MaM
Messaggio del 14 marzo 1988:Figli cari! Vi ripeto che in questo periodo di quaresima Satana cerca con ogni mezzo di annientare in voi tutto ciò che abbiamo cominciato. come vostra madre vi metto in guardia. La preghiera sia un’arma contro di lui.

Messaggi di altre apparizioni

Mons. Ottavio Michelini

26 agosto 1975 - AMICI E CORREDENTORI

Ti ho detto che ogni cosa mi appartiene: il mondo visibile ed invisibile. Tutto e tutti mi appartengono, tutto è stato fatto per mezzo di Me, e senza di Me nulla è stato fatto di ciò che esiste. Ma in modo tutto particolare, come ti ho già manifestato, mi appartengono i miei sacerdoti. I sacerdoti sono i miei corredentori; investiti di poteri misteriosi e soprannaturali, debbono tenere con Me rapporti di grande intimità. Non servi ma amici vi chiamo.

Figlio mio, sono pochi i sacerdoti che hanno compreso la portata di questo dono, della mia reale amicizia. Sono pochi perciò i sacerdoti consapevolmente responsabili della necessaria e insostituibile solidarietà di fede e di amore che deve intercorrere tra Me Maestro e Salvatore e loro miei amici e corredentori. Sono pochi quelli che hanno compreso che tra Me e loro deve esserci uno scambio reciproco di forze e di energie. Io mi dono interamente a loro, ed essi dovrebbero donarsi esclusivamente a Me. Se viene a mancare questo interscambio assolutamente essenziale e insostituibile, si ha la morte spirituale dei miei ministri; e morte vuol dire putredine che contagia e perde le anime. Molti non sembrano rendersi conto delle conseguenze che ne derivano.

Interrotta la linfa vitale, il mio ministro, da amico mio e corredentore diventa alleato di Satana, diventa come un demonio e dei demoni compie le gesta. L'insensibilità di molti miei ministri dinnanzi allo scandalo del rifiuto di Dio, dinnanzi allo scandalo della apostasia universalizzata, la passività con cui essi assistono alla perdizione di tante anime, sono veramente una lacerante ferita al mio Cuore misericordioso. Tu mi dirai che molti si muovono. Si agitano, ma non si muovono nella direzione giusta! Almeno sentissero il bisogno di chiedermi la loro conversione, che non nego a nessuno di coloro che la chiedono con sentimento di fede viva e di sincera umiltà.

Non mi amano

É ben vero che non mancano santi sacerdoti, ma sono pochi. Mancano bravi confessori e direttori spirituali. Figlio mio, potessi farti comprendere a fondo quante anime sono appena vive, vivacchiando come piante ammalate; ingialliscono per mancanza di illuminata direzione spirituale. Perfino nei conventi, tra le anime consacrate, manca una valida direzione spirituale. Vi sono anime che se fossero ben dirette, avrebbero raggiunto i più alti livelli della santità.

Qui non diligit manet in morte.

Molti miei sacerdoti sono nella morte perché non mi amano, perché non hanno voluto conoscermi. S. Giovanni dice: "Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto".

Ma che non mi accolgano nel loro cuore i miei prediletti, questo, figlio mio, è peccato enorme. Che all'amore si risponda con la freddezza e con l'ingiustizia, è una ferita grande che viene incessantemente inferta al mio Cuore misericordioso. Fui scacciato quando ero ancora nel seno materno. Continuo ad essere cacciato via dai miei ministri, prescelti con amore infinito. Per dignità e potenza i miei sacerdoti li ho posti al di sopra delle stesse schiere angeliche. Mi sono affidato al loro arbitrio. Io ho concesso a loro il potere divino di rimettere i peccati, di transustanziare il pane e il vino, nel mio Corpo, nel mio Sangue, Anima e Divinità.

Chi poteva supporre che il mio amore fosse arrivato a tanto? Figlio mio, amami tanto da riparare così mostruosa ingratitudine: donami tutto te stesso, con quello che hai, con quello che sei. Ripara, figlio, ripara per gli innumerevoli Giuda che quotidianamente mi tradiscono.

Accetta di soffrire

Vagano i miei ministri nell'oscurità, ignorando colpevolmente ciò a cui vanno incontro. Non hanno raccolto, con cosciente responsabilità, i numerosissimi interventi della Madre mia. Dovevano, con chiarezza inequivocabile, rendere edotti i fedeli. Invece! Presunzione, orgoglio, rispetto umano, incredulità li hanno accecati. Quale emorragia di anime consacrate!

Quanti Giuda vi saranno ancora! Quanto sangue, quanto sangue sarà versato... Quanto tempo hanno avuto, a quanti avvenimenti hanno assistito! La rivoluzione spagnola, la persecuzione nei paesi dove impera il comunismo, non hanno servito a nulla o ben poco. La crisi di fede li ha materializzati a tal punto che non pochi hanno perfino perduto il senso cristiano della vita. Come possono questi miei sacerdoti, che nonostante tutto Io voglio salvi, addestrare le anime contro Satana, se essi di Satana sono diventati zimbelli?

Hanno ignorato i ripetuti richiami del mio Vicario sulla terra. Non amano il mio Vicario e come potrebbero educare le anime all'amore del mio Vicario, all'amore mio?

Figlio, quale desolazione! Prega, ripara, accetta di soffrire per la salvezza di questi miei ministri. Ti benedico, figlio mio, voglimi bene.

27 agosto 1975 - TACERE E OFFRIRE

Figlio mio, te lo ripeto per la seconda volta: vedi di convincertene e non dubitare.

Quando tu preghi, quando tu scrivi ciò che ti dico, Satana fa di tutto non solo per distrarti e distoglierti dalla tua azione, ma per farti impazientire e, se gli riesce, insuperbire. (...) Satana ha peccato di superbia: nella superbia è, e rimarrà in eterno. Bisogna batterlo con la virtù opposta: l'umiltà. Se tu, questa sera, anziché impazientirti, avessi concretizzato con un atto di umiltà il "tacere, accettare, soffrire e offrire", avresti battuto Satana con la mortificazione del tuo "io". L'io è orgoglio e Satana, indispettito e umiliato, dopo un poco avrebbe mollato la sua preda. In questo caso la preda eri tu, perché lui mirava a te servendosi di x. Ho detto "umiliato", perché niente lo mortifica di più di un atto di umiltà. Lo scorno di essere battuto da un uomo, inferiore a lui per natura, lo esaspera e lo ferisce. Come grossolanamente sbagliano coloro che (materializzati e quindi accecati in nome della loro personalità, cioè del proprio io, pattumiera di orgoglio, vanità e presunzione) favoriscono e incrementano queste passioni, assecondando Satana nella sua azione demolitrice e devastatrice nell'animo! Il Principe della menzogna fa credere fortezza ciò che in realtà è debolezza e debolezza ciò che è fortezza; in questo modo molte anime sono spinte verso la loro rovina.

Tu, figlio, puoi ben toccare con mano la tua infingardaggine e vedere la stoltezza di chi così facilmente si lascia prendere al laccio. Eppure non sono mancati gli ammonimenti miei, non sono mancati gli esempi miei e della mia e vostra Madre, gli esempi dei Santi.

La virtù base

Non vi ho detto Io: "Imparate da Me che sono mite ed umile di cuore"? Costa di più e si richiede più forza per mortificare il proprio io, che per compiere qualsiasi altra impresa. Satana ha peccato di orgoglio, di orgoglio ha indotto l'uomo a peccare; la vittoria dell'uomo è battere Satana con l'arma potente ed efficace dell'umiltà. L'umiltà è la virtù base, fondamentale, senza di essa non vi è progresso spirituale, senza di essa è impossibile l'edificazione del Regno di Dio nelle anime. Pensa, medita, rifletti quanto sia grande questa virtù. Satana teme gli umili, perché dagli umili è sempre sconfitto. Figlio mio, il tuo Gesù, oceano infinito di Amore, è assetato di amore, ma gli uomini resi pesanti dalla materia in cui si sono immersi, sono incapaci ormai di vedermi e di capirmi, e tanto meno quindi di amarmi.
Amami tu, figlio, amami e voglimi bene per i numerosissimi cristiani che non mi amano, per tanti e tanti sacerdoti che non mi amano, professionisti materializzati dei valori della mia Redenzione. Ti benedico.

9 settembre 1975 - L'AMORE E L'ODIO


Figlio mio, se Io sono l'Amore che per natura tende all'unione, Satana è odio, l'odio nato dalla superbia e che porta alla divisione. Dall'amore scaturisce l'umiltà, dalla ribellione di Lucifero nasce l'odio. L'umanità, dalla sua caduta, conosce l'amore di Dio che su di lei si riversa; ugualmente conosce l'odio di Satana: Caino di questo odio fu il primo intossicato, la prima vittima. L'odio viene vomitato come torbida sorgente senza posa; guai agli uomini che non sanno guardarsene. Dio salva gli uomini di buona volontà con l'amore. Satana li perde con l'odio e la divisione.

Dio trasforma l'uomo; da selvatico lo fa umano, da umano lo fa cristiano cioè figlio di Dio, elevandolo alla sua natura divina. "Consortes divinae naturae". Anche Lucifero tende a trasformare l'uomo in demonio di superbia, odio e ribellione. Frutti preziosi dell'amore di Dio sono la fede, la speranza e la carità. Da esse derivano: il rispetto della libertà personale e sociale, il rispetto per la giustizia che unisce ed affratella gli uomini e che rende il pellegrinaggio terreno più sereno e più desiderabile. Dalla superbia, dall'odio e dalla divisione, nascono le ingiustizie personali e sociali, lo schiavismo, lo sfruttamento, l'oppressione che esasperano gli animi dei singoli e dei popoli fino alla disperazione. Frutti della fede, della speranza e dell'amore sono la pace nelle coscienze, nelle famiglie, la pace fra i popoli. Sono i giusti, i santi, i buoni che fanno civili gli uomini, e aiutano il fiorire dell'arte vera, dell'arte buona, che non perverte ma che aiuta l'uomo nella sua ascesa verso la conquista del bene, del vero, del bello. Frutti dell'orgoglio, dell'odio, della divisione sono le violenze, le guerre, la degradazione della natura umana, le corruzioni in tutti i settori, il pervertimento dell'arte in pornografia e sensualità.

Nel buio più fitto


Tutto questo, figlio mio, è palese, è chiaro. Le esperienze vicine e lontane ne sono una conferma, ma gli uomini sono facili a dimenticare. É come se una cortina di densa nebbia sia calata sull'umanità, per cui si brancola nel buio più fitto. In questa oscurità vanno brancolando anche molti miei sacerdoti; con quanto danno e pericolo per la salvezza di tante anime, è facile da intuirsi. Tu non puoi comprendere e abbracciare con la mente l'immensa mole di male di cui soffre la mia Chiesa. Divisioni, rancori, perfino odio. Divisioni nelle parrocchie, divisioni e dissensi negli ordini e nelle congregazioni religiose, nei conventi; ribellioni aperte straziano il mio Corpo mistico.

Un limaccioso torrente sfociato dall'Inferno sulla terra, in un ribollente rigurgito di eresie, oscenità e scandali, violenze, ingiustizie private e pubbliche, fa scempio delle anime anche consacrate. Oh, sì, gli uomini di oggi non sono migliori degli uomini prediluviani. Le città di oggi non sono migliori di Sodoma e Gomorra. A nulla hanno valso i molti richiami, a nulla hanno valso i molteplici interventi miei e della Madre mia. A nulla hanno valso i molti castighi parziali. Gli uomini di questo secolo hanno colmato la misura, hanno indurito i cuori nell'iniquità e la punizione totale sarebbe già avvenuta se non fosse stato per l'intervento della Madre mia e Madre vostra, per l'interporsi di Lei tra voi e la Giustizia divina. E se non ci fossero state le anime vittime, coraggiose, generose, eroiche ad immolarsi come lampade viventi davanti ai miei altari... Gli abitanti della corrotta Ninive credettero e si pentirono ai richiami minacciosi del profeta, e così furono salvi. Ma gli uomini di questa generazione perversa, che rifiuta Dio, non andranno immuni dai castighi della divina Giustizia. Non praevalebunt.

Sì, i giusti vedranno che Iddio è fedele alle sue promesse; vedranno come il Padre mio, pur nella sua giustizia, renderà luminoso il suo disegno d'amore, per la salvezza dell'umanità e della mia Chiesa. Ti benedico, figlio mio. Voglimi bene e offrimi le tue sofferenze. Ricordati che il mio Cuore misericordioso è inesauribile nelle sue ricchezze e arde dal desiderio di potervele dare.

11 settembre 1975 - INDOSSANO LA TUTA

Ritorno, figlio, su di un discorso che ti ho già fatto, ma sul quale necessita fermare spesso la vostra mente per pensare e meditare, per poi pensare e meditare di nuovo. Intendo riferirmi alla rinnovazione del santo Sacrificio della Croce, perpetuamente continuato nella S. Messa. Tu sai come siano pochi i sacerdoti che si accostano all'Altare per compiere l'Azione tre volte santa, con lo spirito di fede e di grazia dovuti. Non parliamo di coloro che profanano sacrilegamente il mio Corpo, il mio Sangue, e che non sono pochi. Parliamo ancora di quelli che si accingono ad indossare i sacri ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

16 settembre 1975 - IL DONO DEL BATTESIMO

- Quale è, Signore, la partecipazione di noi sacerdoti al Mistero dell'Incarnazione? Figlio, a questa domanda Io ho già risposto indirettamente nei nostri precedenti colloqui. Tutti i cristiani sono stati rigenerati dalla Grazia, tutti sono stati fatti figli di Dio. Questo è un fatto così grande, così sublime che bisogna dargli un adeguato rilievo. Vedi, figlio mio: in questo secolo materialista la vostra generazione infedele dà più importanza alle esteriorità che al fatto soprannaturale del Battesimo, il quale incide in un modo sostanziale sull'animo del bambino per il tempo e per la eternità. Non viene quindi che in minima parte considerato il Dono, non dovuto, ma fatto con divina generosità al battezzato. A questa cornice pagana che circonda il Battesimo si sono adattati con disinvolta superficialità i miei sacerdoti; voglio dire che non vi è stata reazione a questo paganesimo che, come densa ombra, nasconde agli occhi dei fedeli il prezioso dono di Dio.

L'imperante costume pagano di vita offusca le più belle Realtà divine. La grazia conferita al battezzato trasforma e trasfigura l'animo di chi riceve questo Sacramento, reso possibile dal Mistero dell'Incarnazione. Quindi ogni battezzato partecipa al Mistero dell'Incarnazione. Questa partecipazione deve o dovrebbe intensificarsi con lo sviluppo e l'incremento della mia Vita divina mediante la collaborazione richiesta e necessaria di una cristiana educazione da parte dei genitori e di chi per essi. Questa educazione deve essere iniziata fin dai primi mesi. Purtroppo non si usa quasi più; nulla si vede nel bambino da questo popolo pagano al di fuori della natura umana.

É mancata e manca da parte dei miei sacerdoti la premurosa vigilanza su di un punto centrale della vita cristiana. I cristiani tutti partecipano al Mistero dell'Incarnazione (quindi maggiormente i sacerdoti), con la ferma coerenza alla fede in questo grande Mistero. Se Io, Verbo di Dio, mi sono incarnato per potere comunicare la mia Vita divina agli uomini, per sollevarli, aiutarli e incamminarli alla vita eterna, gli uomini ragionevolmente dovrebbero accettare con gioia tutte le conseguenze derivanti da questo grande Mistero, vivendole con fedeltà nella loro vita quotidiana. Figlio, tu stesso puoi considerare come il paganesimo abbia allontanato i miei fedeli e con essi molti miei sacerdoti dalla Realtà divina, riducendo tutto a dei più o meno fastosi riti paganeggianti.

Coerenti al Battesimo

Ed ora rispondo direttamente alla tua domanda, anche se la risposta la puoi trovare in un precedente colloquio. Voi sacerdoti non siete semplici cristiani; Io vi ho prescelti per essere i miei Ministri sulla terra. Vi ho prescelti per essere l'oggetto della mia predilezione e del mio amore.

Io vi ho tolto dal mondo, pur lasciandovi nel mondo perché voi siate strumenti, collaboratori e corredentori nell'attuazione del Mistero della salvezza. Vi ho rivestiti di una dignità e potenza di cui non avete piena coscienza, e di cui ben poco vi servite per l'efficacia del vostro ministero. Voi dovreste, con maggior rigore, essere fermissimamente coerenti al vostro Battesimo, alla vostra cresima, al vostro al mio sacerdozio. Come fu per la Madre mia, che pronunciando il suo "fiat", fu causa di un prodigio così grande che cielo e terra non possono contenere (le cui conseguenze hanno cambiato le sorti di tutta l'umanità, nel tempo e nell'eternità), così è per voi sacerdoti che pronunciate le parole della Consacrazione.

Dovete credere che Io, Verbo di Dio, mi faccio Carne e Sangue, Anima e Divinità nelle vostre mani. Come la Madre mia, nel momento in cui diede il suo libero, consapevole e responsabile consenso, provocò il simultaneo intervento di Me, Uno e Trino, così voi nella Consacrazione provocate il simultaneo intervento della Trinità divina, presente anche la Madre mia e vostra. Credere fermamente Figlio, se un sacerdote è permeato e compenetrato da questa fede, se un sacerdote crede fermamente in questa Realtà divina, testimonianza dell'Amore infinito di Dio, questo sacerdote si trasforma; la sua vita diventa meravigliosamente feconda. Nel Mistero dell'Incarnazione (che per opera sua Dio rinnova nelle sue mani non per nulla consacrate) egli trova la sorgente inesauribile dei doni del mio Cuore misericordioso. Nessuna potenza avversa gli potrà resistere, perché Io sono in lui e lui in Me. Figlio mio, abbiamo insieme veduto un altro aspetto dello squallore che questa generazione incredula manifesta. Voglimi bene, tendi a Me giorno e notte, ripagami con il tuo amore e con la tua fede della freddezza di tanti miei ministri, che molto amo e che voglio salvi. Ti benedico; con te benedico le persone care. Ricordati che la mia benedizione è ombrello di protezione e scudo di difesa.

17 settembre 1975 - OMBRE DEL MIO CORPO MISTICO

Figlio, tutte le membra in un corpo tendono armoniosamente ad un unico fine; la conservazione e la crescita del corpo stesso. Così nel mio Corpo Mistico, tutte le membra dovrebbero ragionevolmente tendere al supremo bene del Corpo Mistico, che è la salvezza di tutte le membra di cui esso è formato. Il fatto che queste membra siano libere e intelligenti, capaci di discernere e di volere il bene o il male, costituisce una ragione di più perché tutte tendano al bene comune. Eppure non è così. Sedotte e ingannate molte membra, rompendo l'armonia del corpo di cui fanno parte, tenacemente ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

18 settembre 1975 - SONO IN MEZZO A VOI

Figlio, nei miei precedenti colloqui, non sono mancati accenni alla mia presenza in mezzo a voi. Oggi intendo richiamare ancora la tua attenzione su di questa divina Realtà, dalla quale si possono attingere inestimabili doni in ordine alla vita sia spirituale ed eterna, sia materiale e terrena. Io, Gesù, Verbo Eterno di Dio, da sempre generato dal Padre, nella pienezza dei tempi fatto Carne nel virgineo seno della Madre mia SS. e Madre vostra misericordiosa, sono gloriosamente presente alla destra del Padre nella gloria del Paradiso. Sono realmente presente in Corpo, Sangue, Anima e Divinità in tutte le Ostie consacrate ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

19 settembre 1975 - BASTEREBBE UNO SGUARDO

Figlio, a che servono gloria, stima, ricchezza e salute, prosperità, ingegno e cultura, se poi alla fine si perde l'anima? Queste parole furono motivo per molte anime di buona volontà, di una radicale rigenerazione spirituale o conversione. Una seria e ponderante riflessione su questo mio invito, può portare le anime alla conquista di virtù eroiche, al raggiungimento della perfezione e santità. Una seria meditazione su questo mio monito ha portato e può portare molte anime alla scoperta di quella pietra preziosa, di cui Io parlo nella parabola, per la quale ben vale la pena di tagliare recisamente con il peccato, attraverso un risoluto distacco dai fallaci beni e affetti di questo mondo. E seguire Me sulla via del Calvario, in cambio di una immarcescibile corona di gloria eterna nella Casa del Padre mio...

Figlio, l'anima in peccato è come il sasso che dall'alto, in virtù della legge naturale di gravità, precipita verso il fondo, aumentando nella caduta di peso e di velocità. L'anima in peccato precipita verso il fondo, aumentando nella sua caduta il peso delle sue colpe, delle sue passioni. Quale legge naturale può arrestare ed invertire un sasso in caduta dall'alto verso il basso? Quale legge naturale può invertire la discesa verso il basso in ascesa verso l'alto?

Nessuna legge naturale può compiere questo miracolo. Solo una legge di ordine superiore lo potrebbe fare. Io solo sono la legge soprannaturale, cioè la Forza divina che può arrestare il peccatore nella sua rovinosa discesa verso il precipizio e invertire la sua rotta da discesa in ascesa, verso l'alto, verso la Vita. Questo è ciò che più ardentemente desidero fare con tutti i peccatori, ma in particolare con i miei sacerdoti travolti dal maligno, dalla concupiscenza dello spirito e dei sensi. Basterebbe un loro sguardo verso di Me crocefisso, una loro invocazione al mio Cuore misericordioso, e che sull'esempio di Pietro mi dicessero: "Signore salvami, perché affogo tra i flutti!" Oh, figlio mio, come sarei sollecito ad allungare loro la mia mano, per trarli in salvo!

Io amo le anime


Ti rendi conto della tragica situazione di molti miei sacerdoti che stanno camminando a grandi passi verso la dannazione eterna della loro anima? Vi può essere sulla terra tragedia più grande, più orribile di questa? Vi può essere inganno più diabolico di quello diffuso ai tempi nostri, da pseudomaestri asserenti che l'Inferno non esiste e che la Misericordia divina non potrebbe mai permettere la dannazione eterna di un'anima? Questi propagatori di eresie e di errori vorrebbero annullata la Giustizia divina mentre dovrebbero pur sapere che in Me Misericordia e Giustizia sono indivisibili, perché in Me sono la stessa unica cosa. Figlio mio, Io sono la luce venuta in questo mondo. La luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. Io amo le anime. Voglio la salvezza delle anime; sono venuto per questo, ma ho bisogno di voi, della vostra collaborazione. Voi siete le mie membra, e tutte le membra tendono allo stesso unico fine.

Io ho bisogno di voi, perché si compia nella sua pienezza il Mistero della salvezza. Sul mio esempio, sull'esempio della Madre mia SS., dei martiri, dei santi, dovete generosamente abbracciare la vostra croce e seguirmi. Se la croce vi sembrerà pesante, voi sapete che Io sono in voi per sollevarne il peso. Figlio, ti ho detto e te lo ripeto: questo è un dovere di giustizia e di carità; nessuno vi si può sottrarre, tanto meno i miei ministri. Non temere, sono Io a condurti. Va avanti, non retrocedere e non preoccuparti. Hanno rifiutato il mio Vangelo, hanno distorto la mia verità. Non hanno creduto alle anime vittime, alle quali ho parlato. Nelle loro parole ho messo il sigillo della mia grazia; hanno resistito a tutto. Ho dettato a Maria Valtorta, anima vittima, un'opera meravigliosa. Di quest'opera Io ne sono l'autore. Tu stesso ti sei reso conto delle reazioni rabbiose di Satana. Tu hai constatato la resistenza che molti sacerdoti oppongono a quest'opera che se fosse, non dico letta, ma studiata e meditata porterebbe un bene grandissimo a tante anime. Essa è fonte di seria e solida cultura. Ma a quest'opera, a cui è riservato un grande successo nella Chiesa rigenerata, si preferisce il pattume di tante riviste e di libri di presuntuosi teologi. Ti benedico come sempre. Voglimi bene.

22 settembre 1975 - LA COMUNIONE DEI SANTI

Figlio, ripetutamente ti ho detto che Io sono. Io sono l'Amore Infinito, Eterno, Increato, venuto sulla terra per riconciliare e quindi ricongiungere a Dio l'umanità strappatagli dall'odio.

L'Amore per sua natura tende all'unione, come l'odio per sua natura tende alla divisione. Noi siamo Tre, ma l'Amore Infinito ci unisce intimamente in Uno solo, in una sola natura, essenza e volontà. L'amore ha portato Me, Verbo eterno di Dio fatto Carne, ad immolarmi affinché fosse data ad ogni uomo la possibilità di unirsi in Me a Dio e formare con Me una carne sola, come Io sono una cosa sola con il ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

Domenica, 23 settembre 1975 - REVISIONARE SU NUOVE BASI LA VOSTRA VITA

Ogni comandante di stato maggiore, periodicamente raduna attorno al suo tavolo di lavoro i suoi aiutanti. Con loro guarda, rivede e studia i piani elaborati di difesa e, all'occorrenza, anche di offesa contro i ritenuti nemici. Questi piani vengono aggiornati e rielaborati di continuo a secondo del mutare delle situazioni dei popoli. Ora, figlio, con maggior cura dovrebbero fare altrettanto coloro che, nella mia Chiesa e nelle mie chiese, hanno il dovere preciso ed inderogabile di preparare lo sterminato esercito dei miei soldati, (tutti i cresimati sono miei soldati) alla difesa dagli attacchi dei loro nemici spirituali: il demonio, il mondo e le passioni. E prepararli non solo alla difesa ma anche all'offesa! La battaglia che i miei soldati debbono combattere è la più importante, la più necessaria, la più urgente di tutte le guerre che si combattono nel mondo.

- La più necessaria, perché dall'esito di questa battaglia dipende la vita o la morte eterna;

- la più urgente, perché le forze ben organizzate e ben dirette del Male vogliono il sopravvento sulle forze del Bene e il prevalere di questo sarebbe determinante per il futuro della Chiesa e del mondo;

- la più importante, se non vogliono soccombere nel tempo e nella eternità.

Figlio, in un precedente colloquio, ti ho parlato con chiarezza dell'immane lotta che, dalla creazione dell'uomo, è in atto nel mondo. I cristiani influenzati e plagiati, pare abbiano smarrito il senso della loro esistenza, travagliati dalla crisi di fede originata dalla facinorosa ondata materialista. Mal guidati, non ben addestrati, sono spaventosamente travolti dalle forze avverse del Male. Urge porre la scure alle radici e avere il coraggio di guardare in faccia alla realtà se non si vuole essere sommersi.

Rimedi spirituali


-Signore, a me pare che vi siano tante iniziative e attività in atto nella tua Chiesa, proprio per arginare il male.

- Figlio mio, non mancano attività e iniziative, studi e incontri; fin troppi ve ne sono. Ma ti ho detto che urge porre la scure alle radici, il che vuol dire avere il coraggio di ricercare le cause vere di questa sconfitta del mondo cristiano di oggi. Il Concilio ha indicato queste cause, ma pochissimi le hanno prese sul serio. I più anzi, con diabolica insensatezza, hanno preso lo spunto per generare confusione e anarchia nel mio Corpo Mistico, fra i miei soldati, fra i miei fedeli. I rimedi per eliminare le cause di tanti mali spirituali, non possono essere che spirituali. É ovvio: i rimedi ve li ho indicati con i luminosi esempi della mia vita, della mia passione e morte. Il rimedio primo, sicuro e fondamentale, è un'autentica conversione. Nessuno deve meravigliarsi, né i fedeli, né tanto meno i sacerdoti. Comincino i miei sacerdoti ad esaminarsi sulla loro vita interiore; quanto troveranno da dover rifare! Rifare se stessi per rifare gli altri, santificare se stessi per santificare gli altri; meno letture inutili e nocive, meno televisione, meno spettacoli; più meditazioni e preghiere, più devozione alla Madre mia e Madre vostra, più vita eucaristica. Figlio, da molti miei sacerdoti sono trattato come un oggetto, né più né meno che un oggetto qualsiasi. Eppure, Io Gesù, Verbo eterno di Dio, Dio come il Padre mio, sono realmente presente nel Mistero dell'Amore, nel Mistero della Fede.

Bonifica interiore

Se i miei sacerdoti avranno il coraggio di por mano all'aratro per dare inizio a questa bonifica interiore, Io sarò con loro, Io li aiuterò, li assisterò, li consolerò, affinché non vengano meno ai loro santi propositi, e grande sarà l'aiuto, l'assistenza della Madre mia. Da qui, figlio mio, - dillo ai tuoi sacerdoti confratelli - da qui bisogna iniziare la grande riforma per purificare, soprannaturalizzare la mia Chiesa in buona parte paganizzata.

Per questo i miei sacerdoti dovrebbero incontrarsi, per elaborare in fraternità di intenti i loro piani di difesa, personale e sociale, della mia Chiesa. Non temano: Io sarò in mezzo a loro. Allora sì che farò loro conoscere le mie vie e i miei pensieri. In queste mie vie li guiderò. Dillo, figlio mio, senza paura, senza timore; getta il tuo piccolo seme e prega perché non cada su terreno arido, ma fertile e fecondo. Ti benedico. Voglimi bene.