Gesù non ne posso più, ma no, io non posso ma Tu puoi. Dammi forza e coraggio. Mi abbandono a Te... Ubbidienza ubbidienza.
Ho procurato di stare calma e serena, nonostante l'angoscia interna nell'ubbidienza. Solo in essa trovo la pace e la forza di camminare; Gesù, non permettere che mi diparta mai, proprio mai, altrimenti mi perdo... Verso sera il ricordo di quella brutta notte mi si presenta come uno spauracchio e mi agita tutta, ma poi con la presenza del Padre ritorno calma. O Gesù quanto sei buono! specialmente coi cattivi come me.
Santa Teresa. Questa notte come pure le scorsi notti, quando mi ritiro in camera, mi si presenta il nemico per minacciarmi, ma con la parola dell'ubbidienza - via maledetto - se ne va, imprecando al Padre, a Gesù, a S. Silvestro, e poi sto tranquilla. Il nemico di me non ha paura, ma del Padre sì. La meditazione fattaci dal Padre, stamane, diede nuova luce alle anime nostre sulla sublimità e grandezza della nostra Vocazione - Vocazione di amore, ma di amore pratico che si riduce in un sol termine: dare dare continuamente, dare generosamente, dare tutto. Non vi è nulla di più colossale che la rinuncia costante a tutto per piacere a Lui, nell'osservanza della S. Regola e nell'ubbidienza. la mia vocazione mi tiene nella assoluta necessità di dare. Chi ama dona. Dono io? Come dono? Quanta miseria, quanta infedeltà nell'amore. Lascia Gesù che mi nasconda nel Tuo Cuore, e brucia tutto quanto non piace a Te... Non badare se grido, se soffro, solo sostieni la mia debolezza. Da oggi vita nuova - Amare dando: dare amando.
Nell'entrare al Vicariato ho trovato il Padre che usciva, e mi disse: Questa sera non vengo; mi parve strano il modo piuttosto duro che usò, ma non ci stetti sopra. Offersi al Signore... Alla sera chiamata al telefono, essendo già parecchio agitata, perché trovai molte immagini strappate, e medaglie a terra, non riuscii a comprendere, mi sentivo come impedirmi la parola.
Più tardi giunse il Padre, e seppi che non fu al Vicariato, e il solito inganno diabolico. L'agitazione cessò, nonostante la pena intima, angosciosa che da quella brutta notte, non mi lascia... A me la pena, a Gesù le anime, tante tante anime! Qualche volta, mi pare impossibile poter salvare le anime in questo stato miserando, in questa impotenza a tutto... mi fido dell'ubbidienza e avanti! ... credo che ubbidendo, sono nella verità, quantunque mi sembri tante volte il rovescio.
Stamane quando il Padre si comunicò, io feci la Comunione spirituale, e sentii Gesù nel mio cuore, come se realmente l'avessi ricevuto. Quando alla Messa di Comunità mi accostai a riceverlo il mio cuore meschino si perdette nell'amore. Ecco come paga Gesù tante mie infedeltà, ribellioni... dammi la Croce, le spine, i flagelli, per assomigliarti... dammi l'amore, un amore forte, generoso, che non dice mai basta... - Volo tecum.
La notte fu penosa assai... Il nemico mi gettò in grande spavento, ma Gesù non permise venisse schiacciata... ecco il mio caro Padre S. Silvestro si avvicina e mi dice: se non c'è il Padre ci sono io; rincominciamo il Mattutino. Recitai assieme Mattutino e Lodi, poi mi benedisse. Gli baciai la mano, e sta in pace, disse, e disparve.
La pace aveva inondato veramente l'animo mio... ma oggi tutto mi pare illusione, inganno... Alleluia! Il mio amore a S. Silvestro aumenta ogni giorno, vorrei farlo conoscere, amare, perché tutti abbiano quell'aiuto che dà alla povera anima mia.
Angoscia, desolazione, tristezza. Coraggio anima mia... Accompagna Gesù, nello straziante abbandono del Padre! ...
Oggi malissimo... la volontà è debole, l'oscurità profonda; il nemico fa di tutto perché lasci la Comunione. Voglio obbedire, a qualunque costo. Mi dice anche che la lettera del Padre, che si smarrì, mi diceva certamente di lasciare la Comunione... di confessarmi... non voglio credere. Se così fosse Gesù non mi darà colpa, perché io ho avuto ordini tassativi diversi.
Festa di Cristo Re - Accetta Gesù l'agonia dei mio animo. Questa mattina per rivolgere una parola d'occasione alla Comunità, ho dovuto farmi una grande violenza... sentivo tutto l'opposto di quanto dicevo, e mentre parlavo di gioia, mi sentivo morire di pena... Ho fatto la S. Comunione, ma non ne posso più. Vorrei tornasse presto il Padre per togliermi quest'incubo. Alleluia!
Non, ne posso più; ma Gesù può tutto. Perdono. Ho passato una notte spaventosa, e al mattino agitata in tutti i sensi, non osai accostarmi alla S. Comunione.
Ma il mio Padre S. Silvestro vegliava, e rientrando in camera, trovo vicino al suo quadretto, la lettera del Padre, che si era smarrita, e in essa era un continuo comando di andare alla Comunione. Fortunatamente non aveva rotto il digiuno e dovevo uscire per affari. Mi portai al Gesù, ma ogni volta usciva il Sacerdote per dare la S. Comunione io non riuscivo a muovermi. Uscii di Chiesa e andai pei miei assunti. Ad un tratto sento internamente come un comando: scendi dal tram, va alla Chiesa dei Padri a fare la Comunione; discesi senz'altro e vi andai; ma essendo ora tarda 12 e 40 il dover entrare, e chiedere un Padre per la Comunione mi costava assai, tuttavia non ebbi il coraggio di fare diversamente. Il Padre venne subito e quando Gesù fu nel mio cuore, mi parlò con tenerezza degli interessi dei Suo Cuore, della pena che L'affligge per tante anime che non gli permettono di prodigarsi; e poi mi disse: SAI PERCHÉ QUESTA MATTINA GODO STARE CON TE? PER LA TUA UBBIDIENZA. LE ANIME MI SONO PIÙ CARE PER l'UBBIDIENZA CHE PEI SACRIFICI.
Mi mostrò una perla di uno splendore straordinario e aggiunse: LE TUE COMUNIONI FATTE IN QUESTI GIORNI PER UBBIDIENZA, HANNO AGGIUNTO QUESTA PERLA ALLA TUA CORONA, E HANNO AVVICINATO AL MIO CUORE ANIME CHE DA TANTO ASPETTAVO.
Poi mi lasciò gustare la Sua pace. Come sento il mio nulla, la mia miseria, la mia impotenza, vedendo la bontà sconfinata di Gesù per la povera anima mia! eppure sono tanto ingrata. Il nemico mi tenta, e io perdo subito la confidenza, e temo di essere una povera pazza, che si inganna e inganna. Si avvicina la notte e tremo... perché? il pensiero di trovarmi ancora... non voglio neppur dirlo.
- Ubbidienza assoluta, in tutto - per ubbidire basta volere, con la grazia dei Signore.