è stato comunicato, nessuna battaglia può essere condotta e vinta senza, non solo credere al nemico, ma conoscerne le astuzie, (pag. 97) le insidie, la strategia, le intenzioni che ha nel confronto dell'avversario...
Incredulità diffusa e propagandata nella Chiesa di Dio
Caro don Ottavio, somma sventura per la Chiesa, per le anime oggi e l'incredulità che si ha su esso Nemico, incredulità da lui coltivata e diffusa in tutta l'umanità, ma ciò che è più grave, e che questa incredulità è diffusa e propagandata nella Chiesa di Dio da coloro che nella Chiesa dovrebbero essere sentinelle vigili e attente ad ogni mossa e insidia tesa dal nemico alle anime.
Ciò che è tremendamente doloroso è proprio il fatto che coloro che Dio ha prescelto per essere guide e condottieri del grande esercito dei soldati di Cristo, non solo non credono, ma ti giudicano matto se tu osi parlare del nemico e del dovere, tre volte santo, di combatterlo con tutti i mezzi che la Bontà Divina ha messo a vostra disposizione.
Fratello don Ottavio, tu in merito hai già un'esperienza di cui puoi ben ringraziare Colui che con la sua nascita, con la sua vita e la sua morte, ha insegnato come si deve combattere il nemico, lo ha insegnato con le parole e con l'esempio, già queste cose ti sono state ripetute, ma voglio che tu ti convinca, se ne avessi bisogno, quanto fuori della realtà prima (pag. 98) è stata portata la Chiesa, questa è e rimane la sola vera ragione per cui Cristo Redentore è morto su la Croce, ristrappare le anime al baldanzoso Nemico che sembra ignorare questa realtà divina, per ricordare soltanto il suo nauseante sopruso scaturito dall'inganno e dalla menzogna.
Non credono se non in chiave umana
Fratello don Ottavio tu ti scervelli per chiederti come mai, sacerdoti, pastori e consacrati in genere sempre salvo le debite eccezioni, e di eccezioni bisogna parlare, hanno portato la Chiesa fuori del suo asse naturale provocandone uno squilibrio e un danno immenso, come mai ti chiedi? anche qui fratello ti è stato ripetutamente risposto, la superbia, la superbia più o meno velata, ha portato questa oscurità che avvolge tutta la Chiesa.
Tu, come sei stato trattato da un Pastore di una grande Diocesi? Che cosa l'ha fatto uscire in escandescenze nei tuoi riguardi? l'oscurità che avvolge il suo animo; se fosse stato illuminato, certo non si sarebbe comportato come si è comportato, ma la via giusta è quella che questa mattina ti è stata indicata da Lorenzo, non credono, fratello mio, non credono se non in chiave umana.
Fratello, questo atteggiamento comune a tanti Pastori sarà causa per te e l'Associazione Speranza (pag. 99) di atre sofferenze, ma Lorenzo ti ha giustamente detto che sarebbe viltà il cedere, avanti quindi! la lotta è in atto e si va sempre più intensificando, ma l'esito e già segnato e voi lo conoscete, avanti quindi senza paura.
Ti benedico fratello con te benedico il Presidente, il Consiglio e tutti i membri dell'Associazione di buona volontà.
Dio e con voi, con voi siamo noi tutti della Chiesa trionfante, di che temere allora? (pag. 100)
San Michele Arcangelo.
Fratello don Ottavio,
sono l'Arcangelo cui Dio ha affidato la tua custodia
Tutti coloro che ti hanno parlato ti hanno raccomandato prudenza, molta prudenza, fiducia e abbandono totale in Lui, fratello, tutto ciò che per Bontà divina ti è stato comunicato, confermo.
Nel groviglio di questa lotta, di cui tu vedi solo alcuni aspetti e altri li scoprirai in seguito, si, è necessario procedere con molta prudenza e cautamente, poiché il nemico, astuto e maligno è sempre in agguato per approfittare della tua e altrui inesperienza, tu, voi, combattete da qualche anno, lui combatte da millenni, quanti guai e sconfitte avete registrato per
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Scrivi fratello mio, sono l'Arcangelo Raffaele che voglio completare con un pensiero mio ciò che ti è stato comunicato in questi giorni.
Come mai si vanno alternando in te sentimenti di fiducia, di speranza ad altri di timori ed incertezze? dopo tutto ciò che ti è stato detto questo non dovrebbe avvenire, se avviene devi cercarne la causa dove essa è, io, Raffaele fui inviato da Tobia e Sara con il compito di liberarla dagli esseri immondi che la tormentavano, e qui che bisogna cercare la causa del male, cioè fratello caro tu fatichi a convincerti che devi liberarti da pensieri, dubbi e timori coi mezzi che hai a disposizione perché non sono altro che interferenze del nemico comune.
Fratello don Ottavio, io ebbi, e ancora ho, l'ambitissimo onore di essere stato prescelto come strumento, come ministro, per assolvere i compiti che mi sono stati assegnati, ma anche tu, anche d.P. siete stati prescelti per assolvere una grande missione nella Chiesa e nella Associazione Speranza, e, questa missione tendente a rigenerare la Chiesa stessa, e contrastata, aspramente contrastata, con un'azione interna ed esterna; quella interna consiste nell'agitare (pag. 105) timori, incertezze, turbamenti di ogni genere e natura, quella esterna con l'eccitare contro di voi tanti, che vi assalgono da ogni parte, come cani mastini.
La fede " viva ", vi guidi nella lotta tra il Bene e il Male
Fratello don Ottavio, se non vuoi, se non volete essere sopraffatti, dovete difendervi nel modo che vi è consentito, pur sempre rimanendo nell'obbedienza, essendo questa virtù essa stessa un'arma di difesa, Lui, l'Onnipotente vi ha dato la possibilità di conoscere con precisione l'assedio con cui siete stati circondati e con cui lo siete tuttora, ma vi ha fornito anche tutti i mezzi, come ben sapete, per difendervi: circospezione, prudenza, preghiera, sacramenti e sacramentali, non vi rendano incerti l'incredulità di questo secolo e di tantissimi vostri confratelli, né l'insensibilità di molti Pastori, la Fede viva vi guidi nel vostro operare per il bene vostro e di tante anime.
Duplice quindi è il vostro fronte di difesa, interno ed esterno; il sacramento della Cresima vi ha fatto " soldati ", cioè vi ha fatto dei combattenti, il sacramento dell'Ordine vi ha fatto dei " comandanti " degli Ufficiali di questi soldati, quindi non lasciatevi ingannare, poiché oggi, l'ateismo cosi esteso come mai non fu, ha soffocato nella Chiesa questa coscienza (pag. 106) con l'oscuramento degli animi, portando ovunque indifferenza, inerzia e di conseguenza rovina e perdizione per tante anime, ti è noto che queste non sono esagerazioni fanatiche, questa è la triste realtà che porta il mondo verso il baratro, nel quale precipiterà per la sua cocciuta volontà nel rifiutare la Luce.
Per la malvagia e sottile malizia del nemico, di questo problema non si deve parlare
Non ti impressioni l'insistenza fratello don Ottavio, con cui tutti noi che siamo nella eterna beatitudine vi invitiamo a riflettere sul problema della lotta tra bene e male, poiché questo è il vero grande problema dell'umanità, perché in questo l'umanità è stata ed è ingannata, perché questo è il problema che ha causato la Morte in Croce del Figlio di Dio, del Verbo eterno di Dio fatto Carne. perché questo è il problema che Satana ha voluto togliere di mezzo agli uomini intensificando il suo inganno, la sua menzogna, perché questo è il problema, fai attenzione alla sottile e malvagia malizia del nemico, questo è il problema di cui non bisogna parlare, di cui non si " deve " parlare.
Don Ottavio, d.P. siete ministri di Dio e come tali dovete assolvere la missione da Dio assegnatavi di riportare sul tappeto questo vitale problema, centrale (pag. 107) problema, senza curarvi delle isteriche convulsioni di chi tradisce questa missione col pretesto che nelle loro Diocesi non possono accettare la Spiritualità di C., ne la vostra, lasciateli dire, pur nel rispetto della loro dignità Episcopale così male intesa e peggio ancora usata.
Avanti, vedete quanto vi siamo vicini, perché questo è il problema, il solo grande problema che interessa cielo e terra, Luce e Tenebre, Dio e Satana, salvezza e perdizione, questo è il problema che interessa Paradiso, Inferno e l'intera umanità, allora vedi ed intendi come non v'è esagerazione nella nostra insistenza, combattiamo fianco a fianco per la gloria di Dio e il bene delle anime, lasciamo i morti ai morti e avanti nel duro cammino.
Ti benedica, vi benedica Iddio Uno e Trino, benedica l'Associazione che come tale inizia embrionalmente il suo cammino, benedica il Signore i vostri passi, i vostri propositi di bene, ora e sempre (pag. 108)
L'Arcangelo Raffaele.
Scrivi fratello mio, sono don Armando Benatti.
E' stato detto che nell'Associazione Speranza l'amarsi è legge, perché chi non ama è nella morte, ma è legge per tutti i cristiani l'amarsi, è la legge eterna dell'Amore, cioè di Dio che è l'Amore, e la legge dell'Uomo-Dio il quale ha detto " vi ho dato un Comandamento nuovo, amatevi l'un l'altro come Io vi ho amati ", è la legge che affratella gli uomini, che li rende figli dell'Unico Padre che è Amore, è la legge che unisce gli uomini, per cui dovrebbe essere eliminato dalla terra l'odio che divide, l'odio che oscura, l'odio che uccide, l'odio che genera tanti mali, che fa versare e spargere tanto sangue, l'odio che porta all'astio, che esaspera gli animi e li rende infelici ...
Fratello don Ottavio, Dio, dell'amore, ne ha fatto una legge perché:
1 - come ti ho detto, essendo Lui l'Amore, non poteva fare altrimenti, uno non può non essere quello che è;
2 - non può essere in contraddizione con se stesso, e, l'amore, come bene ti ha detto S. Teresa del (pag. 109) Bambino Gesù, esige l'amore, non potrebbe essere altrimenti;
3 - avendo il nemico per eccellenza di Dio è dell'umanità, per odio, ferito mortalmente l'umanità inquinandola coi germi dell'odio, della gelosia, dell'invidia, e, avendo posto nella stessa umanità la causa prima della divisione che ha portato e porta gli uomini gli uni contro gli altri, di conseguenza ha raccolto il secondo frutto della malvagità del Maligno il fratricidio di Caino e, giù fino a noi, guerre interminabili, rivoluzioni... le cui vittime chi le può contare, e le violenze di ogni natura come si potrebbero spiegare altrimenti? bisognerebbe chiederlo ai Teologi presuntuosi, essi stessi causa di tante divisioni bisognerebbe domandarlo a tanti pastori di anime come spiegano il male nella natura umana, come questo male lo si potrebbe almeno in parte eliminare... ecco, perché Dio dell'amore ne ha fatto una legge perché l'amore è unione, e l'unione è sorgente di pace, di gioia, di serenità; l'Unigenito Figlio di Dio è morto perché noi siamo una cosa sola con Lui Uno e Trino:
4 - Dio, pur rispettando sempre, come ieri ti è stato detto, l'opera delle sue Mani, dell'amore ne ha fatto una legge quasi per forzare delicatamente la umanità verso il fine della Creazione e della Redenzione, che è la suprema felicità dell'uomo, ma che l'uomo non potrà mai raggiungere al di fuori dell'amore, senza l'amore! (pag. 110)
Fratello mio don Ottavio, questa è la tragedia dell'umanità, ha la felicità a portata di mano, ma il ladro deicida fa di tutto per impedire agli uomini il raggiungimento di questa felicità, don Ottavio, questo solo è il grande problema, questo conflitto che si perpetua nel tempo coinvolgendo le generazioni che si succedono le une alle altre, e la vera tragica storia dell'umanità.
Vi stia a cuore sempre e solo la Gloria di Dio, la verità e la salvezza delle anime
L'incredibile e l'inverosimile è di non voler fare di questo problema il centro fondamentale di tutta l'attività ecclesiale, infatti di mille pretesti si vale il nemico, presunzione, paure, rispetto umano, quieto vivere, interessi subdoli di carriera... in coloro che come " guide ", come " condottieri " del grande esercito dei cresimati, cioè di coloro che dovrebbero essere i veri combattenti per il trionfo della vita sulla morte spirituale, della luce contro le tenebre, della verità contro l'errore, per ottenere il suo malvagio scopo, a ragione l'Arcangelo Gabriele questa mattina stessa nel messaggio che ti ha dato, vi ha incoraggiato ad essere perseveranti nel bene in questa battaglia nella quale sono interessi di cui, maggiori non v i possono essere, interessi in cui sono in gioco i valori e le ragioni della Creazione e della Redenzione (pag. 111) dell'uomo, veri epicentri questi della storia del genere umano.
Non curatevi dei giudizi balordi di coloro che per abbietti motivi personali si ricusano di vedere, vi stia a cuore sempre e solo la Gloria di Dio, la Verità e la salvezza delle anime.
L'Associazione in cui, don Ottavio, la Provvidenza di Dio ti ha posto come guida, deve essere talmente permeata e compenetrata di questa luce, di questa vita divina che è l'amore, per cui diverrà virgulto prima, albero poi, cui tutti guarderanno e di cui si dirà, come delle prime comunità cristiane: " guarda come si amano ".
Don Ottavio, sempre uniti nell'amore a Lui, alla sua Mamma SS.ma, sempre uniti e vivi più che mai nella Comunione dei Santi, tutta la Chiesa trionfante e con voi, e come potrebbe essere altrimenti ?
Avanti con la benedizione di Dio Uno e Trino della Vergine Santa e con l'aiuto che noi per voi chiediamo. (pag. 112)
Don Armando Benatti.
Figlio mio, sono Gesù, scrivi.
Ancora una volta Io, Verbo Eterno di Dio ab aeterno generato dal Padre, fatto Carne nel Seno purissimo della Madre mia e vostra, mi rivolgo a te che da sempre ho prescelto come mio strumento per un grande disegno d'amore e di salvezza.
Sono Io, vero Dio e vero Uomo, presente in mezzo a voi nel mistero della Fede, vivo, reale, con la mia presenza racchiudente in se le due nature, la divina e l'umana, presente quindi anche fisicamente, presente come Redentore, Salvatore e Capo della mia Chiesa, ti ripeto della " mia " Chiesa, oggetto d'immenso
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